E io parlo sempre volentieri con i lettori. Ho un sito proprio per questo. Secondo me, è giusto nutrire gratitudine nei confronti di chi ti segnala in internet, anche se ne parla male. Sapete come si dice: parlatene male, purché ne parliate... Sebbene, probabilmente, gli utenti dei vari forum siano solo una ristrettissima cerchia del pubblico potenziale, è piacevole sapere che un abitante di Milano può suggerire un libro a uno di Palermo.
E non preoccupatevi per le critiche. Poiché i temi centrali del libro sono non solo il romanzo storico in sé, ovvero la crociata, quanto il confronto tra le tre religioni monoteiste sulla figura storica di Gesù, i contrasti nell'ambito del Cristianesimo primitivo, e il ruolo di capro espiatorio rivestito dagli ebrei, ero più che preparato a sentirmi riversare addosso di tutto, e a veder definire il libro pura spazzatura, un cumulo di banalità ed errori. Anzi, devo dire che, finora, stranamente, questo genere di reazioni si contano sulla punta delle dita...
Ma per carità, non inseritelo nella categoria degli emuli di Dan Brown. Intanto perché è un romanzo storico. E poi, io cito fonti canoniche e cronache dei padri della Chiesa, e confronto il nostro Gesù con quello dei musulmani e degli ebrei. Perché ciascuno ha il suo. E perché mi sembrava limitativo e banale, nonché prevedibile, ridurre il confronto tra cristiani, musulmani ed ebrei a battaglie e massacri. Che poi, a quanto mi è stato detto, il libro sia stato anche dato in lettura ad alunni di liceo per far capire loro come è andata la crociata (strano per un romanzetto rosa di Harmony, eh?), è un attestato della valenza della sua ricostruzione storica, e non può che farmi piacere. Ma il tema centrale è la religione, e i valori dell'amicizia e della stima che vanno oltre i contrasti religiosi, soprattutto...