00 11/11/2013 12:42
Re: Re:
boboskus, 11/11/2013 10:28:



bhè.....sicuramente il fascino del giappone....ma non scordiamoci che lì non è che siano proprio il top, fino alla seconda guerra i giappo vedevano nell'imperatore la volontà di dio...1945.
si i cinesi sono i napoletani d'asia!vero!è anche vero che sia cinesi che sopratutto giappo, ora vedono la religione a seconda della convenienza: a sposarsi si sposano con rito cristiano, la messa funebre in un altra confessione che elimina il concetto di morte e via così.

in altre circostanze...si ovvio, ma se quello è stato la setta minore che poi ha creato il mondo in cui noi oggi viviamo, e che noi siamo liberi di criticare e analizzare, io dico grazie.e ti ripeto come detto il cristianesimo ha preso ovunque, i 12 apostoli, la morte e la resurrezione, già il concetto di "figlio di Dio" è di una altra confessione antecedente al cristianesimo.


PERDONATE L'OT, MA QUESTA DISCUSSIONE E' COINVOLGENTE





no l'imperatore non rappresentava esattamente la volontà divina poichè nello shintoismo non sussiste il principio di volontà divina ( Amaterasu fonte dell legittimità imperiale del clan di Yamato ) dal fatto che gli dei non "governano" il mondo ma sono nell'altra sfera e il rapporto con il popolo della Terra del Sole si realizza nelle chiamate svolte dopo una sorta di "campanella" ( prima del rituale del battito delle mani si tira la corda sacra all'altare ) e in rituali antichissimi per ricevere loro attenzione ( danze sacre Kagura e festività ). L'Imperatore è il Gran Sacerdote che come gli imperatori cinesi ha il ruolo in certi rituali legati al raccolto e al ciclo del Sole ma a differenza dei Basileus cristiani non sono giudici di dottrina e non impongono nuovi dogmi ( i dogmi nello shintoismo non ci sono, non esiste una vera e propria dottrina shintoista, si potrebbe discutere delle dottrine buddhiste che sono numerose quanto le sette in Giappone ).

riguardo alla libertà di critica si deve, secondo me, a due fattori ( lo dico superficialmente ovvio ) quali l'assimilazione del cristianesimo orientale nella cultura romana che da sempre piegava bisogni di trascendenza a urgenze di praticità sociale e politica esaltando i valori di autonomia del cittadino dal Sovrano ( antica fobia romana per la teocrazia asiatica ) e l'influenza decisiva di S.Paolo il più romano e anche il più prolifico ed autorevole della teologia cristiana dell'Occidente nella stesura generale delle linee del pensiero europeo ( non si nega affatto infatti che il pensiero europeo ha indiscutibilmente radici romano-cristiane ).


non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

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