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nuovo video dalla ca, rome3?

Ultimo Aggiornamento: 02/12/2013 07:10
27/11/2013 19:06
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come da titolo, nuovo video della ca, con un titolo veramente sorprendente :commosso


Testo nascosto - clicca qui


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
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E io che ci so pure cascato.
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Certo che sono proprio fissati con la battaglia di Teutoburgo...
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Odio il modo in cui fanno retorica senza spiegare nulla di realmente storicamente rilevante e/o preciso


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

27/11/2013 22:55
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Per forza sono fissati con teutoburgo, è l'unica volta che i loro antenati hanno vinto contro le legioni(che poi non è stata una battaglia ma un' imboscata) :asd

P.S. :burns Volevo usare sta faccetta, bellissima
27/11/2013 22:58
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Tribunus Angusticlavius
A parte quello, cioè esaltare bimbominkia nazionalisti alimentando la loro ignoranza e stereotipi etno-culturali, ma insegnare qualcosina di più no eh? Anche parlando di vittorie germaniche perché non parlano dei Cimbri e dei Teutoni ad esempio? Perché non parlano di Ariovisto? Perché non parlano della confederazione marcomannica? Bah..


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

28/11/2013 00:18
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Re:
Federico II di Svevia, 27/11/2013 20:41:

Certo che sono proprio fissati con la battaglia di Teutoburgo...



Perchè è l'unica che hanno studiato in vita loro.

Per altro i germanici avevano un modo di combattere vigliacco e brigantesco.
Oltre che ad essere totalmente inaffidabili dal punto di vista diplomatico e commerciale.

Se fossimo in shogun2, dovrebbero classificarli come ,autonomi, integrità dubbia.
28/11/2013 10:51
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Re: Re:
Argenti|, 28/11/2013 00:18:



Perchè è l'unica che hanno studiato in vita loro.

Per altro i germanici avevano un modo di combattere vigliacco e brigantesco.
Oltre che ad essere totalmente inaffidabili dal punto di vista diplomatico e commerciale.

Se fossimo in shogun2, dovrebbero classificarli come ,autonomi, integrità dubbia.



mi dispiace ma sui Germani ti devo contraddire...anzi è nientepopodimeno che Tacito a contraddirti....riporto, sic et simpliciter, quello che riporta Wikipedia sulla "Germania" di Tacito...se vuoi l'opera originale tradotta, vai su www.latin.it/autore/tacito/germania

La Germania (De origine et situ Germanorum) è un'opera etnografica su diversi aspetti delle tribù germaniche residenti al di là dell'Impero Romano. La Germania si inserisce perfettamente all'interno della tradizione etnografica che va da Erodoto a Cesare. Ciò non toglie che quest'opera si riveli anche come una creazione originale nell'ambito dei generi tradizionali delle letterature classiche, comprendendo anche parti storiche ma soprattutto "ideologiche", quasi "da pamphlet": intenzione neanche troppo nascosta dell'autore, infatti, è descrivere i puri e incorrotti costumi dei Germani per criticare indirettamente i corrotti e degenerati costumi romani. Non solo: anche per istituire una sorta di parallelo tra quello che erano i Germani allora (un popolo rude e semplice e per ciò stesso valoroso in guerra) con quello che i Romani erano stati e ora non erano più, sempre a causa della loro decadenza morale.

Tacito sostiene che i veri barbari siano i romani poiché i barbari rispetto ai romani avevano un forte senso religioso e amavano la libertà, quest'ultima era quasi negata in questo periodo. Questo porta Tacito a "profetizzare" un futuro scontro tra i Germani e Roma in cui i popoli del Nord Europa potrebbero anche risultare vincitori ("urgentibus imperii fatis"). L'opera inizia con una descrizione delle terre, delle leggi e dei costumi dei germani (capitoli 1-27); continua quindi con le descrizioni delle singole tribù, iniziando da quelle più vicine ai territori romani e terminando con quelle ai più estremi confini sul mar Baltico, con una descrizione dei primitivi e selvaggi Fenni e di sconosciute tribù al di là di essi.

28/11/2013 12:14
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la profezia tacitiana però è sbagliata perchè alla fin fine i popoli che passarono il limes non erano i germani dell'epoca dell'autore ma popoli di origine est-europea e talvolta anche di origine asiatica e l'attuale lingua tedesca deriva dal sassone e dunque non la lingua dei vari ceppi germanici presi insieme. La Germania di Tacito poi era mezzo romanizzata e per metà sotto influenza dell'impero romano e le legioni romane una volta hanno anche raggiunto Elba e il Baltico pur solo per spedizioni limitate.
[Modificato da Archita 01/12/2013 01:29]
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
28/11/2013 12:19
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Comunque il fatto che facciano sto video e spendano soldi per pagare questi "storici" è semplicemente scandaloso se consideriamo lo stato penoso della IA e di certi bug ancora non risolti dopo tre mesi e 7 patch.
28/11/2013 12:26
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meno male che ancora non ho preso rome 2 XD

l'hanno fatto uscire troppo presto per accontentare l'utenza che aspettava così tanto ardentemente e quasi con impazienza ed ecco il risultato XD

hanno fatto lavori migliori in passato per epoche meno richieste dall'utenza di massa e dunque più tempo per lavorarci anche con ricerca storica più seria ed accurata ( shogun 2 è un capolavoro per la ricercatezza nonostante diverse ma perdonabili cavolate fantasy qua e là ).
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

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28/11/2013 12:31
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per non parlare dei soldati che hanno l'armamento completo (2 pila!! nel gioco escono dal nulla, e ce ne hanno 700000000, che manco lanciano in automatico), della grafica allucinante, dei fortini fatti bene, della quantità pazzesca di video in computer grafica che hanno fatto per pubblicità, mentre in game ce ne stanno tipo 3, della battaglia che...omg, e quella sarebbe la nostra teutoburgo?
è veramente un altro gioco


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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28/11/2013 13:29
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Re:
andry18, 28/11/2013 12:31:

per non parlare dei soldati che hanno l'armamento completo (2 pila!! nel gioco escono dal nulla, e ce ne hanno 700000000, che manco lanciano in automatico
è veramente un altro gioco



guarda che nel gioco di pila ne hanno 2-3 i soldati e non 70000000 come dici tu!

28/11/2013 14:00
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nel gioco puoi lanciarli 70000000 volte perché un lancio fatto bene leva tipo un 8-10% delle munizioni totali. per arrivare a 100 devi faticare (penso di non esserci mai arrivato)


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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28/11/2013 15:49
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Re:
andry18, 28/11/2013 12:31:

per non parlare dei soldati che hanno l'armamento completo (2 pila!! nel gioco escono dal nulla, e ce ne hanno 700000000, che manco lanciano in automatico), della grafica allucinante, dei fortini fatti bene, della quantità pazzesca di video in computer grafica che hanno fatto per pubblicità, mentre in game ce ne stanno tipo 3, della battaglia che...omg, e quella sarebbe la nostra teutoburgo?
è veramente un altro gioco




Ecco, a proposito: quindi tutta questa ricchezza di contenuti video per fini pubblicitari all'interno del gioco non è in altrettanto modo corrisposta???
Bah...di male in peggio... :-.-
[Modificato da LouisAquila 28/11/2013 15:50]







28/11/2013 16:20
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Re: Re:
Argenti|, 28/11/2013 00:18:



Perchè è l'unica che hanno studiato in vita loro.

Per altro i germanici avevano un modo di combattere vigliacco e brigantesco.
Oltre che ad essere totalmente inaffidabili dal punto di vista diplomatico e commerciale.

Se fossimo in shogun2, dovrebbero classificarli come ,autonomi, integrità dubbia.


Bravo Argenti. E' proprio l'unica che conoscono e vogliono dare in pasto a un pubblico ignorante e desideroso di nuovi luccichii grafici, che poi finisco per prendere il sopravvento su tutto come in questo gioco, indegno di altri della serie.

Se ne potrebbero elencare a decine di clades subite dai Romani, ma siccome il pubblico conosce solo quella, allora si parla di Teutoburgo e di Augusto che sbatte la testa contro il muro gridando "Varo rendimi le mie legioni!!".

A parte che la perdita di tre legioni in quell'epoca non era una cosa che metteva in pericolo l'impero perché Augusto ne poteva richiamare altre dieci stanziate sul Danubio e spedirle con posta raccomandata contro Arminio...ma si recuperò benissimo lo smacco con la vendetta di Germanico pochissimi anni dopo, in cui i barbari furono messi in riga molto tranquillamente.

Ma disfatte ce ne erano già state. Nel 16 a.C. ci fu un'altra disfatta degna di Teutoburgo con la distruzione della legione di Marco Lollio per mano di Usipeti e Tencteri. Ma disastri militari se ne ricordano veramente tanti e non solo per mano barbarica (tra gli altri Lucio Cassio massacrato dai Volci). Vogliamo parlare delle guerre civili? E poi Carre, Castra Vetera, Adrianopoli...



[Modificato da mattacchioneWeb 28/11/2013 16:27]



Massimo Decimo: Magri e famelici!
Primo Tribuno: Nessun segno...
Massimo Decimo: Da quanto è partito?
Primo Tribuno: Quasi due ore.
Secondo Tribuno: Combatteranno generale?
Massimo Decimo: Lo sapremo molto presto.
Primo Tribuno: Soldato, ti ho ordinato di spostare in avanti quelle catapulte, sono troppo distanti!
Massimo Decimo: La distanza è buona.
Primo Tribuno: Il rischio per la cavalleria...
Massimo Decimo: E' accettabile... Intesi?
28/11/2013 16:42
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Sirius 21, 28/11/2013 12:19:

Comunque il fatto che facciano sto video e spendano soldi per pagare questi "storici" è semplicemente scandaloso se consideriamo lo stato penoso della IA e di certi bug ancora non risolti dopo tre mesi e 7 patch.




No va dato atto che almeno Goldsworthy, che hanno intervistato, è uno storico riconosciuto, autore di una degnissima "Storia completa dell'esercito romano"...



Massimo Decimo: Magri e famelici!
Primo Tribuno: Nessun segno...
Massimo Decimo: Da quanto è partito?
Primo Tribuno: Quasi due ore.
Secondo Tribuno: Combatteranno generale?
Massimo Decimo: Lo sapremo molto presto.
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28/11/2013 17:21
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Certo è che non posso non dare ragione a chi dice che a fronte un progetto pubblicitario a dir poco titanico, noi italiani ci ritroviamo adesso con un gioco "imbarstardito" nel comparto audio.
Nè inglese, nè italiano..tipo Renato Carosone quando cantava: "Tu vuò fa l'americanoo...mericanoo..mericanoo!"
[Modificato da LouisAquila 28/11/2013 17:22]







28/11/2013 18:04
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Potevano risparmiare un po' di computer graphica e disegnare le triremi in modo corretto.
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hanno fatto sto video per farci credere che non sono degli scemi e che hanno utilizzato degli storici...ma per favore.. cio non toglie che il gioco rimane a metà...

ma poi sinceramente, chessene frega di teutoburgo.. io voglio giuglio cesare!!!
[Modificato da Faccia-D'Angelo 28/11/2013 21:15]
29/11/2013 00:37
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Avrei rinunciato volentieri a 1/3 delle dimensioni della mappa pur di avere un albero genealogico, i fattori storici e per completare, in certe date vedere il vesuvio darci dentro, la divisione della britannia col vallo ecc.
Ci avrei anche inserito a un certo punto del gioco la ribellione di certe provincie o addirittura lo schieramento di alcune provincie durante le guerre interne (ad esempio nel periodo storico della battaglia di Azio)

ID Steam: (Mod)

Dimensione schermo 17,3
Processore Intel Core i7, 3610QM, 2.30 GHz
Chipset Intel HM 77
Memoria 16 GB DDR3 1600 MHz........ampliata!
Scheda Video NVIDIA GeForce GTX 670M
Memoria video 3072 MB DDR5
Hard disk 750 GB SATA 7200 rpm
Unità ottica S-Multi DL, Blu-Ray Writer




«La religione è considerata vera dalla gente comune, falsa dalle persone sagge, utile dai governanti.»
-Seneca


« Accogliete dunque il ragazzo [Manuele] come signore unto da Dio e come regnante per mia decisione. Manuele imperatore dei Romani. »
- Giovanni II Comneno






29/11/2013 08:04
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Miles
Ciao a tutti
devo dire che sono d'accordo con tutto quello che ho letto qui tranne per un punto "perdere tre legioni non era tanto importante xche Augusto ne poteva richiamare altre".
verissimo, ma il problema era un altro, Roma (sia Republica che Impero) faceva moltissimi sforzi per far credere quanto fossero invincibili le sue legioni in modo tale da scoraggiare sul nascere dei sentimenti di rivolta, perdere non una ma ben tre legioni invece dimostrava che Roma poteva essere affrontata e vinta, certo non magari in una battaglia campale, ma il messaggio era forte e chiaro per tutti i regni barbari oltre il Limes, se fossero stati uniti avrebbero resitito a Roma.
per nostra fortuna Arminio non fu abbastanza abile nel convincere abbastanza tribù germaniche a confederarsi...
29/11/2013 11:10
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Questo è verissimo e infatti i barbari, imparata la lezione, ritorneranno più organizzati sotto la diarchia Marco Aurelio-Lucio Vero e saranno dolori per Roma.



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29/11/2013 12:53
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ma i germani non erano tutti ostili a Roma per secoli, il Limes non era una frontiera chiusa ma anzi un area di intensi scambi commerciali sopratutto per l'ambra ma anche la birra che stava sostituendo quella più antica degli egiziani e i romani si insediavano in aree germaniche per insediamenti sopratutto lungo i fiumi usati appunto per il commercio.
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
29/11/2013 15:06
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I Germani quando potettero prendevano e entravano nei territori dell'impero e massacravano. C'è poco da fare. Chi ha studiato la storia lo sa. Peraltro per i germani era naturale attraversare il reno. Quella fu una frontiera fissata da Cesare, prima della conquista romana era normale e fisiologico per i germani mischiarsi ai galli.

Per i commerci, non erano così intensi. Ma c'erano, certamente. L'ambra era commerciata ma passava non tanto dal reno ma soprattutto dalla Retia e arrivava sul Danubio e poi ad Aquileia.

EDIT: la birra non era molto gradita dai romani...i commerci consistevano in esportazioni verso i germani ma solo in piccola misura in importazioni, se non di pelli e di altri materiali rari nel mediterraneo.
[Modificato da mattacchioneWeb 29/11/2013 15:10]



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29/11/2013 15:13
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Re:
Sirius 21, 28/11/2013 12:19:

Comunque il fatto che facciano sto video e spendano soldi per pagare questi "storici" è semplicemente scandaloso se consideriamo lo stato penoso della IA e di certi bug ancora non risolti dopo tre mesi e 7 patch.




Non posso che concordare... :up
29/11/2013 16:08
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Ma sei i poligoni che compongono i soldati di Rome2 fossero stati con lo stesso numero di quelli di Shogun 2, qualcuno avrebbe sofferto ?

qui


e qui

I nostri PC non ne sarebbero stati felici ?? le nostre VGA...e CPU
29/11/2013 18:03
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Miles
:dentoni anche i produttori di VGA e CPU devono mangiare..... per questo spingono le SH ad alzare i requisiti dei giochi in uscita in continuazione
29/11/2013 18:31
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Miles
Volevo fare i complimenti a mattacchione web e Archita per la loro competenza storica.
Nel mio piccolo volevo solo aggiungere che comunque la si metta i romani temevano tantissimo i germani, ma anche li ammiravano,se cosi si può dire x la loro abilità e tenacia in combattimento, tant'è che in molti (Arminio docet)venivano ben volentieri arruolati nelle legioni come auxilia. Se non sbaglio nell'ultimo periodo dell'impero quasi solo germani venivano arruolati, volenti o dolenti, x la difesa dei confini, se sbaglio mi interessa la vostra opinione..
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