Ho quasi finito il libro. Il testo è molto ben fatto, chiaro e cristallino nella semplicità delle prove che porta.
Un esempio su tutti: durante l'Impero tutti avevano tetti coperti da tegole, comprese le bestie nelle stalle. Dopo la fine di Roma, in Occidente, specie in Britannia, tutti, compresi i re, abitano in case di legno con tetti di paglia (naturalmente la situazione varia da regione a regione). In Britannia le prime strutture di nuovo in muratura saranno due chiese erette, nel VII secolo da due monaci che avevano visto Roma durante un pellegrinaggio e fecero venire operai e materiali dalla Gallia per costruire due chiesette con muri di mattoni e vetri alle finestre, cose sconosciute nell'isola da duecento anni.
Inutile dire che sposo totalmente la tesi dell'autore che finalmente fa giustizia del "buonismo" di molti studiosi, specie tedeschi ed inglesi, che hanno minimizzato l'impatto dei barbari sul mondo mediterraneo, vedendo nelle "migrazioni di popoli", come le chiamano loro, una vitale trasfusione di sangue teutonico nelle rinsecchite vene del Mediterraneo morente. Finalmente questo testo ribatte a queste teorie e ridona a queste "migrazioni" il loro vero nome "Invasioni barbariche".
[Modificato da Antioco il Grande 09/07/2009 10:39]
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)