Xostantinou, 20/03/2010 15.14:
ma non è vero che era inevitabile...su quale basi poi puoi tracciare un simile assoluto?
I Parti erano pessimi navigatori e a sud non potevano andare. A nord più o meno lo stesso c'era un mare d'erba ma nessuna città e popolazioni misere ma estremamente pugnaci difficili da agganciare dalle quali il meglio che si potesse aspettare è che sbagliassero mira con l'arco, (cosa rara) e comunque non c'era niente da guadagnare, a est l' India era piena di giungle e di Ksatrya (guerrieri, vedi i "Rajiput - S.Pellicani.) estremamente pugnaci comunque un luogo totalmente inadatto alla cavalleria in cui perfino Alessandro si impantanò.
i re Parti ed ancor più i Sassanidi avevano bisogno di legittimare il proprio potere con successi in guerra e bottino; ergo non restava che l'occidente dove un Crasso si poteva sempre trovare. D'altro canto i Romani non potevano accettare uno stato tanto potente ai confini. A Traiano dettero ombra i daci figuriamoci i persiani. Lo scontro era inevitabile,
insomma non crederai che secoli di guerre con i romani prima ed i Bizantini poi siano dovuti agli sgarbi di quel pallone gonfiato di Pompeo? Ci devono essere state ragioni politiche e militari molto serie non ti pare?
[Modificato da Sertorio64 20/03/2010 19:01]