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Ultimo Aggiornamento: 08/02/2010 00:00
27/01/2010 20:27
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A me personalmente è piaciuto. Sul fatto che la trama risulterebbe poco originale non ne sarei molto sicuro e forse esprime molto più di quanto non sembrerebbe sulle prime. Questa tendenza del "pocahontas futuristico" sta diventando un luogo comune. Leggete a riguardo forse la migliore recensione sul film (purtroppo in inglese) di un famoso sceneggiatore statunitense:http://www.truby.com/im_avatar.php. Avatar è un epopea, è un film EPICO (inteso come genere) non molto dissimile dal Signore degli Anelli e dal genere epico letterario. Cameron interpreta bene l'epica popolare ecco perchè Avatar ha fatto successo ed è piaciuto (ma anche dalla mastodontica campagna pubblicitaria); gli effetti speciali sono solo un contorno.Dire che è un film futuristico-ecologico è riduttivo.



Nell'intero corso del tempo, forse a partire dalla fine del Neolitico, sono esistiti al mondo tre tipi di persone: gli Alti, i Medi e i Bassi. Gli obiettivi di questi tre gruppi sono assolutamente inconciliabili fra loro. Lo scopo principale degli Alti è quello di restare al loro posto, quello dei Medi di mettersi al posto degli Alti. Obiettivo dei bassi, sempre che ne abbiano uno (è infatti una caratteristica costante dei Bassi essere troppo disfatti dalla fatica per prendere coscienza, se non occasionalmente, di ciò che esula dalle loro esistenze quotidiane), è invece l'abolizione di tutte le distinzioni e la creazione di una società in cui tutti gli uomini siano uguali fra loro. In tal modo nel corso della storia si ripropone costantemente una lotta sempre uguale a se stessa nelle sue linee essenziali. Per lunghi periodi si ha l'impressione che gli Alti siano saldamente al loro posto, ma prima o poi giunge il momento in cui o smarriscono la fiducia in se stessi, o perdono la capacità di governare, o si verificano entrambe le cose. Sono allora rovesciati dai Medi, che attirano i Bassi dalla loro parte fingendo di lottare per la giustizia e la libertà. Conseguito il loro obiettivo, i Medi ricacciano i Bassi alla loro condizione di servaggio, diventando a loro volta Alti. Ben presto da uno dei due gruppi rimanenti, o da entrambi, ne germina uno nuovo di Medi, e la lotta ricomincia da capo. Dei tre gruppi, soltanto quello dei Bassi non riesce mai a realizzare i propri fini, nemmeno temporaneamente. Sarebbe eccessivo sostenere che nel corso della Storia non ci siano stati miglioramenti materiali di alcun genere. Perfino in un periodo di decadenza quale quello attuale, l'uomo medio si trova in condizioni materiali migliori rispetto a qualche secolo fa, ma nessun incremento del benessere, nessun addolcimento dei costumi, nessuna riforma o rivoluzione hanno minimamente favorito l'uguaglianza fra gli uomini. Dal punto di vista dei Bassi, ogni mutamento storico ha prodotto solo un cambiamento per quanto riguarda il nome dei loro padroni.

George Orwell "1984"


"Sulla base democratica si innalza, nascondendola, la struttura oligarchica dell’edificio”. Robert Michels (1876-1936)

“I Romani hanno conquistato il mondo con la serietà, la disciplina,
l’organizzazione, la continuità delle idee e del metodo; con la convinzione
di essere una razza superiore e nata per comandare; con l’impiego
meditato, calcolato, metodico della più spietata crudeltà, della fredda
perfidia, della propaganda più ipocrita, messe in atto simultaneamente o di
volta in volta; con una risolutezza incrollabile nel sacrificare sempre tutto
al prestigio, senza essere mai insensibili né al pericolo, né ad alcun rispetto
umano; con l’arte di alterare nel terrore l’anima stessa dei loro avversari, o
di addormentarli con la speranza, prima di asservirli con le armi; infine con una manipolazione così abile della menzogna più grossolana da ingannare persino la posterità e da continuare ad ingannarci. Chi non riconoscerebbe
questi tratti?”. Simone Weil "Riflessioni sulle origini dell’hitlerismo" 1939)
27/01/2010 20:43
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Io non l'ho ancora visto, ma il paragone con il Signore degli Anelli mi ha fatto storcere moooolto (fin quasi a romperlo) il naso. Per il resto, non lo so, ripeto che non l'ho ancora visto...
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reverenter, Andronicus Trivius


"Tocca questo corpo e morirai," disse piano Laurana.
"Il tuo drago non riuscirà a salvarti. Questo cavaliere era mio amico e io non permetterò che il suo assassino profani il suo corpo."
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Re:
IMP CAES, 27/01/2010 20.27:

A me personalmente è piaciuto. Sul fatto che la trama risulterebbe poco originale non ne sarei molto sicuro e forse esprime molto più di quanto non sembrerebbe sulle prime. Questa tendenza del "pocahontas futuristico" sta diventando un luogo comune. Leggete a riguardo forse la migliore recensione sul film (purtroppo in inglese) di un famoso sceneggiatore statunitense:http://www.truby.com/im_avatar.php. Avatar è un epopea, è un film EPICO (inteso come genere) non molto dissimile dal Signore degli Anelli e dal genere epico letterario. Cameron interpreta bene l'epica popolare ecco perchè Avatar ha fatto successo ed è piaciuto (ma anche dalla mastodontica campagna pubblicitaria); gli effetti speciali sono solo un contorno.Dire che è un film futuristico-ecologico è riduttivo.




Non sono d'accordo. Tu dici che gli effetti speciali sono solo un contorno: invece io ho avuto l'impressione che ogni scena sia stata costruita per risaltare proprio il 3 D (vedi grandi panoramiche sugli elicotteri, lo sportello di vetro che si apre e si vede il primo piano, poi i l vetro e poi il personaggio attraverso, la pallina da golf che finisce nella tazza, ...
Poi insomma, definire Cameron uno dei più grandi scrittori di trame per film...fideschia anche Titanic non era tutta sta storia: amore impossibile che si realizza, tragedia, lui muore fra singhiozzi e lacrime. punto.
Anche in Avatar, scoppiazzato o meno da Pochaontas poco importa, la trama è proprio banale, scontata, piena di cliché e stereotipi.
Ti faccio un esempio paragonandolo con l'ultimo altro film k ho visto, l'uomo che fissa le capre.
Uscito da vedere quel film ero soddisfatto, perchè mi aveva interessato, avevo anche riso. C'è quando esci il film ti ha colpito.
Uscito da Avatar ho detto "Si, molto carini gli effetti speciali".

Appartiene proprio a quella categoria di film che personalmente trovo "insignificanti" "scialbi" "senza arte nè parte"
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°o¤ø, ̧ ̧,ø¤o°`°o¤ø, ̧~2oo9~W i ToKiO HoTeL ™~2o1o~°o¤ø, ̧ ̧,ø¤o°`°o¤ø, ̧

Per Favore se possibile datemi una mano qui (nn sono giochi scemi, è per la tesina):
http://totalwargamesitalia.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8793058&
28/01/2010 00:23
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Re:
IMP CAES, 27/01/2010 20:27:

A me personalmente è piaciuto. Sul fatto che la trama risulterebbe poco originale non ne sarei molto sicuro e forse esprime molto più di quanto non sembrerebbe sulle prime. Questa tendenza del "pocahontas futuristico" sta diventando un luogo comune. Leggete a riguardo forse la migliore recensione sul film (purtroppo in inglese) di un famoso sceneggiatore statunitense:http://www.truby.com/im_avatar.php. Avatar è un epopea, è un film EPICO (inteso come genere) non molto dissimile dal Signore degli Anelli e dal genere epico letterario. Cameron interpreta bene l'epica popolare ecco perchè Avatar ha fatto successo ed è piaciuto (ma anche dalla mastodontica campagna pubblicitaria); gli effetti speciali sono solo un contorno.Dire che è un film futuristico-ecologico è riduttivo.




L´unica idea interessante, sviluppata in modo completamente piatto e prevedibile é secondo me:
L´Avatar stesso e come il corpo limiti la mente umana. In quel senso il protagonista (chi non ha visto il film non continui a leggere se non vuole sapere il finale) si traslada definitivamente nel corpo dell´avatar.
In questo senso, cosí come esprime Memphe, risulta interessante.
Del resto il film contiene tutti i cliché dell´Epoca Moderna banalizzati, l´omnipotenza dell´uomo bianco occidentale, lui si crea il suo destino, l´empatia intesa come un´invasione del corpo dell´altro, com un "mettersi nelle scarpe altrui" per capirlo...ok quá divago perché sono le critiche all´epoca moderna di Leo Strauss, Hannah Arendt o Eric Voegelin (intellettuali del sec. XX) che peró é incredibile come poi li ritrovi tutti in un film come Avatar.

Non credo che Avatar abbia piaciuto aldilá degli efetti speciali sinceramente. Se il pocahontas futuristico é diventato luogo comune qualcosa vorrá dire.
Il successo economico proviene penso piú dall´idea che é un film che "bisogna andare a vedere", che tocca vedere. É la "rivoluzione" e dunque bisogna andare a vedere, é molto criticato e peró tutti lo vedono dunque vado a vederlo e non tanto perché "te lo raccomando, é un buon film" bensí perché ce la logica "é mediocre, ma bisogna vederlo".
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Come i nostri predecessori gli indiani ci accomuna un certo timore del sesso un eccesso di lamentazione per i morti e un costante interesse per sogni e visioni- JIM MORRISON



28/01/2010 09:33
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Se posso dire la mia trovo questo film una grande delusione, dopo 10 minuti riesci già ad immaginare come andrà a finire, in pratica la trama si scrive da sola , non ci voleva certo un genio, le tematiche sono comuni a moltissimi film americani , un pò di originalità non sarebbe guastata, poi sicuramente è rivoluzionario negli effetti speciali, il suo successo viene sicuramente dalla enorme pubblicità fatta.




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
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Re: Re:
Tercio Real, 28/01/2010 0.23:




L´unica idea interessante, sviluppata in modo completamente piatto e prevedibile é secondo me:
L´Avatar stesso e come il corpo limiti la mente umana. In quel senso il protagonista (chi non ha visto il film non continui a leggere se non vuole sapere il finale) si traslada definitivamente nel corpo dell´avatar.
In questo senso, cosí come esprime Memphe, risulta interessante.
Del resto il film contiene tutti i cliché dell´Epoca Moderna banalizzati, l´omnipotenza dell´uomo bianco occidentale, lui si crea il suo destino, l´empatia intesa come un´invasione del corpo dell´altro, com un "mettersi nelle scarpe altrui" per capirlo...ok quá divago perché sono le critiche all´epoca moderna di Leo Strauss, Hannah Arendt o Eric Voegelin (intellettuali del sec. XX) che peró é incredibile come poi li ritrovi tutti in un film come Avatar.

Non credo che Avatar abbia piaciuto aldilá degli efetti speciali sinceramente. Se il pocahontas futuristico é diventato luogo comune qualcosa vorrá dire.

Il successo economico proviene penso piú dall´idea che é un film che "bisogna andare a vedere", che tocca vedere. É la "rivoluzione" e dunque bisogna andare a vedere, é molto criticato e peró tutti lo vedono dunque vado a vederlo e non tanto perché "te lo raccomando, é un buon film" bensí perché ce la logica "é mediocre, ma bisogna vederlo".





Questa critica che hai fatto tu è più ammissimile delle altre che sono state dette dagli altri. I film vanno analizzati e inquadrati nel loro genere. Per il suo genere (cioè Epico) secondo me Avatar è un buon film. Dire che banalizza alcune tematiche dell'Epoca Moderna è criticarlo nel merito. Dire che è tutto effetti speciali è riduttivo. Anche io prima di vederlo pensavo che la trama era scontata e sterile; poi l'ho visto, ho letto alcune recensioni (ovviamente pro e contro), ho ragionato e poi ho capito che tanto sterile non era, che porta avanti delle tematiche valide che possono essere condivisibili o meno. Secondo me quello che ha voluto esprimere lo ha espresso bene; poi altri potrebbero dire il contrario.Pazienza.








Nell'intero corso del tempo, forse a partire dalla fine del Neolitico, sono esistiti al mondo tre tipi di persone: gli Alti, i Medi e i Bassi. Gli obiettivi di questi tre gruppi sono assolutamente inconciliabili fra loro. Lo scopo principale degli Alti è quello di restare al loro posto, quello dei Medi di mettersi al posto degli Alti. Obiettivo dei bassi, sempre che ne abbiano uno (è infatti una caratteristica costante dei Bassi essere troppo disfatti dalla fatica per prendere coscienza, se non occasionalmente, di ciò che esula dalle loro esistenze quotidiane), è invece l'abolizione di tutte le distinzioni e la creazione di una società in cui tutti gli uomini siano uguali fra loro. In tal modo nel corso della storia si ripropone costantemente una lotta sempre uguale a se stessa nelle sue linee essenziali. Per lunghi periodi si ha l'impressione che gli Alti siano saldamente al loro posto, ma prima o poi giunge il momento in cui o smarriscono la fiducia in se stessi, o perdono la capacità di governare, o si verificano entrambe le cose. Sono allora rovesciati dai Medi, che attirano i Bassi dalla loro parte fingendo di lottare per la giustizia e la libertà. Conseguito il loro obiettivo, i Medi ricacciano i Bassi alla loro condizione di servaggio, diventando a loro volta Alti. Ben presto da uno dei due gruppi rimanenti, o da entrambi, ne germina uno nuovo di Medi, e la lotta ricomincia da capo. Dei tre gruppi, soltanto quello dei Bassi non riesce mai a realizzare i propri fini, nemmeno temporaneamente. Sarebbe eccessivo sostenere che nel corso della Storia non ci siano stati miglioramenti materiali di alcun genere. Perfino in un periodo di decadenza quale quello attuale, l'uomo medio si trova in condizioni materiali migliori rispetto a qualche secolo fa, ma nessun incremento del benessere, nessun addolcimento dei costumi, nessuna riforma o rivoluzione hanno minimamente favorito l'uguaglianza fra gli uomini. Dal punto di vista dei Bassi, ogni mutamento storico ha prodotto solo un cambiamento per quanto riguarda il nome dei loro padroni.

George Orwell "1984"


"Sulla base democratica si innalza, nascondendola, la struttura oligarchica dell’edificio”. Robert Michels (1876-1936)

“I Romani hanno conquistato il mondo con la serietà, la disciplina,
l’organizzazione, la continuità delle idee e del metodo; con la convinzione
di essere una razza superiore e nata per comandare; con l’impiego
meditato, calcolato, metodico della più spietata crudeltà, della fredda
perfidia, della propaganda più ipocrita, messe in atto simultaneamente o di
volta in volta; con una risolutezza incrollabile nel sacrificare sempre tutto
al prestigio, senza essere mai insensibili né al pericolo, né ad alcun rispetto
umano; con l’arte di alterare nel terrore l’anima stessa dei loro avversari, o
di addormentarli con la speranza, prima di asservirli con le armi; infine con una manipolazione così abile della menzogna più grossolana da ingannare persino la posterità e da continuare ad ingannarci. Chi non riconoscerebbe
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29/01/2010 18:25
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Io l ho visto ieri sera e me piaciuto tanto.Premetto che pensavo che fosse un americanata




29/01/2010 19:05
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La loro moralità, i loro principi, sono uno stupido scherzo.
Li mollano non appena cominciano i problemi.
Sono bravi solo quanto il mondo permette loro di esserlo - te lo dimostro.
Quando le cose vanno male,
queste... persone civili, e perbene, si sbranano tra di loro








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Troppo bella la colonna sonora: www.youtube.com/watch?v=QtVwnZxIG5k




30/01/2010 17:04
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Re: Re: Re:
IMP CAES, 28/01/2010 17:43:





Questa critica che hai fatto tu è più ammissimile delle altre che sono state dette dagli altri. I film vanno analizzati e inquadrati nel loro genere. Per il suo genere (cioè Epico) secondo me Avatar è un buon film. Dire che banalizza alcune tematiche dell'Epoca Moderna è criticarlo nel merito. Dire che è tutto effetti speciali è riduttivo. Anche io prima di vederlo pensavo che la trama era scontata e sterile; poi l'ho visto, ho letto alcune recensioni (ovviamente pro e contro), ho ragionato e poi ho capito che tanto sterile non era, che porta avanti delle tematiche valide che possono essere condivisibili o meno. Secondo me quello che ha voluto esprimere lo ha espresso bene; poi altri potrebbero dire il contrario.Pazienza.




Sinceramente, credo che se analizziamo altri film epici AVATAR non rientrebbe neanche tra i 10 migliori film epici della storia.

Dicevo che Avatar, persino se viene visto come film anti imperialista e anti colonialista dico che in realtá non lo é.
É la solita autocritica degli USA, espressa in un altro mondo e ambiente, sul che "cattivi siamo ogni tanto" e "ripensiamo un po come dovremmo comportarci dai.."
Forse esagero, ma il messaggio di Avatar finale puó essere benissimo "lasciamo stare gli indigeni finché abbiano archi e frecce".



[Modificato da Tercio Real 30/01/2010 17:04]
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chi ha notato le citazioni ad alien?
31/01/2010 14:13
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Quali sono? Onestamente non le ho notate. Magari le noto oggi, che vado a rivederlo.

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Re:
Sirius 21, 31/01/2010 14.13:

Quali sono? Onestamente non le ho notate. Magari le noto oggi, che vado a rivederlo.





una su tutte, lo scontro esoscheletro contro la pantera alla fine, che è una rivisitazione dell'epica battaglia di alien 2 fra la weaver (presente peraltro in questo nuovo film non più da nemica ma da amica degli alieni) e la regina aliena, oppure il fatto stesso del pianeta ostile e la base isolata, che appare nel film dello stesso regista di avatar alien 2. In pratica si è voluto far perdonare del tono guerrafondaio dello splendido alien 2 con avatar.
01/02/2010 12:10
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Visto ormai 2 settimane or sono...

Il mio giudizio non è certo positivo.

La trama appare abusata e abbastanza scontata...il film è "nobilitato" dai pesanti effetti speciali ma il finale è ridicolo
02/02/2010 00:34
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la prima cosa che ho pensato quando ho vosto i primi filmati e ho letto le trame è stato... è l'incrocio tra Ferngully (vediamo chi se lo ricorda [SM=g8231] ) e Braveheart...il fatto dell'avatar praticamente è "matrix"....
07/02/2010 22:22
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Ferngully (vediamo chi se lo ricorda )



Presente!
08/02/2010 00:00
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Re:
Mario Decio Giulio II, 07/02/2010 22.22:


Ferngully (vediamo chi se lo ricorda )



Presente!




ammetti che Avatar sa molto di Ferngully... [SM=g8229]

ammetti alla fine che il personaggio più carismatico era il demone/smog il suo blues era irresistibile! [SM=x1771228] [SM=x1771228]
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