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Venezia e Milano

Ultimo Aggiornamento: 19/04/2008 15:06
29/03/2008 21:15
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Praefectus Fabrum
entrambe erano le maggiori potenze militari ed economiche dell'Italia rinascimentale...tuttavia Venezia aveva degli indubbi vantaggi sulla città della madonna quali i seguenti:

Venezia era a regime repubblicano-oligarchico che permetteva la gestione del potere da parte delle famiglie mercantili più ricche e dunque intraprendenti senza che nessuna riusciva a mentenerlo a sè per più del tempo consentito dalle leggi e dalle consuetudini della città lagunare..

Inoltre essendo le famiglie legate dalla comune "res publica" erano più disponibili a fornire ogni mezzo al governo che garantiva loro la sicurezza dei commerci...

quindi maggiori risorse finanziarie e sufficienti per comprare e mantenere molto a lungo i capitani di ventura più abili e gli eserciti meglio agguerriti.

senza contare il fatto che il regime repubblicano non riconosceva il carattere feudale del contado quindi le provincie veneziane erano governate da rappresentanti diretti del governo centrale e quindi oltre alle truppe mercenarie e agli aiuti dei mercanti c'era anche una sicura base di reclutamento sopratutto nell'area balcanica dove si raccoglievano soldati con rilevanti attitudini alla guerra.

Inoltre Venezia reclutava direttamente i suoi stessi cittadini per la Flotta che poteva navigare anche lungo i fiumi e minacciare le comunicazioni milanesi...

Milano invece era una grande signoria su base aristocratica e quindi il potere era monopolizzato da un unica famiglia.

Dunque non c'era il garantito supporto dei ceti cittadini più rappresentativi allo sforzo bellico e le risorse finanziarie milanesi erano infatti principalmente tratte dalle imposte sul contado feudale notoriamente restio a collaborare con il governo centrale.

Inoltre le imposte erano di varia natura e non sempre di carattere monetario quanto piuttosto in beni e servizi che non sempre potevano essere utili per la guerra.

Comunque Milano rispetto a Venezia aveva il vantaggio di una eccellente industria siderurgica e difatti Milano era la maggiore produttrice di armi e armature di tutta la penisola e spesso la merce era di qualità eccezionale.

Potenzialmente Milano poteva equipaggiare un esercito ma la cittadinanza meneghina non era preparata nè disposta alla guerra ( come in quasi tutte le città italiane del periodo ) e quindi era sempre necessario comprare milizie mercenarie però di dubbia fedeltà considerando la tendenza dei Visconti a non "premiare" i condottieri più delle altre potenze ( anche per evidenti ragioni economiche ).

Tuttavia Milano al tempo di Gian Galeazzo Visconti , per matrimoni dinastici e alleanze di vario tipo, possedette Genova e gran parte dell'Italia del centro-nord e per un pò di tempo era temuta da Venezia e da Firenze sopratutto anche al fatto che Milano era pure una Città Imperiale e che godeva della formale "protezione" del Sacro Romano Impero ( anche se mai concretizzato ).

non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
29/03/2008 22:52
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Distrugge per ricreare meglio
sembra un manifesto elettorale "forza venezia" [SM=g8207] [SM=g8360]
[Modificato da arysfalian 29/03/2008 22:52]

Ti sei fatto 6 anni di vita universitaria, resistendo al vento, alle scale, alla pioggia e alle megapozze, alle merde di cane per strada, ai padroni di casa bastardi, ai comunisti e ai fascisti, alla mensa universitaria, ai problemi con le segreterie e l'agenzia per il diritto allo studio, alle donne, ai conti limitati. Sei sopravvissuto a tutto questo e hai portato per due volte il tuo scalpo a casa.
In pratica sei sopravvissuto a Perugia. Magna cum laude e all'inferno tutti.

Hail to the doctor,TWICE!



Ut Apuliae legiones vobiscum ad infera longiusque sint...

I Apula "Fervida" Legio

Io sono Arys,Signore di Arysfalia,detto l'Arysfaliano,capo del clan "Luna Di Fuoco" e delle Guardie Fulvie,e il mio nome ha significato oscuro alle genti

perle di saggezza
il sesso è come giocare al bridge:se non hai un buon partner,devi sperare di avere una buona mano

l'interista è il berlusconiano del calcio.Se vince è perchè è il più forte,se perde è perchè gli altri hanno barato.La sua squadra/fazione non ha niente di marcio,poichè niente è stato mai dimostrato,e anche se lo fosse sarebbe fasullo rispetto a quello che hanno fatto gli altri.E in ogni caso spera sempre nella prescrizione.








31/03/2008 14:01
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in seguito Venezia rimarrà uno dei pochi stati italiani indipendenti,mentre milano sarà inglobata dagli spagnoli
17/04/2008 19:55
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Re:
Archita, 29/03/2008 21.15:

entrambe erano le maggiori potenze militari ed economiche dell'Italia rinascimentale...tuttavia Venezia aveva degli indubbi vantaggi sulla città della madonna quali i seguenti:

Venezia era a regime repubblicano-oligarchico che permetteva la gestione del potere da parte delle famiglie mercantili più ricche e dunque intraprendenti senza che nessuna riusciva a mentenerlo a sè per più del tempo consentito dalle leggi e dalle consuetudini della città lagunare..

Inoltre essendo le famiglie legate dalla comune "res publica" erano più disponibili a fornire ogni mezzo al governo che garantiva loro la sicurezza dei commerci...

quindi maggiori risorse finanziarie e sufficienti per comprare e mantenere molto a lungo i capitani di ventura più abili e gli eserciti meglio agguerriti.

senza contare il fatto che il regime repubblicano non riconosceva il carattere feudale del contado quindi le provincie veneziane erano governate da rappresentanti diretti del governo centrale e quindi oltre alle truppe mercenarie e agli aiuti dei mercanti c'era anche una sicura base di reclutamento sopratutto nell'area balcanica dove si raccoglievano soldati con rilevanti attitudini alla guerra.

Inoltre Venezia reclutava direttamente i suoi stessi cittadini per la Flotta che poteva navigare anche lungo i fiumi e minacciare le comunicazioni milanesi...

Milano invece era una grande signoria su base aristocratica e quindi il potere era monopolizzato da un unica famiglia.

Dunque non c'era il garantito supporto dei ceti cittadini più rappresentativi allo sforzo bellico e le risorse finanziarie milanesi erano infatti principalmente tratte dalle imposte sul contado feudale notoriamente restio a collaborare con il governo centrale.

Inoltre le imposte erano di varia natura e non sempre di carattere monetario quanto piuttosto in beni e servizi che non sempre potevano essere utili per la guerra.

Comunque Milano rispetto a Venezia aveva il vantaggio di una eccellente industria siderurgica e difatti Milano era la maggiore produttrice di armi e armature di tutta la penisola e spesso la merce era di qualità eccezionale.

Potenzialmente Milano poteva equipaggiare un esercito ma la cittadinanza meneghina non era preparata nè disposta alla guerra ( come in quasi tutte le città italiane del periodo ) e quindi era sempre necessario comprare milizie mercenarie però di dubbia fedeltà considerando la tendenza dei Visconti a non "premiare" i condottieri più delle altre potenze ( anche per evidenti ragioni economiche ).

Tuttavia Milano al tempo di Gian Galeazzo Visconti , per matrimoni dinastici e alleanze di vario tipo, possedette Genova e gran parte dell'Italia del centro-nord e per un pò di tempo era temuta da Venezia e da Firenze sopratutto anche al fatto che Milano era pure una Città Imperiale e che godeva della formale "protezione" del Sacro Romano Impero ( anche se mai concretizzato ).





Sicuramente, come dirà la storia, Venezia era la città più avvantaggiata non del nord ma dell'Intera italia...

Venezia era una città libera, i veneziani si dicevano "schiavi delle proprie leggi", si è vero era una Repubblica Oligarghica, ma questa Repubblica Oligarghica fruttò personaggi che possono essere ammirati da tutti, come per citarne alcuni Sebastiano Venier e Marcantonio Bragadin, ci furono molte famiglie che tentarono di prendere il potere e formare una signoria, ma si riuscì a debellare ogni intervento, esiliando famiglie prestigiose, come i Tiepolo (congiura di Baiamonte Tiepolo), Marin Falier e gli Orseolo (che erano parenti sia degli Ottoni sia degli imperatori bizantini).

Venezia aveva l'economia certamente migliore di tutta europa, come d'altronde Genova, fino al 1500, il commercio gli dava una forza economica e quindi militare, le guerre in Italia si facevano con i mercenari, quindi chi aveva più soldi arruolava più soldati, poi il popolo della Repubblica ha sempre sostenuto il governo, ossia anche durante i gravi effetti della lega promulgata da Giulio II, i contadini delle campagne venete, lombarde e friulane si ribellarono a quei nobili delle grandi città di terraferma, che li avevano sempre sfruttati come schiavi, a Venezia se un nobile uccideva un contadino, veniva puntualmente decapitato, un accusato non poteva essere processata non oltre il mese di prigionia (questo era l'unico compito del Doge).

Venezia nella flotta aveva solo uomini liberi, i rematori erano la maggior parte veneziani che venivano pagati ai remi e si davano le armi durante le battaglie navali tra galee, quindi quando le navi si abbordavano i rematori seguivano i soldati nell'abordaggio.
Poi la città seppe sollevarsi nelle situazioni di più gravi crisi, come la Guerra di Chioggia, la Lega Europea contro Venezia (insomma tutti contro Venezia, mmmm forse Firenze no...).

17/04/2008 19:58
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Re:
L'empereur, 31/03/2008 14.01:

in seguito Venezia rimarrà uno dei pochi stati italiani indipendenti,mentre milano sarà inglobata dagli spagnoli




Venezia fu l'unico vero stato indipendente italiano [SM=g8335] [SM=g8335]

Il papato era di fatti sotto il governo spagnolo, Firenze era un protettorato e Milano, Napoli, Palermo, Genova erano territori controllati direttamente o indirettamente da MAdrid.

Venezia tentò in tutti i modi di contrastare la conquista di Milano da parte di Carlo V, Carlo V venne ai patti con i veneziani perchè come disse lui aveva paura di scatenare una guerra infinita in italia, dove sarebbe bruciata l'intera penisola, infatti i Veneziani fino al 1535 erano i difensori militari di Francesco II Sforza, e riuscirono in questo cedendo tutta la costa pugliese che era stata conquistata dai veneziani come faccia opposta a Corfù e alle isole greche.
17/04/2008 21:53
Su venezia consiglio a tutti il libro Doge, la storia di Andrea Gritti, che visse nel periodo di massima ricchezza di venezia (eletto doge nel 1523). [SM=g8335]
Chissà, forse nel 500 Venezia avrebbe avuto la forza anche di riunire l'italia...
18/04/2008 15:03
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Venezia come forza economica e militare poteva riuscirci, ma il papa riunì tutti gli stati d'europa contro Venezia, e nonostante la perdita di piccoli territori come la costa pugliese, Rovereto e Ravenna mantenne i suoi domini, anche se Spagna, Franciaì, Impero e Papa si coalizzarono contro di lei....

E ricordiamoci che senza NApoleone III e i Prussiani l'Italia non sarebbe mai unita, perchè i Savoia persero tutte le guerre contro gli austriaci nei loro fronti, ma gli altri alleati distrussero l'Impero in altri fronti...
[Modificato da McEron 18/04/2008 15:05]
19/04/2008 15:06
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Venezia era l'unica che poteva aspirare a riunificare la Penisola, ci provò, già controllava quasi tutta la costa adriatica fino alle Puglie, e il nord fino alle porte di Milano, quando quel porco di Giulio II gli aizzò contro l'intera europa, e da allora divenne l'ombra di se stessa, rinunciando per sempre ad espandersi in Italia...

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