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I Longobardi

Ultimo Aggiornamento: 19/04/2008 20:36
31/03/2008 19:59
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Praefectus Fabrum
La devastazione della guerra gotica si sarebbe potuta superare, anche l'Africa, dopo la sconfitta vandala, fu turbata per anni dalle incursioni, feroci e devastanti, dei Mauri. Quando l'Impero li domò, la provincia rinacque e rimase prospera e tranquilla fino all'arrivo degli Arabi. La stessa Spagna, dopo l'invasione araba, rimase divisa in vari regni fino al '400. Gli stessi Franchi, prima dei Carolingi, erano divisi sotto tre sovrani merovingi, non c'era tutta questa unità e in seguito il paese fu diviso in vari regni ostili (gli Inglesi, i Borgognoni, etc. si penò per riunire tutto sotto un solo re). Non dimentichiamo che la riconquista di Giustiniano fu favorita dalla stessa popolazione italiana che non amava i Goti (lo stesso Teodorico,dopo anni di buon governo, si era macchiato di feroci gesti, negli ultimi tempi, e i suoi succesori furono degli incapaci, tranne Totila e Teia che fu un grande sovrano). Molti dei patrizi di Roma si rifugiarono in Sicilia o a Bisanzio per evitare i Goti che volevano radere al suolo l'Urbe per rappresaglia per l'appoggio dato a Belisario, questi erano i civili Goti. Io una cosa critico ai Longobardi, non furono in grado di prendere tutto, se l'Impero avesse avuto le mani libere li avrebbe spazzati via come fece con i Persiani, non accetto il discorso "Bisanzio era debole doveva lasciare tutto", avete mai trovato uno che abbia lasciato una parte del proprio dominio a degli invasori, perché era debole? Con questo lascio la discussione, i mali d'Italia derivano tutti da Bisanzio mostro infernale.
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
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Ma non è vero,io non ho mai detto che è tutta colpa di Bisanzio...ma figurati,se fossi stato in Giustiniano avrei fatto la stessa cosa...io dico semplicemente che,secondo me,il permanere degli ostrogoti avrebbe consentito di avere nel '400 una Italia unità,come il regno francese o spagnolo si formarono dalle ceneri degli antichi regni barbarici...




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La lotta alla miseria deve essere condotta dal governo, mentre la ricerca della felicità deve essere lasciata all'iniziativa privata. (Karl Popper)

"La verità non richiede la fede...gli scienziati non uniscono le mani ogni domenica dicendo: << Sì,la gravità è vera! io avro fede! io sarò forte! io credo con tutto il mio cuore che quello che va su su su, deve venire giu giu giu...Amen!>>. Se lo facessero,potremmo pensare che siano poco sicuri della verità gravitazionale." (Dan Barker)

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Comunque il Regno romano-barbarico degli Ostrogoti era il più potente, ricco ed influente! Se solo i suoi successori sarebbero stati all'altezza di Teodorico l'Italia sarebbe rimasta la più grande potenza!
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Antioco il Grande, 31/03/2008 19.59:

La devastazione della guerra gotica si sarebbe potuta superare, anche l'Africa, dopo la sconfitta vandala, fu turbata per anni dalle incursioni, feroci e devastanti, dei Mauri. Quando l'Impero li domò, la provincia rinacque e rimase prospera e tranquilla fino all'arrivo degli Arabi. La stessa Spagna, dopo l'invasione araba, rimase divisa in vari regni fino al '400. Gli stessi Franchi, prima dei Carolingi, erano divisi sotto tre sovrani merovingi, non c'era tutta questa unità e in seguito il paese fu diviso in vari regni ostili (gli Inglesi, i Borgognoni, etc. si penò per riunire tutto sotto un solo re). Non dimentichiamo che la riconquista di Giustiniano fu favorita dalla stessa popolazione italiana che non amava i Goti (lo stesso Teodorico,dopo anni di buon governo, si era macchiato di feroci gesti, negli ultimi tempi, e i suoi succesori furono degli incapaci, tranne Totila e Teia che fu un grande sovrano). Molti dei patrizi di Roma si rifugiarono in Sicilia o a Bisanzio per evitare i Goti che volevano radere al suolo l'Urbe per rappresaglia per l'appoggio dato a Belisario, questi erano i civili Goti. Io una cosa critico ai Longobardi, non furono in grado di prendere tutto, se l'Impero avesse avuto le mani libere li avrebbe spazzati via come fece con i Persiani, non accetto il discorso "Bisanzio era debole doveva lasciare tutto", avete mai trovato uno che abbia lasciato una parte del proprio dominio a degli invasori, perché era debole? Con questo lascio la discussione, i mali d'Italia derivano tutti da Bisanzio mostro infernale.




Io sinceramente non vedo come Bisanzio avrebbe potuto difendere efficacemente l'Italia. Anche se avesse avuto meno problemi a est comunque gli sarebbe stato difficile controllare interamente la penisola e di certo prima o poi avrebbe ceduto. Non avrebbe neanche avuto interesse a resistere perchè ormai l'Italia era una provincia devastata, non più la culla dell'impero. Molto più utile (nella loro prospettiva naturalmente) mantenere basi sulle coste che potevano essere difese e rifornite facilmente piuttosto che sprecare risorse nel controllo dell'entroterra
[Modificato da WOLFgang 88 31/03/2008 21:19]
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-HUMANITAS- Sapere aude
Quando gli dei non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo

Homines sumus, lux ac tenebra mundi, dramatis personae in aequore universi
Maledetti, trafitti dalla passione, l'amore ci sopravvive, l'arte ci rende immortali
La tristezza è il nostro destino; ma è per questo che le nostre vite saranno cantate per sempre, da tutti gli uomini che verranno

-Dove c’è molta luce l’ombra è più nera-

"Sopravvivranno le catastrofi e le rovine; trionferà il caos, ma di tanto in tanto verrà anche l'ordine. La pace s'instaurerà di nuovo tra le guerre; le parole umanità, giustizia, libertà ritroveranno qua e là il senso che noi abbiamo tentato d'infondervi. Non tutti i nostri libri periranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre cupole, altri frontoni sorgeranno; vi saranno uomini che penseranno e vivranno come noi: oso contare su questi continuatori che seguiranno ad intervalli regolari lungo i secoli, su questa immortalità intermittente. Cabria si preoccupa di vedere un giorno il pastoforo di Mitra o il vescovo di Cristo prendere dimora a Roma e rimpiazzarvi il pontefice massimo. Se questo giorno venisse, il mio successore lungo i crinali vaticani avrà cessato di essere in capo di una banda di settari per divenire una delle espressioni dell'autorità universale. Erediterà i nostri palazzi, i nostri archivi; differirà da noi meno di quello che si potrebbe credere. Accetto con calma le vicissitudini di Roma eterna" (Memorie di Adriano, M. Yourcenar)

"Questo è il motivo per cui sostengo che Kurtz era un uomo notevole. Aveva qualcosa da dire. La disse. Visto che anch’io ho dato un’occhiata oltre il limite, comprendo meglio il senso di quello sguardo fisso che non distingueva la fiamma di una candela, ma che era grande abbastanza da abbracciare l’universo intero, acuto abbastanza da penetrare tutti i cuori che battono in quelle tenebre. Aveva tirato le somme, aveva espresso il suo giudizio. “Che orrore, che orrore”. Era un uomo notevole. […] Il suo grido era un’affermazione, una vittoria morale pagata a costo di innumerevoli sconfitte, di abominevoli terrori, di abominevoli soddisfazioni. Ma è stata una vittoria. Forse tutta la saggezza, tutta la verità e tutta la sincerità sono concentrate in quell’inapprezzabile attimo in cui superiamo la soglia dell’invisibile, forse" (Cuore di tenebra, J.Conrad)
31/03/2008 21:23
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Re:
Antioco il Grande, 31/03/2008 19.59:

La devastazione della guerra gotica si sarebbe potuta superare, anche l'Africa, dopo la sconfitta vandala, fu turbata per anni dalle incursioni, feroci e devastanti, dei Mauri. Quando l'Impero li domò, la provincia rinacque e rimase prospera e tranquilla fino all'arrivo degli Arabi. La stessa Spagna, dopo l'invasione araba, rimase divisa in vari regni fino al '400. Gli stessi Franchi, prima dei Carolingi, erano divisi sotto tre sovrani merovingi, non c'era tutta questa unità e in seguito il paese fu diviso in vari regni ostili (gli Inglesi, i Borgognoni, etc. si penò per riunire tutto sotto un solo re). Non dimentichiamo che la riconquista di Giustiniano fu favorita dalla stessa popolazione italiana che non amava i Goti (lo stesso Teodorico,dopo anni di buon governo, si era macchiato di feroci gesti, negli ultimi tempi, e i suoi succesori furono degli incapaci, tranne Totila e Teia che fu un grande sovrano). Molti dei patrizi di Roma si rifugiarono in Sicilia o a Bisanzio per evitare i Goti che volevano radere al suolo l'Urbe per rappresaglia per l'appoggio dato a Belisario, questi erano i civili Goti. Io una cosa critico ai Longobardi, non furono in grado di prendere tutto, se l'Impero avesse avuto le mani libere li avrebbe spazzati via come fece con i Persiani, non accetto il discorso "Bisanzio era debole doveva lasciare tutto", avete mai trovato uno che abbia lasciato una parte del proprio dominio a degli invasori, perché era debole? Con questo lascio la discussione, i mali d'Italia derivano tutti da Bisanzio mostro infernale.





Quoto tutto, dico solo che i Bizantini hanno speso molte risorse in Italia con tentativi spesso frustranti (vedi Manuele I Comneno), non perchè non avessero le capacità o le forze, ma perchè erano logorati sul fronte orientale sicuramente di maggiore importanza per loro. Detto ciò sono convinto che se fossero riusciti a tenere l'Italia almeno sotto il Po la penisola non avrebbe vissuto anni come campo di battaglia per Spagnoli, Francesi e Tedeschi, oltre all'assurda e sterile "dominazione" Longobarda e quella Franca, voluta dal papa in cerca di una protezione per emanciparsi dall'imperatore Bizantino. Purtroppo lo stato imperiale bizantino era assediato in ogni direzione e dovette concentrarsi maggiormente a difesa delle province vitali e della sua capitale.
Comunque meglio 18 anni di guerra gotica per tornare parte dell'impero che 1300 anni come campo di battaglia per invasori famelici di spartizione.
[SM=g8360]


Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
inter sidereos, Roma, recepta polos

« L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »





31/03/2008 21:29
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Re: Re:
WOLFgang 88, 31/03/2008 21.17:




Io sinceramente non vedo come Bisanzio avrebbe potuto difendere efficacemente l'Italia. Anche se avesse avuto meno problemi a est comunque gli sarebbe stato difficile controllare interamente la penisola e di certo prima o poi avrebbe ceduto. Non avrebbe neanche avuto interesse a resistere perchè ormai l'Italia era una provincia devastata, non più la culla dell'impero. Molto più utile (nella loro prospettiva naturalmente) mantenere basi sulle coste che potevano essere difese e rifornite facilmente piuttosto che sprecare risorse nel controllo dell'entroterra




Esattamente così, ma permettimi di rimpiangere un'Italia unita sotto l'impero che comunque le assegnava ancora un ruolo importante almeno ideologicamente piuttosto che un Italia preda di razziatori che non ci hanno lasciato niente. Bisanzio portava leggi, un sistema burocratico corrotto come volete ma che ha funzionato per oltre 1000 anni e, come è stato dopo la sua caduta quando gli esuli bizantini diedero una forte spinta al rinascimento Italiano, cultura e civilizzazione, con tutti i limiti di uno stato medievale, ma del più grande stato medievale. [SM=g8263]


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Anche se i bizantini fossero riusciti a tenere unita l'italia, saremmo stati la provincia di un impero in decadenza,che la sfruttava solo per ricavare tasse, come fece nei pochi anni in cui la governò(infatti la popolazione mal sopportava i bizantini ed è anche per questo che i longobardi hanno avuto vita facile contro di loro).
L'unica cosa positiva di tutto questo è che l'italia, grazie alle divisioni interne e alle concorrenze tra i vari stati regionali, è diventata il centro della cultura e delle arti per tutto il medioevo e il rinascimento, cosa che negli stati nazionale e accentrati non si è verificata

http://s3.gladiatus.it/game/c.php?uid=69780
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Io invece non apprezzo affatto l'unità sotto l'impero.Bisanzio era un impero orientale,dispotico e frustrato dall'immobilismo,destinato alla sclerosi e al declino.L'occidente barbarico è divenuto quella che oggi è la civiltà occidentale.Non scambierei mai il dominio più splendido di bisanzio con la barbarie peggiore dei longobardi,e questo non perchè non ammiri la grandezza di bisanzio (che è innegabile),ma perchè con lo sguardo dello storico mi rendo conto che l'uno significa immobilità e crollo e l'altro evoluzione,libertà e progresso.


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







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Re:
dominus15, 31/03/2008 21.43:

Anche se i bizantini fossero riusciti a tenere unita l'italia, saremmo stati la provincia di un impero in decadenza,che la sfruttava solo per ricavare tasse, come fece nei pochi anni in cui la governò(infatti la popolazione mal sopportava i bizantini ed è anche per questo che i longobardi hanno avuto vita facile contro di loro).
L'unica cosa positiva di tutto questo è che l'italia, grazie alle divisioni interne e alle concorrenze tra i vari stati regionali, è diventata il centro della cultura e delle arti per tutto il medioevo e il rinascimento, cosa che negli stati nazionale e accentrati non si è verificata




devo dire che condivido in pieno il tuo pensiero,i miei complimenti!


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
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31/03/2008 23:27
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Re:
Pius Augustus, 31/03/2008 22.23:

Io invece non apprezzo affatto l'unità sotto l'impero.Bisanzio era un impero orientale,dispotico e frustrato dall'immobilismo,destinato alla sclerosi e al declino.L'occidente barbarico è divenuto quella che oggi è la civiltà occidentale.Non scambierei mai il dominio più splendido di bisanzio con la barbarie peggiore dei longobardi,e questo non perchè non ammiri la grandezza di bisanzio (che è innegabile),ma perchè con lo sguardo dello storico mi rendo conto che l'uno significa immobilità e crollo e l'altro evoluzione,libertà e progresso.




Mi dispiace, hai argomenti e sei arguto ma sull'immobilismo bizantino sbagli, vedi Emanuele I Comneno. Comunque ti consiglio la lettura di "Bisanzio - storia straordinaria di un impero millenario" di Judith Herrin che affronta, più che la storia a tappe, proprio questo argomento. Fino al 1204 Bisanzio è stata l'entità statale più importante ed evoluta d'Europa.
Te lo dico senza presunzione, apprezzo molte delle tue tesi sinceramente. [SM=g8335]


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31/03/2008 23:30
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Il contributo fondamentale al Rinascimento è stato portato dai profughi bizantini fuggiti nel 1453 ed approdati in Italia, che hanno permesso la riscoperta dei classici greci e latini dimenticati in Europa occidentale per non parlare del campo artistico. Sono artisti bizantini che hanno abbellito S.Marco a Venezia e addirittura la cupola della roccia a Gerusalemme...


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01/04/2008 13:43
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Il contributo fondamentale al Rinascimento è stato portato dai profughi bizantini fuggiti nel 1453 ed approdati in Italia, che hanno permesso la riscoperta dei classici greci e latini dimenticati in Europa occidentale per non parlare del campo artistico. Sono artisti bizantini che hanno abbellito S.Marco a Venezia e addirittura la cupola della roccia a Gerusalemme...



I classici greci e latini erano stati già scoperti molto prima da dante e petrarca che ne furono i precursori, e poi sinceramente non vedo il nesso tra i vari donatello, raffaello, leonardo, ghiberti,brunelleschi, botticelli,tiziano,michelangelo, piero della francesca, bramante, mantegna e chi più ne ha ne metta, e i profughi bizantini, che facevano parte di tutta un'altra tipologia artistica abbandonata ormai da tempo in italia eccetto a venezia

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01/04/2008 13:55
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Re:
dominus15, 01/04/2008 13.43:


Il contributo fondamentale al Rinascimento è stato portato dai profughi bizantini fuggiti nel 1453 ed approdati in Italia, che hanno permesso la riscoperta dei classici greci e latini dimenticati in Europa occidentale per non parlare del campo artistico. Sono artisti bizantini che hanno abbellito S.Marco a Venezia e addirittura la cupola della roccia a Gerusalemme...



I classici greci e latini erano stati già scoperti molto prima da dante e petrarca che ne furono i precursori, e poi sinceramente non vedo il nesso tra i vari donatello, raffaello, leonardo, ghiberti,brunelleschi, botticelli,tiziano,michelangelo, piero della francesca, bramante, mantegna e chi più ne ha ne metta, e i profughi bizantini, che facevano parte di tutta un'altra tipologia artistica abbandonata ormai da tempo in italia eccetto a venezia




Non sto qui a sciorinarti tutte le mie letture, ma se tutti i grandi storici medievali sono concordi nel dire che senza le conoscenze, la cultura e l'arte bizantina il rinascimento non avrebbe posseduto il suo slancio un motivo ci sarà... Ricorda che comunque sia stato, con i suoi limiti e difetti fu lo stato più avanzato per gran parte del medioevo... [SM=g8299]


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01/04/2008 14:33
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Re:
dominus15, 01/04/2008 13.43:



I classici greci e latini erano stati già scoperti molto prima da dante e petrarca che ne furono i precursori, e poi sinceramente non vedo il nesso tra i vari donatello, raffaello, leonardo, ghiberti,brunelleschi, botticelli,tiziano,michelangelo, piero della francesca, bramante, mantegna e chi più ne ha ne metta, e i profughi bizantini, che facevano parte di tutta un'altra tipologia artistica abbandonata ormai da tempo in italia eccetto a venezia




La letteratura latina era conosciuta ma non quella greca che appunto ci è arrivata tramite le traduzioni di arabi prima e bizantini poi. Dante per esempio nel canto 26 dell'inferno fa dire a Virgilio:

Ed elli a me: "La tua preghiera è degna
di molta loda, e io però l'accetto;
ma fa che la tua lingua si sostegna.

Lascia parlare a me, ch'i' ho concetto
ciò che tu vuoi; ch'ei sarebbero schivi,
perch'e' fuor greci, forse del tuo detto"
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Quando gli dei non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo

Homines sumus, lux ac tenebra mundi, dramatis personae in aequore universi
Maledetti, trafitti dalla passione, l'amore ci sopravvive, l'arte ci rende immortali
La tristezza è il nostro destino; ma è per questo che le nostre vite saranno cantate per sempre, da tutti gli uomini che verranno

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"Sopravvivranno le catastrofi e le rovine; trionferà il caos, ma di tanto in tanto verrà anche l'ordine. La pace s'instaurerà di nuovo tra le guerre; le parole umanità, giustizia, libertà ritroveranno qua e là il senso che noi abbiamo tentato d'infondervi. Non tutti i nostri libri periranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre cupole, altri frontoni sorgeranno; vi saranno uomini che penseranno e vivranno come noi: oso contare su questi continuatori che seguiranno ad intervalli regolari lungo i secoli, su questa immortalità intermittente. Cabria si preoccupa di vedere un giorno il pastoforo di Mitra o il vescovo di Cristo prendere dimora a Roma e rimpiazzarvi il pontefice massimo. Se questo giorno venisse, il mio successore lungo i crinali vaticani avrà cessato di essere in capo di una banda di settari per divenire una delle espressioni dell'autorità universale. Erediterà i nostri palazzi, i nostri archivi; differirà da noi meno di quello che si potrebbe credere. Accetto con calma le vicissitudini di Roma eterna" (Memorie di Adriano, M. Yourcenar)

"Questo è il motivo per cui sostengo che Kurtz era un uomo notevole. Aveva qualcosa da dire. La disse. Visto che anch’io ho dato un’occhiata oltre il limite, comprendo meglio il senso di quello sguardo fisso che non distingueva la fiamma di una candela, ma che era grande abbastanza da abbracciare l’universo intero, acuto abbastanza da penetrare tutti i cuori che battono in quelle tenebre. Aveva tirato le somme, aveva espresso il suo giudizio. “Che orrore, che orrore”. Era un uomo notevole. […] Il suo grido era un’affermazione, una vittoria morale pagata a costo di innumerevoli sconfitte, di abominevoli terrori, di abominevoli soddisfazioni. Ma è stata una vittoria. Forse tutta la saggezza, tutta la verità e tutta la sincerità sono concentrate in quell’inapprezzabile attimo in cui superiamo la soglia dell’invisibile, forse" (Cuore di tenebra, J.Conrad)
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Re: siamo più romani o longobardi ?
Marcus Furius Camillus, 30/03/2008 16.54:

ho finito di leggere da poco un libro sulla guerra gotico-bizantina , un massacro dopo l'altro , carestie , epidemie di peste a non finire...e mi sono chiesto ma sara sopravissuto qualche romano o noi con i romani non c'entriamo nulla ?? stando ad alcune cifre la popolazione italiana dopo la guerra non superava la maliconica cifra di 1,5 massimo 2 milioni di persone comprese sicilia e sardegna...i Longobardi che invasero l'italia nel VI sec trovarono una landa desolata e indifesa , la confederazione di tribù germaniche (longobardi,svevi,sassoni,gepidi e i bulgari) non doveva essere inferiore ai 450,000 individui , quindi questo vuol dire che il 30-35% degli italiani ha ascendenze longobarde ??

che ne pensate , secondo me questo popolo è troppo spesso sottovaluato..in fin dei conti sono stati i primi a cercare di unificare l'italia in un unico regno..inoltre tantissimi vocaboli italiani hanno radici germaniche.

tratto da wikipedia

"In 560 a new, energetic king emerged: Alboin, who defeated the neighbouring Gepidae, made them his subjects, and, in 566, married the daughter of their king Cunimund, Rosamund. In the spring of 568, Alboin led the Lombards, together with other Germanic tribes; (Bavarians, Gepidae, Saxons[54]) and Bulgars, across the Julian Alps with a population of around 400,000 to 500,000, to invade northern Italy. The first important city to fall was Forum Iulii (Cividale del Friuli), in northeastern Italy, in 569. There, Alboin created the first Lombard duchy, which he entrusted to his nephew Gisulf. Soon Vicenza, Verona and Brescia fell into Germanic hands. In the summer of 569, the Lombards conquered the main Roman centre of northern Italy, Milan. The area was then recovering from the terrible Gothic Wars, and the small Byzantine army left for its defence could do almost nothing. The Exarch sent to Italy by Emperor Justinian II, Longinus, could defend only coastal cities that could be supplied by the powerful Byzantine fleet. Pavia fell after a siege of three years, in 572, becoming the first capital city of the new Lombard kingdom of Italy. In the following years, the Lombards penetrated further south, conquering Tuscany and establishing two duchies, Spoleto and Benevento under Zotto, which soon became semi-independent and even outlasted the northern kingdom, surviving well into the 12th century. The Byzantines managed to retain control of the area of Ravenna and Rome, linked by a thin corridor running through Perugia.

When they entered Italy, some Lombards retained their native form paganism, while some were Arian Christians. Hence they did not enjoy good relations with the Catholic Church. Gradually, they adopted Roman titles, names, and traditions, and partially converted to orthodoxy (7th century), not without a long series of religious and ethnic conflicts.

The whole Lombard territory was divided into 36 duchies, whose leaders settled in the main cities. The king ruled over them and administered the land through emissaries called gastaldi
. "

[SM=g1401081]



Io sono Veneziano, e la Venetia Marittimae non è mai stata longobarda, al contrario di tutto il veneto di terraferma, la laguna di venezia e Grado sono sempre state bizantine e quindi ha sempre aiutato Bisanzio sia contro i longobardi sia contro i francesi e anche contro i saraceni e i normanni, ricordiamoci che senza i Veneziani Manuele I Comneno non sarebbe mai riuscito a vincere l'assedio di Durazzo, senza la sconfitta totale della flotta normanna...

Quindi io mi sento più romano che longobardo, ma invece molte altrte regioni, come il veneto o il friuli, sono anche una unione tra i barbari longobardi e le popolazione autoctone...
18/04/2008 18:01
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Di recente, studiando storia del diritto medievale moderno, ho letto che nell'Italia longobarda vigeva, fino all'editto di Liutprando, il principio di separazione. Questo consisteva nel fatto che all'interno del regno le popolazioni latine potevano regolare la loro convivenza secondo la legge romane, mentre i longobardi avrebero mantenuto il diritto privato germanico. Questo perchè fino al sesto secolo NESSUN genere di rapporti fra vinti e vincitori poteva esserci, almeno fino al sesto secolo. I matrimoni misti divennero possibili solo, come dicevo, dall'età di Liutprando, ma in misura comunque relativa. Dato che mezzo secolo dopo, sotto il re Desiderio, i longobardi vennero quasi del tutto eliminati dai Franchi di Carlo Magno, è del tutto impossibile che la popolazione germanica abbia lasciato una qualsiasi influenza di carattere genetico sugli italiani.
18/04/2008 19:26
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Re:
Gelettus, 18/04/2008 18.01:

Di recente, studiando storia del diritto medievale moderno, ho letto che nell'Italia longobarda vigeva, fino all'editto di Liutprando, il principio di separazione. Questo consisteva nel fatto che all'interno del regno le popolazioni latine potevano regolare la loro convivenza secondo la legge romane, mentre i longobardi avrebero mantenuto il diritto privato germanico. Questo perchè fino al sesto secolo NESSUN genere di rapporti fra vinti e vincitori poteva esserci, almeno fino al sesto secolo. I matrimoni misti divennero possibili solo, come dicevo, dall'età di Liutprando, ma in misura comunque relativa. Dato che mezzo secolo dopo, sotto il re Desiderio, i longobardi vennero quasi del tutto eliminati dai Franchi di Carlo Magno, è del tutto impossibile che la popolazione germanica abbia lasciato una qualsiasi influenza di carattere genetico sugli italiani.




in effetti avevo già letto da altre parti che, sia in virtù di queste leggi di separazione che del malo modo in cui i "latini" guardavano i longobardi, questi ultimi si rinchiusero a vivere in varie città ghetto, tanto che ancora oggi in lombardia (ma non solo) esistono varie città che iniziano con long, eredità degli antichi "ghetti".

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Re: Re: siamo più romani o longobardi ?
McEron, 18/04/2008 15.37:



Io sono Veneziano, e la Venetia Marittimae non è mai stata longobarda, al contrario di tutto il veneto di terraferma, la laguna di venezia e Grado sono sempre state bizantine e quindi ha sempre aiutato Bisanzio sia contro i longobardi sia contro i francesi e anche contro i saraceni e i normanni, ricordiamoci che senza i Veneziani Manuele I Comneno non sarebbe mai riuscito a vincere l'assedio di Durazzo, senza la sconfitta totale della flotta normanna...
Quindi io mi sento più romano che longobardo, ma invece molte altrte regioni, come il veneto o il friuli, sono anche una unione tra i barbari longobardi e le popolazione autoctone...






Alessio I comneno respinse con l'Aiuto dei Veneziani i Normanni da Durazzo, e comunque sconfiggendoli anche in battaglia terrestre, un bel pò di anni prima di Manuele I.


Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
inter sidereos, Roma, recepta polos

« L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »





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Re: Re: Re: siamo più romani o longobardi ?
luifik, 19/04/2008 10.25:






Alessio I comneno respinse con l'Aiuto dei Veneziani i Normanni da Durazzo, e comunque sconfiggendoli anche in battaglia terrestre, un bel pò di anni prima di Manuele I.




Si Alessio I, vabbè mi sono confuso, comunquer la flotta veneziana distrusse da sola la flotta normanna...
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Re:
rhaymo, 31/03/2008 19.45:

anche io mi aggiungo alla fazione pro-gota e contro i bizantini. Franchi e Visigoti hanno tenute unite Francia e Spagna (almeno fino all'arrivo degli arabi).
i bizantini, indipendentemente da quali ideali fossero stati mossi, portarono l'italia in una guerra devastante. L'avessero tenuta, per me nessun problema. E invece non fanno altro che favorire (indirettamente) i longobardi e portare all'italia una divisione millenaria.




Non è solo questo, l'Italia dei bizantini era solo una provincia di un impero universale ed ecumenico, in cui non c'era spazio per le nazionalità.
Se l'impero bizantino fosse sopravvissuto con l'Italia, questa si sarebbe grecizzata, come in parte è avvenuto al nostro sud con la grecizzazione di ritorno, altra malefatta, e non avrebbe mai potuto, come dimostrano le ripetute "spedizioni punitive" degli eraclei, manifestare una tendenza all'unità nazionale, e solo questa, non imperiale.

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19/04/2008 15:18
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Re:
Pius Augustus, 31/03/2008 22.23:

Io invece non apprezzo affatto l'unità sotto l'impero.Bisanzio era un impero orientale,dispotico e frustrato dall'immobilismo,destinato alla sclerosi e al declino.L'occidente barbarico è divenuto quella che oggi è la civiltà occidentale.Non scambierei mai il dominio più splendido di bisanzio con la barbarie peggiore dei longobardi,e questo non perchè non ammiri la grandezza di bisanzio (che è innegabile),ma perchè con lo sguardo dello storico mi rendo conto che l'uno significa immobilità e crollo e l'altro evoluzione,libertà e progresso.




Concordo e quoto, uno stato nazionale romanobarbarico ci avrebbe forgiato, come per le altre nazioni, ricordiamo che nel medioevo non esistevano queste supposte divisioni che oggi i secessionisti ogni tanto invocano, gli italici si sentivano uniti da nord a sud, e l'idea di un'Italia divisa, proprio l'Italia culla dell'impero, era inconcepibile e si affermò solo dopo i longobardi.

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La speranza oltre la speranza...
19/04/2008 16:39
Nel 568 i Longobardi, sempre guidati da Alboino, invasero l'Italia attraversando l'Isonzo. Insieme a loro c'erano contingenti di altri popoli, come ventimila Sassoni che per lo più rimasero sempre in qualche modo separati dai Longobardi (fino a che lo scoppio di disaccordi sul loro diritto a non essere assorbiti non portò alla loro ritirata a nord delle Alpi, nel 573). Jörg Jarnut stima la consistenza numerica totale dei popoli in migrazione tra i cento e i centocinquantamila fra guerrieri, donne e non combattenti. Non esiste tuttavia pieno accordo tra gli storici a proposito del loro reale numero; altre stime parlano di non meno di trecentocinquantamila persone in totale.

Nel 569 Alboino affidò il controllo delle Alpi orientali a uno dei suoi più fidi luogotenenti, Giuslfo, che divenne il primo duca del Friuli

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« Così finì l’Italia longobarda, e nessuno può dire se fu, per il nostro Paese, una fortuna o una disgrazia. Alboino e i suoi successori erano stati degli scomodi padroni, più scomodi di Teodorico, finché erano rimasti dei barbari accampati su un territorio di conquista. Ma oramai si stavano assimilando all’Italia e avrebbero potuto trasformarla in una Nazione, come i Franchi stavano facendo in Francia.
Ma in Francia non c’era il Papa. In Italia, sì »

- Indro Montanelli
19/04/2008 20:36
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Beh sicuramente unop stato unito longobardo avrebbe fatto bene all'Italia, d'altrone anche i Franchi conquistarono la Francia e fecero un forte stato nazionale, anche se in Italia restevano sempre dei territori bizantini, ossia la Venetiae Marittima, a cui l'influenza bizantina fece molto bene, basta vedere Venezia e le sue chiese d'arte veneta-bizantina, tipo San Marco.
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