non so voi ma il 4° e 5° secolo lo vedo come lo spartiacque della storia europea-mediterranea tra oriente e occidente
le loro sorti sono più una conseguenza economico-poliche che altro
soprattuto la chiesa ha creato la grande differenza, in occidente la divisione tra stato e chiesa e potere spirituale sono rimasti separati, l'amministrazione dello stato è scivolata verso la decentralizzazione e a una riduzione della burocrazia (portando prima alla frammentazione, poi al feudalesimo e poi, dopo secoli alla nasciata degli stati nazionali, non ovunque), "l'unità occidentala" era rimasta quella spirituale, il papa ne era capo e l'economia si polarizza nel modo che noi tutti conosciamo
invece in oriente i due poteri si sono fusi nella persona dell'imperatore! l'accentramento dello stato bizantino darà vita al suo apparato burocratico e comunque si "ricadrà" nel classico schema verticistico delle società orientali, ma con le sue eccezioni (per esempio a Costantinopoli la "nobiltà di sangue" non sarà uno sbarramento alle varie cariche dello stato)
sta di fatto che il tardo impero e l'alto medioevo sono dei periodi che trovo affascinanti! qui c'è in germe tutto il mondo moderno è il periodo di transizione tra il monto antico/classico e il medioevo come lo conosciamo, non è per forza un periodo di decadenza (in certi ambiti si ma non in tutti) quanto di cambiamente, la naturale evoluzione del mondo romano?
e poi il feudalesimo,l'araldo del medievo occidentale non nasce forse dall'unione di componenti romane e germaniche insieme? la struttura latifondiaria e gli schiavi/ servi delle gleba romani su cui si è innestato l'ordinamento politico/militare germanico (usando termini sassoni/vichinghi perliamo di Jarl/Earl-Huscarl , che non sono altro che il concetto di vassallo-valvassino-valvassore
secondo voi è troppo OT?? mi andava di scriverlo...