Invasio Barbarorum 410 d.C.

Inverno 411 d.C. Nonostante l'inverno l'orda gota prosegue la calata verso Roma ma,improvvisamente in Etruria deviano il loro cammino e si dirigono verso Asculum.Probabilmente Alarico è venuto a sapere che proprio vicino alla cittadina Flavio Gaudenzio e Valente hanno posto i propri quartieri invernali,e conta di spazzarli via una volta per tutte per avere libertà di agire in Italia.Ma,quando è a qualche giorno di marcia da Asculum arrivano notizie infauste per lui:Il prefectus Urbis Attalo Prisco è uscito da Roma alla testa della guarnigione,tra cui spiccano due legioni di auxilia palatina e un gran numero di Promoti,ben addestrati ed equipaggiati,però alla loro prima battaglia,e si addentra negli Appennini per disturbare la retroguardia gota,magari distogliendo truppe dalla battaglia che si prospetterà presto sotto le mura di Asculum.Inoltre l'imperatore Onorio in persona si è messo in marcia da Ravenna alla testa della Guardia Imperiale che annovera diverse legioni palatine,scholae e catafratti.Inspiegabilmente Saro non si è ancora mosso,forse aspetta che i rinforzi da Verona e Mediolanum siano riequipaggiati e quindi non può giungere in tempo.Mentre la trappola si chiude su Alarico,in Gallia il generale Flavio Costantino tiene d'assedio Arelate,e distacca un contingente al comando di Ulfila,nuovo magister militium Galliae verso Narbo,dove un generale dell'usurpatore,Quartinus si è arroccato.In Hispania i Vandali sono giunti a Corduba e la cingono d'assedio per cui il comes Hispaniorum Flavio Vereniano si è messo in marcia da Nova Carthago forte delle schiere di federati suebi appena assogettati e di due legioni di plumbatari.In Africa il comes Eracliano invece ordina di rititare parte delle truppe a presidio del limes per formare una massa di manovra,cui fanno cardine le legioni I e II Augusta di stanza a Carthago.Lo stesso sta cercando di fare il comes Gennerido in Rezia,con i cui soldati ha l'ordine di riportare le città di confine scosse ultimamente da vari disordini.