20/07/2010 03:16 |
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| | | OFFLINE | Post: 554 | Registrato il: 13/07/2007 | Città: ROMA | Età: 38 | Sesso: Maschile | Centurio | Stupor mundi | |
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Secondo me siete tutti degli ignoranti: è evidente che i romani sono stati in America, basti pensare al fatto che il simbolo degli Stati Uniti è un'aquila (tipico segno romano) e che il luogo in cui si riunisce il Congresso a Washington si chiama CAMPIDOGLIO (intendo? Campidoglio). Tutta questa simbologia da chi altri sarebbe stata tramandata se non dagli avi romani? E poi mi sembra assurdo stare a polemizzare sul fatto che la flotta romana non fosse in grado di compiere traversate oceaniche: come ci andate in America in nave? Non s'è mai sentita una cosa del genere: quando io sono andato sul "Nuovo" Continete (le virgolette per Nuovo mii sembrano del tutto appropriate) ho preso l'aereo; dunque, anche i romani avranno volato. A riprova di ciò vi ricordo di Dedalo che riuscì a volare via dal labirinto e lui è vissuto molto tempo prima della fondazione di Roma. Volete forse venirmi a dire che in tutto questo lasso di tempo nessuno è riuscito a riprodurre le ali di Dedalo e anzi, col progresso tecnologico, a svilupparle? Col tizio che ha scritto il libro ho però da ridire sul fatto che non abbia notato tutte queste prove evidenti, basandosi invece sugli ananas, i quali crescono anche nella serra sotto casa mia (e io vivo a Roma) e dunque non vedo perchè i romani dovrebbero essere andati in America a coglierli. C'è poi chi ha detto che non esistono prove letterarie; e Asterix e Obelix dove li vogliamo mettere? In uno dei loro albi si racconta che due Galli sono giunti in America perdendosi durante una giornata passata a pescare nell'oceano; se due barbari sono riusciti ad arrivarci, perchè non avrebbero potuto coloro che hanno regalato la civiltà e il diritto a tutta l'Europa?
Se tutto questo non vi ha convinto spero che possa avervi almeno instillato il dubbio. |
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