Scritto da: LEONIDAS! 18/12/2006 16.48
Quoto tutto..xò leggendo vari libri sulla paura o come sapete tutti le porte di fuoco di steven pressfield possiamo associare il coraggio alla paura.Secondo me ci sono due diverse forme di coraggio una quella dettata dalla paura cioè un coraggio ke non è controllato dalla ragione ma ke è libero da ogni controllo e che può degenerare come diceva le porte di fuoco in "invasatura"che porta poi ad azioni avventate.Facendo un esempio di alcune manifestazioni di questo coraggio possono essere il voler incutere terrore al nemico xke nn si è sicuri di sè,oppure il gridare e battere le spade sugli scudi per far sembrare il numero dei soldati più numeroso,o ancora in questa forma di coraggio guidata dalla paura il voler colpire e annientare il nemico prima di essere colpiti(qste sono cose ke possiamo sperimentare anche noi stessi nella vita quotidiana magari quando si viene alle mani con qualcuno ,io provo talvolta questa sensazione qnd combatto a spada)Cmq questa forma di coraggio seondo me può trasformare gli uomini in leoni e renderli capaci di qualsiasi azione in questa situazione(potremo asociare questo coraggio agli uomini ke combatterono a Maratona o nela Roma repubblicana)a mio parere da qst forma di coraggio si può anche vedere la grandezza d'animo di un individuo,però al contrario se ipotizzando la battaglia si mettesse male i soldati sarebbero quasi travolti e non a mente lucida e dunque potrebbero crollare.Al contrario la seconda forma di coraggio è quella ke viene descritta nelle porte di fuoco cioè il coraggio dettato dalla aphobia cioè dall'assenza di paure,in qst caso i soldati avanzano inesorabili senza paura di morire sono esercitati al mantenere la calma a fare "azioni ordinarie in situazioni straordinarie"essi soggettano il loro coraggio alla ragione e anche dai sensi xke è un coraggio immanente a qsti soldati,è la pura andreia.QSTO CORAGGIO è LA SOTTOMISSIONE DELLA NATURA UMANA cioè la sconfitta del principio di conservazione,della paura della morte,della pura consapevolezza di combattere e poter morire..questa è l'andreia,infallibile e sublime.(Possiamo associare qst tipo tipo di coraggio agli Sartani e alle legioni di Roma imperiale)Anche si l'andreia vera la si raggiunge solo in alcune battaglie infatti il paragone era grosso modo indicativo...
sono daccordo su tutto...tranne che nella conclusione...
proprio quella sensazione di pura adrenalina nel sangue, che ti annebbia la vista e che ti fa saltare ogni senso di responsabilità e raziocinio io lo ritengo coraggio...ma x il semplice fatto che è "naturale", viene dal più profondo dell'istinto umano!
oltretutto avendo studiato all'università come funziona questa sensazione, devo dire che mi ha scatenato una ammirazione verso questa risposta naturale evolutasi nei millenni!
a dir poco perfetta....anche se poco si adatta ai canoni della vita odierna!
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Quisque est Barbarus alio