MILANO (23 settembre) - «Sono calunnie, niente di più». Così il presidente dell'Inter e amministratore delegato della Saras, Massimo Moratti, ha liquidato le indagini della Guardia di Finanza sui titoli della Saras, da cui emergerebbero plusvalori destinati a coprire le spese della sua squadra di calcio. Moratti non ha voluto aggiungere altro perché «c'è un'indagine in corso».
L'indagine. L'idagine della Procura di Milano, secondo quanto anticipato da Repubblica, riguarda il prezzo del collocamento delle azioni quando la Saras andò in Borsa il 18 maggio del 2006. L'azione fu quotata 6 euro, a fronte di un prezzo di mercato che poteva oscillare fra i 4 e i 5 euro e per il consulente tecnico della Procura la cosa fu possibile perché le banche e la famiglia Moratti non avrebbero pubblicato alcuni dati rilevanti sul prospetto informativo. Sempre secondo la Procura il plusvalore sarebbe servito soprattutto per ripianare i debiti dell'Inter, con un contestuale danno di mercato di circa 770 milioni.
Nel corso delle indagini sono state sequestrate email di banchieri della Jp Morgan, uno degli istituti che si è occupato del piazzamento in Borsa. In una email si spiegherebbe esplicitamente che uno dei due fratelli Moratti (Gianmarco è il presidente della Saras e Massimo l'amministratore delegato) deve ripianare 500 milioni di debiti.
Nel pomeriggio la società della famiglia Moratti ha poi diffuso una nota in cui affrma che «Saras e i suoi azionisti di riferimento contestano fermamente di aver tenuto comportamenti scorretti in danno del mercato, confermando di aver operato in modo trasparente ed assolutamente rispettoso della normativa vigente. In particolare - continua la nota - per quanto attiene alle affermazioni diffamatorie contenute nell’articolo, Saras e i suoi azionisti di riferimento hanno dato mandato ai propri legali perché intraprendano ogni azione a tutela della propria reputazione».
Nella nota Saras afferma poi di confidare che l’attività della magistratura, nella quale ha piena fiducia, «chiarirà i fatti e dimostrerà la correttezza del loro operato».
www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=31548&sez=HOME_SPORT
E dopo i falsi in bilancio, i pedinamenti ai civili, la falsificazione dei passaporti (Oriali ha patteggiato 6 mesi di reclusione), Facchetti che telefonava ossessivamente (parola testuale) a Bergamo, le ruberie dell'anno scorso,....aggiungiamo anche lo scandalo Saras. Amazza che curriculum !!
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La loro moralità, i loro principi, sono uno stupido scherzo.
Li mollano non appena cominciano i problemi.
Sono bravi solo quanto il mondo permette loro di esserlo - te lo dimostro.
Quando le cose vanno male,
queste... persone civili, e perbene, si sbranano tra di loro