Scritto da: |=Revan=| 02/09/2006 11.59
Mi sembra un paragone infattibile quello tra Alessandro e Annibale.
Mi spiego meglio:
Entrambi sono vissuti in due periodi storici diversi, ed entrambi sono diventati famosi per aver compiuto imprese che erano simili solo per il fatto che usavano dei soldati.
Entrambi hanno sfidato la super potenza dell'epoca, uno ha vinto, mentre l'altro ha perso.
Tito Livio ( mi pare fosse stato lui ) aveva scritto, forte di ciò che era accaduto con Pirro, una storia che, semplicemente, spiegava questo scenario di guerra: e se Alessandro avesse attaccato Roma?
Ovviamente la storia non si fa con i "se".
Ma rimane il fatto che ( diceva Tito Livio ), mentre Alessandro schiacciò letteralmente i persiani, avrebbe avuto notevoli difficoltà a sottomettere i Romani, e per vari motivi. Fece un paragone tra l'esercito persiano e quello romano spiegando che, a differenza degli achemenidi, i romani non avevano un Gran Re che poteva essere sconfitto e quindi a cui usurpare ( o conquistare ) il regno. Dario III non aveva i generali che aveva Roma. E Alessandro avrebbe dovuto affrontare un esercito la cui spina dorsale era la fanteria ( molto più potente di quella persiana ), una fanteria che sarebbe stata un vero problema per la cavalleria di Alessandro ( ricordiamoci che all'epoca la cavalleria non era l'arma definitiva di un esercito, lasciando perdere RTW ). Poi bisogna parlare dei generali. Alessandro era unico, sì, ma era solo. Tutti i senatori avevano prestato servizio come soldati e la maggior parte di essi era in grado di comandare un esercito. Senza contare poi la straordinaria capacità dei romani di mettere in piedi in brevissimo tempo eserciti su eserciti ( a differenza dei persiani). Ai popoli sottomessi dagli Achemenidi, poi, poco importava a chi sarebbero andati i soldi delle tasse ( questo si verificò anche alla caduta dell'impero romano, ormai non esisteva più il nazionalismo per i popoli dell'impero ), mentre i popoli italici stavano bene con i romani ( basti vedere il due di picche che ottennero Pirro e Annibale ).
Comunque tutto ciò non è assolutamente un modo per sminuire la grandezza di Alessandro che, nel suo tempo, fu un grandissimo condottiero.
Tutto ciò serve solo a farvi capire che Roma era una brutta gatta da pelare. Se Annibale o Pirro avessro sottomesso Roma, allora probabilmente sarebbero stati famosi quanto Alessandro ( e adesso parlavamo il fenicio o il greco ).
Secondo me non si può fare un discorso del tipo:"Ma Tizio è meglio di Caio".
Un esempio su tutti: militarmente parlando ( e quindi lasciando stare ellenizazioni e cose simili ), come condottiero è stato più grande Alessandro Magno o Gengis Khan, che conquistò tutta l'asia? Oppure è stato più grande Tamerlano ( che fece quasi quello che fece Alessandro)?
E non vogliamo parlare di Giulio Cesare che divenne padrone di Roma? E Carlo Magno e Napoleone, che diventarono padroni dell'Europa?
Come vedete, dire chi tra due condottieri è stato il migliore è una cosa un pò azzardata.
Secondo me, Annibale ha solo avuto la sfortuna di aver affrontato Roma. E non è detto che Alessandro avrebbe avuto fortuna migliore.
Annibale è considerato appunto un dio perchè ha sfidato i romani in casa loro con lo stesso esercito unico che aveva in spagna. solo un pazzo o una divinità può attraversare le alpi come lo ha fatto, lui, distruggere centinaia di città e cittadine italiche, sconfiggere l'esercito piu potente della terra (dopo quello del punico ovviamente) piu volte e piu volte impartendo lezioni di tattica e innovazioni militari nonchè furbizia, arguzia, incredibile capacità di analisi del prebattaglia ai legionari. Ricordo che annibale sarebbe rimasto in italia per sempre se non lo avessero richiamato in patria. nessun romano è mai riuscito a scacciarlo da la e nessun esercito romano sarebbe stato in grado di rispedirlo a casa