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Corvus

Ultimo Aggiornamento: 16/05/2013 01:42
14/03/2013 21:52
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Devo fare una parziale ammenda per quanto riguarda il pilum, dato che nel video dell'assedio di Cartagine i legionari che scendono dalla torre ne hanno uno legato alla schiena. Detto questo volevo chiedervi se secondo voi quelli della CA metteranno i corvi alle navi romane e SOLO a quelle.
15/03/2013 01:31
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Direi di si, ma di battaglie navali in Rome II francamente ne sappiamo ancora poco.
[Modificato da Exodus 89 15/03/2013 01:31]
21/04/2013 21:41
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Speriamo in prossime news per chiarire le caratteristiche delle battaglie navali.
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Re:
Il Tilly, 14.03.2013 21:52:

Devo fare una parziale ammenda per quanto riguarda il pilum, dato che nel video dell'assedio di Cartagine i legionari che scendono dalla torre ne hanno uno legato alla schiena. Detto questo volevo chiedervi se secondo voi quelli della CA metteranno i corvi alle navi romane e SOLO a quelle.




Ma non ho capito bene: i "corvi" sono i rostri con cui le navi facevano affondare le imbarcazioni nemiche ?
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no, erano una sorta di ponte levatoio con uncino per "arpionare" la nave nemica e poter combattere corpo a corpo in tutta tranquillità, ideato nella prima guerra punica

it.wikipedia.org/wiki/Corvo_(arma)


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
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In Rome il corvo figurava nelle caratteristiche di un'unità navale romana, quindi non credo siano così poco accorti da toglierlo...


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

29/04/2013 10:03
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ho letto però che il corvo non ebbe vita lunga, dato che sembra essere stato la causa di numerosi naufragi. Evidentemente col mare in tempesta non aiutava la manovrabilità delle navi. Qualcuno può darmi conferma?
[Modificato da seminara 29/04/2013 10:04]
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esatto, sbilanciava moltissimo le navi, e appena i romani hanno acquisito un po' di esperienza e rubato qualche informazione utile a navigatori più esperti di loro (ancora una volta cartagine), se ne sono giustamente disfatti


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L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
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Quoto entrambe, diciamo che i Romani hanno vinto con il corvus la prima guerra punica e poi l'hanno abbandonato. C'era anche l'harpax, mezzo più utile e anche usato in seguito, speriamo che venga messo.


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29/04/2013 16:10
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In verità le fonti, ossia Polibio, lo citano solo per la battaglia di Milazzo; dopo non se ne parla più. Alcuni studiosi moderni sono giunti a supporre, ma mi sembra un'esagerazione, che il corvo sia solo un mito, una leggenda diffusa dai superstiti punici dopo Milazzo per giustificare la loro sconfitta clamorosa contro dei marinai d'acqua dolce.
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Intanto vorrei ringraziare andry18 per l'ottima spiegazione ;)

Secondo me il corvo sarà implementato su una speciale nave romana. Ripeto: solo su una tipologia di nave romana.
Sarà una nave non ordinaria quindi, come la nave che in FOTS aveva la possibilità di lanciare i siluri.
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01/05/2013 00:05
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Per quanto riguarda le battaglie navali penso ne vedremo delle belle!

Adesso, ora come ora potremmo fare una distinzione delle tipologie di navi che distinguono le varie fazioni?

Ad esempio le navi nordiche erano diverse da quelle del mediterraneo!
[Modificato da Total War Sparta 01/05/2013 00:06]
01/05/2013 00:09
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Thomas Muntzer
Re:
Antioco il Grande, 29/04/2013 16:10:

In verità le fonti, ossia Polibio, lo citano solo per la battaglia di Milazzo; dopo non se ne parla più. Alcuni studiosi moderni sono giunti a supporre, ma mi sembra un'esagerazione, che il corvo sia solo un mito, una leggenda diffusa dai superstiti punici dopo Milazzo per giustificare la loro sconfitta clamorosa contro dei marinai d'acqua dolce.




effettivamente alcuni archeologi sperimentali hanno provato a costruire delle navi romani dotate di corvo, ed il risultato è stato alquanto deludente hanno fatto fatica perfino a farle navigare dato l'enorme peso del corvo che continuamente sbilanciava dal nave. mi chiedo come avessero potuto pilotare tali navi in battaglia riuscendo ad arpionare gli espertissimi marinai cartaginesi.
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Bernhard Rothmann (Munster, 13 Gennaio 1534) :i vecchi credenti non vogliono permettere a nessuno di scegliere quale vita condurre, vogliono che voi lavoriate per loro e siate contenti della fede che vi consegnano i dottori. la loro è una fede di condanna, è la fede spacciataci dall'antiscristo! ma noi, fratelli, noi vogliamo redenzione! noi vogliamo libertà e giustizia per tutti! noi vogliamo leggere liberamente la parola del signore e liberamente scegliere chi deve parlarci dal pulpito e chi rappresentarci in consiglio! chi infatti decideva i destini della città prima che lo scacciassimo a pedate? il vescovo. e chi decide ora? i ricchi, i notabili borghigiani, illustri ammiratori di lutero solo perchè la sua dottrina consente loro di resistere al vescovo! e voi, fratelli e sorelle, voi che fate vivere questa città, non potete mettere parola nelle loro sentenze. voi dovete soltanto ubbidire, come sbraita lo stesso lutero dalla sua tana principesca.i vecchi credenti vengono a dirci che i buoni cristiani non possono occuparsi del mondo, che devono coltivare la loro fede in privato, seguitando a subire in silenzio i soprusi, perchè tutti siamo peccatori condannati a espiare. ma il tempo è giunto! i potenti della terra saranno spodestati, i loro scrani cadranno, per mano del signore. cristo non viene a portarci la pace, ma la spada. le porte sono ora aperte per coloro che sapranno osare. se penseranno di schiacciarci con un colpo di spada, con la spada pareremo quel colpo per restituirne cento!!!
03/05/2013 17:45
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E anche gli ingegneri contemporanei hanno avuto molti problemi a capire come i loro colleghi romani abbiano saputo costruire il ponte sul Reno che permise ai legionari di Cesare di invadere la Germania o come mai fossero così ben costruite le difese romane ad Alesia oppure che ingegno ci fosse dietro agli acquedotti romani; eppure l'hanno fatto.
;)
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sembra che il corvus venisse usato nelle battaglie costiere e non in mare aperto in quanto era difficile governare la nave specie col mare grosso

una delle tattiche navali preferite dell'epoca consisteva nello speronare i nemici per far affondare le navi oppure incendiarle per provocare il panico a bordo e magari l'affondamento...

speriamo di non vedere americanate tipo navi che spezzano in due le nemiche grazie al rostro....

ave et valete
03/05/2013 22:52
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vado un po' ot, ma ho sempre desiderato che implementassero la vecchia spaccata di remi, ma nada :/


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"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

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L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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Archeologi sperimentali inglesi hanno ricostruito una sezione del ponte sul Reno (ma erano incerti sul tempo impiegato da Cesare, mi pare 10 giorni, data l'ampiezza del fiume, non sull'effettiva capacità romana di costruirlo; hanno riprodotto un decimo del ponte in un decimo del tempo complessivo, erano aiutati dagli uomini dell'esercito britannico, ed hanno concluso che quanto detto da Giulio era fattibile).
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04/05/2013 14:21
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Gli storici che negherebbero il Corvus dovrebbero spiegarmi come improvvisamente Roma, dopo la sconfitta della battaglia delle isole lipari, abbia inanellato successi clamorosi per mare contro una potenza cartaginese che eccelleva in quel campo da secoli. Chiaro poi che non sei abile nelle manovre navali l'unica possibilità è quella di ricorrere agli abbordaggi. Il corvus permetteva ciò senza ricorrere a complesse manovre.

Peraltro il corvus si poteva girare da quasi tutte le parti, il che rendeva inutili varie manovre navali cartaginesi.

Poi è chiaro che una volta che roma ha annullato il gap nel campo navale il corvus fu dismesso a favore di altro.
[Modificato da Exodus 89 04/05/2013 14:23]
07/05/2013 14:37
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El bocia
Re:
ettore669, 03/05/2013 17:45:

E anche gli ingegneri contemporanei hanno avuto molti problemi a capire come i loro colleghi romani abbiano saputo costruire il ponte sul Reno che permise ai legionari di Cesare di invadere la Germania o come mai fossero così ben costruite le difese romane ad Alesia oppure che ingegno ci fosse dietro agli acquedotti romani; eppure l'hanno fatto.
;)




esatto,secondo me stiamo sottovalutando l'ingegno dei romani...non è che se sono una civiltà antica vuol dire che siano meno ingegnosi di noi...anzi
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vene una peste crudele et cominciò a bergamo ,Milano et vene a Bressa et aVerona,Mantoa poi si diffondette in tutte le valli,cioè Val camonica,Valtrompia et Val Sabia,nelli quali logi sempre fese strege gravissima.....et fu colpa de Begamo...."1630 la peste 19 luio"



sono william wallace e davanti a me ho un'intero esercito di compatrioti decisi a sfidare la tirrannia,siete venuti a combattere da uomini liberi e uomini liberi siete,certo chi combatte può morire chi nn combatte fra un po'....agonizzati in un letto , fra molti anni da adesso siete sicuri che non sognerete di barattare
tutti i giorni che avrete vissuto a partire da oggi per avere l'occasione SOLTANTO UN'ALTRA OCCASIONE PER URLARE AI NOSTRI AMICI CHE NON POTRANNO TOGLIERCI MAI LA NOSTRA LIBERTAAAAAAAA'
MAIIIIIIIII!!
14/05/2013 20:01
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Secondo voi le manovre col corvus saranno fluide o quasi meccaniche?

Io spero che se implementeranno il corvus lo rendano fluido, scorrevole come uso, sempre se ci sarà nel gioco.
__________
ID Steam e Origin: Gabry669
16/05/2013 01:42
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Ma che domande sono! Stiamo parlando di Rome II Total War!

Con un 40 % in più di budget rispetto ai Total War precedenti e mi parli di manovre meccaniche?

Bah...
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