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Le differenze tecnologiche belliche attraverso i secoli

Ultimo Aggiornamento: 03/04/2008 21:49
31/03/2008 23:32
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Tercio Real, 31/03/2008 22.55:

Non é assolutamente vero che le armi da fuoco fossero adottate perché meno costose nel complesso.
Un allenamento costante era necessario, come per l´arco, visto che non tutti sono capaci a caricare velocemente un arma del 600 in meno di due minuti e a tenerla in perfetto funzionamento affinché possa fare minimo dieci sparate per battaglie.


assolutamente no, per imparare a colpire un bersaglio in traiettoria parabolica è molto più difficile che tentare di colpirlo in linea retta, il primo deve allenare molto la vista e i muscoli, ci vogliono anni e anni, per addestrare a far sparare un moschetto poche ore il resto è dedicato più che altro alle manovre tattiche perchè in teoria i moschettieri non dovevano neanche prendere la mira in battaglia

Tercio Real, 31/03/2008 22.55:

Assolutamente falso che fosser meno costose. Insomma, artigianalmente poche persone erano capaci a creare moschetti di qualitá, ce bisogno di polvere da saparo, di acciaio o ferro, d´una lavorazione del legno, di pallottole arrotondite...insomma, i materiale usati nella costruzione sono molti di piú.


più che il costo di costruzione il problema era la logistica, a Crecy solo 7000 archi lunghi hanno vomitato sui francesi ben 84000 frecce in 1 minuto, ci vogliono centinaia di migliaia se non milioni di frecce di rifornimento in una guerra come poteva essere quella dei cent'anni, tutto ciò costituisce un costo enorme e questo per equipaggiare non più di 10000 arcieri

Tercio Real, 31/03/2008 22.55:

Come dire che fare una catapolta fosse piú difficile e che fosse piú complessa da usare che un cannone.
Se veramente l´arco fosse stato meglio dei moschetti, i moschetti non avrebbero avuto nessun esito. É assurdo pensare quello. Sopratutto perché nel 500 e 600 problemi di denaro non c´erano per la creazione di eserciti, visto che il numero di soldati per esercito aumentó in modo incredibile.


In un certo senso sì, i cannoni di bronzo venivano fatti con una colata di metallo fuso in uno stampo (i primi costruttori di cannoni erano i costruttori di campane per i campanili delle chiese.....) invece una catapulta richiede conoscenze meccanico-ingegneristiche e l'assemblaggio di parti in uno schema ben preciso.
Il numero di soldati aumentò per il semplice fatto che i costi sull'addestramento, sulla logistica, sull'equipaggiamento........ furono abbattuti significativamente, non mi dirai per caso che costa di più l'approvvigionamento di 7000 moschettieri che si portano dietro qualche barilotto di polvere nera e pallini più piccoli delle punta delle dita rispetto a 7000 archi lunghi che hanno bisogno di 500000 frecce per tirarle in appena 7-8 minuti?
Secondo te costa di più equipaggiare un catafratto bardato dal cavaliere al cavallo di squame di ferro rispetto a un ussaro vestito come se fosse carnevale?


Tercio Real, 31/03/2008 22.55:

E la storia della fanteria contro la cavalleria pesante...insomma, certo che non era preparata sicuramente, ma perché la cavalleria pesante era giá scomparsa, proprio perché dimostro la sua inutilitá giá nel 400-500...


Poi, in efetti gli eserciti seleucidi che affrontarono i romani erano piú complessi e con maggior numero di unitá che gli eserciti alessandrini.


Quello che ti sto dicendo è che è scomparsa nel 1600 per fattori che a loro volta sono scomparsi nel 1700, una sua reintroduzione poteva essere uno shok perchè gli eserciti non erano più abituati ad affrontarla

“In contatto e in rapporto diretto o indiretto con tutti i Sovrani, con i primi uomini di Stato e i più importanti capipartito, nel corso di questo periodo che comprende quasi tre generazioni, io ho conosciuto tutti i fatti di rilievo che hanno influenzato lo sviluppo degli avvenimenti storici.

L'esperienza, dunque, non mi è mancata. Due elementi sono e saranno sempre in lotta nella società umana: l'elemento positivo e l'elemento negativo, l'elemento conservatore e l'elemento distruttore [...].

La parola libertà ha per me, non il significato di un punto di partenza, ma quello di un effettivo punto di arrivo. Il punto di partenza è significato dalla parola ordine. Il concetto di libertà può basarsi soltanto sul concetto di ordine”.

Klemens Wengel Lothar, principe di Metternich, Memorie, 1849-1855

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