Non capisco questo solito discorso, che poi è quello di neoborbonici e padanisti vari.
L'educazione e i mezzi di comunicazione, entrambi di massa, in pratica, esistono solo da mezzo secolo.
Prima non esistevano.
E grazie al cane che al contadinotto che campava 50 anni, se gli andava bene, e non usciva mai dall'orizzonte del suo villaggio fregava poco dell'Italia, e forse non sapeva nemmeno che era, così come della città di Napoli o di qualunque altra cosa non conoscesse.
Ai tempi di Roma io non penso proprio che i contadini e guardiani di armenti analfabeti pannoni si arruolassero nelle legioni perché sentivano la vocazione della Patria "romana" che li chiamava a raccolta.
Si arruolavano perché le loro terre erano al confine ed erano direttamente devastate dalle incursioni barbare. Si arruolavano spesso anche perché fare il contadino non dava che gli essenziali mezzi di sussistenza, e banditismo e invasioni rischiavano di spazzarti via assieme alla tua famiglia e alle tue certezze in un lampo.
E' sempre stato così in tutti gli stati e in tutte le epoche. Nelle province centrali i reclutamenti sono sempre più bassi, a meno che non vi sia una grave disoccupazione e allora il servizio militare è visto come sbocco per campare, e non sto parlando dell'oggi.
Quindi cosa si insiste a dire che il popolo non partecipò al Risorgimento?
A parte che non è esatto, poiché i 20-30 mila che finirono per indossare la camicia rossa da garibaldino non erano certo tutti intellettuali, e moltissimi erano reclutati tra il contado del sud, da nord arrivarono non più di forse 10 mila rinforzi.
Ma poi anche se erano ignoranti e analfabeti, e tenuti in questa condizione, appositamente dai regnanti borboni e dal papa per il centro, in modo che "non si facessero strane idee" di appartenere ad un'altra nazione, ciò non toglie che fossero tutti italiani dal tempo di Giulio Cesare, e questo nonostante le temperie accadute dall'invasione dei longobardi!!
Il fatto che l'Italia si sia riunita, e così facilmente in un paio di anni, è invece una piena dimostrazione di quanto, nonostante 1300 anni di umiliazioni e dominazioni straniere, siamo una nazione solida e di antichissima formazione, altroché!
E invece prevale sempre la vulgata che fino al Risorgimento nessuno si sentiva italiano, e che l'italiano fu creato dopo.
E poi certi personaggi, anche della politica, si lamentano se sono sorti dal nulla questi movimenti indipendentisti. Proprio coloro che hanno avuto il monopolio, e lo hanno tuttora, della storiografia, ed hanno indottrinato generazione di italiani colle loro baggianate ideologiche antinazionali a priori?
Ma per favore.
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La speranza oltre la speranza...