00 09/09/2019 16:59
Salve a tutti, ragazzi! Come annunciato nella mia presentazione, scrivo questo post per chiedere consigli su come sviluppare nel modo più proficuo e produttivo la Grande Campagna che ho iniziato, da qualche giorno, con i miei idoli di sempre: gli Spartani.
Prima di tutto, però, mi sembra d'obbligo fornire a voi tutti una panoramica dettagliata dello status quo.
Parto subito col dire che non gioco "manualmente" tutte le battaglie; questo perché, innanzitutto, non mi sento molto in feeling con la gestione degli eserciti (faccio un po' fatica a tenere sotto controllo le abilità di ogni singola truppa) e, in secondo luogo ma non meno importante, comprendo la netta distinzione che sussiste tra le varie tipologie di scontri. Tutto ciò, per dire che non gioco mai gli assedi (perché ho paura di essere preso a randellate prima di scalare le mura) e le battaglie navali (che gioco solo quando sono in superiorità evidente). Ho notato, fra l'altro, che la varietà di truppe che la mia fazione mette a disposizione è alquanto ridotta: non a caso, i miei eserciti sono sempre composti per il 60% da opliti spartani (soldati che personalmente trovo di ottimo livello -spero di non sbagliarmi-), per il 30% di picchieri perieci (ottimi per la difesa ma anche abbastanza buoni da schierare in prima linea se mi trovo in attacco) e per il 10% da schermagliatori davvero di infima qualità (quelli di Gorgo).
Ecco, dunque, il mio primo dubbio: questa "rigidità" è normale oppure sono io a sbagliare qualcosa nella tecnologia militare?
Passo, adesso, a trattare l'aspetto più squisitamente tecnico.
La mia politica, almeno all'inizio, è stata nettamente improntata sullo sviluppo economico piuttosto che militare; questo ha comportato un fastidioso immobilismo nei primi turni di gioco, ma la fortuna mi ha arriso in una o due occasioni e, senza eccessivi dispendi di dracme e di soldati, sono riuscito a conquistare sia Pella sia Atene che Cnosso (guadagnandomi la fama di "Disonesto" 🙊🙈). Avendo a mia disposizione ben tre città portuali, di cui due (Pella e Atene) anche molto grandi, sono riuscito a diventare "l'amico di tutti" ad EST, stringendo accordi commerciali praticamente con chiunque e patti di non aggressione con quelli che mi sembravano più pericolosi (Pergamo sopra tutti).
Questa situazione mi ha imposto di volgere a NORD il mio sguardo da conquistatore, così ho dato un discreto imprinting militare alle mie città e ho fatto piazza pulita di diverse tribù barbariche (ho eliminato Epiri, Ardiei, Daorsi, Dalmati e Suebi -Suebi che si erano pappati, a loro volta, un sacco di altri barbari-).
Ad ogni modo, ora che ho firmato (forse stupidamente) accordi commerciali e patti di non aggressione con le tribù dell'estremo NORD, non mi resterebbe che posare le mie grinfie sopra il nemico che temo di più: Roma. Ho mandato, dunque, un paio di spie in Italia a caccia di informazioni (entrambe morte per l'età, poverelle 🤣) e ne è venuto sostanzialmente fuori che le previsioni mi darebbero per buona parte svantaggiato.
Come se non bastasse, i Traci stanno per bussare alle porte della mia Macedonia e diverse loro unità mi fanno veramente paura.
Ebbene, ecco il nodo: che cosa mi consigliate di fare per non ridurre in polvere il regno che ho tanto faticato a costruire?
C'è da precisare che i rapporti con Roma sono abbastanza buoni grazie alla guerra che, insieme ma non da alleati, abbiamo condotto contro le tribù (devo dire che, però, i romani rifiutano la stipulazione di qualsivoglia accordo nonostante il +100 di rapporto positivo e questo mi puzza).
D'altro canto, potrei dichiarare guerra ai Traci (dopo aver messo a posto gli eserciti in Grecia e Macedonia) e posticipare di qualche decina di turni il problema che ho ora.
Oppure ancora, cosa che mi dispiacerebbe, potrei interrompere i rapporti con qualche popolo ad EST e infilarmi in qualche conflitto, forse, più "facile".
Allego screen della mappa geografica e della politica interna.
Grazie a tutti quelli che avranno la pazienza di leggere tutto!