Re:
Romolo Augustolo, 30/06/2010 0.06:
scusate ma allora chi sarebbe stato a incendiare roma? è un incendio casuale? scusate la mia ignoranza ma non so assolutamente nulla, io ero sinceramente rimasto a nerone!
Pare che l'incendio sia nato dal Circo Massimo, in una bottega (al piano terra c'erano i negozi), probabilmente avevano lasciato accesa una lanterna o qualcosa del genere, che poi è caduta e si propagato l'incendio. Purtroppo la notte del 18 Luglio tirava un forte vento che aiutò le fiamme a propagarsi.
Poi la Roma di Nerone era in grandissima parte di legno (anche in seguito, ma impararono dalla lezione che era meglio costruire in pietra ogni volta che fosse stato possibile)...
C'erano 7 coorti di vigili a Roma ( 1 coorte ogni 2 distretti, che erano 14 in totale), per un totale di circa 3-4000 uomini. I mezzi dell'epoca consentivano soltanto di distruggere gli edifici vicini alla fonte dell'incendio per evitare che si propagasse, ma come ho detto, il vento era troppo forte.
A discolpare Nerone ci sono molti aspetti:
1) Tacito, lo storico più importante, dice che non sa se l'incendio fosse stato accidentale o meno.
2) Era una notte di luna piena il 18 Luglio del 64 d.C., per cui se Nerone avesse mandato qualcuno ad appiccare un incendio li avrebbero notati.
3) Ancora dopo l'incendio la folla adorava Nerone, cosa che contrasta con alcuni storici (noi abbiamo solo le fonti di chi era a lui avverso) che dicono di Nerone sul punto di essere linciato (non si capisce poi come abbia fatto a regnare per altri 4 anni e a costruirsi la Domus Aurea, una villa a dir poco gigantesca nel cuore di Roma, nel Foro)
4) Bruciò anche la casa di Nerone, la domus Transitoria (lui durante l'incendio si trovava ad Anzio), dove stava prima Nerone, senza che l'imperatore riuscisse a salvare moltissime opere d'arte che adorava e che si trovavano al suo interno (se fosse stato lui l'incendiario, le avrebbe trasferite prima dell'incendio)
5) Durante la congiura dei Pisoni (di poco successiva all'incendio), un tribuno del pretorio, mi sembra Subrio Flavo, pronunciò in pubblico un discorso nel corso del suo processo, che viene riportato da Tacito sempre negli Annales e che dice una cosa del genere:" Io ti amavo, finchè non sei diventato matricida, uxoricida(questo già lo sapevano tutti), musico, auriga (musica per le sue orecchie) e
incendiario".
Se è vero quello che dicono gli storici avversi a Nerone, cioè che la folla lo odiava, e se era vero che era stato lui, Nerone, forse pazzo ma non stupido, non avrebbe mai prestato il fianco all'ira della folla. Molto probabilmente non si aspettava neanche lontamente che il tribuno potesse dire una cosa del genere, perchè sapeva che era falsa.
6) Se fosse vero quello che dicono certi storici, cioè che la plebe attribuiva la colpa a Nerone, non si spiega come mai l'imperatore, precipatosi a Roma per aiutare i soccorsi non sia stato fatto a pezzi dalla folla, anzi.
L'unica cosa che lascia perplessi è che quando l'incendio si estinse (dopo circa 7-10 giorni mi sembra), dopo non molto riprese vigore e la città bruciò ancora a lungo (pare che appunto siano stati bruciati un po' di edifici circostanti per creare una zona cuscinetto).
Fu per quest'ultimo motivo che fu possibile mettere in giro la diceria secondo cui lui era l'incendiario.