Primavera 480 d.C. Un grave lutto scuote l’Impero:il grande generale svevo Ricimerus,di recente salito al rango di Cesare muore a Nicopolis,a seguito di una ferita dovuta alla caduta da cavallo,
egli aveva distrutto la potenza degli Ostrogoti ed aveva conquistato gran parte dell’Illiria ,ormai
mirava all’occupazione di tutte le province dell’Impero d’Oriente sul continente europeo,la Tracia,la Macedonia,la Grecia,e la capitale,Constantinopolis.
Valerius allarmato dalla scomparsa dell’abile ma infido generale corre ai ripari,spedendo subito a Nicopolis presso l’armata per Illyricum il generale Heraclianus,comandante della guarnigione di Ravenna,allo scopo di continuare l’offensiva nei Balcani,e nomina Cesare suo nipote,Flavius Severus.
Estate 481 d.C. La reazione dell’Impero d’Oriente alle recenti sconfitte decisa,il generale Hannibalianus elude diverse ricognizioni nemiche e pone sotto assedio Naissus,intanto Valerius cattura Arae Philanemorum in Tripolitania.Ora tra lui e l’Egitto c’è solo il deserto,che decide di attraversare il prima possibile,dal momento che il ricco paese sul Nilo è una preda ricca e facile,in cui la popolazione indigena si è ribellata al secolare dominio di Costantinopoli e si governa da sé.
Primavera 482 d.C. Il generale Aegidius intanto,sempre più disperato e pressato dai Franchi,accetta la protezione dei Visigoti,di cui diventa però cliente e vassallo,con questa mossa si prospetta uno scontro Visigoti-Franchi,in cui l’Impero avrebbe tutto da guadagnare…..
Olybrius intanto prende Thermon dopo un lungo assedio,e si dirige in Acaia verso Athenae.
Estate 482 d.C. Valerius inizia la marcia verso l’Egitto ma sceglie di seguire il litorale mediterraneo,allungando il tragitto ma semplificando molto il problema dei rifornimenti ed il viaggio stesso,e presto in Cyrenaica si imbatte nella cittadina di Ptolemais,che espugna al primo assalto.
Intanto Heraclianus,preso il comando della forte armata per Illyricum ,si decide a spostarsi in Tracia,verso Adrianopoli,a Naisus Hannibalianus viene attaccato da un contingente imperiale di ausiliari in soccorso agli assediati,guidato dal generale Justinus I Macrinus e viene messo in rotta.
Primavera 483 d.C.Heraclianus giunge sotto le mura della celebre città di Adriano,dove affronta con 619 uomini un’armata orientale comandata dal generale Marcellus Cossus (429),e la mette in fuga.La città,impressionata dall’esito della battaglia,apre le porte al generale romano.
Estate 486 d.C. Dopo alcuni anni a sistemare i nuovi territori acquisiti l’Augusto Valerius muove alla volta dell’Egitto,e lascia il litorale costiero per dirigersi in pieno deserto,nell’oasi di Siwa,dove è sorta la cittadina di Euticu,inportante nodo commerciale in direzione del deserto e della Nubia.In Gallia muore Aegidius e la Lugdunensis I in suo possesso entra a far parte del dominio visigoto.
Intanto il generale orientale Ammianus cinge d’assedio Nicopolis.
Primavera 487 d.C. Emissari vandali giungono presso l’imperatore romano,che si trova ad Euticu dopo che la città si è consegnata spontaneamente, per proporre la pace,che viene accettata subito:Valerius detestava di avere alle spalle un fronte aperto,che poteva tagliar fuori l’Augusto dalle sue basi,ipotesi mai avvenuta data l’estrema debolezza dei barbari,più preoccupati a respingere nella Tingintania,presso le colonne d’Ercole.
Heraclianus piomba alle spalle di Ammianus a Nicopolis e dopo una dura battaglia lo sconfigge.
Intanto ricognizioni in Gallia indicano che un grosso contingente di Franchi sta lentamente scendendo la valle del Rodano,verso la frontiera romana….