l'ultimo samurai

Antioco III, 17/07/2008 15.47:

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L'ho rivisto e mi è piaciuto come la prima volta. E' un film stupendo degno di rivaleggiare con produzioni epiche come "il gladiatore".

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Fabius Maximus, 17/07/2008 20.10:

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una profonda cavolata.....
no l'ho detto solo per dissentire dal coro un pò acritico ...
bello ma nemmeno paragonabile al gladiatore.
in più sta storia che un 'mmericano si metta fare il samurai...
proprio i mericani si sono messi a prenderli a cannonate per far cessare l'isolamento del giappone dal resto del mondo e poi mi vogliono pure dire che un americano del tempo capiva la morale dei samurai..
sul samurai han creato un poco un clichè.....
servire ,servire... poi quella stupenda ragazza che era più bianca di tom cruise a momenti insomma era nippoeuropea... per carità aveva un viso soave ed era bellissima...
Inoltre l'unificazione politica e militare del paese era avvenuta ben prima... infine i giapponesi conoscevano benissimo i fucili ... fin dal 1600 e li utilizzavano anche benissimo non si capisce perchè non li adoperino anche i ribelli...
sembra quasi che l'uso dei fucili sia stato introdoto dagli americani invece non è così...
le mitragliatrici perfezionate queste sì...

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Antioco il Grande, 17/07/2008 20.58:

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Il problema dei ribelli è che non accettavano la modernità. Per questo non usavano i fucili, i samurai, e i ribelli erano tutti samurai, volevano restare nel loro mondo legato al bushido. Non era un problema di secessione, l'epoca degli "stati combattenti" era, come ben detto, finita nel '600 con l'unificazione. Quei samurai non volevano l'indipendenza o uccidere l'imperatore, volevano servirlo come avevano sempre fatto, come avevano fatto i loro padri e i loro nonni, e questo cozzava con la linea modernista, se mi passate il termine, che il sovrano, la corte e gli affaristi, americani e nipponici, volevano portare avanti. Il concetto del servire è la base del samurai. Le cannonate americane per spingere il Giappone all'apertura avvennero, se non sbaglio, intorno al 1850 o giù di lì, quindi circa venti anni prima della storia, è plausibile che almeno una parte della popolazione, di una popolazione così legata alle tradizioni come i Nipponici, non volesse accettare le novità (e tra i Nipponici fanatici, i samurai erano di certo i più fanatici). Che il loro imperatore non è un dio lo hanno accettato solo nel 1945 e solo perché avevano perso la guerra mondiale, figurarsi nell'800, quando, fino a venti anni prima, erano stati chiusi nel loro medioevo.

Per la ragazza non credo che sia troppo bianca, i Giapponesi non sono così "gialli" come vorrebbe la parola. Se guardiamo un film nipponico vediamo che non sono "musi gialli" più di tanto (ma io sono di parte, amo il Gaippone alla follia, anni di cartoni animati mi hanno rovinato, mi sposerei subito con la prima Giapponese di passaggio se fosse come quella, e in Giappone come quella ce ne sono in abbondanza). Che un americano, che aveva sofferto così tanto per lo sterminio degli Indiani (come traspare dal film), potesse accettare il bushido era anche possibile. Lo troveremo un americano sensibile in tutta una nazione.

Detto questo, anche se in certi momenti il film è molto lento, è di molto superiore al Gladiatore, molto più americanata di questa. Vorrei sapere perché non hanno messo la stessa cura nell'ambientazione del Gladiatore.

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WOLFgang 88, 17/07/2008 21.10:

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A me sembra di ricordare che, dopo il periodo turbolento di Nobunaga e Hideyoshi (i quali emersero come signori della guerra proprio per l'uso innovativo delle armi da fuoco), durante la "restaurazione" del periodo Edo i fucili e le armi da fuoco in generale furono vietate fino all'arrivo del commodoro Perry nel 1853. Quindi è plausibile i ribelli che non usassero i fucili e a questo si aggiunge il movente culturale esposto da Antioco.

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