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Esercito partico

Ultimo Aggiornamento: 25/03/2010 18:26
12/03/2010 16:20
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L'esercito partico era una combinazione di arcieri a cavallo e cavalieri catafratti, ossia corazzati dalla testa ai piedi (cavallo compreso), armati di lance chiamate kontos e usate per la carica.

Mi sta venendo un dubbio. Non trovo in alcun testo traccia di riferimenti alla fanteria partica (es. Flavio Giuseppe dice che il Re dei Parti voleva offrire un aiuto di 50000 arcieri a cavallo mi sembra a Vespasiano). Esisteva la fanteria partica? Possibile che usassero solo i cavalli in combattimento?? (d'altronde erano una popolazione nomade, che nel tempo però era diventata stanziale)

___________________________________________

"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

"A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

"Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

12/03/2010 16:30
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è possibile, nemmeno i sassanidi avevano una fanteria...al massimo c'erano i cavalieri smontati, ma erano condizioni di necessità, non dei corpi d'armata specifici...



------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


12/03/2010 16:59
L'esercito partico era formato da cavalieri leggeri molto mobili dotati di un buon arco e di una buona esperienza nel suo uso, ma quasi null'altro, e da cavalieri catafratti, ovvero sia completamente corazzati e che montavano un cavallo completamente protetto, e quindi relativamente poco mobili, armati di kontos, ovverosia una lancia pesante tenuta a due mani. L'esercito parto poteva funzionare solo se ambedue le sue componenti (la cui proporzione poteva variare, ma in cui anche una proporzione 10 arcieri a cavallo per ogni catafratto poteva andare), funzionavano in stretta cooperazione. Contro un Romano sprovvisto di cavalleria leggera, i catafratti si schieravano minacciando la carica, ed a quel punto i legionari, per non essere travolti durante la marcia, dovevano schierarsi a battaglia (con tutto il dispendio di energie che ne conseguiva). A quel punto entravano in azione gli arcieri a cavallo, che tempestavano di frecce i Romani, fino a quando questi non rompevano la formazione per caricare i nemici, rischiando così di essere travolti dai catafratti, oppure venivano fatti letteralmente a pezzi dagli arcieri (mi sembra che sia Plutarco ad affermare che l'arco Parto era così potente da penetrare corazze e scudi romani). Se il povero generale romano si portava appresso la cavalleria pesante (ad esempio Gallica, come mi sembra fece Crasso o M. Antonio), essa non riusciva a prendere gli arcieri, che evadevano la carica tirando all'indietro, e venivano fatti a pezzi dai meglio armati catafratti. Tenendo conto che un esercito parto poteva seguire comodamente da lontano un esercito romano, privandolo delle capacità esplorative e di foraggiamento, ed obbligandolo a schierarsi per combattere quando voleva lui, semplicemente minacciando una carica, si capisce come fossero ostici i Parti per i Romani. Per tale motivo i migliori generali romani preferivano marciare contro la Parthia in territorio montagnoso, e quindi inadatto alle azioni della cavalleria. Ma quando i Romani introdussero una buona cavalleria leggera (a quei tempi soprattutto di origine nord africana) la situazione cambiò: se i Parti minacciavano di dare battaglia i Romani si schieravano e la loro cavalleria leggera (meglio armata e protetta di quella Partica), disperdeva gli arcieri a cavallo nemici, dopo di che, da soli, i catafratti non potevano fare nulla, poiché caricare contro una salda formazione legionaria era suicida, e a stare in giro là attorno rischiavano di essere presi da tutti i lati da fanti e cavalieri romani.
[Modificato da Mex.8 12/03/2010 17:00]
12/03/2010 17:19
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basta rivedere la battaglia di Carre...è la massima espressione della tua spiegazione mex...anche se ad essere onesti Crasso ci mise del suo per contribuire alla disfatta...



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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Re:
Mex.8, 12/03/2010 16.59:

L'esercito partico era formato da cavalieri leggeri molto mobili dotati di un buon arco e di una buona esperienza nel suo uso, ma quasi null'altro, e da cavalieri catafratti, ovvero sia completamente corazzati e che montavano un cavallo completamente protetto, e quindi relativamente poco mobili, armati di kontos, ovverosia una lancia pesante tenuta a due mani. L'esercito parto poteva funzionare solo se ambedue le sue componenti (la cui proporzione poteva variare, ma in cui anche una proporzione 10 arcieri a cavallo per ogni catafratto poteva andare), funzionavano in stretta cooperazione. Contro un Romano sprovvisto di cavalleria leggera, i catafratti si schieravano minacciando la carica, ed a quel punto i legionari, per non essere travolti durante la marcia, dovevano schierarsi a battaglia (con tutto il dispendio di energie che ne conseguiva). A quel punto entravano in azione gli arcieri a cavallo, che tempestavano di frecce i Romani, fino a quando questi non rompevano la formazione per caricare i nemici, rischiando così di essere travolti dai catafratti, oppure venivano fatti letteralmente a pezzi dagli arcieri (mi sembra che sia Plutarco ad affermare che l'arco Parto era così potente da penetrare corazze e scudi romani). Se il povero generale romano si portava appresso la cavalleria pesante (ad esempio Gallica, come mi sembra fece Crasso o M. Antonio), essa non riusciva a prendere gli arcieri, che evadevano la carica tirando all'indietro, e venivano fatti a pezzi dai meglio armati catafratti. Tenendo conto che un esercito parto poteva seguire comodamente da lontano un esercito romano, privandolo delle capacità esplorative e di foraggiamento, ed obbligandolo a schierarsi per combattere quando voleva lui, semplicemente minacciando una carica, si capisce come fossero ostici i Parti per i Romani. Per tale motivo i migliori generali romani preferivano marciare contro la Parthia in territorio montagnoso, e quindi inadatto alle azioni della cavalleria. Ma quando i Romani introdussero una buona cavalleria leggera (a quei tempi soprattutto di origine nord africana) la situazione cambiò: se i Parti minacciavano di dare battaglia i Romani si schieravano e la loro cavalleria leggera (meglio armata e protetta di quella Partica), disperdeva gli arcieri a cavallo nemici, dopo di che, da soli, i catafratti non potevano fare nulla, poiché caricare contro una salda formazione legionaria era suicida, e a stare in giro là attorno rischiavano di essere presi da tutti i lati da fanti e cavalieri romani.




Grazie, però questo già lo sapevo.
Io mi chiedevo se esistessero reparti appiedati, e se non esistevano come facevano (es. in un assedio?)

p.s. quindi per esempio anche i mod per rome tw sarebbero errati (mi pare di aver visto ovunque unità partiche appiedate)

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12/03/2010 18:23
Re:
Xostantinou, 12/03/2010 17.19:

basta rivedere la battaglia di Carre...è la massima espressione della tua spiegazione mex...anche se ad essere onesti Crasso ci mise del suo per contribuire alla disfatta...




si infatti hai ragione però crasso doveva seguire i consigli dei suoi consiglieri e del re dell armenia,invece di avanzare in mesopotamia doveva avanzare attraverso le montagne armene dove la cavalleria partica non poteva essere utilizzata.
[Modificato da Mex.8 12/03/2010 18:24]
12/03/2010 18:38
Re: Re:
Costantinus, 12/03/2010 18.18:




Grazie, però questo già lo sapevo.
Io mi chiedevo se esistessero reparti appiedati, e se non esistevano come facevano (es. in un assedio?)

p.s. quindi per esempio anche i mod per rome tw sarebbero errati (mi pare di aver visto ovunque unità partiche appiedate)




ti cito una cosa che ho trovato
"I Parti utilizzavano in combattimento unità di cavalleria pesante corazzata, i catafratti, appoggiata da arcieri a cavallo. Ai Romani, che si affidavano alla fanteria pesante, ciò causò notevoli problemi. La mancanza di fanteria, d'altro canto, non permetteva ai parti di assediare i centri abitati, ben difesi dai Romani. Questo spiegherebbe la situazione d'equilibrio che si verificò almeno inizialmente".
Questo vuol dire che hai parti mancava un vero e proprio esercito di fanteria
[Modificato da Mex.8 12/03/2010 18:41]
12/03/2010 18:41
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appunto per quello ho detto che ci mise del suo (parecchio direi) come contributo alla disfatta...

Costantinus, non ci sono prove che i Parti avessero reparti di fanteria...comunque rtw&mod sono anche capibili, devono bilanciare un po' la situazione...teoricamente dovrebbero essere solo cavalieri appiedati e non veri reparti di fanti.



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12/03/2010 18:44
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Mmm grazie, anche se comunque mi viene difficile pensare che abbiano conquistato (e mantenuto) un impero di discrete dimensioni senza che potessero assediare città (prendendole al massimo per fame)

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12/03/2010 19:33
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smontavano alcuni cavalieri...



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13/03/2010 07:53
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Re:
Costantinus, 12/03/2010 16.20:

L'esercito partico era una combinazione di arcieri a cavallo e cavalieri catafratti, ossia corazzati dalla testa ai piedi (cavallo compreso), armati di lance chiamate kontos e usate per la carica.

Mi sta venendo un dubbio. Non trovo in alcun testo traccia di riferimenti alla fanteria partica (es. Flavio Giuseppe dice che il Re dei Parti voleva offrire un aiuto di 50000 arcieri a cavallo mi sembra a Vespasiano). Esisteva la fanteria partica? Possibile che usassero solo i cavalli in combattimento?? (d'altronde erano una popolazione nomade, che nel tempo però era diventata stanziale)




c'era per modo dire. erano contadini o pastori strappati a pedate dalle loro occupazioni armati come capitava e mandati allo sbaraglio.
Carne da macello insomma
13/03/2010 13:35
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Mmm quindi in battaglie campali usavano solo la cavalleria? E all'occorenza facevano smontare qualcuno + usavano qualche contadinazzo, o sbaglio?

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13/03/2010 14:19
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esatto...



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13/03/2010 15:44
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Centurio Primus Pilus
Basiléus ò Mègas
mmm... eppure io sono sempre stato convinto che già solo il modello sparabara venisse utilizzato ancora fino alla tarda epoca sassanide. [SM=g8268] Sarà che sono io che sono un sostenitore dei Parti anche come fanteria...
Però pensateci bene: l'impero partico, pur non eguagliando quello achemenide, possedeve risorse (se così si possono chiamare) etniche enormi. E tra queste etnie c'erano molti popoli dalla lunga tradizione appiedata, basti pensare ai caucasici o agli stessi persiani... questo sempre considerando l'ipotesi che i parti stessi non avessero reparti fissi appiedati (ipotesi a parere mio, abbastanza illogica)

P.S. ma quanto sono inquietanti ste cose?! [SM=x2148054] [SM=x2148056]

-Si vis pacem para bellum.-
-Ho visto Dario il grande dire a suo figlio, Serse:"Onora sempre Ahura Mazda,e sii monoteista, ma non forzare gli altri popoli ad accettare la tua credenza e rispetta ciò che loro considerano sacro... Cerca sempre di costruire più città pacifiche e aumenta le facilità per la vita felice delle persone... Non uccidere innocenti e distruggere città..."
Ho anche visto Alessandro incendiare Persepoli, sterminarne la popolazione e rubarne i tesori...(iscrizione su una colonna di Persepoli)
-Historia magistra vitae-
Youtube Channel: http://www.youtube.com/user/Kimi0017?feature=mhee

13/03/2010 15:55
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tieni conto che all'epoca dei Parti il modello Achemenide era già nel dimenticatoio, visto che quello era un regno ellenistico che usava ovviamente un esercito di derivazione macedone...ma i Parti vedendo quanto fossero deboli questi eserciti che puntavano sulle grandi masse di lancieri rispetto alla loro combinazione di arcieri a cavallo e catafratti preferirono continuare con la loro tradizione, ignorando se non in caso di necessità i fanti...va sottolineato tra l'altro che popolazioni di pastori nomadi come i Parti hanno sempre disprezzato il modo di vivere e di combattere dei fanti agricoltori sedentari, perché li associavano al bestiame da radunare appunto, da cavallo.



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13/03/2010 17:02
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Tribunus
L'ingegnere
Sul quarto numero di Vexillum, si parla in un articolo dell'esercito partico.
Oltre ai soliti catafratti e arceri a cavallo, dicono che erano presenti anche cavalieri armati di arco e lancia a due mani senza armatura.
E' scritto anche che l'esercito partico ricorreva stesso all'arruolamento di mercenari (anche greci) e a truppe di regni vassalli. Queste truppe, ovviamente, mantenevano il loro stile di combattimento.

Probabilmente, dunque, qualche contingente di fanti doveva esserci, magari mercenario o alleato.
Le truppe presenti in RTW dunque, non sarebbero sbagliatissime...

=================================================

www.contubernium.it

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'Antesignano'

"- Nel contesto di uno schieramento di battaglia
indica la prima linea così come gli astati lo
erano nella legione manipolare.

- Nell'ordine di marcia, identifica le truppe
di copertura prive di bagagli ...


Non abbiamo elementi per associarli nè ai primi ranghi delle coorti nè alla fanteria legionaria d'elité."

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"Le più varie combinazioni di forze erano possibili anche con i manipoli, e tutte potevano sentirsi tranquillamente attribuire l'attributo di coorte romana, ed essere tranquillamente associate o sostituite dalle più robuste coorti dei socii."

13/03/2010 17:37
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Dei mercenari ne avevo sentito parlare. Ma in quale quantità? (cioè, erano una quantità rilevante?) [SM=g8113]

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"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

"A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

"Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

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penso che li reclutassero solo in caso di necessità come assedi o campagne di conquista mirate, altrimenti è molto più conveniente un esercito mobile di soli cavalieri se si deve tendere imboscate o compiere razzie...

le truppe appiedate in RTW se non erro sono alquanto "generiche" e molto orientali, non ho visto quelle che erano in realtà le armate di fanteria della zona all'epoca, ovvero le falangi di derivazione seleucide, solo fanti orientali alquanto leggeri che starebbero meglio in un contesto achemenide ed arcieri...



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


13/03/2010 18:13
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Ma in quale quantità? (cioè, erano una quantità rilevante?)



Purtroppo non saprei. Riferimenti non ne ho trovati.
Comunque, rilevante o no, per bilanciare un po' il gioco servono.
Magari, per il tuo mod, potresti togliere la possibilità di reclutare fanti nelle terre d'origine e rendere possibile il reclutamento di ausiliari locali in altri territori.


le truppe appiedate in RTW se non erro sono alquanto "generiche" e molto orientali, non ho visto quelle che erano in realtà le armate di fanteria della zona all'epoca, ovvero le falangi di derivazione seleucide, solo fanti orientali alquanto leggeri che starebbero meglio in un contesto achemenide ed arcieri...



Ma i seleucidi non utilizzavano solo falangi. Anzi usavano moltissime truppe locali e non falangitiche.

Direi che, proprio per la loro genericità e il loro aspetto oreintaleggiante le truppe di RTW possano starci (dubito che in tre secoli le truppe possano aver subito radicali cambiamenti, anche perchè, se si fosse trattato di unità falangitiche, credo ne sarebbe rimasta traccia in qualche testo).

[Modificato da franco.scaglia 13/03/2010 18:14]
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"- Nel contesto di uno schieramento di battaglia
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13/03/2010 18:15
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Non penso che i Parti usassero falangi, anche solo come mercenari. Penso nel caso preferissero truppe più mobili [SM=g8113] anche perchè poi che senso avrebbe? Con i Romani sarebbero state inutili, contro i Seleucidi era meglio usare esclusivamente la cavalleria visto che se intendevano meglio di falangi... Comunque l'idea che mi son fatto è che la fanteria doveva essere in rapporto di 1:8/1:10 rispetto alla cavalleria, e che buona parte della fanteria probabilmente erano arcieri/truppe armate di lance/asce, più che altro utili per creare ulteriore scompiglio (se gli arcieri a cavallo non bastavano)

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13/03/2010 18:27
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Sempre sulle fanterie orientali.

Poco prima di carre gli Armeni offrirono a Crasso il lor appoggio con un contingente di 10.000 catafratti e 30.000 fanti, e ai tempi della spedizione di Marco Antonio, offrirono 6000 cavalieri e 7000 fanti.

Si tratta di Armeni, non dei Parti, ma probabilmente gli stessi fanti potevano essere reclutati come ausiliari/mercenari dai Parti stessi.

Purtroppo non ho mai ho trovato rifermenti al tipo di fanti...



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13/03/2010 19:53
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Sì grazie, cmq gli Armeni le falangi le usavano... i Parti penso di no (più che altro penso che usassero la fanteria come la cavalleria, cioè attacco di truppe da tiro che si ritirano se attaccate dietro la fanteria - che attacca disordinata per disunire il fronte nemico -, mentre nel frattempo tutt'attorno gli arcieri a cavallo fanno un casino mai visto, la cavalleria leggera punzecchia il nemico ai lati e i catafratti stanno nelle retrovie pronti ad attaccare... o almeno così me lo immagino)

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13/03/2010 23:19
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Io conosco una tattica che usavano i Sassanidi con catafratti e fanteria.
I cavalieri catafratti partivano al galoppo verso le linee nemiche fino a fermarsi poco prima del contatto(che comunque avveniva di rado...), o meglio, scartavano ai lati.Lo scompiglio provocato doveva minare la compattezza delle linee nemiche, dal momento che subito dopo i catafratti sopraggiungevano i fanti che dovevano attaccare le linee nemiche scompaginate.

Può darsi che i Parti la adoperassero..dopotutto pure loro potevano riuscire a procurarsene...
14/03/2010 07:11
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Re:
Costantinus, 13/03/2010 13.35:

Mmm quindi in battaglie campali usavano solo la cavalleria? E all'occorenza facevano smontare qualcuno + usavano qualche contadinazzo, o sbaglio?


già proprio così.

14/03/2010 15:52
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credo che truppe o "di leva" o (principalmente) mercenarie dovrebbero corrispondere al tipo dei lancieri medi e leggeri e fanteria leggera armata di archi, fionde ed armi "brutali" da corpo a corpo, ma principalmente per dare il colpo di grazia in mischia o in caso d'assedio...



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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14/03/2010 16:54
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Re:
Xostantinou, 14/03/2010 15.52:

credo che truppe o "di leva" o (principalmente) mercenarie dovrebbero corrispondere al tipo dei lancieri medi e leggeri e fanteria leggera armata di archi, fionde ed armi "brutali" da corpo a corpo, ma principalmente per dare il colpo di grazia in mischia o in caso d'assedio...




beh di un po' di fanteria per gli assedi o per i terreni inadatti alla cavalleria c'era bisogno ma non fu mai ben armata ne' addestrata.
14/03/2010 18:20
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Sul numero di Vexillum indicato da franco, la nota 134 dice che in base alla cronaca di Arbela 'Vologese III radunò 20000 fanti a Ctesinofonte per combattere contro i ribelli dei monti Qardu, tra cui quelli dell'Adiabene'.

Mi pare verosimile, anche perchè combattere su terreni impervi a cavallo non era facile, poi non è detto che non dessero supporto alla cavalleria, magari alla maniera gallica.

p.s. Secondo me, almeno nel I-II secolo d.C. tra i fanti parti c'era una discreta percentuale di Zeloti (che odiavano i Romani). Che ne pensate?

p.p.s. Magari, trovando qualche fonte sulla battaglia di Doura Europos del 164 d.C. (unica battaglia campale dopo Carre tra Romani e Parti) si potrebbe capire qualcosa in più sull'esercito partico (considerando la carneficina che hanno fatto i Romani non credo fossero tutti cavalieri, altrimenti molti sarebbero riusciti a fuggire)
[Modificato da Costantinus 14/03/2010 18:25]

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14/03/2010 18:31
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Sul numero di Vexillum indicato da franco, la nota 134 dice che in base alla cronaca di Arbela 'Vologese III radunò 20000 fanti a Ctesinofonte per combattere contro i ribelli dei monti Qardu, tra cui quelli dell'Adiabene'.



La nota mi era sfuggita.
Adesso abbiamo almeno uan conferma dell'uso di fanti da parte dei Parti.


non è detto che non dessero supporto alla cavalleria, magari alla maniera gallica.



Maniera gallica? Forse ti confondi con la "maniera germanica" descritta da nel IV libro del De Bello gallico?

Se intendi quella, Cesare la presentava come qualcosa di particolare per i germani. A quel tempo Roma era già entrata in contatto con l'oriente (anche se non molto con i Parti): se tale metodo fosse stato usato altrove, Cesare avrebbe fatto un paragone...


p.s. Secondo me, almeno nel I-II secolo d.C. tra i fanti parti c'era una discreta percentuale di Zeloti (che odiavano i Romani). Che ne pensate?



Beh, secondo Brizzi (ne "Il guerriero, l'oplita, il legionario") il fallimento della campagna partica di Traiano fu causato da un'issurrezione ebraica nei territori di recente conquista.

Non credo che fossero tutti Zeloti, e poi, va considerato, che gli Zeloti, essendo una specie di setta di fanatici religiosi, non dovevano essere ne numerosi ne molto disposti a collaborare con gente diversa da loro...

P.S.
Ho appena guardato su Wikipedia.
Sembra che gli Zeloti siano stati quasi tutti annientati con la distruzione di Gerusalemme da parte di Tito e con la caduta di Masada.

[Modificato da franco.scaglia 14/03/2010 18:34]
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14/03/2010 19:55
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No, mi sembra di ricordare che erano i Galli a combattere così, non i Germani (Cesare lo dice quando racconta la battaglia di cavalleria ad Alesia), poi cmq Cesare non hai mai visto combattere i Parti

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14/03/2010 21:56
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No, mi sembra di ricordare che erano i Galli a combattere così, non i Germani (Cesare lo dice quando racconta la battaglia di cavalleria ad Alesia)



Guarda che erano i cavalieri germani a farsi appoggiare dai fanti, guarda meglio.

Su Alesia hai ragione. L'azione è descritta lì. Quella del quarto libro riguarda l'abitudine dei germani nello smontare da cavallo.


poi cmq Cesare non hai mai visto combattere i Parti



Si vero, ma il mio era un discorso più generale.
Il mondo romano era già entrato in contatto con i regni oreintali e, quasi sicuramente, si era fatto un'idea di come combattessero.

Dunque, quando Cesare, parlava dei germani, non ne avrebbe descritto la peculiarità in modo così marcato se tale modo di combattere l'avessero avuto anche da qualche altra parte.

Sono solo ipotesi ovviamente...

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