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La monarchia longobarda in Italia

Se dopo la morte di Liutprando non fossero diventati re un debole Rachis ed un intollerante Astolfo, se il papa Adriano I non avesse avversato politicamente Desiderio mettendo fine alla protezione longobarda dello Stato Pontificio, se Carlo Magno fosse morto durante una delle sue campagne o fosse stato comunque sconfitto definitivamente in Italia, quale sarebbe stato il destino del Regno longobardo?
Sarebbe stato possibile per coloro che fino a due secoli prima erano considerati una delle più feroci e selvagge popolazioni germaniche, grazie all'appoggio della Chiesa di Roma, al progressivo appianamento delle differenze degli status giuridici tra germani e latini, al rifiorire delle attività economiche ed artistiche e alla formazione di un diverso sistema politico e sociale rispetto a quello del feudalesimo franco, costruire la più prospera e potente entità politica del Mediterraneo occidentale domando definitivamente nei secoli successivi la Langobardia Minor, eliminando la presenza bizantina nella penisola, arrestando ( almeno in parte ), le invasioni saracene e normanne e formando in tal modo un regno unitario italico ante litteram?
[Modificato da Legio XIII gemina 27/05/2012 13:58]


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale