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Le differenze tecnologiche belliche attraverso i secoli

Ultimo Aggiornamento: 03/04/2008 21:49
30/03/2008 17:23
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Tercio Real, 30/03/2008 16.20:

Allora.
Nel 1500 la Spagna introdusse fortissime novitá in campo militare, come sono la creazione dei Tercios, i quali combinavano l´efficacia dei picchieri, quella dei moschettieri e arcabughi assieme alla cavalleria leggera e i cannoni; tutto questo muovendosi nel campo di battaglia seguendo studiatissime tattiche con movimenti di unitá complicatissimi mai fatti sin dai tempi delle legioni romane.


La tattica che parli tu non è poi molto diversa da quella Alessandrina, semplicemente si afferma il concetto delle armi "combinate" cioè un meccanismo fatto di tanti ingranaggi combinati armoniosamente e strutturati in modo che ognuno possa coprire le falle dell'altro

Tercio Real, 30/03/2008 16.20:

Durante il Rinascimento gli eserciti europei crebbero da poche decine di migliaia di unitá (10.000 , 20.000) a numeri incredibili che non c´erano sin dall´epoca classica, essendo comunissimi gli eserciti di 80.000 uomini...
A partire del 1600 e con l´assoluto dominio degli eserciti spagnoli, imbatutti per piú di un secolo, le corti europee iniziarono a sviluppare lo studio dell´Arte militare, si crearono le prime accademie militari...Da notare l´evoluzione in quegli anni dell´edilizia militare, di fortezze resistenti a lunghi assedi.


Studi militari teorici esistevano anche nell'antichità anche se meno ufficializzati ma concreti come i testi degli autori ci dicono, Vegezio, Polibio Senofonte ecc.

Tercio Real, 30/03/2008 16.20:

Un qualunque esercito della classicitá nulla avrebbe potuto fare contro un esercito del 1600.
Forse una legione romana imperiale avrebbe creato grossi problemi, ma non per la tecnologia, bensí per l´uso perfetto delle manovre tattiche nel campo di battaglia.
Bisogna ricordare che la metallurgia durante il Medioevo arrivó a punti di perfezione incredibili. Le armature e armi della fine del medioevo e inizi rinascimento erano superiori alle armature e armi dell´etá classica.


Prima di tutto:
non tutte le armature dell'età classica si basavano sulla metallurgia come ad esempio quelle di lino pressato e sopratutto non dobbiamo immaginarci gli eserciti del 1500-1600 ricoperti di acciaio, è possibile nel caso di cavallerie e fanterie pesanti ma:
minore mobilità e come dimostrato a Agincourt totalmente inutile nel fango o terreno cedevoli e come sai tu bene Tercio l'esercito spagnolo non faceva affidamento sulle armature pesanti semmai sulle truppe leggere e come ben sai i picchieri non erano affato ultracorazzati come potevano essere i cavalieri francesi a pavia quindi non a caso un esercito impostato alla "leggera" dominerà proprio in quel periodo semmai saranno le sue tattiche che verranno superate in particolare da Gustavo Adolfo di Svezia
Tercio Real, 30/03/2008 16.20:

Nel 1643, i Tercios spagnoli, con un secolo e mezzo alle sue spalle, furono sconfitti dall´esercito francese a Rocroi, mettendo in evidenza un processo che dura fino i giorni nostri, un processo di aggiornamento degli eserciti sempre piú veloce, al quale, le nazioni con meno risorse, non potrebbero far fronte.
In 50 anni, nel 1700, gli eserciti erano completamente cambiati, sia tatticamente che tecnologicamente.
Le innovazioni introdotte durante la guerra dei Trent´anni in Prussia tatticamente resero completamenti ossoleti i Tercios e tutti gli eserciti creati al pari dei Tercios, tanto che la Spagna nei primi anni del ´700 dovette cambiare completamente il sistema militare.


Da quello che so c'è una unica innovazione che fece scomparire i quadrati di picchieri: la Baionetta, una cosa insignificante a ben vedere ma essa serviva a contrastare le cariche di cavalleria anche senza l'ausilio dei picchieri e un'altra i cannoni reggimentali introdotti dagli svedesi e l'adozione della raffica di moschetteria su linee lunghe e sottili, tutto ciò incrementerà la potenza di fuoco dei vari eserciti ma il problema è che si trasformeranno in macchine belliche ingessate da rigide geometrie, il punto è cosa succederebbe se un reggimento di moschettieri si trovasse a contrastare una carica di catafratti per esempio, con i fucili con un rateo di tiro così basso e con la baionetta che non può compensare assolutamente la lunghezza della lancia in prima battuta la lancia potrebbe trafiggere ben due o tre moschettieri, la sottile linea verrebbe sfondata di schianto e con un'arma per il corpo a corpo inadatta come la baionetta che nulla può contro la bardatura del cavallo e del cavaliere i moschettieri verrebbero massacrati sul posto senza neanche possibilità di fuggire, e se si chiudessero a quadrato? semplice li si tempesta con gli arcieri a cavallo da distanze sicure poi curiosità delle curiosità sai dove hanno preso la tattica delle raffiche di moschetteria gli eserciti del 1700? dalle raffiche di tiro di giavellotti da parte delle legioni ti sembra una grande innovazione tattica?

Tercio Real, 30/03/2008 16.20:

La Prussia e l´Inghilterra iniziarono ad essere le vere potenze militari, le vere innovatrici. Le armi da fuoco si miglioravano nell´arco di 10 anni, rendendole sempre piú affidabili e precise, i picchieri che dominarono durante il 500 e 600 erano completamente scomparsi, il ruolo della cavaleria leggera cambió completamente...
E cosí fino al 1800, dove l´esercito Napoleonico era pure nettamente superiore in ogni campo a un esercito del 1700.
Dalla Rivoluzione Industriale in poi, l´evoluzione tattico-tecnologica degli eserciti aumentó ancora di piú.


Le armi da fuoco non miglioravano affatto, un esercito comandato da Federico il Grande di Prussia era più o meno uguale a uno comandato da Napoleone a parte in alcune poche innovazioni tattiche, un gigantesco cambiamento ci sarà a partire dal 1800 con l'introduzione della canna rigata, proietti ogivale con l'esplosivo già caricato senza dover riempire la canna di polvere nera e con migliore aerodinamica, retrocarica, introduzione mitragliatrici ecc. ecc.


“In contatto e in rapporto diretto o indiretto con tutti i Sovrani, con i primi uomini di Stato e i più importanti capipartito, nel corso di questo periodo che comprende quasi tre generazioni, io ho conosciuto tutti i fatti di rilievo che hanno influenzato lo sviluppo degli avvenimenti storici.

L'esperienza, dunque, non mi è mancata. Due elementi sono e saranno sempre in lotta nella società umana: l'elemento positivo e l'elemento negativo, l'elemento conservatore e l'elemento distruttore [...].

La parola libertà ha per me, non il significato di un punto di partenza, ma quello di un effettivo punto di arrivo. Il punto di partenza è significato dalla parola ordine. Il concetto di libertà può basarsi soltanto sul concetto di ordine”.

Klemens Wengel Lothar, principe di Metternich, Memorie, 1849-1855

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