Scritto da: Pius Augustus 08/09/2005 22.29
L'errore di Valente non fu tanto far entrare i barbari nell'impero- visto che essi erano spinti dagli Unni per fermarli ci sarebbe voluta una guerra contro un intero popolo che aveva le spalle al muro- ma il modo in cui reagì alla ribellione gotica.
Se non avesse sottovalutato i suoi nemici avrebbe temporeggiato attendendo Graziano e quindi, al suo arrivo, avrebbe vinto con facilità.
Così sarebbe passato alla storia come un grande imperatore, ma il suo disprezzo per le capacità ed il numero dei nemici gli fu fatale.
Non sbagliò sul versante politico, ma su quello militare.
Si, Valente non aveva altra scelta che far entrare i Goti nel confine, ma io dico che Valente non era all'altezza della situazione, cioè evitare la ribellione e tenerli quindi sotto controllo.
Però la mia domanda (scusate
:sm6 ) è stata strutturata male
...
Infatti c'è differenza nel giudicare l'imperatore più inetto e l'episodio che ha più danneggiato l'Impero.
Cioè non posso negare che Valente sia stato un imperatore migliore di Commodo (cito sempre lui
), ma credo che la sconfitta di Adrianopoli abbia danneggiato l'Impero + del suo operato (suo di Commodo).
Riguardo al reclutamento ho letto che i giovani romani, pur di non essere arruolati, si tagliavano il pollice della mano destra...Questo la dice lunga su quanta voglia avessero di combattere...