non mi riferivo tanto al fatto che tutti i cinesi praticassero arti marziali.Mi riferivo più al fatto che la "aristocrazia" cinese (insomma la classe medio alta) era sottoposta ad un addestramento militare molto intenso che comportava tra le altre cose anche la pratica delle arti marziali. Più che altro quando parlo di superiorità individuale del guerriero cinese mi riferisco alla diversità di tecnica di combattimento. Secondo me i cinesi nell'uno contro uno erano di molto superiori ai romani: sia per la diversità di armi (confrontate la lunghezza di un gladio romano con una spada cinese -molto simile a quelle dei samurai-; o al tipo particolare di mazze roteanti che erano in grado di sbriciolare gli scudi) che per la "qualità" (si può dire così?) della tecnica di combattimento.
Tutto quello che dico però va preso con beneficio di inventario in quanto la mia fonte, come all'inizio della discussione, rimane il libro di Manfredi (che da quel che ho capito qualche piccola ricerca storica l'ha pur fatta..)