Per quanto riguarda la diffusione di termini inglesi, ho proprio ora sotto gli occhi una tabella tratta dal Grande dizionario italiano dell'uso di De Mauro.
De Mauro calcola circa 260.000 lessemi italiani oggi. Poi fa un calcolo dei lessemi d'origine straniera (tra forestierismi, cioè parole totalmente straniere usate in italiano tipo mouse, ed adattati, quelli cioè tradotti tipo bistecca dall'inglese beef-steak).
Ecco la classifica, il primo numero sono i forestierismi, il secondo gli adattati, il terzo è il totale.
1. GRECO: 13, 8.342, 8.355 lessemi
2. INGLESE: 4.303, 1.989, 6.292
3. FRANCESE: 1.465, 3.517, 4.982
4. SPAGNOLO: 263, 792, 1.055
5. TEDESCO: 288, 360, 648
6. ARABO: 203, 430, 633
7. RUSSO: 86, 166, 252
8. PROVENZALE: -, 240, 240
9. GIAPPONESE: 126, 86, 212
10. TURCO: 45, 127, 172
11. LONGOBARDO: -, 114, 114
12. EBRAICO: 36, 77, 113
13. HINDI: 12, 67, 79
14. SANSCRITO: 66, -, 66
15. CINESE: 18, 44, 62
16. PERSIANO: -, 48, 48
Come vedete è il greco la lingua straniera più diffusa tra le parole italiane; se però andiamo in dettaglio si nota che delle 8.355 parole greche presenti, ben 8.342 sono adattate (tipo filosofia, problema, tema, tesi etc.), solo 13 sono rimaste forestierismi come il sirtaki, cioè la famosa danza greca, o la mousaka, un piatto a base di melenzane fritte. Al contrario l'inglese presenta 4.303 forestierismi (mouse, computer, hard disk), e 1.989 parole adattate (tipo bistecca appunto). Per questo sembra che l'inglese sia ovunque invece è il greco a dominarci. Certamente il discorso cambia a seconda del contesto, un meccanico magari avrà più dimestichezza con il mouse del computer che con la filosofia peripatetica, ma in certi settori (scienza, filosofia, lettere) è il greco a farla da padrone.
Per quanto riguarda il latino, è lingua morta fino ad un certo punto, il Vaticano pubblica le proprie leggi, nonché i testi del Papa rivolti a tutto il mondo in latino (c'è anche un vocabolario del latino moderno per tradurre parole tipo computer o automobile), i bancomat del Vaticano sono settati come lingua base sul latino, ad esempio. I cardinali possono parlare non solo in italiano (visto che anche se cinesi studiano a Roma), ma anche in latino (quando papa Benedetto XVI diede l'annuncio ai sacerdoti riuniti in Laterano dell'inizio della causa di beatificazione di Giovanni Paolo II lo fece parlando latino). Non parliamo poi del mondo scientifico, dove, ad esempio l'edizioni critiche dei classici greci e latini pubblicate in America, Germania o Inghilterra, sono scritte in latino. Certamente non sarà una lingua parlata ovunque ma non è nemmeno morta del tutto.
Detto queto certamente l'inglese è lingua internazionale proprio per la sua semplicità, unità all'importanza rivestita dalla Gran Bretagna prima e dagli USA ora, nell'ottocento era stato il francese la lingua internazionale, e poi il tedesco.
[Modificato da Antioco il Grande 17/01/2009 11:35]
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