Buongiorno a tutti. Dal momento che in questa sezione nell'afa di Agosto scarseggiano le discussioni interessanti
ho pensato di proporne una con la forma del "What if", formula che generalmente da vita a lunghe discussioni avvincenti.
Nel 23 a.C, appena quattro anni dopo la sua nomina di Augusto e l'assegnazione del Consolato rinnovabile e otto anni dopo la sconfitta di Marco Antonio ad Azio, l'Imperatore si ammalò gravemente.
Per questo motivo fece sposare la figlia Giulia con Claudio Marcello, all'epoca ancora molto giovane, che agli occhi di tutti doveva essergli erede. La situazione peggiorava notevolmente tanto che Augusto passò l'anello con il sigillo a Marco Agrippa, suo fedele amico, e diede ai senatori un resoconto delle forze armate e dei bilanci di Roma.
Solo una azzardata quanto fortunosa cura del medico Antonio Musa lo salvò da morte certa.
E se invece fosse morto? Cosa sarebbe successo?
Secondo me Agrippa non avrebbe avuto la risoluzione necessaria per tenere saldo l'Impero, non essendo tra l'altro un politico capace, ed il senato non avrebbe riconosciuto a Marcello tutte le prerogative che nel 14 d.C. riconobbe a Tiberio. Si sarebbe precipitati in una nuova spirale di guerre civili che sarebbe terminata con un ritorno alla repubblica, perché nessuno si era ancora abituato o addirittura reso conto del regime imperiale.
Sono curioso di sentire le vostre opinioni in merito.