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i soldati

Ultimo Aggiornamento: 16/05/2006 20:12
12/05/2006 22:22
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Ragazzi,mi sn sempre chiesto cm facessero i soldati ad uccidere visto che per molti uomini cio risulta impossibile e inoltre uccidere un soldato in battaglia è omicidio?
spero si apra un bel dibattito
"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)
12/05/2006 22:55
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Allora... gran parte dei soldati di professione è formata da fanatici che sono fieri di poter uccidere per il proprio paese... cosa che secondo me è completamente idiota.
I soldati levanti uccidono se prettamente necessario, quando l'"istinto di sopravvivenza" prende il sopravvento.
Si dice che diventi più facile dopo la prima volta...

P.S: Vorrei sapere cosa ne pensa la gente della mia "tesi"


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"Per garantire che resteremo sempre uniti, che parleremo sempre con un'unica voce e che agiremo con un'unica mano la Repubblica dovrà cambiare. Dobbiamo evolverci, dobbiamo crescere. Siamo diventati un Impero di fatto, diventiamo un Impero anche di nome!
Siamo il primo Impero Galattico!
Siamo un Impero che continuerà a essere governato da questo nobile consesso!
Siamo un Impero che non ripeterà i maneggi politici e la corruzione che ci hanno feriti così profondamente!
Siamo un Impero che sarà governato da un unico sovrano eletto a vita!
Siamo un Impero governato da una maggioranza!
Un Impero governato da una nuova costituzione!
Un Impero di leggi,non di politici!
Un Impero votato alla salvaguardia della società onesta. Di una società unita e sicura!
Siamo un Impero che durerà diecimila anni!"

Discorso di Creazione dell'Impero, 19 BBY
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13/05/2006 10:46
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Parli in senso storico o attuale?
Perchè cambia in modo molto sostanziale il significato.
Vedi come concetto esistono due tipi di soldati: i mercenari, ossia i professionisti della gurra che combattono per mercede, e le recluta, ossia uomini che sono stati destinati a difendere la propria patria, il proprio focolare, anche se spesso accade nella società attuale che gli uomini non approvino le cause per cui combattono, e vengono ostacolati da una coscienza che impedisce di uccidere un avversario.
Bisogna ricordare che questa riluttanza è nata, forse meglio dire è esplosa, con le armi da fuoco, dove il combattente sa che può essere stroncato da un colpo assassino che può spuntare da ogni parte.
Prima esistevano anche i riluttanti, ma la guerra era qualcosa concepito in modo diverso, coe un ruolo, anche se c'era, in molti, che abusavano di questa forza.
Un uomo può uccidere solo un nemico, un avversario, ma esiterà davanti a un amico, un alleato, un uomo...


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"Io sono Cesare, non re"
"Alea jacta est!" C.G.Cesare
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"Cacciate dunque, occhi greci, la passione dell'occidente che aspetta... I santi monaci di Dio non inizieranno un giorno che Dio conosce bene... a incoronare di nuovo il re romano, ed ad attaccare un croce sul suo petto?"
I Bizantini
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"Che cosa eri tu o Roma, intatta, se le tue rovine sono più grandi dell'intero mondo che ti è accanto?" Ildeberto di Lavardin
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* "Nella vita di noi Italiani ci sono tanti Maggi radiosi e troppi Inverni lunghi"
* "La plebe Italiana è mutevole come il mare"
* "Non esistono vittorie totali, solo sconfitte incondizionate"
Caio Logero
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13/05/2006 13:02
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Centurio
Qui ci sarebbe un gran bel discorso da fare...e delle debite differenze tra le varie epoche,ma anche all'interno delle stesse epoche come ad esempio l'antichità pre-cristianesimo e l'antichità post-cristianesimo, il medioevo,l'età moserna...
-Roma victor- Generale Massimo
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-Nec mi aurum posco nec mi pretium dederitis:non cauponanates bellum sed belligerantes ferro non auro vitam certamus utrique-Pirro
13/05/2006 18:09
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Praefectus Castrorum
non credo che un soldato professionista sia oggi un fanatico a cui piace uccidere.


Uccidere in mezzo alla battaglia credo sia facile, anche se molta gente, nella storia, nella sua prima battaglia, sia stato rimaso in bianco per la crudelta e impedito durante un tempo per la sua morale.

Non é un omicidio uccidere un soldato nemico nella guerra, oggi lo é se ucciso in maniera che vada contro le "leggi della guerra"

sinceramente, se io, quando saró adulto, dovro arruolarmi perche ce una guerra, credo che mentalmente, il modo migliore per affrontarlo é: dimentica tutto, sei allo stato basico dell´essere umano, la sopravvivenza, o loro, o noi, non ce altro, percio faro del tutto per impedire che mi ammzzino in mezzo alla battaglia.
Percio, anche se proibito sparare un soldato mentre cade in paracadute (vedete 2 guerra mondiale) quanti di noi sarebbero capaci di aspettare a che arrivino al suolo, quando vedi una miriada di soldati scendere che poi, l´unico obbiettivo, sara quello di ucciderti, quanti di noi non gli spareranno contro anche se in volo?

Durante secoli, in molte civilta, la guerra era concepita come un onore,un fatto della vita duro, crudele, ma era un onore morire in battaglia difendendo la tua famiglia o aiutando la tua patria.

Ora sembra invece, che, quando dici che ti senti italiano, spagnolo... ti guardano come se fosti un fascista assassino, sembra che amare il tuo paese sia di idioti.
Io non lo ritengo cosí. Sono piu alla antica se volete.

L´uomo é un essere crudele con se stesso.
Istintivamente, noi ci alleniamo con giochi che imitano la guerra, diciamo per divertirci, ma ci alleniamo in qualche modo, lo stesso che un cucciolo di leone gioca con la madre o i fratelli a "lotta" per divertimento.
Invece, vedrete poche donne giocare a call of dutuy, a rome total war, a gta sanandreas....se le vedete, sara giocando con giochi che hanno piu che vedere con la sua natura intrinseca, con il suo istinto, organizzatrici della vita cotidiana e non difensore della famiglia-tribu, i sims sono un esempio.
In pratica, sono solo 7.000 anni che siam usciti dalle grotte.

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Come i nostri predecessori gli indiani ci accomuna un certo timore del sesso un eccesso di lamentazione per i morti e un costante interesse per sogni e visioni- JIM MORRISON



14/05/2006 12:17
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Per la patria!
Onore a Tercio Real che ha definito con precisione cosa fa un soldato, anche se come ha detto in effetti ci vorebbe un discorso molto più lungo.
Se bisogna combattere, perchè nessuno ha voglia di farsi fare fuori, bisogna farlo con coraggio e la massima determinazione a sopravivvere.
La concezione della guerra è cambiata... anche se anche io sono rimasto all'antica, ma io dichiaro di essere un uomo, di essere un orgoglioso italiano figlio di Roma, di volere a bene il mio onore e quello dell'Italia. Sarò strambo, antico, forse sciocco ma di certo so che bisogna mostrare il proprio coraggio in battaglia, come: SOPRAVIVENDO!


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14/05/2006 17:10
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purtroppo al giorno d'oggi nn c sn piu ideali,io personalmente se dovesse scoppiare una guerra per accaparrarsi sl ricchezze cm fanno quei maledetti americani,nn mi arruolerei.Ai tempi dell'impero romano o dei greci,tutto era diverso le guerre si facevano per qualcosa di piu grande del denaro cm per onore o per la gloria
"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)
14/05/2006 17:59
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Re:

Scritto da: Alessandro Magno III 14/05/2006 17.10
purtroppo al giorno d'oggi nn c sn piu ideali,io personalmente se dovesse scoppiare una guerra per accaparrarsi sl ricchezze cm fanno quei maledetti americani,nn mi arruolerei.Ai tempi dell'impero romano o dei greci,tutto era diverso le guerre si facevano per qualcosa di piu grande del denaro cm per onore o per la gloria


Eccetto in rari casi, le guerre sono sempre state mosse da motivi politici ed economici, raramente sono scoppiate per conflitti ideologici...


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"Per garantire che resteremo sempre uniti, che parleremo sempre con un'unica voce e che agiremo con un'unica mano la Repubblica dovrà cambiare. Dobbiamo evolverci, dobbiamo crescere. Siamo diventati un Impero di fatto, diventiamo un Impero anche di nome!
Siamo il primo Impero Galattico!
Siamo un Impero che continuerà a essere governato da questo nobile consesso!
Siamo un Impero che non ripeterà i maneggi politici e la corruzione che ci hanno feriti così profondamente!
Siamo un Impero che sarà governato da un unico sovrano eletto a vita!
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14/05/2006 18:08
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Praefectus Castrorum
Si certo, la conquista della Spagna per parte dei Barca é una cosa fatta con Onore e per degli ideali supremi.
Lo stesso che la conquista della Gallia, del Medio Oriente... per parte di Roma.
Certo Napoleone immerse l´Europa in una guerra per l´onore e gli ideali della rivoluzione francese.
E noi spagnoli abbiam invaso il sud america perche fossino piu evoluti, e gli usa lo stesso con il nord america.


La guerra é una fatto di superazione, di procurarsi le risorse per la sopravvivenza della nazione.
Certo, ci sono le termpopili, maratona, difesa di stalingrado, eroi.....ma sono un fatto indipendente dalla stramaggiornaza delle guerre.
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14/05/2006 18:13
Re:

Scritto da: Tercio Real 14/05/2006 18.08
Si certo, la conquista della Spagna per parte dei Barca é una cosa fatta con Onore e per degli ideali supremi.
Lo stesso che la conquista della Gallia, del Medio Oriente... per parte di Roma.
Certo Napoleone immerse l´Europa in una guerra per l´onore e gli ideali della rivoluzione francese.
E noi spagnoli abbiam invaso il sud america perche fossino piu evoluti, e gli usa lo stesso con il nord america.


La guerra é una fatto di superazione, di procurarsi le risorse per la sopravvivenza della nazione.
Certo, ci sono le termpopili, maratona, difesa di stalingrado, eroi.....ma sono un fatto indipendente dalla stramaggiornaza delle guerre.




wewewewe aspè!!!
alessandro magno dove lo metti?ha fatto la guerra per motivi politici o economici oppure per un ideale supremo?per l'onore?per la gloria??
pirro dove lo metti?ha fatto la guerra per gli stessimotivi per cui la spagna l'a fatta contro il sud america??
e scipione??ha forse salvato la sua patria per qualche spicciolo?
e la seconda guerra mondiale??hitler ha fatto guerra a meza europa per il denaro??

forse le guerre modene sono solo a scopi economici e/o politici,ma quelle passate,vi sbgliate, e di grosso.
14/05/2006 18:41
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Praefectus Castrorum
Anche se Alessandro fu guidato da un sogno....i suoi generali non lo erano, e cercavano solo la gloria della Macedonia.
Pirro era un sognatore, hai ragione, counque, dei tuoi esempi, l´unico al 100% accettabile e Scipione.

Ti sbagli nelle guerre moderne, i vietnamiti dove li metti, i palestinesi, gran parte delle guerriglie del sud america?

Nelle guerre moderne come nelle antiche, ce ne sono di tutti i tipi, pari pari.

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14/05/2006 20:10
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Praefectus Fabrum
è scientificamente provato che i soldati, quando potevano, sparavano senza mirare e pochi avevano il coraggio di ammazzare un uomo a mani nude...per l'artiglieria e per l'aviazione invece il nemico non è mai visto come un uomo ma solo come un obietivo da videogame... [SM=x506630]

è interessante infatti l'opinione di alcuni media USA sull'utilizzo da parte del pentagono di "videogames" per addestrare imberbi giovanotti ad uccidere stimolando in loro stimoli fino a renderli istintivi e automatici...

"uccidi..uccidi"!...

nobili ideali? [SM=x506668]

un soldato , non un politico,viene spesso dalle fasce più povere della società..dunque:

1) il soldato cerca terra per coltivarla per avere un futuro di rendita sicuro per la vecchiaia nell'Impero romano.

2) il soldato spagnolo, un contadino della castiglia, va in sudamerica per diventare quasi un dio dalle popolazioni locali e per ricavarci oro e scopare le giovani schiave senza che nessuno gli imponga una legge.

3)il soldato francese molto spesso è stato artefice di tremendi saccheggi di paesi e città tedesche e spagnole e molto spesso l'incrudelirsi di una guerra senza fine lo riduce ad una belva feroce.

4)i soldati della II guerra mondiale, quando vincevano, si divertivano ad essere riveriti dalle popolazioni locali timorose di ogni gesto violento...

non si può pretendere da persone di scarsa sensibilità culturale un comportamento nobile e ideali astratti da intelettuale del risorgimento [SM=g27964]

basta solo pensare agli stupri della somalia da parte del nostro "glorioso" esercito italiano [SM=x506636]
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
14/05/2006 21:40
Re:

Scritto da: Archita 14/05/2006 20.10
è scientificamente provato che i soldati, quando potevano, sparavano senza mirare e pochi avevano il coraggio di ammazzare un uomo a mani nude...per l'artiglieria e per l'aviazione invece il nemico non è mai visto come un uomo ma solo come un obietivo da videogame... [SM=x506630]

è interessante infatti l'opinione di alcuni media USA sull'utilizzo da parte del pentagono di "videogames" per addestrare imberbi giovanotti ad uccidere stimolando in loro stimoli fino a renderli istintivi e automatici...

"uccidi..uccidi"!...

nobili ideali? [SM=x506668]

un soldato , non un politico,viene spesso dalle fasce più povere della società..dunque:

1) il soldato cerca terra per coltivarla per avere un futuro di rendita sicuro per la vecchiaia nell'Impero romano.

2) il soldato spagnolo, un contadino della castiglia, va in sudamerica per diventare quasi un dio dalle popolazioni locali e per ricavarci oro e scopare le giovani schiave senza che nessuno gli imponga una legge.

3)il soldato francese molto spesso è stato artefice di tremendi saccheggi di paesi e città tedesche e spagnole e molto spesso l'incrudelirsi di una guerra senza fine lo riduce ad una belva feroce.

4)i soldati della II guerra mondiale, quando vincevano, si divertivano ad essere riveriti dalle popolazioni locali timorose di ogni gesto violento...

non si può pretendere da persone di scarsa sensibilità culturale un comportamento nobile e ideali astratti da intelettuale del risorgimento [SM=g27964]

basta solo pensare agli stupri della somalia da parte del nostro "glorioso" esercito italiano [SM=x506636]



non è vero che la maggior parte dei soldati venivano dalle fascie povere della popolazione.Nella roma repubblicana solamente gli hastati(e enanche quelli forse) e la fanteria leggera venivano dalle fascie povere della popolazione....ma tutto il resto dell'esercito era composto da cittadini benestanti o ricchi(equites o triarii) mossi da ideali patriotti e dalla voglia di fare qualcosa per la propria patria.
questo solo per fare un esempio,ma per esempio io appena compiuti i 18 anni cercherò di entrare nell'accademia militare di modena nella fanteria e magari diventare ufficiale.Ma io potrei fare molte altre cose,come per esempio l'università scienze politiche una cosa nel quale io sono molto portato e interessato,o potrei lavorare come ingengnere....però scelgo l'esercito perchè ho grandi ideali e ho voglia di fare qualcosa per la mia ptria..eppurer non sono un poveraccio che non sa fare niente e trova nell'esercito una paga fissa e stabile [SM=x506627]
14/05/2006 21:40
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Praefectus Castrorum
Quello detto da me, l´unico modo possibile e indietreggiare allo stato di basico, istinto puro e poco cervello.
Parlo in mezzo alla battaglia.
Dopo la battaglia e tutt´un´altra storia, se sei un popolano appena uscito dal paese, certo che ti comporti cosí come hai ben descritto, per quello anche dico che il medioevo di glorioso ed epico aveva ben poco, niente di cavalleria.
Infatti, eccettuando il clero, tutti erano ignoranti e con scarsa o nulla educazione-morale.....
Pero ci son altri casi, non tutti i soldati, dopo la battaglia, fanno atrocita nei paesi dove riposano o che hanno conquistato.
Nella prima guerra e nella 2 guerra mondiale, c´era gente di tutti i generi, da un popolano arruolato per la forza nella siberia, a un ex universitario di oxford.

Gli spagnoli che andavano nel america erano tutti dell estremadura, la zona piu indietreggiata della spagna.

Poi, si deve differenziare dai veri motivi di una guerra, dai motivi che spingono un soldato ad arruolarsi volontariamente, o nei sentimenti che ha un generale......


Inoltre, voglio dire che quello che dicono ora che la guerra la soffre la popolazioni civile e non i soldati....e una grande stupidagine.
Nell antichita, qualsiasi esercito che si fermava per rifornirsi in una citta, paese...o dopo un lungo assedio, si facevano crimini, violazioni....perche tanto la stramaggioranza dei soldati pensava di avere il diritto, tanto avevano vinto e se lo meritano.
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14/05/2006 22:34
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Praefectus Fabrum
basta pensare che nell'esercito romano era prevista la distribuzione del bottino secondo regole e modalità prefissate e codificate...e ogni proprietà acquisita con la forza da un soldato ( oggetto o persona persino ) diventava proprietà "dominus ex iure quiritum" per eccellenza ( cioè il diritto di proprietà più intangibile ).

quindi le guerre romane erano anche saccheggio sistematico e organizzato..e per i poveri nullatenenti potevano qui, se vincevano, guadagnare molto bottino..

se vuoi mandare un uomo a combattere devi fargli credere di poter acquisire un vantaggio [SM=x506630]
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

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14/05/2006 22:39
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Praefectus Castrorum
Ma scipion non lo vede cosí, tanto lui crede che i barbari arruolati per 25 anni per poi acquisire la cittadinanza, tutti questi lo facevano per i grandi ideali.
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15/05/2006 00:23
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Re:

Scritto da: Alessandro Magno III 12/05/2006 22.22
Ragazzi,mi sn sempre chiesto cm facessero i soldati ad uccidere visto che per molti uomini cio risulta impossibile e inoltre uccidere un soldato in battaglia è omicidio?
spero si apra un bel dibattito



La nostra impossibilità nell'uccidere deriva in gran parte dai nostri insegnamenti cattolici che riceviamo, seppur in maniera latente, sin da piccolissimi, se tutte le persone si facessero degli scrupoli nell'uccidere dei civili o soldati non credo che si fossero cosi tanti attentati kamikaze.
Poi dobbiamo considerare anche il fattore economico che è alla base di ogni esercito e guerra, di certo nell'antica Roma , dopo la riforma di Mario, quelli che combattevano non erano di certo patrizi ma poveracci che vedendo la propria terra comprata dai latifondisti e lavorata dagli schiavi, era quasi costretto ad entrare nell'esercito.
Un altro fattore è anche, come accennato prima, quello culturale, non si può non ammettere che la violenza c'è stata e sempre ci sarà, fa parte dell'uomo, molti culti antichi si basavano sulla violenza o cmq sulla guerra quindi non mi venite a raccontare di mondi fatati senza la guerra perché è solo utopia, l'uomo è un animale e come tale ha istinti violenti, che a volta lo portano ad uccidere, la guerra è la massima espressione di questi istinti.
A dire il vero io la guerra l'ho sempre concepita come un “evento” in cui l’uomo mostra il meglio e il peggio di sé: coraggio, eroismo, forza, onore per dire alcuni dei lati "positivi" ma c'è l’altro lato della medaglia della medaglia, fatto di violenza verso i vinti, stupri, saccheggi (è una costante della guerra) ecc.......
Coma faccia un uomo ad uccidere senza pensarci due volte? Beh non ho una risposata esatta ti posso però dire che in guerra i soldati uccidono anche e sopratutto per evitare di essere uccisi a loro volta, istinto di sopravvivenza, "selezione naturale" chiamala come vuoi ma per me è cosi.
_____________________________________________________________________________________________________

Baroni, date a pegno
Castelli, borgate e città,
piuttosto che cessar di guerreggiare l'un l'altro.

Ser Bertran de Born.

In Guerra gli eroi ci sono da entrambe le parti.


15/05/2006 00:30
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Centurio Primus Pilus
volevo solo aggiungere che oggi, cosi come nel passato ci sono molte persone a cui la guerra piace, per esempio la firma che ho io è tratta da una poesia scritta da un nobile francese nel XII secolo, il titolo della poesia è "Il piacere della guerra" ed è un inno alla guerra.
Del resto ammettiamolo anche a noi paice massacrare i nostri nemici virtuali o ad appostarci in un buon luogo e con il nostro fucile uccidere i nemici, diamo libero sfogo alla nostra violenza in questo modo.

Tempo fa, tra l'altro, avevo letto un articolo secondo cui i migliori soldati sarebbero proprio i ragazzi di oggi, visto che orami, tramite la violenza che passa per la tv, e "l'affinamento" dei sensi tramite videogame e la mancanza di scruoli potrebbero essere delle vere e proprie macchine da guerra.
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piuttosto che cessar di guerreggiare l'un l'altro.

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15/05/2006 12:24
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Praefectus Castrorum
io penso proprio quello.
Noi giovani d´oggi, con un allenamento normale, saremmo degli ufficiali,generali, soldati efficientissimi.

Sembrerá una stupidagine, ma di teoria ne sappiamo abbastanza, grazie a quanto detto da Pretoriano prima.

Solo ci manca la pratica e quella volonta di soffrire, di sforzarci in mezzo alla battaglia.
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15/05/2006 15:04
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Alessandro conquistò il mondo per due motivi:la gloria eterna,la stessa degli eroi antichi cm eracle e achille e il sogno di fondere oriente e occidente.Se ci fosse riuscito oggi nn c sarebbere piu conflitti in medioriente.Sl Alessandro e Scipione,che salvò la patria dal barbaro annibale, fecero la guerra per motivi oronevoli.
Oggi ripetto nn è piu così,la guerra si va sl per onorare il dio denaro,persino l'onu fa i propri interessi piuttosto che quelli dei piu bisognosi.
"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)
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Praefectus Castrorum
MA che stai a dicendo......tutte le guerre hanno una base economica....come sei capace di affermare che se l´impero di alessandro fosse durato di piu oggi non ci sarebbero conflitti?
Non sai l´infinita di parametri che ci sono nella storia umana e che ci hanno portato a questa situazione.

Certo, Cartagine, Roma, I diadochi.........facevano le guerre per l´onore.......si certo certo.

MA VI VOLETE LEGGERE BENE LE RISPOSTE DI TUTTI?!!!!!
Confondete, ripeto per l´ennesima volta, i motivi di una guerra, al modo e le ragioni per cui combatte un singolo, come Scipione ad esempio.

Allora la prima guerra mondiale fu anche una guerra a cui partecipo la Germania per riparare l´offesa e salvare l´onore dopo la guerra contro la francia di finali del 1800....

ORA TUTTO PER IL DIO DENARO......certo, nell antichita il denaro non contava, era una cosa secondaria...ditelo a filippo II se era una cosa secondaria, che conquisto la grecia per l´onore...
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15/05/2006 15:41
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L'onore è lo smalto che si da alle vere motivazioni delle guerre,che sono economiche,come nel caso delle guerre dell'oppio o la guerra anglo olandese del seicento,oppure per motivi di semplice volontà di supremazia politica come le guerre puniche o la guerra del Peloponneso.
Le guerre mondiali sono casi particolari,perchè per la prima volta nella storia era la stessa società che era modellata su valori che protavano alla guerra comunque con o senza motivi veri.


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
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Centurio
Scipione non combattè solo per onore ma anche per distruggere la potente avversaria economica cartagine.

Alessandro combattè non solo per gloria ma anche perchè i persiani non erano amichevoli e poco propensi al ricco commercio di prodotti orientali con la macedonia.

Napoleone combattè perchè voleva annientare la potenza economica inglese per sostiuirsi ad essa.

Gli Ottomani conquistarono quello che conquistarono perchè era l'unico loro modo per non fa stagnare una debole economia.

Gli occidentali colonizzarono solo per motivi economici.

Gli Usa entrarono nella seconda Guerra mondiale solo perchè se non avessero liberato leuropa da Hitler non avrebbero potuto smerciare le loro merci e quindi l'economia statunitense sarebbe stagnata.

La I guerra del golfo fu combattuta solo per guadagnare soldi( il prezzo del petrolio passo da 25 $ prima del conflitto a 50 $ dopo)- se vi interessa vi posto una rticolo dove spiega tutto alla perfezione.

La conquista dell'iraq è avvenuta per motivi economici e strategici.

la futura conquista dell'Iran per lo stesso motivo.

penso che siano pochi esempi che dimostrano la tesi che le guerre vengono fatte per arricchirsi e lo sfondo glorioso ed epico è divulgato per la vergogna che tutti i potenti hanno provato ad essere sottomessi al DIO DENARO!




Il 29 maggio 1453 nelle strade di Costantinopoli il sangue scorreva come l'acqua dopo un temporale e i cadaveri galleggiavano verso il mare come meloni in un canale. Così cadde per sempre la regina di tutte le città.
Ed era tutta colpa dei Turchi infedeli...
15/05/2006 17:37
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Re:

Scritto da: Tercio Real 15/05/2006 15.17


Allora la prima guerra mondiale fu anche una guerra a cui partecipo la Germania per riparare l´offesa e salvare l´onore dopo la guerra contro la francia di finali del 1800....
...


Scusa... non per contraddirti ma la germania ottenne una schiacciante vittoria sulla Francia, ed annettè l'Alsazia e la Lorena, piuttosto la Francia entrò in guerra per riprendere l'onore (e l'alsazia e la lorena [SM=g27964] )


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"Per garantire che resteremo sempre uniti, che parleremo sempre con un'unica voce e che agiremo con un'unica mano la Repubblica dovrà cambiare. Dobbiamo evolverci, dobbiamo crescere. Siamo diventati un Impero di fatto, diventiamo un Impero anche di nome!
Siamo il primo Impero Galattico!
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Siamo un Impero che non ripeterà i maneggi politici e la corruzione che ci hanno feriti così profondamente!
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Siamo un Impero governato da una maggioranza!
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Siamo un Impero che durerà diecimila anni!"

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15/05/2006 18:14
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la guerra è dolce per chi non l'ha provata....

quindi smettiamola di affermare che le guerre sono belle e fanno l'uomo...

la guerra è un orrore senza fine...perchè sprecare tante energie per distruggere? perchè investire miliardi per un carro armato quando gli stessi soldi potevano servire per problemi più urgenti? perchè mettersi tutti in fila a fare gli automi e imbracciare un attrezzo ed essere trattati come bestie da altri uomini che pretendono di comandarci perchè portano sulle spalle dei segni ricamati? perchè devo morire io e non quei altolocati che l'hanno voluta la guerra? chi vuole la guerra spesso è un civile che non capisce un caxxo della guerra e difatti i peggiori stermini sono stati concepiti da gente che guardava solamente le cartine e come dei bambini piagnucolosi ordinano a generali un pò meno ottusi di far morire il fior fiore della gioventù per una stupida città...

riguardo ai ragazzi d'oggi? beh..una cosa è giocare ad un videogame e una cosa è trovarsi esposto a colpi invisibili e mortali e crepi senza nemmeno vedere il nemico con i pantaloni impregnati di urina calda in un pozzo di fogna... [SM=g27972]

non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

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15/05/2006 19:14
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Praefectus Castrorum
non mi venire con le storie che con un carro armato si possono costruire 10 scuole.....che si potrebbe dare il cibo ai neri dell africa con il denaro destinato a difesa.....

L´iran non credo lo invadano....semplicemente coi bombardieri, come nell afghanistan.
In una settimana, l´iran si trova senza centrali, difese, e popolazione civile morta.



L´uomo é l´unico animale che si uccide tra se stesso.
E un metodo mediante il quale evoluziona tecnologicamente, é una continua competizione per migliorare con il vicino, per prevalere sul vicino.
L´uomo infatti, e una specie debole attualmente, non prevale su di niente, tranne che nell´intelligenza, evoluta grazie a che si ha trovato in un continuo mal vivere, circondato di pericoli.
Invece che evoluzionare con un metodo diverso per sopravvivere, ha sviluppato la sua capacita logico deduttiva, sopraffando gli altri animali ed essendo un animale dificile da cacciare se in un gruppo.
La sua intelligenza miglioro sempre di piu con la competizione tra se stesso in zone climaticamente molto dure, per avere le scarse risorse.

La guerra, inoltre, si puo considerare come un controllo della specie, un metodo istintivo per controllare la sua propagazione, insieme ai cataclismi naturali che regolarmente impediscono l´espandersi della specie e della vita in generale.

Comunque l´uomo, puo essere considerato come la prima prova della natura per spargere la vita in altre zone dell´universo, la prima prova di specie che puo spargere la vita.

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15/05/2006 19:30
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e ti sembra giusto colpire la popolazione civile ?

lo stato italiano investe poco nella difesa perchè molti soldi sono risucchiati dgiri strani e da speculazioni varie e da un debito pubblico colossale...ma sinceramente vorrei che i miei soldi spesi in imposte vadano per dare più possibilità di avere un lavoro più gratificante e una paga più alta piuttosto di vedere i soldi sprecati per un panther grosso e grande che poi non verrà usato altrove... [SM=g27972]
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15/05/2006 21:57
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ma sai leggere,io ho detto che se Alessandro avesse unito oriente e occidente le guerre in medioriente di oggi nn c sarebbero nn ho detto che se l'impero di alessandro sarebbe durato le guerre in mediorente nn c sarebbero che è ben diverso.
Alessandro quando partì per la persia era l'uomo piu povero della macedonia nn è un esagerazione(donò tutti i suoi averi ai suoi amici intimi),poi è chiaro che le guerre si fanno anche per motivi economici,vedi filippo,ma c sn uomini che antepongono al dio denaro gli ideali,parlo di Alessandro e Scipione.
Quello che nn legge sei tu visto che la domanda nn era sui motivi della guerra ma sui soldati che la combattono.I

[Modificato da Alessandro Magno III 15/05/2006 22.05]

"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

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15/05/2006 21:58
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Re: Re:

Scritto da: TGD5511 15/05/2006 17.57

Scusa... non per contraddirti ma la germania ottenne una schiacciante vittoria sulla Francia, ed annettè l'Alsazia e la Lorena, piuttosto la Francia entrò in guerra per riprendere l'onore (e l'alsazia e la lorena [SM=g27964] )



Lui si riferisce alla campagna del 1806 e alla seguente occupazione,ma comunque l'onore non centra nulla:la Germania era uno stato imperialista puro e semplice.


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
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