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Esercito partico

Ultimo Aggiornamento: 25/03/2010 18:26
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"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

"A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

"Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

20/03/2010 23:38
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Re: Re:
Sertorio64, 20/03/2010 20.01:


Ripeto che tanti secoli di guerre non possono essere stati causati semplicemente dagli sgarbi di un pallone gonfiato come Pompeo. la Transoxiana non era di certo sufficiente. forse avrebbero potuto puntare sulla Cina, Tamerlano ci pensò ma sarebbe stata molto problematica una campagna simile




Non dico che Pompeo fu la causa di secoli di guerre, Pompeo la iniziò (inutilmente) ed altri suoi emuli la proseguirono...semplicemente penso che se Roma fosse partita con una politica di rispetto per un regno che occupava un'area obiettivamente di scarso interesse economico e strategico (la mesopotamia dava buone rendite agricole, ma comunque inferiori e meno organizzabili di quelle egiziane, ed è geograficamente molto esposta a flussi migratori provenienti dall'asia centrale) probabilmente non ci sarebbero stati secoli di guerra continua ma al massimo qualche guerricciola di confine...i Parti provenivano dalla transoxiana, prima di insediarsi nelle satrapie orientali dell'ex impero seleucide, era casa loro, ed il controllo di quel crocevia per la cina e l'india era un buon affare...



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
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Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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Re: Re: Re:
Xostantinou, 20/03/2010 23.38:




Non dico che Pompeo fu la causa di secoli di guerre, Pompeo la iniziò (inutilmente) ed altri suoi emuli la proseguirono...semplicemente penso che se Roma fosse partita con una politica di rispetto per un regno che occupava un'area obiettivamente di scarso interesse economico e strategico (la mesopotamia dava buone rendite agricole, ma comunque inferiori e meno organizzabili di quelle egiziane, ed è geograficamente molto esposta a flussi migratori provenienti dall'asia centrale) probabilmente non ci sarebbero stati secoli di guerra continua ma al massimo qualche guerricciola di confine...i Parti provenivano dalla transoxiana, prima di insediarsi nelle satrapie orientali dell'ex impero seleucide, era casa loro, ed il controllo di quel crocevia per la cina e l'india era un buon affare...


i Parti erano imperialisti volevano espandere il loro dominio ed il mediterraneo era la meta naturale.

21/03/2010 15:11
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i Parti erano imperialisti...e che erano, governati da G. Bush jr.?



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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21/03/2010 15:25
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Re:
Xostantinou, 21/03/2010 15.11:

i Parti erano imperialisti...e che erano, governati da G. Bush jr.?




oh no! Da persone decisamente molto più intelligenti: è vero che ci vuole poco ....
21/03/2010 18:02
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imperialisti direi che sarebbe un termine eccessivamente moderno e scorretto...non avevano la struttura culturale per esserlo, un conto è governare un impero con poche città importanti sparse tra monti e deserti, un altro governare un impero come quello romano...e la mentalità dei cavalieri delle steppe non era quella dei romani.



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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21/03/2010 18:20
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In realtà i parti tentarono di espandersi con molta più convinzione verso l' india e la Transoxiana, ed ebbero fortune alterne, la guerra con roma fu dovuta ad una certa aggressività iniziale del impero, che si creo la nomea di fare sempre la guerra non appena poteva , quindi i pahrti si sentirono costretti ad essere un pò aggressivi verso i territori romani come prevenzione contro eventuali invasioni, ma non ebbero mai la vera intenzione di fare conquiste permanenti ad ovest dell' eufrate, la loro vera intenzione era creare degli stati cuscinetto , avevano già un territorio ricco grazie alle vie commerciali che vi passavano ed erano interessati al india per intercettare un ulterriore ramo della via della seta, in territorio romano poteveno mirare alla siria, ma non gli ineressava realmente poichè la via commerciale che vi passava continuava già nel loro territorio e loro in quanto intermediari ci guadagnavano molto, quindi gli conveniva lasciare la siria ai romani , se fosse stata in mano loro c' era il rischio che il commercio con l' occidente (per motivi più psicologici che pratici) diminuisse con danni importanti anche nei loro confronti, inoltre i parthi cercarono sempre di riconquistare territori che avevano perduto , questo non c'è lo dice solo il loro comportamento, ma pure le loro affermazioni negli scritti, quindi non avevano intenzione di arrivare al mediterraneo.




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
21/03/2010 18:27
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peraltro espandersi troppo ad ovest sarebbe stato controproducente, visto che la ricchezza la dovevano al fatto di essere degli intermediari; se chi comprava le loro merci subiva un tracollo lo subivano anche loro, perchè non avevano a chi venderle

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22/03/2010 09:28
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esatto, le vie della seta e delle spezie rendevano una fortuna ai Parti, in quanto intermediari obbligati tra Roma e l'India, la Cina ed il sud-est asiatico...a loro conveniva più controllare il tratto intermedio tra questi tre imperi che strappare loro alcune regioni, è per questo che dubito in assenza di una politica aggressiva romana fossero seriamente intenzionati ad aggredire l'impero...



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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22/03/2010 18:38
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Re:
Costantinus, 21/03/2010 18.27:

peraltro espandersi troppo ad ovest sarebbe stato controproducente, visto che la ricchezza la dovevano al fatto di essere degli intermediari; se chi comprava le loro merci subiva un tracollo lo subivano anche loro, perchè non avevano a chi venderle




la via della seta non passava per l'India ma per l'Asia centrale (Samarcanda). Non sono a conoscenza di significativi tentativi dei Parti di invadere l'India dove come ho già detto si sarebbero trovati a malpartito per le jungle che avrebbero impedito alla cavalleria l'arma migliore di cui disponevano di essere efficace; disporre di porti sul Mediterraneo era il loro scopo così non sarebbero stati obbligati a passare per i territori Romani e avrebbero venduto la seta direttamente al consumatore finale senza trattare con le autorità romane con grande guadagno.
22/03/2010 20:31
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La via della seta passava per l' india, anzi aveva ben 2 ramificazioni, quella che interessava ai parti passava presso l' indo (i parti conquistarono la regione, ma la persero dopo pochi anni a causa di una ribellione, poi ci furono le grandi invasione dalla steppa e furono costretti a stare sulla difensiva ripegando in media per secoli) , l' altra ramificazione passava dal indocina seguendo la costa fino alle foci del gange e da li risaliva il grande fiume fino a patna, li cera un ulteriore divisione in due rami, uno verso taxila e l' altro verso barigaza, nell' insieme le due vie indiane che non erano sotto il controllo dei parti trasportavano un quantitativo di merci ben superiore alla via che passava per la media,però in principio le vie indiane per mancanza di alternative finivano per ricongiungersi alla loro sorella persiana, ma nal I secolo non è più così ,i romani (o forse sarebbe meglio dire gli egiziani) capiscono che è possibile mediante rotta marina dirottare la destinazione finale delle rotte idiane, facendo arrivare le merci a costi minori e soprattutto senza arricchire un potente vicino, per i parthi la conquista dell' india diventa necessaria per mantenere il loro ruolo di intemediari.


Scusa sertorio ,ma avrebbero dovuto comunque trattare con le autorità romane, i romani erano i più grandi consumatori di quelle merci , e la trattative si sono sempre limitate alle città aperte al commercio, non alla tassazione, i parti ci avrebbero solo perso perchè i romani sarebbero andati molto meno in territorio partico a comprare senza la siria, la frontiera sarebbe stata oltre il mare ed i mercanti romani non si sarebbero fidati molto, con gravi perdite economiche per i parti, invece con una frontiera a pochi kilometri i mercanti si sentivano più prottetti , ai parti per guadagnarci bastava mantenere sotto il loro controllo le vie commerciali, i porti mediterranei erano un più (visto che le vie che passavano di li avevano già percorso i loro territori) che poteva solo creargli perdite.




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22/03/2010 21:11
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Sertorio64, 21/03/2010 15.25:




oh no! Da persone decisamente molto più intelligenti: è vero che ci vuole poco ....



grande sertorio [SM=g8149]




"chi non ha paura della morte, non muore!"

"ci sono due cose infinite:l universo e la stupidita umana, ma della prima non sono sicuro!"

"fratelli, quel che facciamo in vita, riecheggia nell eternita"
22/03/2010 23:13
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scusate, ora mi viene un dubbio... qualche furbo mercante romano non ha mai navigato dal sinai o dall'egitto passando x l'arabia a prendere la seta? mi sembra strano che non ci fosse nessuno che ci abbia pensato, in fondo, senza la mediazione dei parti, sia gli indiani sia i romani ci avrebbero guadagnato molto. insomma, penso sarebbe andato bene anche la mediazione delle tribù arabe(piuttosto che dare soldi ai nemici), sarebbe bastato arrivare allo yemen. mi sembra strano che nessuno ci abbia, in 5 secoli, mai provato... era possibile o c'erano troppe difficoltà nell'organizzare le rotte commerciali x lontananza o non conoscenza effettiva delle rotte?
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Bernhard Rothmann (Munster, 13 Gennaio 1534) :i vecchi credenti non vogliono permettere a nessuno di scegliere quale vita condurre, vogliono che voi lavoriate per loro e siate contenti della fede che vi consegnano i dottori. la loro è una fede di condanna, è la fede spacciataci dall'antiscristo! ma noi, fratelli, noi vogliamo redenzione! noi vogliamo libertà e giustizia per tutti! noi vogliamo leggere liberamente la parola del signore e liberamente scegliere chi deve parlarci dal pulpito e chi rappresentarci in consiglio! chi infatti decideva i destini della città prima che lo scacciassimo a pedate? il vescovo. e chi decide ora? i ricchi, i notabili borghigiani, illustri ammiratori di lutero solo perchè la sua dottrina consente loro di resistere al vescovo! e voi, fratelli e sorelle, voi che fate vivere questa città, non potete mettere parola nelle loro sentenze. voi dovete soltanto ubbidire, come sbraita lo stesso lutero dalla sua tana principesca.i vecchi credenti vengono a dirci che i buoni cristiani non possono occuparsi del mondo, che devono coltivare la loro fede in privato, seguitando a subire in silenzio i soprusi, perchè tutti siamo peccatori condannati a espiare. ma il tempo è giunto! i potenti della terra saranno spodestati, i loro scrani cadranno, per mano del signore. cristo non viene a portarci la pace, ma la spada. le porte sono ora aperte per coloro che sapranno osare. se penseranno di schiacciarci con un colpo di spada, con la spada pareremo quel colpo per restituirne cento!!!
23/03/2010 04:31
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Re:
GlaucopideSophia1, 22/03/2010 20.31:

La via della seta passava per l' india, anzi aveva ben 2 ramificazioni, quella che interessava ai parti passava presso l' indo (i parti conquistarono la regione, ma la persero dopo pochi anni a causa di una ribellione, poi ci furono le grandi invasione dalla steppa e furono costretti a stare sulla difensiva ripegando in media per secoli) , l' altra ramificazione passava dal indocina seguendo la costa fino alle foci del gange e da li risaliva il grande fiume fino a patna, li cera un ulteriore divisione in due rami, uno verso taxila e l' altro verso barigaza, nell' insieme le due vie indiane che non erano sotto il controllo dei parti trasportavano un quantitativo di merci ben superiore alla via che passava per la media,però in principio le vie indiane per mancanza di alternative finivano per ricongiungersi alla loro sorella persiana, ma nal I secolo non è più così ,i romani (o forse sarebbe meglio dire gli egiziani) capiscono che è possibile mediante rotta marina dirottare la destinazione finale delle rotte idiane, facendo arrivare le merci a costi minori e soprattutto senza arricchire un potente vicino, per i parthi la conquista dell' india diventa necessaria per mantenere il loro ruolo di intemediari.


Scusa sertorio ,ma avrebbero dovuto comunque trattare con le autorità romane, i romani erano i più grandi consumatori di quelle merci , e la trattative si sono sempre limitate alle città aperte al commercio, non alla tassazione, i parti ci avrebbero solo perso perchè i romani sarebbero andati molto meno in territorio partico a comprare senza la siria, la frontiera sarebbe stata oltre il mare ed i mercanti romani non si sarebbero fidati molto, con gravi perdite economiche per i parti, invece con una frontiera a pochi kilometri i mercanti si sentivano più prottetti , ai parti per guadagnarci bastava mantenere sotto il loro controllo le vie commerciali, i porti mediterranei erano un più (visto che le vie che passavano di li avevano già percorso i loro territori) che poteva solo creargli perdite.


non necessariamente avrebbero potuto rivolgersi direttamente al mercante a casa sua e vendere Bypassando le autorità come fanno i cinesi oggi che ci rifilano ogni sorta d porcheria ... "le stelle stanno a guardare"... [SM=g8269]

23/03/2010 04:35
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Re:
Romolo Augustolo, 22/03/2010 23.13:

scusate, ora mi viene un dubbio... qualche furbo mercante romano non ha mai navigato dal sinai o dall'egitto passando x l'arabia a prendere la seta? mi sembra strano che non ci fosse nessuno che ci abbia pensato, in fondo, senza la mediazione dei parti, sia gli indiani sia i romani ci avrebbero guadagnato molto. insomma, penso sarebbe andato bene anche la mediazione delle tribù arabe(piuttosto che dare soldi ai nemici), sarebbe bastato arrivare allo yemen. mi sembra strano che nessuno ci abbia, in 5 secoli, mai provato... era possibile o c'erano troppe difficoltà nell'organizzare le rotte commerciali x lontananza o non conoscenza effettiva delle rotte?




si pare che qualcuno in India ci sia stato ma non credo per mare (le galere non erano molto adatte all'oceano) e comunque ripeto che la via della seta non passava per l'india al massimo era un sbocco commerciale. Commercianti romani sono stati perfino in cina all'epoca di Antonino
23/03/2010 10:56
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Re: Re:
Sertorio64, 23/03/2010 4.31:


non necessariamente avrebbero potuto rivolgersi direttamente al mercante a casa sua e vendere Bypassando le autorità come fanno i cinesi oggi che ci rifilano ogni sorta d porcheria ... "le stelle stanno a guardare"... [SM=g8269]





Questo l' avrebbero potuto fare senza i porti del mediterraneo, inoltre il modo del commercio allora non era come oggi, e soprattutto non erano gli stati a vendere ,i parti ci guadagnavano perchè i mercanti passavano dai loro territori e soprattutto scambiavano le loro merci al interno dei loro territori, le leggi di allora però non permettevano di tassare più volte una stessa merce, si tassava all' entrata e al uscita dal paese , quindi i porti mediterranei erano inutili a questo fine.
L' esempio cinese è sbagliato, perchè i parti non producevano niente, ed i loro mercanti difficilmente uscivano dal paese, comunque i mercanti romano-arabi ci provarono (i mercanti parti ci guadagnavano molto già con lo staus quo, e per loro non aveva senso cambiare, al massimo cercarono di far fesse le autorità parte, ma non quelle romane con cui non trattavano direttamente), semplicemente il tuo discorso economicamente non regge.




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23/03/2010 11:09
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Re:
Romolo Augustolo, 22/03/2010 23.13:

scusate, ora mi viene un dubbio... qualche furbo mercante romano non ha mai navigato dal sinai o dall'egitto passando x l'arabia a prendere la seta? mi sembra strano che non ci fosse nessuno che ci abbia pensato, in fondo, senza la mediazione dei parti, sia gli indiani sia i romani ci avrebbero guadagnato molto. insomma, penso sarebbe andato bene anche la mediazione delle tribù arabe(piuttosto che dare soldi ai nemici), sarebbe bastato arrivare allo yemen. mi sembra strano che nessuno ci abbia, in 5 secoli, mai provato... era possibile o c'erano troppe difficoltà nell'organizzare le rotte commerciali x lontananza o non conoscenza effettiva delle rotte?




Guarda che una via importantissima passava propio dal oceano indiano, ci voleva un mese di nave per arrivare in india, gli scambi erano fitti è importanti, abbiamo moltissimi manuali che scrivono quali città erano più adatte ad essere visitate e cosa ci si poteva comprare , i romani crearono perfino insediamenti in india come testa di ponte commerciale, portavano soprattutto cotone indiano, corallo (che non esisteva in india ed era molto richiesto) e vetro (altro materiale che non c' era ), anche il vino italiano era molto amato, in cambio acquistavano seta ,perle e gemme preziose, e spezie, questa seconda via divenne talmente importante da mettere in crisi quella persiana, lo sappiamo sia dagli scritti che dalle fonti archeologiche (in india sono state ritrovate tantissime monete romane ed altri manufatti, in persia molti di meno al confronto).
Questa via è stata aperta sotto augusto nel I secolo D.C.


Sertorio64, 23/03/2010 4.35:


comunque ripeto che la via della seta non passava per l'india al massimo era un sbocco commerciale. Commercianti romani sono stati perfino in cina all'epoca di Antonino




e io continuo a ripeterti che la via della seta passava per india, e non lo dico io, ma lo dicono storici ed archeologi che ne hanno le prove .




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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Re: Re:
GlaucopideSophia1, 23/03/2010 11.09:




e io continuo a ripeterti che la via della seta passava per india, e non lo dico io, ma lo dicono storici ed archeologi che ne hanno le prove .




hanno le prove che india si smerciava la seta
23/03/2010 18:34
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Probabilmente passare per il mar rosso aveva vantaggi ma anche svantaggi: infatti lungo la rotta non c'erano molti insediamenti per rifornirsi di cibo e acqua, e poi non credo conoscessero bene i venti dell'oceano indiano come invece se li studiarono per bene portoghesi e olandasi (ed infine francesi ed inglesi, ma vennero parecchio dopo, oltre alle filippine che mi sembra fossero spagnole), inoltre possedendo un tipo di velatura arcaica (solo quella triangolare mi sembra) c'era bisogno di rematori etc. per cui viaggiare per mare non era facilissimo (soprattutto se si era in territorio ostile o poco conosciuto). Via terra era comunque molto più costoso e ci si speculava meglio ma tutto sommato più sicuro (perchè i Parti, facendo da intermediari, avevano tutto l'interesse che la merce giungesse sana e salva in Occidente).
Inoltre molti non l'hanno considerato, ma l'emorragia di metalli preziosi verso l'oriente fu una delle cause principali della scarsezza di moneta nell'impero romano e che a lungo andare provocò gli stessi effetti che provocò alla Spagna del '5/600 (anche se più lentamente e l'impatto fu forse minore)

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"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

"A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

"Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

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Re: Re: Re:
Sertorio64, 23/03/2010 18.21:




hanno le prove che india si smerciava la seta




Hanno trovato molto più smercio della seta in india che in persia, oltre a ciò che scrivono i testi antichi , in cui traspare l' enorme importanza della via indiana, almeno fino al VI/VII secolo quando le cose cambiarono.

Costantinus, 23/03/2010 18.34:

Probabilmente passare per il mar rosso aveva vantaggi ma anche svantaggi: infatti lungo la rotta non c'erano molti insediamenti per rifornirsi di cibo e acqua, e poi non credo conoscessero bene i venti dell'oceano indiano come invece se li studiarono per bene portoghesi e olandasi (ed infine francesi ed inglesi, ma vennero parecchio dopo, oltre alle filippine che mi sembra fossero spagnole), inoltre possedendo un tipo di velatura arcaica (solo quella triangolare mi sembra) c'era bisogno di rematori etc. per cui viaggiare per mare non era facilissimo (soprattutto se si era in territorio ostile o poco conosciuto). Via terra era comunque molto più costoso e ci si speculava meglio ma tutto sommato più sicuro (perchè i Parti, facendo da intermediari, avevano tutto l'interesse che la merce giungesse sana e salva in Occidente).
Inoltre molti non l'hanno considerato, ma l'emorragia di metalli preziosi verso l'oriente fu una delle cause principali della scarsezza di moneta nell'impero romano e che a lungo andare provocò gli stessi effetti che provocò alla Spagna del '5/600 (anche se più lentamente e l'impatto fu forse minore)






I monsoni erano conosciuti molto bene, abbiamo trattati che c'è lo confermano, i portoghesi e olandesi impararono i venti dai mercanti del luogo che li utilizzavano da più di un millenio, i primi viaggi oceanici verso l' india sono stati compiuti durante il regno egizio, ma solo dal primo secolo dopo cristo erano possibili in modo costante poichè si capì come funzionavano i monsoni e la loro cadenza temporale, l' oceano indiano non è l' atlantico, i monsoni permettevano viaggi veloci e abbastanza sicuri, sul atlantico non ci sono venti simili, era necessario fare in un determinato mese il viaggio di andata ed in un altro quello di ritorno , ma il vento monsonico era talmente forte che i rematori non erano necessari (nell' antichità mica tutte le navi avevano i remi, i grandi mercantili potevano avere anche tre alberi con altrettante vele), ed abbiamo moltissime testimonianze che il viaggio durava circa un mesetto.

Sappiamo che l' india e i mari indiani erano molto conosciuti, sono stati scritti mari d' inchiostro su quei luoghi.




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24/03/2010 04:01
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Re: Re: Re: Re:
GlaucopideSophia1, 23/03/2010 21.09:






I monsoni erano conosciuti molto bene, abbiamo trattati che c'è lo confermano, i portoghesi e olandesi impararono i venti dai mercanti del luogo che li utilizzavano da più di un millenio, i primi viaggi oceanici verso l' india sono stati compiuti durante il regno egizio, ma solo dal primo secolo dopo cristo erano possibili in modo costante poichè si capì come funzionavano i monsoni e la loro cadenza temporale, l' oceano indiano non è l' atlantico, i monsoni permettevano viaggi veloci e abbastanza sicuri, sul atlantico non ci sono venti simili, era necessario fare in un determinato mese il viaggio di andata ed in un altro quello di ritorno , ma il vento monsonico era talmente forte che i rematori non erano necessari (nell' antichità mica tutte le navi avevano i remi, i grandi mercantili potevano avere anche tre alberi con altrettante vele), ed abbiamo moltissime testimonianze che il viaggio durava circa un mesetto.
ok ma parlaimo dell'esercito partico o della seta?
Sappiamo che l' india e i mari indiani erano molto conosciuti, sono stati scritti mari d' inchiostro su quei luoghi.




ok parliamo di esercito partico o delle rotte commerciali antiche?
[Modificato da Sertorio64 24/03/2010 04:02]
24/03/2010 12:15
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io volevo parlare dell'esercito partico, siete voi che l'avete buttata sui commerci [SM=g8113]

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24/03/2010 13:26
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parlavamo dell'interesse che avrebbero dovuto avere i Parti nell'espandersi verso il mediterraneo per scontrarsi inevitabilmente con Roma...e mi sembra alquanto evidente che non ne avessero...



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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
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"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


25/03/2010 18:26
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Re:
Xostantinou, 24/03/2010 13.26:

parlavamo dell'interesse che avrebbero dovuto avere i Parti nell'espandersi verso il mediterraneo per scontrarsi inevitabilmente con Roma...e mi sembra alquanto evidente che non ne avessero...



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