Il vero problema è che fino alla II guerra punica non c'è traccia di narrazione storica a Roma. I primi a narrare questi eventi sono, in quegli anni, i poeti Nevio ed Ennio e lo storico Fabio Pittore, che già raccontano la storia del ratto, gli storici seguenti partono da lì. Inoltre, come già gli antichi annotavano, tutte le eventuali notizie più antiche erano andate distrutte con il sacco dei Galli nel IV sec.; si era poi fatto in modo di ricostruire la parte più antica e tra errori sinceri e manipolazioni volute è difficile liberare il vero dal falso. Non dimentichiamo che molte notizie sono giunte incomplete, basti pensare alla storia di Servio Tullio riferita dall'imperatore Claudio, di cui non c'è traccia negli storici conservati, ma che è in buona parte confermata dall'archeologia.
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)