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Beyond Roman Glory,the end of the Empire?

Ultimo Aggiornamento: 17/12/2008 13:41
31/10/2008 14:02
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Centurio Primus Pilus
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PROLOGO


463 d.C.
L'inevitabile declino dell'impero sembra non arrestarsi,del grande impero romano che andava dalla Scozia al Golfo Persico ormai esistono solo i ricordi.Pure del maestoso,ma molto malato Impero d'Occidente,rimane ben poco,collassato di fronte alla pressione dei barbari,e colpito da una devastante crisi economica,senza contare le continue sanguinose dispute teologiche all'interno dell'unica religione ammessa,il Cristianesimo.
Le province,un tempo floride sono in mano a tribù barbare che intendono ivi formare un proprio regno indipendente.La Gallia è frammentata in più parti,all'Impero rimane solo la fascia costiera mediterranea intorno ad Arelate/Arles,la regione settentrionale è in mano al comes romano Egidio,un generale del grande Ezio,che,ribellatosi all'elezione del nuovo Augusto ha deciso di tenere per se tutte le provincie galliche.Questi è in buoni rapporti con le tribù di Franchi che occupano entrambe le sponde del Reno e Ricimero,per contrastarne la potenza,ha stretto alleanza matrimoniale con i Burgundi,potente popolo germanico che occupa il territorio corrispondente alle vecchie provincie imperiali Lugdunensis e Helvetia.L'Armorica si è resa indipendente da qualche anno,ed è stata la meta di tanti britanni che hanno lasciato l'isola per riparare nel continente.L'ultima fazione presente nella regione sono i potenti Visigoti,attualmente in pace con l'Impero,che occupano la Narbonese e l'Aquitania ed,al di là dei Pirenei,la Tarraconese e gran parte della Hispania centrale.Ad ovest dei loro territori ,nella Lusitania e sulle rive dell'Oceano,si trovano i Suebi,ancora in conflitto con Roma.le provincie meridionali come la Betica e la Cartaginenses sono in mano ai Vandali,che occupano tutte le provincie africane,nonchè la Corsica,la Sardegna e parte della Sicilia.
L'imperatore è Libius Severus,un senatore salito al potere grazie all'appoggio del magister militum Ricimerus,che lo voleva manovrare a piacimento.Ma questo senatore è un romano di altri tempi,e non tollera che lo si venga comandato,per cui prende saldamente in mano il potere,e nomina Cesare su figlio,Valerius Severus.I problemi sono tanti.
31/10/2008 15:55
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Immunes
Hey, posta anche qualche screen come complemento dei resoconti della tua avventura.
O Là O Rompi
03/11/2008 09:24
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I problemi si presentano subito al nuovo Augusto:gli Ostrogoti varcano inpunemente le frontiere imperiali ed al comando del capitano Egica arrivano sotto le mura di Salona,a sud invece continuano le scorrerie vandale ai porti delle città tirreniche romane.
Libius Servius per fronteggiare la cosa spedisce il magister militum Ricimero a fronteggiare la minaccia ostrogota,con sè parte l'armata imperiale quasi al completo,e inizia a reclutare a Roma una seconda armata per iniziare il suo ambizioso piano:riprendere la Sicilia,la Sardegna e la Corsica e liberarle dai Vandali.Essi infatti sono in aperto conflitto con l'Impero e lo minacciano gravemente da due direttrici,la prima attraversa lo stretto di Messina per risalire tutta la penisola,la seconda minaccia le coste dell'Etruria dal momento che un'invasione che partisse dalla Corsica arriverebbe al cuore dell'Italia rapidamente.
Il liberarsi dell' ingombrante figura del magister militum gli permette poi di attuare una piccola politica di sviluppo,che può consntire una lenta ma costante ripresa dell'economia,infatti l'Oriente è ancora ricco ed i commerci potrebbero riprendere se la situazione politica lo permettesse,cioè eliminando la presenza vandala sui mari...
Nel frattempo a Roma,dove Libius Servius risiedeanche se non è la capitale,giungono emissari del potente popolo dei Visigoti,nemico storico dell'Impero ma attualmente in pace,con la proposta di accordi commerciali che vengono accettati dopo brevi negoziati.
Intanto un dispaccio da Arles informa che la regione della Viennensis,lungo la valle del Rodano,si è ribellata al dominio dei Burgundi e se ne è liberata,rendendosi di fatto indipendente.L'Augusto avrebbe la possibilità di impadronirsene ma con quali uomini?
03/11/2008 10:29
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Inverno 464 d.C. Viene stipulata la pace con il comes ribelle Aegidius,arricchita con proficui accordi commerciali,il diplomatico Ricimer(non Ricimerus) tenta una tregua con gli Ostrogoti,arrivando pure ad offrire un donativo,ma questi rifiutano ogni accordo.
Essi sringono un'alleanza con l'Impero Romano d'Oriente e la mediazione di questi ultimi porta ad una tirata tregua tra i due contendenti,ma nel mentre veniva stipulato un accordo le bande ostrogote arrivarono ad assediare anche Ulpia,in Dalmazia e qui tutti gli accordi saltano.Le recriminazioni degli occidentali portano alla rottura dell'alleanza tra i Romani,dal momento gli orientali preferiscono mantenere l'accordo con i barbari che con i fratelli d'Occidente.
Primavera 465 d.C.Ricimerus arriva a Salona e i barbari del capitano Egica decidono di evitare il confronto con il potente esercito imperiale sganciandosi e liberando dall'assedio la città.Il magister riceve però cattive notizie dalle retrovie:un contingente ostrogoto proveniente dal Noricum è sceso attraverso le Alpi ed ora cinge d'assedio Aquileia,minacciando pure l'intera pianura Padana.Un primo tentativo di liberazione da parte di un piccolo distaccamento romano del capitano Eutropius fallisce.Ora Ricimerus è stretto tra la necessità di liberare Ulpia e quella di liberare Aquileia,e trova una soluzione:spedisce il diplomatico Ricimer a trattare con la piccola armata ostrogota nel tentativo di corromperla e di farla passare dalla parte dell'Impero.Il tentativo riesce brillantemente,ai barbari viene garantito un donativo di 1068 denarii ed uno stanziamento come foederati nelle terre del demanio imperiale attorno alla città,fornendo quindi una preziosa risorsa militare in caso di necessità.....
Il magister liberato dal pericolo alle sue spalle scende il litorale dalmata e fa ritirare le truppe assedianti ad Ulpia.In accordo con l'Augusto decide di scatenare la controffensiva e quindi varca la frontiera e si dirige verso Siscia,nella proovincia Illyria,in mano ai barbari.
03/11/2008 10:39
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Inverno 465 d.C. Ricimerus giunge indisturbato a Siscia e cinge d'assedio la città,poche le traccie del nemico,si sa solo che si sta radunando più ad est per fronteggiare il magister,il quale si dispone a prendere la città per fame,per non logorare le sue truppe in un dispendioso assedio.

Estate 466 d.C. Libius Servius è pronto e salpa da Roma in direzione di Messina con una armata,mentre pone il generale Eugenius con pochi reparti vicino ad Arretium a sorvegliare il tratto di mare più a rischio d'invasione in Etruria.

Inverno 466 d.C.L'Augusto sbarca in Sicilia e stringe d'assedio Messina,governata da Eutropius,un piccolo despota locale,la Corsica si ribella ai Vandali e si proclama indipendente,l'occasione è propizia ed Eugenius si muove alla volta del capoluogo corso,Mariana.
03/11/2008 10:56
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Primavera 466 d.C. un emissario imperiale,Majoranus giunge in Lusitania e stipula un patto di tregua con i Suebi,convincendone alcuni a passare a servire l'Impero come ausiliari.Questi,guidati da Fulcaris vengono affiancati a diversi mercenari senza soldo e padrone presenti nell'area e vengono incaricati di dirigersi verso Cadiz,per riprendere possesso di parte della Betica,in mano a ribelli separatisti.
Ma il piano si infrange sul Tago dove Fulcaris,con 293 uomini affronta l'armata separatista ribelle forte di 462 uomini,e nonostante la dura battaglia viene sterminata,il comandante suebo cade in battaglia.
Libius Servius intanto conquista Messina e fa giustiziare Eutropius.
Estate 466 d.C.In Illyria arriva una grossa armata ostrogota al comando del capitano Athanaric in soccorso di Siscia e nonostante la lieve disparità numerica (563 romani vs.513 + 125 uomini della guarnigione della città) il magister militum vince nettamente,e con un breve assalto entra nella città.

Primavera 467 d.C. Libius Servius muore guidando le truppe all'assedio di Syracusae,Augusto diventa Valerius Servius che nomina Cesare il mezzo barbaro Ricimerus.Il neo-Augusto lascia Tarentum per raggiungere le truppe impegnate intorno Syracuse,difesa da un altro dux locale,Gratianus,mentre giunge la notizia che Aquileia è di nuovo assediata dai barbari.Valerius ordina quindi al generale Victor di lasciare Ravenna con le poche truppe palatinae presenti(2 reparti di auxilia palatinae e la Legio I Italica di pseudo-comitatenses)e partire per la città veneta allo scopo di liberarla e di insediarvisi per chiudere la porta dell'Italia alle bande barbare.
03/11/2008 13:51
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Primavera 468 d.C. Syracusae cade d'assalto ed il dux Gratianus muore sugli spalti,ma per Valerius è già tempo di muoversi:i Vandali hanno inviato una forza da Lilybaeum,all'estremità occidentale della Sicilia,ad assediare Messina,in breve tempo arriva sul posto e annienta il contngente barbaro grazie anche all'aiuto della guarnigione della città.Ora rimane Lilybaeum,nella Sicilia Poeni,conquistandola Valerius raggiungerebbe gli obiettivi di suo padre,cacciare i Vandali dall'isola.Intanto Mariana cade,ed Eugenius si decide di aspettare rinforzi dall'Italia per continuare l'ambizioso progetto dell'Augusto ormai defunto,cioè eliminare la presenza vandala in Sardegna e Corsica.
La delegazione diplomatica con a capo Majoranus in Hispania incontra i Berberi nella Betica,da essi appena conquistata,e stipulano un trattato di pace.

Estate 468 d.C. Ricimerus muove da Siscia verso sud,in direzione di Sirmium,in mano ostrogota,dove sembra sia l'armata del re goto Teodorico,il generale Victor Servius intanto raggiunge Aquileia per chiudere la strada ai barbari invasori verso la penisola italiana.

Inverno 469 d.C. La reazione vandala alle ultime iniziative imperiali è decisa:una potente armata di 560 uomini sbarca in Corsica e circonda Mariana,difesa dal generale Eugenius.Egli ha con sè 200 uomini circa,ed aspetta l'arrivo di rinforzi da Arretium.
In Hispania la città di Carthago Nova insorge,guidata dal clero locale ,contro i dominatori visigoti e si dichiara suddita di Roma.Valerius non è molto felice della cosa,dal momento che ciò significa una guerra con i potenti Visigoti nel momento meno propizio,dal momento che il fronte gallico è totalmente sguarnito.Però riesce con un donativo a stringere alleanza con Egidio,che è già in guerra con i barbari,inoltre spera che il conflitto Vandali-Visigoti non si esaurisca,con conseguenze nefaste per l'Impero.

Primavera 470 d.C. Ricimerus affronta con i suoi 566 uomini l'armata del re Teodorico (331)e del capitano Wisitza(519),vicino Sirmium,la vittoria imperiale è schiacciante,oltre 620 barbari cadono a fronte di 93 perdite romane,e lo stesso re barbaro rischia la cattura da parte della veloce cavalleria alana al soldo del magister,la via per la cittadina è spianata,parte dell'antica Moesia è di nuovo territorio imperiale...Appena finita la battaglia Ricimerus nomina magister militum un suo valido ufficiale,Martinianus,che bene si è distinto finora.Egli viene incaricato di partire subito alla volta di Arles,dove si sta formando una numerosa armata di foederati,di prenderne il comando e di occupare la Viennensis ribelle,tentando allo stesso modo di arginare le puntate visigote verso la ricca Arles,che bramano da tempo..Con egli parte anche il generale Maxentius,due unità di Promoti ed una di Scutari appena arruolate in Illyria.
03/11/2008 14:23
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Inverno 471 d.C Intanto i diplomatici romani serrano il cerchio attorno i Visigoti stringendo alleanza con i ribelli Bretoni dell'Armorica,anch'essi in guerra con i barbari.In Hispania un ufficiale della guarnigione di Carthago Nova guida le truppe cittadine a nord della città ad un'imboscata contro una numerosa armata vandala,in realtà ditetta verso Tarraco contro i Visigoti.La sorpresa è completa ma la vittoria è di misura ,ma questo giovane ufficiale viene promosso generale da Valerius,mentre questi è sotto le mura di Lilybaeum impegnato nell'assedio.
Ad Aquileia Victor Servius sorprende un'armata ostrogota al comando di Singeric che aggirava la città per piombare in Italia settentrionale ma il romano,forte degli ultimi rinforzi arrivati,tra cui le Legio XII e XIII Italica di Lanciarii,ed affronta in parità numerica (319 romani vs. 324 barbari) il capo ostrogoto,sconfiggendolo duramente e catturandolo.
In Rezia un'armata ostrogota assale di sorpresa Curla e la conquista,impadronendosi così della regione,e mettendo fine a quasi 500 anni di colonizzazione romana della regione.
A Mariana il primo assalto vandalo alle mura fallisce,e l'intervento dei rinforzi permette ad Eugenius di affrontare in campo aperto i barbari del capitano Gunnamund.La battaglia è dura (230 romani vs. 360 barbari)ma il romano prevale e sgombera l'isola una volta per tutte.

Estate 471 d.C.Una proposta di pace avanzata dai Visigoti viene altezzosamente rifiutata dall'augusto,che non intende cedere la città spagnola e non intende pagare un tributo sostanzioso a dei barbari.
Invece desta perlessità la minaccia giunta dall'Impero d'Oriente,che minaccia l'apertura di un nuovo fronte se non viene pagato con 230(!) denarii.Valerius accetta,e la cosa sembra finire così,ma segretamente ordina al Cesare Ricimerus di non sguarnire la città di Sirmium in futuro,dal momento che confina con i territori imperiali orientali.
Il Cesare recepito il messaggio rinforza la guarnigione della città con tre reparti di Limitanei ed uno di Auxilia Palatina,deve coprirsi le spalle dal momento che sta organizzando la riconquista della Pannonia,che libererebbe Aquileia e l'Italia da immediate minacce provenenti da est,e ciò libererebbe Victor dal presidio di Aquileia per dedicarsi alla ripresa della Raetia e del Noricum....

Autunno 471 d.C.Dopo un vigoroso assalto Lilybaeum cade,ed il comandante vandalo,il genero del re Ariulfo cade prigioniero e presto giustiziato.

Primavera 472 d.C. Ricimero lascia Sirmium e si dirige verso Vindobona,la sede del regno ostrogoto,mentre Eugenius radunate discrete forze varca le Bocche di Bonifacio per assediare Turris,città della Sardegna settentrionale scarsamente difesa.Viene stipulata un'alleanza con i Longobardi,temibile popolo germanico che staziona nell'area Baltica e della Germania orientale,per disporre di un aiuto nei confronti dei Franchi,popolo barbaro che occupa le province orientali della Gallia e le due rive del Reno,e che minaccia di espandersi a sud alle spese dei burgundi,alleati dei Romani.
04/11/2008 13:58
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Autunno 473 d.C Ricimero giunge a Vindobona,dopo aver riorganizzato e riequipaggiato le sue truppe,e qua lo attendono schierati Sigeric (566)e il suo luogotenente Gundahar(229),Ricimerus con 565 uomini,ormai dei veterani,accetta battaglia.La battaglia è sanguinosissima,ed è una schiacciante vittoria per le armi romane,si contano 550 barbari caduti contro 93 romani,la città cade senza opporre più resistenza,e Sigeric e Gundahar vengono catturati,con loro molti altri superstiti,il cui destino sarà comunque simile a quello dei consanguinei ad Aquileia.La Pannonia dopo tempo torna romana,il potente e temuto regno ostrogoto viene spezzato in due,nei territori e nell'orgoglio,ed ora Victor può lasciare Aquileia per riportare l'aquila romana al Danubio,in Raetia e Noricum.


Primavera 474 d.C.Cade Turris,ed Eugenius si dirige rapidamente a Caralis,l'ultimo insediamento vandalo sul continente,nel frattempo giunge notizia che i Burgundi,alleati dei Romani,pressati dai Franchi,accettano di diventare tributari di quest'ultimi.Il popolo franco è in prepotente ascesa,i suoi possedimenti arrivano ormai alla Lugdunensis,relegando Aegidius alla sola Lugdunensis I e i bretono-armoricani all'Armorica,e lo scontro con l'Impero appare probbile nel futuro,anche se non immediatamente...
Nel frattempo Valerius ordina a Martinianus di muovere alla conquista della ribelle Viennensis,dirigendosi su Valentia.

Autunno 474 d.C. Cade di schianto Caralis,ed i Vandali terrorizzati chiedono la pace,che Valerius accetta con diffidenza,ciò gli consente di riorganizzare i nuovi territori,applicando una vigorosa politica finanziaria.Infatti le finanze imperiali sono in buono stato,Roma e Ravenna forniscono circa 50000 denarri da sole,senza contare Vindobona,notevolmente ricca,e ciò gli consente di incrementare la produttività delle terre ai suoi comandi...

Inverno 475 d.C.Gli Ostrogoti avanzano richieste di pace,che vengono accolte dopo varie trattative,ai barbari andrà un piccolo donativo di 6000 denarii,ormai sono pochi quelli che osano sfidare l'Impero,Roma ritorna a fare paura.....


Primavera 476 d.C. Martinianus completa l'annessione della Viennensis con la cattura di Valentia,mentre riesplode il conflitto con i Vandali,che attaccano le navi imperiali nel Tirreno ed assediando Carthago Nova.Valerius però è pronto allo scontro,sta ammassando truppe a Lilybaeum per portare in Africa il conflitto,e pure Eugenius è pronto,al che egli salpa da Caralis e stabilisce una testa di ponte a nord di Carthago per preparare lo sbarco all'Augusto.
I Visigoti chiedono di nuovo la pace in cambio di Carthago Nova,ma viene ancora sdegnosamente rifiutata,anzi,Martinianus muove con i suoi federati alla volta di Tolosa,la capitale visigota.
04/11/2008 14:06
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Estate 476 d.C. Mentre l'Augusto sta imbarcando le truppe alla volta dell'Africa,Eugenius rompe gli indugi impaziente e marcia alla volta di Carthago,apparentemente poco difesa,con sè porta 2 reparti di Laciarii,la Legio X e XI Italica,la Legio XV Italica di Palatini,2 reparti di cavalleria federata mercenaria,1 reparto di Equiti Bucellarii,2 unità di mercenari Mori da poco reclutati,1 di Hippo-toxotai(arcieri a cavallo),un'unità di ausiliari su cammelli corazzati,ed una di lancieri a cavallo vandali,per 242 uomini totali.
Durante la marcia viene sorpreso però dall'armata del re vandalo Gondegusulus,forte di 431 uomini,e accetta comunque battaglia.La battaglia è dura ma gli imperiali vengono sbaragliati,nessuno raggiunge il campo base...
05/11/2008 12:58
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Complimenti per il racconto, molto coinvolgente.

Mi è venuta voglia di riprendere le invasioni barbariche ma, questo è il resoconto di un mod ?
05/11/2008 13:12
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Si,è il sotto mod di Invasio Barbarorum Flagellum Dei,si chiama proprio Beyond Roman Glory...
05/11/2008 15:51
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Estate 476 d.C. L'Augusto Valerius sbarca in Africa e mette subito d'assedio Carthago,con sè ha una potente armata,il cui fulcro son le Legio VIII Italica di Plumbatari,la Legio IX Italica di Pseudo-Comitatensis,le Legio XIV,XVIII e XIX Italica di Lanciarii,tutte ottimamente armate,poi si trovano 2 reparti di Auxilia Palatinae,due unità di fanteria leggera palatina,2 reparti di Sagittarii,ed una di Pediti Bucellari.La cavalleria non è numerosa,ci sono 2 unità di Equites Scutari,1 di Equites Bucellari,e due di Equites Sagittari.
In Gallia Martinianus(630) marcia verso Tolosa e si imbatte su un contingente al comando del capitano Hilderic(281) e vince con pesanti perdite,di oltre 200 uomini.
L'Impero d'Oriente decide di attaccare i fratelli d'Occidente,ed il generale greco Phocas Laetus con una grossa armata assedia Ulpia.Ricimerus parte da Vindobona a marce forzate per respingere la minaccia orientale.

Primavera 477 d.C. Cade Carthago,difesa dal familiare del re Vangio,Martinianus circonda Tolosa,ma deve ritirarsi con l'amaro in bocca quando i Visigoti accettano spaventati una tregua proposta loro dagli emissari imperiali,Ricimerus giunge ad Ulpia con l'armata al completo,forte di 735 uomini,Phocas nonostante l'inferiorità numerica(610) ha un'armata di tutto rispetto,con sè ha reparti prestigiosi,la Legio VI Gemina,la I Flavia Felix,la XVI Claudia Pia Fidelis,oltre a reparti di arcieri corazzati e pedites bucellarii,e cocciutamente ingaggia battaglia,ma la battaglia si trasforma in una rotta per i Greci,infatti le truppe del Cesare sono numerose e molto esperte,veterane della guerra con gli Ostrogoti,al generale orientale non resta che rifugiarsi a Naissus con i superstiti.
Intanto A Ravenna giungono emissari del potente popolo dei Bulgari,stanziato a nord del Mar Nero,con cui si viene a stipulare una proficua alleanza,dal momento che questi compiono spesso incursioni in Thracia e Moesia nei territori dell'Impero d'Oriente.
Autunno 477 d.C.Ricimerus inseguendo i fuggiaschi arriva sotto le mura di Naissus e la cinge d'assedio.
19/11/2008 13:21
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Primavera 478 d.C. Naissus cade per mano di Ricimerus,nella Byzacena l'Augusto Valerius sorprende la città di Thapsus indifesa e la occupa senza spargimenti di sangue,e lasciata nella città una guarnigione robusta muove rapidamente in Tripolitania verso Leptis Magna.
In Epiro un'armata imperiale al comando di Rufinus Quintilianus muove verso Apollonia,al fine di sottomettere definitivamente la regione,con sè ha 2 reparti di Auxilia Illyrici,uno di Limitanei della guarnigione di Ulpia,1 di Equites Sagittarii ed uno dei prestigiosi Hippo-Toxotai,arcieri a cavallo mercenari,in più ha 2 unità di Equites Bucellarii.
Estate 478 d.C. Valerius giunge a Leptis Magna,scarsamente difesa,ed affronta il nobile vandalo Inguomarius alle porte della città,uccidendolo,al che le porte della ricca città sono aperte all'arrivo dell'Augusto,che viene accolto dalla folla conme un liberatore...
Intanto Ricimerus è impegnato a rastrellare la zona intorno a Naissus,dove si trovano diversi reparti orientali sbandati,oppure in arrivo dalla Grecia come rinforzo.
20/11/2008 09:51
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Primavera 479 d.C. Rufinus Quintilianus viene assalito da tergo quando è impegnato nell’assedio di Apollonia,e di fronte a truppe numericamente inferiori vince a fatica,perdendo la vita durante la battaglia.Il comando viene preso dal suo comandante in seconda Olybrius Maximianus,che porta a termine la battaglia ed il successivo assedio brillantemente.
In Africa Valerius dopo aver ricevuto rinforzi,tra i quali spiccano i feroci cavalieri mori mercenari,muove da Leptis Magna in direzione della Tripolitania.Poco prima della partenza gli giunge una notizia preoccupante:I Franchi hanno mosso guerra ai Burgundi,confinanti con l’Impero,e li hanno scacciati dai loro insediamenti in Helvetia,cosi da farli migrare verso sud,verso la valle del Rodano e la Viennensis.
Ricimerus giunge sotto Nicopolis e la pone sotto assedio.

Autunno 479 d.C. A Ravenna giunge una delegazione sueba che chiede l’alleanza di Roma in funzione anti-vandalica e soprattutto anti-visigota,per quanto l’Impero sia in pace con questa tribù,e non intenda aprire un nuovo fronte di guerra.
Il generale Olybrius Maximianus,ricevuto il comando ufficiale da Ravenna,muove con le sue truppe lungo la costa ionica,in Aetolia,l’obiettivo è Thermon,il capoluogo della regione,con la sua caduta si aprirebbe la strada all’Impero verso le ricche e pacifiche province greche,da un secolo mai sfiorate da minacce….
Ricimerus prende d’assalto Nicopolis e la cattura.
La situazione in Gallia è critica:i Burgundi vagano per la Lugdunensis I razziando e devastando,agli alleati dell’Impero Aegidius e la comunità armoricana rimangono poche terre,stretti tra le due grandi potenze nella regione,i Visigoti ed i Franchi.Proprio quest’ultimi destano più preoccupazioni,hanno recentemente limitato il dominio del vecchio generale di Ezio alla sola provincia Lugdunensis I,peraltro infestata dai Burgundi,ed hanno costretto gli Armoricani al solo controllo della Bretagna e della Lugdunensis III,e certamente mirano a scacciarli dal continente.
20/11/2008 09:52
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Primavera 480 d.C. Un grave lutto scuote l’Impero:il grande generale svevo Ricimerus,di recente salito al rango di Cesare muore a Nicopolis,a seguito di una ferita dovuta alla caduta da cavallo,
egli aveva distrutto la potenza degli Ostrogoti ed aveva conquistato gran parte dell’Illiria ,ormai
mirava all’occupazione di tutte le province dell’Impero d’Oriente sul continente europeo,la Tracia,la Macedonia,la Grecia,e la capitale,Constantinopolis.
Valerius allarmato dalla scomparsa dell’abile ma infido generale corre ai ripari,spedendo subito a Nicopolis presso l’armata per Illyricum il generale Heraclianus,comandante della guarnigione di Ravenna,allo scopo di continuare l’offensiva nei Balcani,e nomina Cesare suo nipote,Flavius Severus.


Estate 481 d.C. La reazione dell’Impero d’Oriente alle recenti sconfitte decisa,il generale Hannibalianus elude diverse ricognizioni nemiche e pone sotto assedio Naissus,intanto Valerius cattura Arae Philanemorum in Tripolitania.Ora tra lui e l’Egitto c’è solo il deserto,che decide di attraversare il prima possibile,dal momento che il ricco paese sul Nilo è una preda ricca e facile,in cui la popolazione indigena si è ribellata al secolare dominio di Costantinopoli e si governa da sé.




Primavera 482 d.C. Il generale Aegidius intanto,sempre più disperato e pressato dai Franchi,accetta la protezione dei Visigoti,di cui diventa però cliente e vassallo,con questa mossa si prospetta uno scontro Visigoti-Franchi,in cui l’Impero avrebbe tutto da guadagnare…..
Olybrius intanto prende Thermon dopo un lungo assedio,e si dirige in Acaia verso Athenae.

Estate 482 d.C. Valerius inizia la marcia verso l’Egitto ma sceglie di seguire il litorale mediterraneo,allungando il tragitto ma semplificando molto il problema dei rifornimenti ed il viaggio stesso,e presto in Cyrenaica si imbatte nella cittadina di Ptolemais,che espugna al primo assalto.
Intanto Heraclianus,preso il comando della forte armata per Illyricum ,si decide a spostarsi in Tracia,verso Adrianopoli,a Naisus Hannibalianus viene attaccato da un contingente imperiale di ausiliari in soccorso agli assediati,guidato dal generale Justinus I Macrinus e viene messo in rotta.

Primavera 483 d.C.Heraclianus giunge sotto le mura della celebre città di Adriano,dove affronta con 619 uomini un’armata orientale comandata dal generale Marcellus Cossus (429),e la mette in fuga.La città,impressionata dall’esito della battaglia,apre le porte al generale romano.


Estate 486 d.C. Dopo alcuni anni a sistemare i nuovi territori acquisiti l’Augusto Valerius muove alla volta dell’Egitto,e lascia il litorale costiero per dirigersi in pieno deserto,nell’oasi di Siwa,dove è sorta la cittadina di Euticu,inportante nodo commerciale in direzione del deserto e della Nubia.In Gallia muore Aegidius e la Lugdunensis I in suo possesso entra a far parte del dominio visigoto.
Intanto il generale orientale Ammianus cinge d’assedio Nicopolis.

Primavera 487 d.C. Emissari vandali giungono presso l’imperatore romano,che si trova ad Euticu dopo che la città si è consegnata spontaneamente, per proporre la pace,che viene accettata subito:Valerius detestava di avere alle spalle un fronte aperto,che poteva tagliar fuori l’Augusto dalle sue basi,ipotesi mai avvenuta data l’estrema debolezza dei barbari,più preoccupati a respingere nella Tingintania,presso le colonne d’Ercole.
Heraclianus piomba alle spalle di Ammianus a Nicopolis e dopo una dura battaglia lo sconfigge.
Intanto ricognizioni in Gallia indicano che un grosso contingente di Franchi sta lentamente scendendo la valle del Rodano,verso la frontiera romana….

21/11/2008 13:51
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Primavera 488 d.C Accade ciò che Roma temeva da un pò di tempo:i Franchi varcano il confine imperiale e assediano la città di Valentia,il magister militum Martinianus,che risiede ad Arelate,manda in aiuto degli assediati il generale Vittore,alla testa delle truppe federate che erano state riunite ancora dai tempi della guerra con i Visigoti.

Estate 488 d.C. Vittore impegna i Franchi presso Valentia,con sè ha 458 uomini,che aiutati dalla guarnigione della città al comando di Maxentius Pansa affronta il capo barbaro Rodulf .La battaglia è aspra,nonostante la forte disparità numerica (458+338 vs. 434 Franchi),ma Vittore prevale ed distrugge l'armata nemica,però non può inseguire i fuggitivi oppure passare alla controffensiva,le perdite ricevute sono altissime,circa 550 uomini,per cui ripara a Valentia,in attesa dei rinforzi che Martinianus sta raccogliendo ad Arelate.
Intanto Heraclianus in Tracia è impegnato in azioni di piccola portata per debellare le varie bande di briganti e reparti sbandati dell'Impero d'Oriente.

Estate 489 d.C. Heraclianus muove da Adrianopoli verso Thessalonica,difesa dall'ultimo grosso contingente di truppe orientali nella regione,comandato da Flavio Quartinus.


Primavera 491 d.C. la guarnigione di Thessalonica si arrende senza combattere,Valentia viene nuovamente assediata dal capitano Verritus (733 uomini).Martinianus interviene per liberare la città,e fatica riesce a liberarla dall'assedio,sempre a prezzo di molte perdite.
Intanto Valerius in Egitto effettua un cambio di direzione e piomba inatteso su Tebe,in mano a ribelli secessionisti.


Estate 493 d.C. Dopo un lungo assedio cade Tebe,cosi Valerius si assicura l'alto corso del Nilo,e può pianificare con calma la conquista di Alessandria.Non solo,il cuore dell'Impero d'oriente si fa sempre più vicino e c'è da aspettarsi una loro replica a breve.Valerius con sè ha truppe veterane ma ormai molto logore,e sa che i rifornimenti ed i rinforzi sono immensamente distanti,quindi vuole consolidare la presenza militare in Egitto prima di riprendere l'offensiva verso le ricche Palestina e Siria.
21/11/2008 14:04
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Estate 494 d.C. Heraclianus punta sulla capitale orientale,la ricca e imprendibile Costantinopoli,intanto i Franchi sono nuovamente all'offensiva,ed assediano nuovamente Valentia,ed approfittando di una disattenzione dei comandanti romani piombano attraverso l'Helvetia nella Pianura Padana su Mediolanum,pressochè indifesa.Di fronte a questo grave pericolo il Cesare Flavius Severus muove da Ravenna con le sole truppe palatine a difesa della captale,ma comprendenti la celebre ed imbattuta Legio I Italica,alla volta della città padana.

Primavera 495 d.C. Heraclianus alle porte della capitale nemica affronta in un'epica battaglia ben tre generali nemici(Sigisvultus,Flavuis Saturninus,Augustus Sextus),e li batte in virtù della grande capacità bellica ed esperienza delle proprie truppe(con un baffo d'oro ormai),da oltre 20 anni in prima linea,la città cade,e grande è la strage al suo interno.La notizia rimbalza in tutto l'impero ed oltre,senza la sua grande e potente capitale l'Impero d'oriente viene fortemente ridimensionato,alla stregua di una ribellione provinciale molto estesa,dal momento che agli occhi del mondo Valerius ha nelle sue mani le due capitali,le due città più grandi dell'Impero,ha riunito l'Impero di fatto,e l'imperatore d'Oriente per l'opinione pubblica altro non è che un ribelle.
04/12/2008 08:28
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Estate 496 d.C. Flavius Severus giunge presso Mediolanum e affronta le truppe franche,tre reggimenti di lancieri di leva più un reparto di cavalleggeri,e lo mette in fuga.
Tuttavia ci si rende conto della debolezza dei confini in Italia e quindi il Cesare si trattiene nella città padana per raccogliere truppe dalle guarnigioni delle città limitrofe e dai federati insediati nella Pianura Padana,lo scopo è rendere sicuro il passaggio delle Alpi verso l'Helvetia.Intanto a Salona scoppia un'epidemia di peste,e viene ordinata la quarantena per tutta la città,nessuno può entrare od uscire dalle sue mura.
Intanto in Africa nelle città di Lepcis Magna e Ptolemais si verificano moti di ribellione gravi,al che Valerius dà ordine di far arrivare dalla Proconsolare rinforzi per sedare la ribellione.

Heraclianus a Costantinopoli è impegnato profondamente nel riparare le mura della città ed i grandi edifici rovinati dal caos dovuto all'assedio,nel frattempo aspetta i rinforzi guidati da Justinus I per proseguire all'annessione di Tomi,in Tracia,l'ultima zona europea in mano all'Impero d'Oriente.
12/12/2008 14:40
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Ragazzi mi tocca ancora una volta interrompere perchè installando Beyond Roman Glory II mi si sono cancellati i salvataggi che avevo prima...sorry!!!!!!
17/12/2008 13:41
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Ho aperto una campagna con Beyond Roman Glory a quest'indirizzo....mi secca scrivere tanto e poi interrompere la narrazione in questo forum!

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