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    pierluigipecorale
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    00 20/01/2014 18:35
    E' difatti, quotando antioco, è surreale, al di là della storicità, ma insomma, lasci la provincia tua capitale per una provincia che non ha manco la tua cultura ne gli edifici che avevi nella capitale? Cioè fatemi capire, voi mollate la città in cui avete la maggiori strutture con la cultura vostra per una provincia che magari non riuscite nel lungo periodo a tenere? Che poi nel fatto specifico, volete mettere la posizione di cartagine con quella di siracusa? Ma non esiste, ah già ma rome II del problema geo strategico non lo prende manco in esame(altra mancanza, in cui altri giochi ne tiene presente). Che poi giustamente come dice antioco, cmq il fattore città di appartenenza è fondamentale nel periodo in questione, non è il fatto di rispettare la storia o meno, è la verosimiglianza che deve rispettare.
    La cosa che mi stupisce é, non a chi piace, ma chi lo definisce ancora uno strategico, di strategia non c'è nulla, un 'ia che girovaga per la mappa è strategia? Un 'ia che imbarca il suo esercito e rimane in mare per anni è strategia? Un'ia che se gli stai simpatico(ma simpatico de che?) non ti fa guerra manco se gli pesti i piedi(sul piano strategico ovviamente), ma se gli stai antipatico ti fa la guerra a morte anche se sei distante miglia e miglia? Un'ia che per fare un accordo un commerciale lo devi pagare? Un 'ia che se è stato cliente di una fazione fa come gli pare facendo guerra a destra e a manca? Non parlo ovviamente sulle battaglie tattiche, ma sulla mappa strategica e sul piano puramente strategico non c'è niente. Almeno su shogun II se non avevi ferro non potevi avere armi e armature più resistenti, su rome II ce l'hai o non ce l'hai poco importa. Per non parlare delle battaglie navali, vagamente ridicole, con navi trasporto più potenti delle navi da guerra, quando invece dovrebbero scappare se vedono una trireme.
    Finisco qui che adesso altre manco me ne ricordo, se volete uno strategico giocate altrove :up
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    Wanax93
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    00 20/01/2014 19:02
    Come ha detto qualcuno è una scelta fredda e disumana, sono d'accordo con Antioco...
    Ok, i TW sono sempre stati così ecc, ecc... però a me vedere i siracusani che sacrificano Siracusa per difendere un villaggio in illiria sinceramente non mi piace!

    Francamente anch'io lo trovo abbastanza irritante, mi sbatto per espugnare siracusa e unificare la magna grecia, e nel farlo scopro che il mio nemico è ancora vivo chissà dove pronto a rompere le balle... e magari sono già in guerra spietata con Cartagine!

    Almeno in Empire se conquistavi una nazione in Europa il suo impero coloniale crollava e le colonie diventavano indipendenti, sennò sai che rottura andare a cercare gli spagnoli in Messico!

    Quando si parla di queste cose molti dicono che rendendo il gioco più verosimile da questo punto di vista diventerebbe noioso ("un atlante storico"), ma io non pretendo che segua le mosse storiche passo per passo, sarebbe anche impossibile farlo, e comunque ci sono un sacco di variabili che possono cambiare le situazioni (basterebbe il diverso esito di una battaglie).
    Può succedere qualsiasi cosa, va benissimo, ma cose come sto esodo di popoli che fugge invece di difendere il proprio regno personalmente non mi piace per niente... un esercito deve difendere il proprio paese formato dalle città e dal popolo che le abita! A Roma c'è il senato, se Roma cade chi è da gli ordini all'esercito?

    Comunque a parte tutto, tornando al discorso iniziale, il fatto che l'IA sia fatta bene è facile da smentire, basta guardare gli assedi!
    [Modificato da Wanax93 20/01/2014 20:01]
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    Antioco il Grande
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    Praefectus Fabrum
    00 20/01/2014 19:48
    Io non voglio l'atlante storico. Ma non esiste che mollino la propria capitale, magari extra figa con mura e tutto, per andarsene in colonia in India in un villaggio pidocchioso. Mi spiegate come farebbe la fazione a riprendersi? Serve solo ad allungare una guerra ormai vinta. Seguendo la campagna punica di Sirius ho visto che i Siracusani mollano Siracusa, che diventa etrusca, e si piazzano in Epiro; i Garamanti, lasciata l'ultima città, vagano per il deserto, fin quando i Punici non li chiudono su una spiaggia e li massacrano (cosa che avviene dopo un inseguimento che dalla Garamantia si conclude in Marocco, diversi turni dopo. Come se il giocatore non avesse altri modi per impiegare quelle truppe e quel generale che giocare ad acchiapparella con quattro sbandati).

    Ma dove s'è visto mai? Ma stiamo scherzando? La logica la buttiamo nel cesso, allora? Lasciare la propria capitale significa far compiere un esodo ad un intero popolo, non a quattro reparti armati, spostare donne, vecchi, bambini, malati, schiavi, tutto per far cosa? Restare su navi che vagano per il Mediterraneo senza metà per poi finire alle Baleari, proveniendo dall'Egitto, ad esempio? Se a voi sempra sensato non tentare neppure di difendere il proprio paese, avendone i mezzi, e riempire navi su navi con le truppe che potrebbero presidiare la capitale e difenderla, non so!

    Per gli Ateniesi fu un trauma lasciare, temporaneamente e per andare sull'isola di fronte, non in Britannia, la propria città, i propri templi, le proprie case, per difendersi dai Persiani. E comunque misero al riparo i civili, ma l'esercito rimase lì a combattere; non dissero: "ci sono i Persiani, andiamo in Sardegna!"

    [Modificato da Antioco il Grande 20/01/2014 19:51]
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    pierluigipecorale
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    00 20/01/2014 20:38
    Ma al di là del senso di appartenenza in una capitale, tipico dell'antichità, ma cmq la capitale di una nazione, civiltà,o quello che volete è anche il centro politico il punto nevralgico della suddetta nazione o civiltà o città stato(a maggior ragione) pertanto sul piano strategico la capitale la si difende a morte, ma questo esula dal contesto storico, perchè anche in tempi recenti le guerre finiscono in genere, quando la capitale cade in mano nemica. Stalin fece tornare con il razzo sul cu°°o le divisioni siberiane pur di difendere mosca, la guerra in vietnam finisce quando cade hanoi, napoleone si arrende quando gli alleati entrano a parigi, la prima guerra mondiale il fronte di ypres e verdun(la linea somme - marna) era di vitale importanza per difendere parigi altrimenti qualsiasi libro di storia vi dice che la germania avrebbe vinto. Ma ce ne sono migliaia di casi come questi. Ora nel caso specifico del periodo antico, a maggior ragione, dove da una parte ci sono le città stato(atene, sparta, roma e cartyagine) dall'altra regni ellenistici di stampo orientale come monarchia, ma che poggiavano il loro potere sulle strutture, personale burocratico e la ricchezza delle capitali.
    QUa sembra fischi per fiaschi, oh arrivano i romani scappiamo nel deserto(che poi come cavolo fa un intera armata a vagare per il deserto non lo capirò mai).
    I popoli seminomadi quanto meno, a parte che non avevano il senso dello stato, il concetto di civiltà urbana, ma almeno si strascinavano con mogli e figli. Giustamente in rome I barbarian invasion lo rappresentava(semplificando ovviamente), qua niente, un esercito solo che vaga cosi tanto per. Ma stiamo scherzando? :homer


    EDIT: scusate sto raidando, per concludere rimane e qui mi spiace non è un giudizio soggettivo, ma oggettivo; un gioco rts a turni sul piano tattico, strategia zero. Se giochiamo a battle arena o come se chiama è simile senza il peso della mappa strategica xD
    [Modificato da pierluigipecorale 20/01/2014 20:42]
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    Wanax93
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    00 20/01/2014 21:29
    Re:
    philo71, 20/01/2014 12:36:

    Semplicemente, invece di difendere il loro ultimo territorio contro un avversario chiaramente più potente, l'IA ha preferito attaccare e conquistare un altro territorio di altra fazione molto più debole e da lì ripartire. In pratica l'IA considera non solo gli eserciti della regione ma anche la forza dell'intera fazione, si ritira e va ad attaccare la più debole...se questa è un IA stupida.



    Direi che è un'IA decisamente stupida... scusa, mettiti nei panni del tuo nemico:
    hai un solo insediamento da difendere contro un nemico più potente di te e che fai? Sprechi altri uomini per attaccare un'altra fazione più debole di te allargandoti a nord...
    E poi cosa fai?! Il tuo nemico continuerà a macinare terreno e tu, con questa tattica, continuerai ad attaccare fazioni più deboli finché non arrivi al mare (se non finisci gli uomini prima), e poi? Emigri in Islanda!
    Così non fai altro che prolungare una guerra persa!
    E poi gli insediamenti appena conquistati ti danno dei gran problemi di ordine pubblico e devi ricostruire gli edifici danneggiati, quindi non serve a niente "ricominciare da lì"!
    Al di là di tutto, anche dal punto di vista pratico, io non la trovo affatto una mossa intelligente, serve solo a infastidirti, ma ormai quella fazione è spacciata!

    [Modificato da Wanax93 20/01/2014 21:37]
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    Antioco il Grande
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    Praefectus Fabrum
    00 21/01/2014 10:03
    Già in R1 c'era questa fastidiosa situazione (e pure in Med2).

    I Seleucidi le stanno prendendo dagli Egiziani che si fregano città su città? Allora, invece di concentrarsi sulla guerra egiziana, i Seleucidi attaccavano un'altra fazione confinante, che era per i cavoli suoi, allargando il fronte. Risultato: finivano distrutti da due nemici invece di uno. La situazione è la stessa, solo che qui c'è l'armata che molla tutto e se ne va (in R1 le truppe difendevano comunque le città che possedevano anche se attaccavano altri).

    Questa cosa ha dell'assurdo. Dalla notte dei tempi le guerre si fanno per proteggere le proprie case, invece questi vanno a spasso. Ma lo potevano dire agli Afgani che, davanti ai Sovietici, potevano spostarsi in Iran o Pakistan, invece di star lì a fare i difficili!
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    MegaRutto
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    00 21/01/2014 10:17
    E' esattamente quello che ho detto: l'IA è SEMPRE stato IL limite dei TW.
    Con Shogun 2 mi ero illuso che stessero per implementarla e migliorarla in vista di un magnifico Rome2 (e lo hanno anche dichiarato) e invece è la solita minestra.

    In conclusione secondo me rimane un gioco godibile e divertente. Con le ultime patch è migliorato non poco (vedi anche scontri navali) e migliorerà ancora. Un titolo ammazza tempo perfetto e con battaglie che io reputo cmq spettacolari (se uno ama la storia antica...), assedi a parte. Certo l'aspetto strategico-gestionale è stato un pò troppo ridimensionato (in vista delle console ??) e rispetto al capolavoro atteso c'è una grossa delusione, però io lo sto giocando divertendomi. EU4 per esempio è profondissimo e iper dettagliato, ma mi fa addormentare.

    Dopo la furiosa inka**atura del lancio e le varie imprecazioni su questo ed altri forum sono tornato su posizioni più "moderate" ... hehe.
    [Modificato da MegaRutto 21/01/2014 10:19]
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    Canturium
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    Miles
    00 21/01/2014 10:36
    Un'altra cosa assurda che ho notato che spesso popoli confinanti (magari anche ostili) entrano nel tuo territorio e si mettono a far battaglia con i ribelli. ok che a volte può essere comodo.. ma non ha cmq senso..
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    Iulianus Apostata
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    00 21/01/2014 12:23
    Re:
    MegaRutto, 20/01/2014 17:17:

    Ma fatemi capire: volete un gioco o un atlante storico dove si conoscono già tutte le evoluzioni ?
    Ripeto i TW mettono i pezzi (storicamente verosimili) sulla scacchiera, poi la partita la fa il giocatore.

    Purtroppo i limiti dell'IA rendono -talvolta- totalmente surreali alcune scelte, ma anche questa ormai -purtroppo- è una caratteristica dei TW.
    Parlo sempre di vanilla.



    Non è che vogliamo un atlante storico...va bene che la storia del gioco deve stare nelle mani del giocatore, ma almeno si cerchi di porre dei limiti o vincoli che inducano certi popoli ad apprezzare le proprie terre, a non abbandonarle, in modo da rispettare un minimo di storicità.
    Poi non è che voglio vedere per forza Cartagine capitolare nel 146 a.c., o Numantia nel 133 a.c., sia chiaro...
    Che poi l'IA sia un limite ok, ma giocando a rome 1, non mi pare che i greci si siano allontanati dalla Grecia, o altre cose.

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    IULIANUS IL VOLSCO

    Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

    Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

    Su Amazon.it
    https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



    «..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

    (Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

    «Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

    -SOLDATO IGNOTO-

    «Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

    -Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

    «furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

    -Platone, "libro delle leggi"-

    «Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

    Gianni Granzotto, "Annibale"

    «..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

    Gianni Granzotto,"Annibale"

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    Wanax93
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    00 21/01/2014 12:36
    Re:
    Canturium, 21/01/2014 10:36:

    Un'altra cosa assurda che ho notato che spesso popoli confinanti (magari anche ostili) entrano nel tuo territorio e si mettono a far battaglia con i ribelli. ok che a volte può essere comodo.. ma non ha cmq senso..




    Sì è capitato anche a me... magari uso gli agenti per far rivoltare un insediamento nemico e dal nulla spunta un' esercito che non centra niente (magari anche nemico della fazione in questione) e distrugge i ribelli aiutando inconsapevolmente l'altra fazione, infatti è impossibile far rinascere un popolo usando gli agenti (anche se teoricamente dovrebbero servire anche questo).
    l'IA è così: vede un esercito ribelle, quindi "nemico", e lo distrugge senza pensare che magari se risorgesse una fazione sarebbe vantaggioso anche per lui.
    Il fatto che l'IA vada a fare azioni al di fuori del proprio territorio anche in situazioni inopportune come questa non è una cosa positiva secondo me, dimostra la sua poca lungimiranza!
    Almeno con D&I hanno allargato l'opzione di far rinascere una fazione distrutta anche ai popoli non barbarici! Se no per popoli come i romani sarebbe impossibile!
    [Modificato da Wanax93 21/01/2014 12:41]
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    pierluigipecorale
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    00 21/01/2014 17:46
    Ma non è il senso "minimo di storicità" è l'impianto che mi proponi deve essere storico e realistico, altrimenti dammi mazinga zeta e distruggo tutti.
    Per fare un esempio, non si può vedere eserciti neutrali che valicano i confini. E' ridicolo, non mi ci strappo i capelli certo, ma è una delle cose che fa si l'ia si impappini a morte, tipo i ribelli che dite voi.
    L'ia cosi per giunta, non rende, non la storicità, la verosomiglianza della situazione strategica e politica, in cui il giocatore deve interpretare e agire come meglio crede e stravolgere a suo piacimento la storia; ma cosi anche l'ia non solo il giocatore. Qua è tutto casuale e senza senso.
    Per farvi capire il mio pensiero, non è che rome II doveva essere un euIV. Io con shogun II mi so divertito tantissimo, certo il periodo non mi esalta, ma il gioco aveva dei presupposti interessanti, l'ia si comportava decentemente(non era brillantissima), la diplomazia aveva senso, le risorse strategiche dovevi usarle, prenderle e commerciarle. C'erano anche i matrimoni dinastici(capitava anche nell'antichità eh).
    Io rimango dell'idea che hanno fatto questo prodotto con lo scopo di allargare il più possibile l'utenza, se era strategico risultava un gioco di nicchia, con una sua porzione di mercato ben definito. Hanno allargato l'orizzonte scontentando chi come me tiene molto al lato strategico del gioco. Mica gioco per pettinar bambole.
    Io mi so perso tra le patch e attualmente non ci sto giocando, aspetto quando finalmente la finiscono con tutte ste patch. Ma quante ne sono uscite? Bho io non lo so, benchè seguo il forum.
    Ritornando alla domanda iniziale, per me lascia perdere per il momento, quando finiscono di far uscire tutte ste patch e con prezzo scontato prendilo. Purtroppo non puoi manco provare una demo.
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    Iulianus Apostata
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    00 21/01/2014 23:32
    Re:
    pierluigipecorale, 21/01/2014 17:46:

    Ma non è il senso "minimo di storicità" è l'impianto che mi proponi deve essere storico e realistico, altrimenti dammi mazinga zeta e distruggo tutti.
    Per fare un esempio, non si può vedere eserciti neutrali che valicano i confini. E' ridicolo, non mi ci strappo i capelli certo, ma è una delle cose che fa si l'ia si impappini a morte, tipo i ribelli che dite voi.
    L'ia cosi per giunta, non rende, non la storicità, la verosomiglianza della situazione strategica e politica, in cui il giocatore deve interpretare e agire come meglio crede e stravolgere a suo piacimento la storia; ma cosi anche l'ia non solo il giocatore. Qua è tutto casuale e senza senso.



    Ma io infatti parlavo di quello. Il presupposto minimo della storicità deve però esserci: nel senso che, ad es., gli Spartani non dovrebbero tendere ad abbandonare Sparta. Altrimenti si può parlare anche di realismo...ma se la tendenza a non abbandonare la terra natìa deve distinguere i barbari dalle fazioni civilizzate (come era storicamente, almeno a grandi linee), allora questa è storicità, non realismo generico.
    Il gioco deve partire da presupposti storici o verosimilmente tali, o simili (rome 2 certo non è un mod) e il giocatore è sì libero di cambiare la storia, sempre entro i binari del realismo (ma questa prerogativa ultima è più di un mod storico che di rome 2)

    fare della fantastoria, a campagna inoltrata, certo non è male (noi spesso siamo schiavi del realismo e della storicità; un pò di fantasia, madre della creatività artistica, non guasterebbe)




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    «..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

    (Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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    «Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

    Gianni Granzotto, "Annibale"

    «..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

    Gianni Granzotto,"Annibale"

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    00 22/01/2014 02:14
    Si sono d'accordo, nessuno vuole i binari almeno credo, ma na cornice dove posso interagire deve essere realistico e storico.
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    00 23/01/2014 14:25
    Re: Re:
    Wanax93, 20/01/2014 21:29:



    Direi che è un'IA decisamente stupida... scusa, mettiti nei panni del tuo nemico:
    hai un solo insediamento da difendere contro un nemico più potente di te e che fai? Sprechi altri uomini per attaccare un'altra fazione più debole di te allargandoti a nord...
    E poi cosa fai?! Il tuo nemico continuerà a macinare terreno e tu, con questa tattica, continuerai ad attaccare fazioni più deboli finché non arrivi al mare (se non finisci gli uomini prima), e poi? Emigri in Islanda!
    Così non fai altro che prolungare una guerra persa!
    E poi gli insediamenti appena conquistati ti danno dei gran problemi di ordine pubblico e devi ricostruire gli edifici danneggiati, quindi non serve a niente "ricominciare da lì"!
    Al di là di tutto, anche dal punto di vista pratico, io non la trovo affatto una mossa intelligente, serve solo a infastidirti, ma ormai quella fazione è spacciata!





    Infatti mi sono messo nei panni del mio nemico, anzi ho visto quello che ha tentato di fare. Prima di tutto ha evitato una sconfitta certa conquistando un altro territorio molto facilmente. Il turno successivo stava già tentando di espandersi per ottenere una certa potenza. Io non potevo inseguirli subito per evidenti problemi di gestione degli ultimi territori conquistati e ho dovuto far giungere legioni da altre parti per sconfiggerli definitivamente. Cosa che tra l'altro non avrei fatto se non avessi avuto come obbiettivo specifico la distruzione dei Volci. E quindi la fazione avrebbe prosperato ancora e mi ha comunque creato diversi problemi. Ed è quello che secondo me deve fare l'IA di un gioco, tentare in tutti i modi di resistere. Non volevate un gioco difficile? E così ha fatto l'Egitto contro Cirene e per poco non è riuscita a contrattaccare. A me personalmente non interessa che l'IA si comporti in maniera storica e dica "Ok sono l'Egitto non mi posso muovere facciamoci pure distruggere". Il bello dei TW è proprio che dopo la situazione storica iniziale può succedere di tutto. E in Rome2, con questa mappa immensa e così tante fazioni, questo è ancora più vero. E a me piace così, ovviamente gusto personale. Non mi piacerebbe sapere già all'inizio che Cirene non conquisterà mai l'Egitto, che l'Armenia non otterrà mai il potente impero che invece ha nella mia campagna. Non sto leggendo un libro, sto semplicemente giocando e voglio che il gioco cambi sempre e sia influenzato il più possibile da quello che faccio.
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    00 23/01/2014 18:28
    Si ma non cosi, non è logico lasciare la provincia tua capitale per una provincia sperduta perchè se non nell'immediato, la perdi cmq sicuramente. La situazione che descrivi è frutto di un 'ia con forti handicap, dove appunto non sa che fare. Ovvio che ci sono fattori e variabili che perdi la capitale. Ma la perdi con armi in mano(cosi spero per te xD, lo fai anche tu) e riprovi a riprenderla. Al di la della storia, ti abbiamo spiegato e per motivi razionali e strategiche che non puoi perdere la capitale e se la perdi fai di tutto per riprenderla.
    DIfficile? Spero che era provocazione, rome II tutto è tranne difficile.
    Poi se a te piace, bhe legittimo che ti piaccia nessuno dice il contrario, ma farmi passare un gioco così per difficile e con un 'ia intelligente, mi spiace ma non conosci la strategia ne i giochi strategici veri. Oppure non hai altri metri di paragone.
    Eppure in svariati post molti utenti hanno dimostrato come questo gioco, sul piano IA, ma anche in altri, ha grossi handicap. E stiamo qui ancora a scrivere dei pregi o difetti di sifatto gioco, deprimente e dir poco, perchè sono passati mesi dove il gioco in parte è migliorato(aspetti cmq poco importanti sul piano strategico) ma sostanzialmente è rimasto al 3 settembre. Sulle migliorie si può discuttere pro e contro, ma io lo ritengo insufficiente. Ma sulla base il gioco non regge il confronto non con altri giochi(altro pianeta) ma anche e soprattutto con shogun II suo predecessore.
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    00 23/01/2014 18:48
    Re: Re: Re:
    philo71, 23/01/2014 14:25:




    Infatti mi sono messo nei panni del mio nemico, anzi ho visto quello che ha tentato di fare. Prima di tutto ha evitato una sconfitta certa conquistando un altro territorio molto facilmente. Il turno successivo stava già tentando di espandersi per ottenere una certa potenza. Io non potevo inseguirli subito per evidenti problemi di gestione degli ultimi territori conquistati e ho dovuto far giungere legioni da altre parti per sconfiggerli definitivamente. Cosa che tra l'altro non avrei fatto se non avessi avuto come obbiettivo specifico la distruzione dei Volci. E quindi la fazione avrebbe prosperato ancora e mi ha comunque creato diversi problemi. Ed è quello che secondo me deve fare l'IA di un gioco, tentare in tutti i modi di resistere. Non volevate un gioco difficile? E così ha fatto l'Egitto contro Cirene e per poco non è riuscita a contrattaccare. A me personalmente non interessa che l'IA si comporti in maniera storica e dica "Ok sono l'Egitto non mi posso muovere facciamoci pure distruggere".




    Gli evidenti problemi di gestione ce li hai tu come dovrebbe averceli l'IA, quindi non ha comunque senso espandersi a Nord se le stai prendendo a sud, aumenti i problemi invece di risolverli!
    L'Egitto non dovrebbe dire "Ok sono l'Egitto non mi posso muovere facciamoci pure distruggere", dovrebbe dire "OK sono l'Egitto e se qualcuno mi invade lo respingo", non risolvi niente scappando in Palestina senza neanche combattere, anzi perdi gran parte del tuo potere!
    E poi cosa vuol dire "l'Egitto contro Cirene e per poco non è riuscita a contrattaccare", l'Egitto doveva contrattaccare quando è stato invaso, non dopo che ha perso la valle del Nilo!!
    Come fai a dire che è difficile? Cose c'è di difficile nell'inseguire uno che scappa, casomai è snervante e fastidioso!

    philo71, 23/01/2014 14:25:



    Il bello dei TW è proprio che dopo la situazione storica iniziale può succedere di tutto. E in Rome2, con questa mappa immensa e così tante fazioni, questo è ancora più vero. E a me piace così, ovviamente gusto personale. Non mi piacerebbe sapere già all'inizio che Cirene non conquisterà mai l'Egitto, che l'Armenia non otterrà mai il potente impero che invece ha nella mia campagna. Non sto leggendo un libro, sto semplicemente giocando e voglio che il gioco cambi sempre e sia influenzato il più possibile da quello che faccio.



    Come al solito quello che dicevo è stato frainteso, come sempre quando si parla di queste cose, evidentemente non so spiegarmi...
    Lo so che può succedere qualsiasi cosa, a me va BENISSIMO se l'Armenia fonda un impero, ma se nel farlo abbandona l'Armania (provincia) per andare a conquistare l'Anatolia allora no!
    Non si parla di storicità, si parla di TATTICA, se io voglio conquistare la Spagna mi assicuro di avere una posizione sicura in patria, non è che abbandono Roma circondata dai nemici per andare a conquistare Tarraco!!

    E poi ribadisco per l'ennesima volta che non è vero che il gioco "cambia sempre", un sacco di situazioni si ripetono sempre! Cirene che conquista l'Egitto è un esempio ricorrente, se capita così spesso forse c'è qualche squilibrio nel gioco!
    Adesso con le ultime patch questo aspetto è decisamente migliorato, e questo lo riconosco, però basta dire che "il gioco varia sempre" e che può "succedere di tutto", perché certe cose non capitano mai! Io ho fatto una decina di Campagne e ti giuro sulla mia testa che non ho mai visto Roma espandersi al di fuori dell'Italia! (parlo del vanilla s'intende)
    [Modificato da Wanax93 23/01/2014 19:07]
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    00 25/01/2014 19:05
    Re: Re: Re: Re:
    concordo con Wanax in toto. Sebbene alcuni mods ( io uso DeI) abbiano fatto fare al gioco dei decisi salti di qualità l'IA compie cose demenziali. Il primo dovere è difendere il proprio territorio d'appartenenza e poi, ma solo poi, si possono attaccare altre fazioni.E' come se la Germania hitleriana circondata da russi e americani su tutti i fronti occupasse la Groenlandia...la cosa si commenta da sè. Circa la storicità concordo con chi pretenderebbe un minimo di rispetto per le fazioni classiche. Una cosa che mi manda al manicomio, anche con DeI, è che dopo pochi turni spariscono i Suebi....la più fiera fazione germanica. Non è la stessa cosa combattere contro i turdetani e cessetani. Il gioco perde fascino, secondo me...
    [Modificato da Ricimero 25/01/2014 19:07]
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    00 26/01/2014 03:32
    Non è tattica xD, ma strategia, la tattica è come dispieghi e li muovi le unità sul campo di battaglia, sulla mappa campagna è strategia cioè cosa fai per vincere la guerra per dirla semplicemente mentre la tattica e cosa fai per vincere la battaglia.
    Ma ovvio che è ripetitivo, avrà si e no 4 paramentri l'ia per non parlare della ripetitivà delle nostre azioni su talune fazioni, vedi roma: distruggi gli etruschi poi vai in sicilia, prendi la sardegna sbarchi in africa, sempre cosi. Oppure sparta: prendi atene, prendi la tessaglia, prendi la macedonia, prendi l'epiro, prendi creta, aohu sto gioco ogni volta mi fa fare sempre le stesse cose. Figurati l'ia, automatico che l'epiro dopo pochi turni s'affonda, automatico che cartagine perde cartagine(cartagine è veramente na pippa), automatico che i stati clienti seleucidi più a est si ribellano. Oh poi capita, raramente molto raramente, che qualcosina cambi, ma giusto qualcosina.
    [Modificato da pierluigipecorale 26/01/2014 03:37]
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    00 26/01/2014 09:54
    Perdonami l'uso improprio del termine tattica :lol , comunque il discorso non cambia!
    Le nostre azioni non sono necessariamente ripetitive (nel mio caso sì perché tendo a seguire gli obbiettivi delle missioni), è l'IA che ripete spesso le stesse mosse, eppure trovo scritto dappertutto che "ogni partita è una storia a se" e "in Rome II può succedere di tutto"!
    Basta guardare Cartagine nel vanilla, l'hanno frazionata in tre parti e per forza che sarà sempre una pippa in tutte le partite!
    [Modificato da Wanax93 26/01/2014 09:59]
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    00 27/01/2014 11:51
    Ma infatti a mio parere alla ca sta sulle palle cartagine, pure in rome I era na pippa assurda, ma tornando in rome II io come players per cause di mosse strategiche faccio sempre le stesse cose, il che non ha senso in un gioco strategico.
    Per concludere l'altro ieri sera mi sono fatto una partita con cartagine, le cose assurde che ancora non risolvono è veramente incredibile, assedio di cartago nova: arrivano con le scale inizialmente sono bloccati alla base delle scale poi salgono(finalmente) arrivano sulle mura ma intanto le baliste dei loro compari distruggono un pezzo di mura, rimangono fermi li sulle mura bloccati e farsi massacrare dalle torri. Non solo nella breccia di mura, difesa da me con opliti in assetto chiuso, carica il loro generale...e muore ovvio. Doveva essere un assedio disperato fatto con milizie oplite e mob, vinta facilmente.
    Mappa campagna: come al solito siccome sono Cartagine, ripeto alla ca cartagine non la possono vedere, mi dichiarano tutti guerra senza senso(fazione annone non barca). Roma mi dichiara guerra anche se ancora non mette a ragione gli etruschi, come dire per favore aiuta gli etruschi a vincere la guerra... Difatti non arriva mai un armata romana a insidiarmi, anzi respingo un assedio romano ad alalia, territorio etrusco aiutando una fazione di cui inizialmente preso alla conquista iberica non me ne fregava na mazza. Ora è vero che l'ia non può sapere i miei piani, ma non si va dichiarare guerra su un altro settore soprattutto in considerazione al fatto che non ti sono manco confinante se hai un'altra guerra aperta che ancora non finisci. Quando infatti mi dichiarano guerra gli etruschi controllano ancora rimini ed alalia. Non ti dico le altre fazioni a parte i turdetani(protagonisti dell'assedio descritto poc'anzi)nessuno mi attacca eccetto i phazani che prendono una regione(non ricordo quale) ai libici miei clienti. Commercio: inizio chiedendo ai libici, mio stato cliente, di commerciare si rifiutano e mi manda in bestia uno stato cliente che si rifiuta di commerciare al proprio "padrone", dopo 3 turni arrivano i libici e mi chiedono di commerciare pagandomi...
    Non mi dilungo troppo anche perchè non tutto me ne ricordo, questa partita fatta con la patch più recente mi pare l'ottava(ottava nel giro di 4 mesi media due patch al mese, mai visto in nessun gioco) e penso di aver detto tutto.
    [Modificato da pierluigipecorale 27/01/2014 11:51]
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    00 27/01/2014 12:01
    Ma infatti è assurdo! Non capisco proprio perché aprire un secondo fronte di guerra se nel primo già fai fatica... le prendi da due nemici invece che da uno!
    E comunque questo modo di agire non è certo innovativo, è tale e quale ai TW più vecchi in cui l'IA era un po' penosa... da Rome 1 non siamo migliorati per niente, eppure ci avevano promesso l'IA più avanzata che si fosse mai vista in un TW, e invece siamo rimasti a 8 anni fa (tranne per quel che riguarda gli assedi, quelli sono pure peggiorati).
    Almeno però in Rome 1 le città le difendevano, qui spesso le lasciano sguarnite! Bah!!
    [Modificato da Wanax93 27/01/2014 12:02]
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