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Occupazioni e scioperi

Ultimo Aggiornamento: 03/11/2008 19:04
01/11/2008 10:20
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Praefectus Fabrum
C'è stata molta confusione sulle azioni della Gelmini. Il decreto approvato interessa: il voto in condotta, il grembiule, il blocco del prezzo dei libri adottati, il ritorno al maestro unico o, come dicono loro prevalente. A questo si aggiunge che sono state riaperte le graduatorie ad esaurimento per permettere a me ed ai miei colleghi della SISS d'entrare nelle graduatorie per insegnare (l'anno scorso era stato aperto il IX corso abilitante e nel frattempo era stata chiusa la graduatoria quindi dopo esserci abilitati non avremmo potuto fare gli insegnanti perché non ammessi nelle graduatorie, la cosa è stata corretta). Questo prevede il decreto approvato. A questo s'aggiungono le altre belle cose inserite non nel decreto ma nella finanziaria votata questa estate.

Taglio dei fondi alle università (che dovranno cercare finanziatori privati, bella cosa, ma vorrei sapere perché la Fiat, ad esempio, dovrebbe sovvenzionare il corso di lettere o di filosofia).

Riduzione del personale docente di 80.000 unità in tre anni e di 40.000 impiegati Ata (bidelli e segretari) sempre in tre anni.

Creazione di classi di 28/30 alunni, insegnate a classi di 30 ragazzi, io ho fatto il tirocinio in una classe di 30, è estremamente difficile, e la mia era una scuola di buon livello, fate questo in una scuola di un quartiere degradato e poi mi dite.

Credo che ci sia altro ma mi sfugge, e tutto questo perché? Per ridurre i costi. Non sono contrario alla riduzione delle spese però il Parlamento ha aumentato lo stipendio di deputati e senatori, si sono dati milioni per Alitalia, milioni alla Libia per un'autostrada nel deserto, con la scuola gli viene di fare economia. Hanno fatto l'inferno perchè 15.000 lavoratori alitalia non fossero licenziati (ed un pilota bravo può trovare posto in una qualsiasi compagnia aerea, un maestro solo a scuola può lavorare), poi però vogliono eliminare 120.000 posti di lavoro in tre anni. Si ritorna al maestro unico, io sono cresciuto così, ma la scuola di oggi e diversa da quella degli anni '80, in questi 15 anni le maestre si sono andate specializzando, chi insegna lettere, chi matematica, ora dovranno insegnare tutto senza aver idea di come si fa. Si dovrebbero fare corsi d'aggironamento ma 150 ore, tale è la durata, sono sufficenti a renderti esperto di una materia che non tocchi da 15 anni? (senza contare che non mi pare che i corsi siano previsti, quindi docenti allo sbaraglio, e se lo sono significano altri soldi da spendere perchè i corsi non sono gratuiti, il ministero paga i docenti che aggiornano i colleghi). Si ritorna ad uscire alle 12.30, come si farà in quattro ore a fare quello che si faceva in cinque? (visto che inglese, informatica, religione, ginnastica rimangono tra le materie insegnate). Si dirà, pazienza se qualcosa non si sa si recupera alle scuole medie o superiori. Ma alcune cose, matematica ed italiano su tutto, se fatte male alle elementari segnano per tutta la vita un alunno, lo stesso vale per l'inglese, se un bambino impara una regola sbagliata dalla maestra (preparata ad insegnare inglese con il solito corso di 150 ore), sarà difficilissimo per i professori di medie e superiori modificare le notizie errate perché le cose imparate nella prima infanzia sono quelle che maggiormente ci restano in mente. Gli studi pedagogici hanno dimostrato che l'insegnamento di tre maestre su due classi era il metodo migliore per far apprendere il bambino, per questo fu fatta la riforma all'epoca, non per rendere la scuola uno "stipendificio", ora si torna indietro senza modificare il resto, infatti per rendere attivo l'insegnamento modulare fu modificato il corso di studi universitari per cui per fare il maestro ci voleva la laurea e non il diploma come prima, perché il maestro diveniva specialista del suo campo, ora si torna come prima ma ci vorrà sempre la laurea che ti specializzerà in una cosa che è inutile. Come se mi specializzassi in farmacia per fare il medico chirurgo. Ma l'importante è risparmiare, chiudendo le scuole con meno di 50 alunni, se poi i 5 bambini di Favignana dovranno prendere il traghetto ogni giorno della loro vita per andare a studiare a Trapani o su un'altra isola pazienza (lo stesso per le comunità montane). Si devono chiudere gli enti statali con meno di 50 dipendenti, giusto, spreco da eliminare, peccato che così facendo andrà chiusa la scuola archeologia italiana di Atene, attiva dai primi del '900, e che ha compiuto grandiose scoperte archeologiche in Grecia ma che conta meno di 50 impiegati (fonte la rivista di archeologia Archeo di alcuni mesi fa). Il risparmio è utile e giusto da attuare ma bisogna operare con il bisturi non con la mannaia.
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
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