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    00 09/02/2010 08:13
    Re: Re:
    Sertorio64, 09/02/2010 4.07:




    La matematica è una scienza esatta la scienza del contare: le cose da imparare sono quelle: punto. La Storia è fatta da uomini le interpretazioni quasi infinite le scoperte dell'archeologia aggiungono nuovi elementi e quindi nuove interprtazioni: un computer può insegnare matematica come un bancomat sostituire un cassiere di banca, forse un giorni si arriverà a questo ma nessun computer può insegnare Storia. Come modestissimo esempio in questo forum c'è chi ritiene Quinto Fabio Massimo uno Stratega che sconfisse nientemeno che Annibale in Guerra mentre per me era un plutocrate pantofolaio, sia pure abbastanza intelligente al punto da capire che si fosse scontrato con il Mago le avrebbe prese secche: due interpretazioni agli antipodi impossibili in matematica. Chiunque può imparare la Storia? potrà forse mandare a memoria qualche fatto e qualche data. ma questo NON E'conoscere la Storia: non più di quanto un pappagallo sia capace di parlare la Storia è CAPIRE: popoli eventi cause errori, orrori, e farne un insegnamento per la vita di oggi di ciascuno di noi. se fosse come dici tu avrebbero ragione coloro che dicono che non serve a niente: che te ne frega di quello che hanno 1000 o 2000 anni fa se non hanno niente da insegnarti?




    Quoto.... [SM=g8920]
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    straquoto...



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    Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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    Re: Re:
    Sertorio64, 09/02/2010 4:07:




    La matematica è una scienza esatta la scienza del contare: le cose da imparare sono quelle: punto. La Storia è fatta da uomini le interpretazioni quasi infinite le scoperte dell'archeologia aggiungono nuovi elementi e quindi nuove interprtazioni: un computer può insegnare matematica come un bancomat sostituire un cassiere di banca, forse un giorni si arriverà a questo ma nessun computer può insegnare Storia. Come modestissimo esempio in questo forum c'è chi ritiene Quinto Fabio Massimo uno Stratega che sconfisse nientemeno che Annibale in Guerra mentre per me era un plutocrate pantofolaio, sia pure abbastanza intelligente al punto da capire che si fosse scontrato con il Mago le avrebbe prese secche: due interpretazioni agli antipodi impossibili in matematica. Chiunque può imparare la Storia? potrà forse mandare a memoria qualche fatto e qualche data. ma questo NON E'conoscere la Storia: non più di quanto un pappagallo sia capace di parlare la Storia è CAPIRE: popoli eventi cause errori, orrori, e farne un insegnamento per la vita di oggi di ciascuno di noi. se fosse come dici tu avrebbero ragione coloro che dicono che non serve a niente: che te ne frega di quello che hanno 1000 o 2000 anni fa se non hanno niente da insegnarti?




    Idem per la matematica.
    Non credo tutti possano imparare matematica. É molto altezzoso parlare cosí quando non si sa la matematica.
    Sommare, sottrare, moltiplicare e dividere non é la matematica, come l´abecedario non é la letteratura.
    La Matematica é la scienza dell´astrazione per eccellenza, é un linguaggio creato dall´uomo, e come tale é molto variabile e interpretabile. Ma pur sempre scienza esatta.
    Non so, ma mi fido di piú da un mio amico che si trova nel secondo anno di Matematica all´universitá che di noi che ci dedichiamo solo alla Storia o le varie discipline umanistiche.
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    Come i nostri predecessori gli indiani ci accomuna un certo timore del sesso un eccesso di lamentazione per i morti e un costante interesse per sogni e visioni- JIM MORRISON



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    00 10/02/2010 11:11
    Re: Re: Re:
    Tercio Real, 09/02/2010 20.17:




    Idem per la matematica.
    Non credo tutti possano imparare matematica. É molto altezzoso parlare cosí quando non si sa la matematica.
    Sommare, sottrare, moltiplicare e dividere non é la matematica, come l´abecedario non é la letteratura.
    La Matematica é la scienza dell´astrazione per eccellenza, é un linguaggio creato dall´uomo, e come tale é molto variabile e interpretabile. Ma pur sempre scienza esatta.
    Non so, ma mi fido di piú da un mio amico che si trova nel secondo anno di Matematica all´universitá che di noi che ci dedichiamo solo alla Storia o le varie discipline umanistiche.




    C'è una differenza: la matematica non si fonda su tesi individuali , ma su leggi teoremi metodi ed astrazioni.

    Nella storia le astrazioni o teorie di singoli studiosi sono molto opinabili, specie in situazioni dove la documentazione è molto scarsa, e solo nuovi ritrovamenti permettono di perfezionare tali argomenti.

    Intendo:per gli argomenti matematici tutto ciò che si sa è assodato, e si può solo guardare avanti, mentre una qualche scoperta archeologica può mettere in discussione tutto, per cui la Storia è decisamente più imperfetta.

    Infine.Si il tuo amico forse non ha torto, ma d'altra parte siamo legati ad una nazione con una Storia ben più lunga e complessa(e forse più affascinante) di gran parte delle nazioni del resto del mondo, se anche volessimo non possiamo sbarazzarci del nostro retaggio storico culturale (ciò potrebbe benissimo essere un limite dell'Italia beninteso)..
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    Costantinus
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    00 10/02/2010 13:12
    Quoto Sertorio.

    Dire che sapere la storia equivale a sapere qualche cosetta a memoria è come dire che la matematica è fatta solo di semplici calcoli algebrici.

    Comunque resta il fatto che l'algebra è una scienza campata per aria, anche se utile. La geometria invece un senso, anche pratico, ce l'ha.
    E sono del parere che una persona che discute animamente di integrali e simili non sta tanto bene. Gli integrali sono astratti, la storia è vera [SM=g8113]

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    "Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

    "A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

    "Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

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    Costantinus
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    00 10/02/2010 13:14
    Re:
    dominus15, 08/02/2010 14.29:


    a andiamo; la matematica è la scienza del contare la Storia è molto più complessa. mai nessun computer potrà sostituire un insegnante di Storia (uno vero) ma uno di matematica sì.



    La Storia una materia più complessa della matematica? [SM=g8122]
    Un computer può sostituire un insegnate di matematica? assolutamente no, in quanto prima di tutto il computer va prima programmato(da chi? da uno storico?) e poi i computer sono nient'altro che calcolatrici, i ragionamenti logici del cervello umano sono insostituibili [SM=g8331]




    Un computer può sostituirsi ad uno storico ed inventare delle tesi da suffragare?

    Ma come ragioni???????????? [SM=g8171] [SM=g8171]

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    00 10/02/2010 13:46
    quoto costantinus



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    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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    00 10/02/2010 23:14
    Re: Re: Re: Re:
    Claudio II, 10/02/2010 11:11:




    C'è una differenza: la matematica non si fonda su tesi individuali , ma su leggi teoremi metodi ed astrazioni.

    Nella storia le astrazioni o teorie di singoli studiosi sono molto opinabili, specie in situazioni dove la documentazione è molto scarsa, e solo nuovi ritrovamenti permettono di perfezionare tali argomenti.

    Intendo:per gli argomenti matematici tutto ciò che si sa è assodato, e si può solo guardare avanti, mentre una qualche scoperta archeologica può mettere in discussione tutto, per cui la Storia è decisamente più imperfetta.

    Infine.Si il tuo amico forse non ha torto, ma d'altra parte siamo legati ad una nazione con una Storia ben più lunga e complessa(e forse più affascinante) di gran parte delle nazioni del resto del mondo, se anche volessimo non possiamo sbarazzarci del nostro retaggio storico culturale (ciò potrebbe benissimo essere un limite dell'Italia beninteso)..



    Si, sono piú o meno d´accordo.
    Anche la Teologia se é per questo campa piú per aria della Storia.
    In ogni caso, si, ma vorrei precisare, la Matematica non si tratta solo di andare avanti.
    La Geometria Euclidea rimase cosí per millenni. Nel secolo XIX si sono create altre geometrie partendo da assiomi ugualmente logici a quelli euclidei ma diversi.

    Qualunque Scienza deve essere aperta sempre alla refutazione continua, verificabilitá, confutazione e falsificazionismo.
    Vedasi la Fisica (ok che la fisica non é matematica e quá si parlava di matematica)
    Se no non sarebbe scienza ma semplici opinioni.


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    Re: Re:
    Costantinus, 10/02/2010 13:14:




    Un computer può sostituirsi ad uno storico ed inventare delle tesi da suffragare?

    Ma come ragioni???????????? [SM=g8171] [SM=g8171]




    Un computer non puó inventare neanche ipotesi se é per questo.

    Si parlava di sostituire professori con computer. Non credo un professore s´inventi delle tesi che suffraghi. Il suo compito é diverso.
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    Re:
    Costantinus, 10/02/2010 13:12:

    Quoto Sertorio.

    Dire che sapere la storia equivale a sapere qualche cosetta a memoria è come dire che la matematica è fatta solo di semplici calcoli algebrici.

    Comunque resta il fatto che l'algebra è una scienza campata per aria, anche se utile. La geometria invece un senso, anche pratico, ce l'ha.
    E sono del parere che una persona che discute animamente di integrali e simili non sta tanto bene. Gli integrali sono astratti, la storia è vera [SM=g8113]



    Infatti io ho fatto avanzare gli argomenti e propio perché imparare la storia o la matematica non é imparare a manetta non si possono sostituire per computer i rispettivi professori.

    L´algebra ha anche un senso. Astrazioni non significa non avere senso. Oltre che utile e pratica. Semplicemente é la base di tutte le scienze come la fisica o anche la sociologia.
    Se é per cose campate per arie, in Storia si studiano anche le argomentazioni teologiche che portarono all´istituzionalizazzione della Chiesa tra i secoli II e V d.c. Se quello non é "campato per aria".

    Sono del parare che una persona che discute ragionatamente con passione su qualunque argomento-tema non é che non stia bene, é che si comporta da persona, discuta di integrali, dei quanti e il paradosso del gatto di Schoringer o delle diatribe tra Papato, Impero e Bisanzio su chi era "ROMA".


    La storia non é vera. La storia é fattibile.


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    Re: Re: Re:
    Tercio Real, 09/02/2010 20.17:




    Idem per la matematica.
    Non credo tutti possano imparare matematica. É molto altezzoso parlare cosí quando non si sa la matematica.
    Sommare, sottrare, moltiplicare e dividere non é la matematica, come l´abecedario non é la letteratura.
    La Matematica é la scienza dell´astrazione per eccellenza, é un linguaggio creato dall´uomo, e come tale é molto variabile e interpretabile. Ma pur sempre scienza esatta.
    Non so, ma mi fido di piú da un mio amico che si trova nel secondo anno di Matematica all´universitá che di noi che ci dedichiamo solo alla Storia o le varie discipline umanistiche.



    che la matematica sia una scienza astratta è certo. Tuttavia ho un amico professore di matematica all'Università che dice esattamente quello che dico io: le regole della matematica sono quelle e basta.
    prova ne sia che alle persone affette da Autismo è possibile insegnare matematica anche di un certo livello, la Storia assolutamente no!


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    00 11/02/2010 09:24
    ragazzi, non so se ve ne siete accorti, ma questa discussione è ampiamente OFF TOPIC.



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    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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    Mi spiegate come siete finiti a parlare di matematica? Rientrare in topic sarebbe cosa gradita.
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    00 11/02/2010 09:43
    io ho detto che la Storia non è la matematica, perché in Storia non è possibile teorizzare modelli e mettere date assolute (in riferimento alla data/evento che segna l'inizio del medioevo), perché come tutte le vicende umane è quanto di più relativo e mutevole possibile...da li s'è degenerato.
    [Modificato da Xostantinou 11/02/2010 09:44]



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    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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    Non so perchè ma non riesco più a fare il copia e incolla per quotare cmq:
    Costantinus: Io non ho MAI detto che un computer può sostituire un insegnante di storia, dall'alto della tua scienza storica infusa faresti meglio a leggere 2 volte i post prima di commentare.

    Infine, e poi chiudo qui, la Storia e la Matematica sono entrambe FONDAMENTALI e nessuno può permettersi di metterne una su un piano più elevato dell'altra solo perchè non la si conosce. Quindi evitiamo di fare i sapientoni con la puzza sotto il naso e dire castronerie, il fatto che la Storia sia una materia mutevole (fino a un certo punto poi...) la renderebbe superiore alla matematica? Il mondo lo si è costruito con la storia o con la matecmatica? io direi con ENTRAMBE

    http://s3.gladiatus.it/game/c.php?uid=69780
    Saluti
    Dominus15

    Ludere humanum est
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    Xostantinou
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    00 11/02/2010 21:10
    dominus...rispetta il richiamo di Antioco e non attizzare nuove polemiche...si può aprire un topic apposito se si intende continuare questa discussione.



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    Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
    Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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    Sertorio64
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    00 12/02/2010 04:05
    Re:
    Costantinus, 03/02/2010 18.24:

    I Vandali una coesistenza? Ti dice niente l'etimologia stessa del loro nome?

    Bah.




    voglio spezzare una lancia a favore dei Vandali: si differenziano dagli altri barbari solo per essere rimasti ariani invece di passare al cattolicesimo come gli altri e perciò i preti praticamente gli unici che sapevano scrivere li hanno bollati per l'eternità di pessima stampa. Se lo avessero fatto la parola "vandalo" non avrebbe il significato che ha oggi. Mi permetto di ricordare che i Franchi tanto amati dalla Chiesa di Roma all'epoca della guerra goto bizantina irruppero in pianura padana e gettarno i bambini goti (e non solo ) nel Po. Carlo Magno stesso a Verdun fece il "missionario": mise 5000 prigionieri Sassoni di fronte alla prospettiva di essere battezzati o decapitati ed il papa non trovò niente da ridire (solo il segretario, monaco irlandese Alcuino protestò) per non dire delle nobili imprese dei crociati della quarta: saccheggiarono Zara, cristiana, con il solo torto di volere essere indipendente da Venezia e per carità di patria tacciamo di quel che fecero a Costantinopoli. Il tutto Con la benedizione o comunque il tacito assenso di Sua Santità. E siamo già nel 1200 e passa. I Vandali? Dilettanti allo sbaraglio (di Belisario). Sapete io sono nato a Perugia dove il governo del Papa ha lasciato un così buon ricordo che i vecchi perugini quando ruttano o peggio si sentono in dovere di dedicare ogni flautulenza superiore od inferiore "alla faccia del Papa". Non me ne vogliano i cattolici ma così è [SM=g8114]
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    Claudio II
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    00 12/02/2010 08:57
    Sertorio, secondo me non c'è barbaro buono o cattivo, tutti indistintamente distrussero, saccheggiarono violentarono il frutto di mille anni di storia e cultura.
    Per quanto riguarda la Chiesa: quoto, ma non aggiungo altro altrimenti mi infiammo....:-)
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    Xostantinou
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    00 12/02/2010 09:21
    tutti si sono macchiati di atrocità, dai (scusate il gioco di parole) "barbari" barbari ai civilissimi spagnoli nel nuovo mondo...

    il Papato appoggiava, come un monarca qualsiasi, ciò che poteva tornargli utile...



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    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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    Antioco il Grande
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    00 12/02/2010 11:23
    Insomma, i Vandali non seppero, o non vollero neppure tentare d'amalgamarsi. Genserico, dopo la conquista, rase al suo le mura di tutte le città e centri abitati d'Africa, esclusa Cartagine in quanto sua capitale, proprio perché non si fidava dei locali, filo imperiali convinti. Anche dopo la sua morte, i suoi eredi non pensarono mai di ricostruire le mura delle loro città, anzi le stesse mura di Cartagine furono lasciate senza cure. Quando Belisario arrivò, con un corpo di spedizione assolutamente ridicolo, non trovò in pratica resistenza, la popolazione locale lo accolse subito, del resto senza mura non avrebbero potuto far nulla. Dopo la presa di Cartagine, Belisario provvide a risistemare le mura, e la cosa stupì il re Gelimero condotto in catene che vide la cinta sistemata in pochissimi giorni e maledisse se stesso e il suo popolo che non aveva previsto l'erezione delle mura in nessun luogo. Certamente l'essere rimasti ariani non migliorò le relazioni con i sudditi e questo creò loro una cattiva fama, meritata comunque per gli enormi danni causati in Spagna e Africa. Anche i Goti di Alarico erano ariani ma tutte le fonti, non solo quelle gotiche, ma pure quelle romane, concordano nel sostenere che i danni inflitti a Roma non furono eccessivi. Il saccheggio vandalo di Roma fu incruento, ma molto più sistematico, del resto durò molti giorni contro i soli tre di quello gotico.
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    Xostantinou
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    00 12/02/2010 11:59
    nonostante la loro stupidità sotto questi aspetti Antioco comunque va sottolineato che come i Vandali pure i Goti optarono per una politica di netta separazione tra il loro popolo e quello romano, anche se furono molto più "gentili" nei confronti dei romani e cercarono pur nella distinzione di acquisire tutta "la romanità" che gli poteva tornare utile.



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    Antioco il Grande
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    Praefectus Fabrum
    00 12/02/2010 15:01
    Si anche i Goti si comportarono in quel modo, ed infatti all'arrivo di Belisario le città italiane gli aprirono, quasi tutte, le porte.
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    Xostantinou
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    00 12/02/2010 17:02
    Se non ricordo male fu proprio il grande Teodorico a sancire per legge la fede ariana per il suo popolo, il divieto di matrimoni misti ed il mantenimento in parallelo di due sistemi di leggi e magistrature distinte, una per i Goti ed una per i romani, per mantenere ben distinte e riconoscibili le identità dei due popoli...

    ...in fondo penso che pure lui fosse intimamente conscio di quanto fosse in quei frangenti più facile che fossero i romani ad imbarbarirsi invece che, come auspicava, fossero i barbari a romanizzarsi...



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    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

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    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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    Sertorio64
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    00 12/02/2010 17:36
    Re:
    Xostantinou, 12/02/2010 11.59:

    nonostante la loro stupidità sotto questi aspetti Antioco comunque va sottolineato che come i Vandali pure i Goti optarono per una politica di netta separazione tra il loro popolo e quello romano, anche se furono molto più "gentili" nei confronti dei romani e cercarono pur nella distinzione di acquisire tutta "la romanità" che gli poteva tornare utile.


    si ma molti goti anche di alto rango si fecero cattolici e i re lo tollerarono. A Totila non importava un fico secco della fede purchè menassero.

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    Sertorio64
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    00 12/02/2010 17:39
    Re:
    Antioco il Grande, 12/02/2010 15.01:

    Si anche i Goti si comportarono in quel modo, ed infatti all'arrivo di Belisario le città italiane gli aprirono, quasi tutte, le porte.


    Vero ma quando Belisario se ne fu andato molte le aprirono a Totila che in realtà si chiamava Baduila ... a mio modesto avviso la confessione c'entra poco i poveri italiani, tra l'incudine ed il martello, cercavano di stare con il più forte

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    Xostantinou
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    00 12/02/2010 17:43
    Re: Re:
    Sertorio64, 12/02/2010 17.36:


    si ma molti goti anche di alto rango si fecero cattolici e i re lo tollerarono. A Totila non importava un fico secco della fede purchè menassero.





    infatti Teodorico per evitare conversioni e matrimoni misti promulgò leggi che separavano nettamente goti e romani...



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    00 12/02/2010 17:43
    Re: Re:
    Sertorio64, 12/02/2010 17.39:


    Vero ma quando Belisario se ne fu andato molte le aprirono a Totila che in realtà si chiamava Baduila ... a mio modesto avviso la confessione c'entra poco i poveri italiani, tra l'incudine ed il martello, cercavano di stare con il più forte




    capibilissimo
    [Modificato da Xostantinou 12/02/2010 17:44]



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    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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    Sertorio64
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    00 12/02/2010 17:44
    Re:
    Claudio II, 12/02/2010 8.57:

    Sertorio, secondo me non c'è barbaro buono o cattivo, tutti indistintamente distrussero, saccheggiarono violentarono il frutto di mille anni di storia e cultura.
    Per quanto riguarda la Chiesa: quoto, ma non aggiungo altro altrimenti mi infiammo....:-)




    la differenza sta nell'alleanza con la Chiesa oppure no. Quelli che si alleavano con la Chiesa sono stati fatti passare per i buoni e quelli che restavano Ariani per i cattivi.
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    Xostantinou
    Post: 2.031
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    00 12/02/2010 17:46
    Re: Re:
    Sertorio64, 12/02/2010 17.44:


    la differenza sta nell'alleanza con la Chiesa oppure no. Quelli che si alleavano con la Chiesa sono stati fatti passare per i buoni e quelli che restavano Ariani per i cattivi.



    non solo gli ariani, anche gli Ortodossi, i musulmani, i luterani...generalmente la storiografia soprattutto italiana è stata storicamente cattolicocentrica...



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    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
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    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
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    Re: Re: Re:
    Xostantinou, 12/02/2010 17.46:



    non solo gli ariani, anche gli Ortodossi, i musulmani, i luterani...generalmente la storiografia soprattutto italiana è stata storicamente cattolicocentrica...


    si è vero tuttavia (cavolo in quesa discussone mi fate fare l'avvocato del diavolo) devo dire che altrettanto hanno fatto gli altri sebbene due torti non facciano una ragione. Ed in verità sebbene mi costi ammetterlo non esiste al mondo organizzazione che nella Storia abbia fatto di più a favore dell'umanità della Chiesa Cattolica (scuole ospedali ecc. ecc. ecc.) poi essendo fatta di uomini ha tutti i difetti degli uomini che si notano di più in quanto terribilmente stridenti con il Vangelo che predica. Anche così nessuno ha fatto di più [SM=g8090] [SM=g8166] [SM=g8090]

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