Oggi mi è capitato un bug molto strano, e spero sia un bug. Mi spiego:
stavo giocando la mia campagna con Siracusa, e dopo aver conquistato tutta la Sicilia ho deciso di prendere Cartagine. Ho trovato la città più a oriente sguarnita, e la ho occupata. Dopodichè, visto che i Cartaginesi avevano radunato una quarantina di unità intorno a Cartagine, ho cominciato a reclutare un secondo esercito( ero arrivato con una flotta e un esercito). Nel contempo ho inviato la mia flotta a razziare le acque vicine a Cartagine, e con mia grande gioia il nemico è uscito in mare con due eserciti imbarcati, per un totale di 25/30 unità. Con le mie 15 navi pensavo quindi di poter vincere facilmente, ma appena cominciata la battaglia mi sono trovato di fronte una flotta smisurata. Lì per lì non ci ho fatto caso, ma guardando con attenzione gran parte delle unità nemiche era su due navi! In pratica, 80 uomini su una nave e 80 sull'altra!
Dopo aver affondato una ventina di navi ne rimanevano ancora 20... e sono stato costretto a ritirare la mia ammiraglia, unica sopravvissuta.
E' un bug o una strana meccanica del gioco? Tra l'altro le mie navi speronavano un punto non ben definito del mare, fra i due trasporti...
Aggiornamento: l'unica unità con questo bug è la milizia con spada(Cartaginese). Tutte le altre unità stanno su una nave sola.
Già che ci sono, come si fa a togliere il cerchio di luce attorno alla telecamera? Detta così...
Mi spiego: quando si muove la visuale nelle battaglie navali c'è sempre una zona illuminata attorno alla telecamera, e il resto del campo di battaglia è oscurato. E tutto ciò è davvero brutto
[Modificato da Franci T. 19/08/2018 18:26]
"Povero me,sto per diventare un Dio." Tito Flavio Vespasiano, imperatore romano, sul letto di morte, 79 d.C.
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno" Niccolò Sagundino, sulla morte(29 maggio 1453) di Costantino XI Paleologo.