il voto in condotta (inutile e che a volte serve solo a esprimere la simpatia dei professori per un alunno), il portare la scuola dell'obbligo a 14 anni, i tagli, la privatizzazione vergognosa dell'istruzione
Sulla privatizazione di do ragione, sui tagli alla scuola non ne so molto, ma sul resto concordo con il decreto:
La scuola dell'obbligo a 14 anni non mi sembra un crimine, anzi.
Tutti abbiamo diritto a poter provare a studiare, ma secondo le nostre capacità e interessi: a non tutti piace studiare, non tutti sono portati per studiare.
Se non ti piace studiare (o non sei portato) è inutile obbligarti a prendere un diploma: non ti servirà a nulla, sarà solo un semplice pezzo di carta e non sarai nemmeno capace di svolgere la professione per la quale sei andato a scuola.
Meglio dare la possibilità di lavorare, come apprendisti, a 14 anni, così uno fa pratica, impara un mestiere (che magari gli piace anche) e, quando diventa maggiorenne, ha già un po' di eperienza.
L'importante, ovviamente, è che la scuola resti pubblica, e che sia data a tutti la possibilità economica di poter provare.
Per quanto riguarda il voto in condotta, la ritengo una cosa molto positiva: non si tratta di simpatie di professori.
Si tratta solo del fatto che se uno studente vuole stare attento e seguire la lezione DEVE poterlo fare in santa pace.
Senza che ci sia gente che offende il prof, che fa suonare in cellulare in classe, che chiacchera ecc...
A scuola ci si va per imparare, non per fare gli stupidi.
E' solo un giudizio sul voto in condotta, niente di personale con nessuno.