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Secondo voi l'Italia ha ragione di esistere come stato?

Ultimo Aggiornamento: 15/03/2008 15:05
09/03/2008 22:08
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Principe Alessandro, 09/03/2008 22.01:





Sicuro:

it.wikipedia.org/wiki/Assedio_di_Venezia
it.wikipedia.org/wiki/Cinque_giornate_di_Milano
it.wikipedia.org/wiki/Dieci_giornate_di_Brescia

Perchè tutte queste insurrezioni (e sono solo le più note) se tutti volevano stare sotto l'Austria?
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-HUMANITAS- Sapere aude
Quando gli dei non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo

Homines sumus, lux ac tenebra mundi, dramatis personae in aequore universi
Maledetti, trafitti dalla passione, l'amore ci sopravvive, l'arte ci rende immortali
La tristezza è il nostro destino; ma è per questo che le nostre vite saranno cantate per sempre, da tutti gli uomini che verranno

-Dove c’è molta luce l’ombra è più nera-

"Sopravvivranno le catastrofi e le rovine; trionferà il caos, ma di tanto in tanto verrà anche l'ordine. La pace s'instaurerà di nuovo tra le guerre; le parole umanità, giustizia, libertà ritroveranno qua e là il senso che noi abbiamo tentato d'infondervi. Non tutti i nostri libri periranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre cupole, altri frontoni sorgeranno; vi saranno uomini che penseranno e vivranno come noi: oso contare su questi continuatori che seguiranno ad intervalli regolari lungo i secoli, su questa immortalità intermittente. Cabria si preoccupa di vedere un giorno il pastoforo di Mitra o il vescovo di Cristo prendere dimora a Roma e rimpiazzarvi il pontefice massimo. Se questo giorno venisse, il mio successore lungo i crinali vaticani avrà cessato di essere in capo di una banda di settari per divenire una delle espressioni dell'autorità universale. Erediterà i nostri palazzi, i nostri archivi; differirà da noi meno di quello che si potrebbe credere. Accetto con calma le vicissitudini di Roma eterna" (Memorie di Adriano, M. Yourcenar)

"Questo è il motivo per cui sostengo che Kurtz era un uomo notevole. Aveva qualcosa da dire. La disse. Visto che anch’io ho dato un’occhiata oltre il limite, comprendo meglio il senso di quello sguardo fisso che non distingueva la fiamma di una candela, ma che era grande abbastanza da abbracciare l’universo intero, acuto abbastanza da penetrare tutti i cuori che battono in quelle tenebre. Aveva tirato le somme, aveva espresso il suo giudizio. “Che orrore, che orrore”. Era un uomo notevole. […] Il suo grido era un’affermazione, una vittoria morale pagata a costo di innumerevoli sconfitte, di abominevoli terrori, di abominevoli soddisfazioni. Ma è stata una vittoria. Forse tutta la saggezza, tutta la verità e tutta la sincerità sono concentrate in quell’inapprezzabile attimo in cui superiamo la soglia dell’invisibile, forse" (Cuore di tenebra, J.Conrad)
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Praefectus Castrorum
Distrugge per ricreare meglio
non vi sembra sia più utile trasferire la questione "italia-austria:chi ce l'ha più lungo?" in un altro topic magari creato ad hoc e riprendere il difficile e oscuro senso originario di questo topic,ovvero se lo stato italiano ha ragione di esistere?

Ti sei fatto 6 anni di vita universitaria, resistendo al vento, alle scale, alla pioggia e alle megapozze, alle merde di cane per strada, ai padroni di casa bastardi, ai comunisti e ai fascisti, alla mensa universitaria, ai problemi con le segreterie e l'agenzia per il diritto allo studio, alle donne, ai conti limitati. Sei sopravvissuto a tutto questo e hai portato per due volte il tuo scalpo a casa.
In pratica sei sopravvissuto a Perugia. Magna cum laude e all'inferno tutti.

Hail to the doctor,TWICE!



Ut Apuliae legiones vobiscum ad infera longiusque sint...

I Apula "Fervida" Legio

Io sono Arys,Signore di Arysfalia,detto l'Arysfaliano,capo del clan "Luna Di Fuoco" e delle Guardie Fulvie,e il mio nome ha significato oscuro alle genti

perle di saggezza
il sesso è come giocare al bridge:se non hai un buon partner,devi sperare di avere una buona mano

l'interista è il berlusconiano del calcio.Se vince è perchè è il più forte,se perde è perchè gli altri hanno barato.La sua squadra/fazione non ha niente di marcio,poichè niente è stato mai dimostrato,e anche se lo fosse sarebbe fasullo rispetto a quello che hanno fatto gli altri.E in ogni caso spera sempre nella prescrizione.








10/03/2008 17:53
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www.francobampi.it/liguria/sacco/lavoro1979.htm
“In contatto e in rapporto diretto o indiretto con tutti i Sovrani, con i primi uomini di Stato e i più importanti capipartito, nel corso di questo periodo che comprende quasi tre generazioni, io ho conosciuto tutti i fatti di rilievo che hanno influenzato lo sviluppo degli avvenimenti storici.

L'esperienza, dunque, non mi è mancata. Due elementi sono e saranno sempre in lotta nella società umana: l'elemento positivo e l'elemento negativo, l'elemento conservatore e l'elemento distruttore [...].

La parola libertà ha per me, non il significato di un punto di partenza, ma quello di un effettivo punto di arrivo. Il punto di partenza è significato dalla parola ordine. Il concetto di libertà può basarsi soltanto sul concetto di ordine”.

Klemens Wengel Lothar, principe di Metternich, Memorie, 1849-1855

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10/03/2008 20:01
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www.lametropolis.it/briganti.htm
La storia mai raccontata


Apriamo una via nuova, una via che ci porterà alla scoperta della nostra vera storia, la storia sopravvissuta alla storia raccontata dai vincitori. La storia di 140 anni fa, la storia del Sud post-unitario cha ha finanziato le grandi imprese del Nord, la storia di settori industriali meridionali all'avanguardia, la storia di una cultura da rivalutare, o scoprire, per conoscere le nostre vere radici, la nostra identità.
02/05/05

Briganti: delinquenti o resistenti, malfattori o patrioti?

raccolta di appunti mix e frammenti di una storia troppo poco raccontata
(lametropolis.it, Settimo Sigillo del 02/05/05

Se i briganti furono delinquenti allora l'Italia nacque legittimamente, ma se i briganti furono patrioti e resistenti allora è tutta un'altra storia. La storia del mezzogiorno contemporaneo pare essere un tutt'uno con la storia della questione meridionale. La storia delle cause e delle responsabilità piuttosto che la vicenda storica effettiva. Vae victis, una storia raccontata dai vincitori ed i vinti del Sud che si dovranno sempre giustificare sul perché si siano battuti "per la parte sbagliata".

Una rivendicazione di una storia autonoma del Sud Italia è improponibile ma è possibile individuare le radici profonde dello sconvolgimento della vita di milioni di uomini e dell'economia che hanno cambiato la faccia delle popolazione meridionale negli ultimi 150 anni. La storia dei rapporti tra Nord e Sud, le radici della storia della questione meridionale.

Il Brigantaggio ebbe inizio storicamente all’indomani della partenza per l’esilio del Re Francesco II di Borbone, avvenuta il 13 febbraio 1861, già due giorni dopo ci furono le prime sollevazioni. Quel Popolo che si ribellò fu marchiato con la parola "BRIGANTE" dall' idioma francese brigant che significa delinquente, bandito. La repressione messa in atto dai Piemontesi fu violentissima sin dall’inizio, ma inefficace.

Il nuovo Regno d’Italia schierò ben 211.500 soldati e inviò i suoi ufficiali di maggior rilievo, eppure per molto tempo non riuscì a distruggere neppure una banda. Nel 1863, fu istituita una Commissione Parlamentare d’inchiesta presieduta dal deputato Giuseppe Massari quale venivano indicate le cause del brigantaggio: la miseria delle popolazioni, dovuta ovviamente all’oppressione borbonica; era povera perché affamata dai Borbone. Dalla relazione Massari ebbero come risultato la promulgazione della che autorizzava lo stato d'assedio nei paesi battuti dai briganti.

Risultato: quasi un milione di morti, 54 paesi distrutti, stupri e violenze inaudite, processi e fucilazioni sommarie. Da un diario di un ufficiale sabaudo: . Pontelandolfo paese del beneventano fu letteralmente raso al suolo. Anche la storiografia corrente ha riconosciuto che la repressione contro
il Brigantaggio ha fatto più vittime di tutte le altre guerre risorgimentali messe insieme. Ma c'è di più, purtroppo, ... campi di concentramento il più temibile quello di Fenestrelle fortezza situata a quasi duemila metri di altezza, sulle montagne piemontesi, sulla sinistra del Chisone, faceva tanto spavento come la relegazione in Siberia. Ufficiali, sottufficiali e soldati (tutti quei militari borbonici che non vollero finire il servizio militare obbligatorio nell'esercito sabaudo, tutti quelli che si dichiararono apertamente fedeli al Re Francesco II, quelli che giurarono aperta resistenza ai piemontesi) subirono il trattamento più feroce. La liberazione avveniva solo con la morte ed i corpi (non erano ancora in uso i forni crematori) venivano disciolti nella calce viva collocata in una grande vasca situata nel retro della chiesa che sorgeva all'ingresso del Forte.Una morte senza onore, senza tombe, senza lapidi e senza ricordo, affinché non restassero tracce dei misfatti compiuti. Ancora oggi, entrando a Fenestrelle, su un muro è ancora visibile l'iscrizione: "Ognuno vale non in quanto è ma in quanto produce". (ricorda molto la scritta dei lager nazisti). ... Già nel 1862 Nel mese di ottobre, essendosi fatta insostenibile la sistemazione dei prigionieri di guerra e dei detenuti politici, con la deportazione degli abitanti d'interi paesi, con le "galere" piene fino all'inverosimile, il governo piemontese diede incarico al suo ambasciatore a Lisbona di sondare la disponibilità del governo portoghese a cedere un'isola disabitata dell'Oceano Atlantico, al fine di relegarvi l'ingombrante massa di molte migliaia di persone da eliminare definitivamente. Il tentativo diplomatico, tuttavia, non ebbe successo, ma la notizia riportata il 31 ottobre dalla stampa francese suscitò una gran ripugnanza nell'opinione pubblica. (fonte www.cronologia.it/storia/a1863b.htm)

L'aspetto più indecente di questa porzione di storia è che sullo sfondo c'è una storia di debiti di guerra (Cavour ne fece tre in dieci anni!) a cui si sommavano anche quelli per comprare quei cannoni a canna rigata che permisero la vittoria sull'esercito borbonico. Il piemonte era indebitato con Francia e Inghilterra ed il regno borbonico rappresentava una vera e propria miniera d'oro per la borghesia espansionistica piemontese e per gli affaristi internazionali. Le riserve auree del Regno delle Due Sicilie, (500 milioni contro i 100 dei piemontesi) avrebbero permesso di stampare carta moneta per circa tre miliardi una vera e propria manna se a ciò si aggiunge le nuove tasse imposte ai 9 milioni di abitanti, i risparmi, le terre ed i beni sottratti alle autorità ecclesiali destinati allo sviluppo dell'agricoltura padana. Tutto in nome dell'unità d'Italia.

Il Sud fu depredato e soggetto ad una dura imposizione fiscale "Nel Regno delle Due Sicilie la tassazione era, nel 1859, di 14 franchi a testa. Nel 1866, sotto il nuovo regime, le tasse erano salite fino a 28 franchi a testa, il doppio di quanto pagava l"’oppresso" popolo napoletano prima che Garibaldi venisse a liberarlo". L'abolizione del protezionismo e l'eccessivo liberismo dello stato sabaudo espose le industrie alla concorrenza esterna, l'economia dei borboni non era pronta all'internazionalizzazione come del resto quella italiana non lo è stata fino al 1960, 100 anni dopo! La stampa europea definiva il sud borbonico arretrato ed inefficiente, termine ancora oggi in uso per indicare qualcosa che non funziona, ma come giustificare il proliferare di attività industriali? Come mai molte fabbriche vennero smantellate come il famosissimo complesso di S. Leucio, i cui telai furono portati qualche anno dopo a Valdagno, dove fu creata la prima fabbrica tessile nel Veneto e le ferriere di Mongiana, i cui macchinari furono trasferiti in Lombardia.

- Verso la fine del tremendo decennio, il Brigantaggio, decimato e incattivito, andò perdendo la spinta ideale che lo aveva animato e le bande rimaste si diedero, allora sì, ad atti di malavita, istigate anche dalla condizione di estrema povertà nella quale le regioni meridionali eranocadute e dalla nascita del latifondo, che toglieva ai contadini ogni possibilità di una sopravvivenza dignitosa. Solo da quel momento in poi, la repressione piemontese prese il sopravvento: il Brigantaggio fu debellato definitivamente e i Meridionali andarono a cercare una nuova vita nelle Americhe, avviando un fenomeno del tutto sconosciuto fino nel Regno delle Due Sicilie. Nel 1861, infatti, si contavano soltanto 220mila italiani residenti all’estero; nel 1914 erano 6 milioni. È inquietante, se si pensa che la popolazione dell’ex Regno napoletano era composta da 8 milioni di persone. - L’esercito sardo aveva avuto la propria vittoria, ma non così il regno d’Italia: i briganti non erano distrutti, avevano trovato un’altra forma di resistenza, l’emigrazione. (fonte www.morronedelsannio.com/sud/brigantaggio.htm)

Una nuova interpretazione del fenomeno del brigantaggio ciò che ha costituito un marchio d'infamia,
e che metaforicamente ha accompagnato la storia dei meridionali fino ai giorni nostri così --- (spunto) riappropriarsi della sua storia in quanto risorsa, una traccia della memoria da recuperare, un segno forte che la storia ha lasciato nella zona, un “bene culturale” da valorizzare patrimonio di una terra ed esempio per una lealtà mostrata ad una cultura locale, ad una ’appartenenza comune.



I Savoia, Cavour e Garibaldi sono solo dei boia macellai degni di un tribunale internazionale sui crimini contro l'umanità.
“In contatto e in rapporto diretto o indiretto con tutti i Sovrani, con i primi uomini di Stato e i più importanti capipartito, nel corso di questo periodo che comprende quasi tre generazioni, io ho conosciuto tutti i fatti di rilievo che hanno influenzato lo sviluppo degli avvenimenti storici.

L'esperienza, dunque, non mi è mancata. Due elementi sono e saranno sempre in lotta nella società umana: l'elemento positivo e l'elemento negativo, l'elemento conservatore e l'elemento distruttore [...].

La parola libertà ha per me, non il significato di un punto di partenza, ma quello di un effettivo punto di arrivo. Il punto di partenza è significato dalla parola ordine. Il concetto di libertà può basarsi soltanto sul concetto di ordine”.

Klemens Wengel Lothar, principe di Metternich, Memorie, 1849-1855

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cronologia.leonardo.it/storia/a1863b.htm
www.morronedelsannio.com/sud/brigantaggio.htm
cronologia.leonardo.it/storia/a1862f.htm

Emanuele Filiberto di Savoia
“L’Italia? E' un carciofo di cui i Savoia mangeranno una foglia alla volta”
“In contatto e in rapporto diretto o indiretto con tutti i Sovrani, con i primi uomini di Stato e i più importanti capipartito, nel corso di questo periodo che comprende quasi tre generazioni, io ho conosciuto tutti i fatti di rilievo che hanno influenzato lo sviluppo degli avvenimenti storici.

L'esperienza, dunque, non mi è mancata. Due elementi sono e saranno sempre in lotta nella società umana: l'elemento positivo e l'elemento negativo, l'elemento conservatore e l'elemento distruttore [...].

La parola libertà ha per me, non il significato di un punto di partenza, ma quello di un effettivo punto di arrivo. Il punto di partenza è significato dalla parola ordine. Il concetto di libertà può basarsi soltanto sul concetto di ordine”.

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In sunto: se al sud c'é la mafia e l'economia é arretrata é colpa del nord. E' un modo interessante di vedere la questione meridionale, ma lo trovo al contempo alquanto riduttivo.
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Re:
Principe Alessandro, 10/03/2008 20.01:

I Savoia, Cavour e Garibaldi sono solo dei boia macellai degni di un tribunale internazionale sui crimini contro l'umanità.




Allora questo si potrebbe dire anche del principe Metternich che porti nella firma e che insieme ad altri ha diviso l'Europa come più gli piaceva. E' insensato giudicare col metro di oggi le azioni di altri tempi e con questo come giustamente è stato fatto notare chiudo l'off-topic.

Comunque tornando al tema originario ci sono stati senza dubbio momenti oscuri, ma ormai la catastrofe della guerra e ha costretto tutti gli italiani a ricostruire il loro paese e non c'è niente di più efficace delle situazioni di crisi per cementare un popolo. In sostanza dopo tutto quello che è successo volenti o nolenti si è creato un legame tra tutti gli italiani e mi sembra insensato mettere in discussione l'Italia prorpio ora
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Homines sumus, lux ac tenebra mundi, dramatis personae in aequore universi
Maledetti, trafitti dalla passione, l'amore ci sopravvive, l'arte ci rende immortali
La tristezza è il nostro destino; ma è per questo che le nostre vite saranno cantate per sempre, da tutti gli uomini che verranno

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"Sopravvivranno le catastrofi e le rovine; trionferà il caos, ma di tanto in tanto verrà anche l'ordine. La pace s'instaurerà di nuovo tra le guerre; le parole umanità, giustizia, libertà ritroveranno qua e là il senso che noi abbiamo tentato d'infondervi. Non tutti i nostri libri periranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre cupole, altri frontoni sorgeranno; vi saranno uomini che penseranno e vivranno come noi: oso contare su questi continuatori che seguiranno ad intervalli regolari lungo i secoli, su questa immortalità intermittente. Cabria si preoccupa di vedere un giorno il pastoforo di Mitra o il vescovo di Cristo prendere dimora a Roma e rimpiazzarvi il pontefice massimo. Se questo giorno venisse, il mio successore lungo i crinali vaticani avrà cessato di essere in capo di una banda di settari per divenire una delle espressioni dell'autorità universale. Erediterà i nostri palazzi, i nostri archivi; differirà da noi meno di quello che si potrebbe credere. Accetto con calma le vicissitudini di Roma eterna" (Memorie di Adriano, M. Yourcenar)

"Questo è il motivo per cui sostengo che Kurtz era un uomo notevole. Aveva qualcosa da dire. La disse. Visto che anch’io ho dato un’occhiata oltre il limite, comprendo meglio il senso di quello sguardo fisso che non distingueva la fiamma di una candela, ma che era grande abbastanza da abbracciare l’universo intero, acuto abbastanza da penetrare tutti i cuori che battono in quelle tenebre. Aveva tirato le somme, aveva espresso il suo giudizio. “Che orrore, che orrore”. Era un uomo notevole. […] Il suo grido era un’affermazione, una vittoria morale pagata a costo di innumerevoli sconfitte, di abominevoli terrori, di abominevoli soddisfazioni. Ma è stata una vittoria. Forse tutta la saggezza, tutta la verità e tutta la sincerità sono concentrate in quell’inapprezzabile attimo in cui superiamo la soglia dell’invisibile, forse" (Cuore di tenebra, J.Conrad)
10/03/2008 20:48
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Re:
Luca97!, 10/03/2008 20.30:

In sunto: se al sud c'é la mafia e l'economia é arretrata é colpa del nord. E' un modo interessante di vedere la questione meridionale, ma lo trovo al contempo alquanto riduttivo.


la situazione non è colpa certamente del nord ma delle elite che hanno fatto l'unità, tutti i popoli dello stivale hanno provato sulla loro pelle l'oppressione dei Savoia, repressioni di varia natura, stupri, genocidi, massacri, odiose tasse come quella sul macinato, in realtà ampie zone del nord furono impoverite dopo l'unità e in particolare nel lombardo-veneto oppressi da un'amministrazione peggiore di quella austriaca in inefficienza e iniquità, sai quanti veneti furono costretti a emigrare? lo sviluppo del nord comincerà solo dopo la 2° guerra mondiale e ha poco a che fare con l'unita.

“In contatto e in rapporto diretto o indiretto con tutti i Sovrani, con i primi uomini di Stato e i più importanti capipartito, nel corso di questo periodo che comprende quasi tre generazioni, io ho conosciuto tutti i fatti di rilievo che hanno influenzato lo sviluppo degli avvenimenti storici.

L'esperienza, dunque, non mi è mancata. Due elementi sono e saranno sempre in lotta nella società umana: l'elemento positivo e l'elemento negativo, l'elemento conservatore e l'elemento distruttore [...].

La parola libertà ha per me, non il significato di un punto di partenza, ma quello di un effettivo punto di arrivo. Il punto di partenza è significato dalla parola ordine. Il concetto di libertà può basarsi soltanto sul concetto di ordine”.

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10/03/2008 20:59
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secondo me non è giusto scaricare sul nord le responsabilita' dei savoia, come disse uno storico americano, i savoia non sono altro che una famiglia nobile di secondo piano che ha sfruttato l' italia per arricchirsi e fare la propria fortuna...questa gente rivoleva i beni loro sottratti qualche mese fa, senza parole...comunque io credo che sia abbastanza riduttivo guardare troppo al passato x stabilire se l' italia debba esistere, perche' la verita' è che dall' inizio del medioevo non è che una storia di divisione ma secondo me l' italia deve esistere e a fare l' italia non sono stati i savoia ma le guerre per la difesa dei sacri confini, come la prima guerra mondiale secondo me è li dove si è fatta l' italia, dove veneti, lombardi,napoletani e siciliani combattevano fianco a fianco sul monte grappa o sull' altopiano di asiago....secondo me l' italia esiste in quanto seppur distrutta si è sempre rialzata...secondo me tutti questi vaneggiamenti sull' indipendenza e sulle rivendicazioni di alcune regioni con tutto il rispetto mi paiono cavolate, noi siamo prima di tutto italiani e questo non dobbiamo mai dimenticarcelo, non esistono nord e sud ma solo l' italia unita sotto il tricolore...so che questo è un punto di vista molto idealistico e irrealistico ma io vorrei l' italia cosi e secondo me queste considerazioni sono figlie solo del clima di sfiducia che si diffonde in questo periodo...
10/03/2008 21:03
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Re: Re:
WOLFgang 88, 10/03/2008 20.31:


Allora questo si potrebbe dire anche del principe Metternich che porti nella firma e che insieme ad altri ha diviso l'Europa come più gli piaceva. E' insensato giudicare col metro di oggi le azioni di altri tempi e con questo come giustamente è stato fatto notare chiudo l'off-topic.



"Gli abusi del potere generano le rivoluzioni; le rivoluzioni sono peggio di qualsiasi abuso. La prima frase va detta ai sovrani, la seconda ai popoli."
Klemens Wenzel Lothar von Metternich
“L’Italia? E' un carciofo di cui i Savoia mangeranno una foglia alla volta”
Emanuele Filiberto di Savoia
Il principe di Metternich è uno dei statisti più illuminati dell'intera storia mondiale al confronto con quel bandito d'alto bordo che sono i Savoia e la loro cricca

WOLFgang 88, 10/03/2008 20.31:

Comunque tornando al tema originario ci sono stati senza dubbio momenti oscuri, ma ormai la catastrofe della guerra e ha costretto tutti gli italiani a ricostruire il loro paese e non c'è niente di più efficace delle situazioni di crisi per cementare un popolo. In sostanza dopo tutto quello che è successo volenti o nolenti si è creato un legame tra tutti gli italiani e mi sembra insensato mettere in discussione l'Italia prorpio ora


maelstrom2.blogspot.com/2008/01/metternich-aveva-ragione.html

«La parola Italia è una espressione geografica, una qualificazione che riguarda la lingua, ma che non ha il valore politico che gli sforzi degli ideologi rivoluzionari tendono ad imprimerle."
Klemens Wenzel Lothar von Metternich

www.freeforumzone.leonardo.it/lofi/D3335688.html


[Modificato da Principe Alessandro 10/03/2008 21:26]
“In contatto e in rapporto diretto o indiretto con tutti i Sovrani, con i primi uomini di Stato e i più importanti capipartito, nel corso di questo periodo che comprende quasi tre generazioni, io ho conosciuto tutti i fatti di rilievo che hanno influenzato lo sviluppo degli avvenimenti storici.

L'esperienza, dunque, non mi è mancata. Due elementi sono e saranno sempre in lotta nella società umana: l'elemento positivo e l'elemento negativo, l'elemento conservatore e l'elemento distruttore [...].

La parola libertà ha per me, non il significato di un punto di partenza, ma quello di un effettivo punto di arrivo. Il punto di partenza è significato dalla parola ordine. Il concetto di libertà può basarsi soltanto sul concetto di ordine”.

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Re: Re:
Principe Alessandro, 10/03/2008 20.48:


la situazione non è colpa certamente del nord ma delle elite che hanno fatto l'unità, tutti i popoli dello stivale hanno provato sulla loro pelle l'oppressione dei Savoia, repressioni di varia natura, stupri, genocidi, massacri, odiose tasse come quella sul macinato, in realtà ampie zone del nord furono impoverite dopo l'unità e in particolare nel lombardo-veneto oppressi da un'amministrazione peggiore di quella austriaca in inefficienza e iniquità, sai quanti veneti furono costretti a emigrare? lo sviluppo del nord comincerà solo dopo la 2° guerra mondiale e ha poco a che fare con l'unita.



A parte che non concordo assolutamente con te sulla visione del brigantaggio anche perchè occorre ricordare che Ninco Nanco (per citartene uno) e altri briganti non combattevano assolutamente per un lealismo verso i Borbone, ma unicamente per tornaconto personale e le loro ritorsioni verso la popolazione non erano minori di quelle degli ufficiali sabaudi (l'unico brigante del sud che forse si può identificare come lealista è Carmine Crocco, ma ho anche quì le mie riserve).
Comunque sia è assurdo tirare fuori ora, a 150 anni dall'unificazione quando ormai lo spirito italiano è stato forgiato da guerre combattute fianco a fianco e costumi comuni, la legittimità dell'unità nazionale.

L'Italia (grazie a Dio) esiste ed è una sola.
Viva l'Italia!

P.s: il grazie a Dio è un esclamazione XD non fraintendete




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"Per garantire che resteremo sempre uniti, che parleremo sempre con un'unica voce e che agiremo con un'unica mano la Repubblica dovrà cambiare. Dobbiamo evolverci, dobbiamo crescere. Siamo diventati un Impero di fatto, diventiamo un Impero anche di nome!
Siamo il primo Impero Galattico!
Siamo un Impero che continuerà a essere governato da questo nobile consesso!
Siamo un Impero che non ripeterà i maneggi politici e la corruzione che ci hanno feriti così profondamente!
Siamo un Impero che sarà governato da un unico sovrano eletto a vita!
Siamo un Impero governato da una maggioranza!
Un Impero governato da una nuova costituzione!
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Un Impero votato alla salvaguardia della società onesta. Di una società unita e sicura!
Siamo un Impero che durerà diecimila anni!"

Discorso di Creazione dell'Impero, 19 BBY
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10/03/2008 21:20
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Re:
Jackthebest91, 10/03/2008 20:59:

secondo me non è giusto scaricare sul nord le responsabilita' dei savoia, come disse uno storico americano, i savoia non sono altro che una famiglia nobile di secondo piano che ha sfruttato l' italia per arricchirsi e fare la propria fortuna...questa gente rivoleva i beni loro sottratti qualche mese fa, senza parole...comunque io credo che sia abbastanza riduttivo guardare troppo al passato x stabilire se l' italia debba esistere, perche' la verita' è che dall' inizio del medioevo non è che una storia di divisione ma secondo me l' italia deve esistere e a fare l' italia non sono stati i savoia ma le guerre per la difesa dei sacri confini, come la prima guerra mondiale secondo me è li dove si è fatta l' italia, dove veneti, lombardi,napoletani e siciliani combattevano fianco a fianco sul monte grappa o sull' altopiano di asiago....secondo me l' italia esiste in quanto seppur distrutta si è sempre rialzata...secondo me tutti questi vaneggiamenti sull' indipendenza e sulle rivendicazioni di alcune regioni con tutto il rispetto mi paiono cavolate, noi siamo prima di tutto italiani e questo non dobbiamo mai dimenticarcelo, non esistono nord e sud ma solo l' italia unita sotto il tricolore...so che questo è un punto di vista molto idealistico e irrealistico ma io vorrei l' italia cosi e secondo me queste considerazioni sono figlie solo del clima di sfiducia che si diffonde in questo periodo...



Aggiungerei anche il miracolo italiano come periodo "forgiante" della nazione italiana. Ad ogni modo questi discorsi li trovo un po' di lana caprina, poiché stiamo sempre andando piú verso un'entitá sovranazionale come l'Unione Europea, dove le distinzioni contano sempre di meno, soprattutto quelle di nazionalitá. E presumo che l'Italia sará quella che avrá meno problemi ad integrarsi (da sempre gli italiani sono stati una delle nazionalitá che si sono integrate piú facilmente, talmente in maniera facile, che dopo due generazioni non si distinguevano dalla popolazione indigena), e per questo guardo con maniera preoccupata ad una parte della destra sempre piú euroscettica (nonostante io sia "filosoficamente" di destra e liberale). Tra l'altro, concedetemi un appunto: in Europa si va da tempo ad una politica di abolizione dei confini, che in fondo contano poco, pertanto trovo aberrante il riconoscimento di indipendenza del Kosovo, sul quale l'EU (e il governo italiano) si dovevano muovere in maniera diversa. Bisogna promuovere l'unione dei popoli, non la frammentazione.


10/03/2008 21:20
Dare la colpa al nord, per la questione meridionale irrisolta mi sembra una bestialità incalcolabile.... miliardi di lire/euro sono sempre stati stanziati per il meridione, dal 1861 in poi. se codesti finiscono in mano delle varie mafie meridionali, non è certo colpa del nord. Se la campania NON E' IN GRADO DI SMALTIRE I SUOI RIFIUTI, è colpa dei trentini, dei friulani, veneti, lombardi, valdaostani, piemontesi ecc? credo proprio di no. Al nord, a differenza del sud, non vengono messi a governare "criminali" o corrotti o membri appartenenti a losche illecite
10/03/2008 21:23
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Se giudicato con gli standard di oggi (come tu hai fatto con i Savoia e che come ho detto io giudico insensato) neanche Metternich è uno stinco di santo in quanto ha fatto tabula rasa delle autonomie che tu tanto lodi in nome dell'ordine costituito.

I popoli sono fatti dalle idee e dalle tradizioni condivise. Il fatto che ci siano state tante rivolte in nome di esse indica che uno spirito italiano di fondo esiste e se Metternich le nega non vuol dire che non siano esistite.

Il nord non si sarebbe tanto sviluppato se fosse rimasto sotto il dominio austriaco (era sempre una terra di confine e straniera) e lo stesso se si fosse dichiarato indipendente. I savoia non sono stati i migliori regnanti ma hanno almeno costruito un paese che ora è tra i G8, evidenziarne solo i difetti non è giusto.

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Quando gli dei non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo

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La tristezza è il nostro destino; ma è per questo che le nostre vite saranno cantate per sempre, da tutti gli uomini che verranno

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"Questo è il motivo per cui sostengo che Kurtz era un uomo notevole. Aveva qualcosa da dire. La disse. Visto che anch’io ho dato un’occhiata oltre il limite, comprendo meglio il senso di quello sguardo fisso che non distingueva la fiamma di una candela, ma che era grande abbastanza da abbracciare l’universo intero, acuto abbastanza da penetrare tutti i cuori che battono in quelle tenebre. Aveva tirato le somme, aveva espresso il suo giudizio. “Che orrore, che orrore”. Era un uomo notevole. […] Il suo grido era un’affermazione, una vittoria morale pagata a costo di innumerevoli sconfitte, di abominevoli terrori, di abominevoli soddisfazioni. Ma è stata una vittoria. Forse tutta la saggezza, tutta la verità e tutta la sincerità sono concentrate in quell’inapprezzabile attimo in cui superiamo la soglia dell’invisibile, forse" (Cuore di tenebra, J.Conrad)
10/03/2008 21:28
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qui vicino hanno costruito un inceneritore in 4 mesi, possibile che al sud non abbiano fatto niente nel giro di anni?
10/03/2008 21:44
al sud la gente vuole gli inceneritori ma però non vuole ke siano vicino a casa loro, senza contare ke casa loro è in mezzo all'abusività... della serie vogliono la botte piena e la donna ubriaca....
10/03/2008 21:45
Re:
davide.cool, 10/03/2008 21.20:

Dare la colpa al nord, per la questione meridionale irrisolta mi sembra una bestialità incalcolabile.... miliardi di lire/euro sono sempre stati stanziati per il meridione, dal 1861 in poi. se codesti finiscono in mano delle varie mafie meridionali, non è certo colpa del nord. Se la campania NON E' IN GRADO DI SMALTIRE I SUOI RIFIUTI, è colpa dei trentini, dei friulani, veneti, lombardi, valdaostani, piemontesi ecc? credo proprio di no.


Qua c'è da fare un pò di chiarezza: i rifiuti che si vedono per le strade sono la munnezza prodotta dai campani, ma il territorio è inquinato dai rifiuti speciali, e questi non vengono dalla campania, ma dal vostro nord...Te lo sei visto report domenica scorsa sui rifiuti in campania? Credo di no.
Per esempio diceva che in alcune zone della campania hanno trovato sostanze che derivano da attività industriali che non ci sono in campania...e allora chi li aveva portati là quei rifiuti??
davide.cool, 10/03/2008 21.20:

Al nord, a differenza del sud, non vengono messi a governare "criminali" o corrotti o membri appartenenti a losche illecite


La penso come te. Così come penso che se i vostri industriali andavano a scaricare i loro rifiuti in qualche campo al nord, succedevano le rivolte. Sempre a report, avevano fatto vedere le discariche abusive con a fianco le serre coltivate: hanno intervistato i contadini di là, e loro dicevano "io non so niente e non vedo niente" [SM=g8077]

mitrandil20, 10/03/2008 21.28:

qui vicino hanno costruito un inceneritore in 4 mesi, possibile che al sud non abbiano fatto niente nel giro di anni?


A Salerno e provincia non ci sono rifiuti per le strade, e le campagne sono inquinate in minima parte. Stanno anche per fare un inceneritore o qualcosa di simile (mò non ricordo), eppure salerno non è al nord. Il problema è che i rifiuti a napoli sono un grandissimo affare per tutti (tranne che i cittadini)ed è interesse di pochi risolvere il problema.
[Modificato da =Telcontar= 10/03/2008 21:50]
10/03/2008 21:54
Re: Re:
=Telcontar=, 10/03/2008 21.45:


A Salerno e provincia non ci sono rifiuti per le strade, e le campagne sono inquinate in minima parte. Stanno anche per fare un inceneritore o qualcosa di simile (mò non ricordo), eppure salerno non è al nord. Il problema è che i rifiuti a napoli sono un grandissimo affare per tutti (tranne che i cittadini)ed è interesse di pochi risolvere il problema.



bastava fare la raccolta differenziata come ogni regione decente fa, ad alti livelli e qualsiasi altra regione, si sarebbe offerta di incenerire le cose campane.... questo non avviene ed è ovvio ke nessuno voglia quei rifiuti.... Le cose vengono imposte per far vivere meglio non peggio. Come in campania,dove si girava in 4 su uno scooter senza casco ecc ecc, si parcheggiava in quarta fila, si viaggiava nel percorso destinato al tram, davanti e dietro al tram in passaggio e cosi via (cose che ho visto di persona)... sono gli stessi napoletani a non voler rispettare le leggi fregandosene: il motto "menefrego" è stato forgiato da loro. non da noi. Se ne infischiano delle leggi italiane? bene che facciano un referendum totale in campania e chiedano indipendenza e stato tutto loro... di certo noi del nord, non abbiamo voglia di pagare tasse già alte per finanziare incapacità governativa gestionale meridionale


[Modificato da davide.cool 10/03/2008 21:57]
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WOLFgang 88, 10/03/2008 21.23:

Se giudicato con gli standard di oggi (come tu hai fatto con i Savoia e che come ho detto io giudico insensato) neanche Metternich è uno stinco di santo in quanto ha fatto tabula rasa delle autonomie che tu tanto lodi in nome dell'ordine costituito.


lui e la sua determinazione ha permesso all'Europa di salvarsi dal tallone delle truppe napoleoniche (Napoleone un'altra disgrazia per l'Italia), se non ci fosse stato lui col cavolo che vedevi l'Italia libera almeno l'Austria si prese solo il Lombardo-Veneto concedendo ampie autonomie che sotto i francesi te le sognavi, è la resistenza dell'Austria che ha permesso all'Europa di liberarsi dai francesi

WOLFgang 88, 10/03/2008 21.23:

I popoli sono fatti dalle idee e dalle tradizioni condivise. Il fatto che ci siano state tante rivolte in nome di esse indica che uno spirito italiano di fondo esiste e se Metternich le nega non vuol dire che non siano esistite.


Ci sono state molte più rivolte antiitaliane che proitaliane, c'era una idea ancora più forte che era contro questo abuso da parte della cricca banditesca dei Savoia e delle potenze di Francia e Inghilterra vere burattinaie della situazione che hanno usato gli italiani come carne da cannone per espellere l'Austria dall'Italia e quindi dal Mediterraneo, la cosa ironica è che il 30-40% dell'esercito austriaco in terra italiana era composto da lombardi e veneti e quindi capirete ciò che fu in realtà il cosiddetto risorgimento, solo una guerra di conquista da parte dei Savoia e nulla più tanto è vero che Vittorio Emanuele non doveva più essere II ma I visto che era il 1° re d'Italia, giustamente però non è vero che ci fu una unificazione da parte dei Savoia ma una guerra di conquista e annessione da parte dei Savoia di conseguenza l'Italia è solo l'allargamento del Regno Sabaudo fatto con gli inganni, brogli e guerre di conquista.


WOLFgang 88, 10/03/2008 21.23:

Il nord non si sarebbe tanto sviluppato se fosse rimasto sotto il dominio austriaco (era sempre una terra di confine e straniera) e lo stesso se si fosse dichiarato indipendente. I savoia non sono stati i migliori regnanti ma hanno almeno costruito un paese che ora è tra i G8, evidenziarne solo i difetti non è giusto.

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Lo sviluppo dell'Italia come nazione pienamente industriale e economicamente sviluppata a pari rango dei paesi del primo mondo comincia solo dopo la 2° guerra mondiale, prima ondate di italiani si riversavano all'estero addirittura in Romania dove ancora oggi c'è una nutrita comunità che discende da quei emigranti, Romania all'epoca più sviluppata dell'Italia, questo per far capire quale "sviluppo" poteva vantare l'Italia dopo l'unità, negli Stati Uniti poi eravamo trattati peggio dei neri.


“In contatto e in rapporto diretto o indiretto con tutti i Sovrani, con i primi uomini di Stato e i più importanti capipartito, nel corso di questo periodo che comprende quasi tre generazioni, io ho conosciuto tutti i fatti di rilievo che hanno influenzato lo sviluppo degli avvenimenti storici.

L'esperienza, dunque, non mi è mancata. Due elementi sono e saranno sempre in lotta nella società umana: l'elemento positivo e l'elemento negativo, l'elemento conservatore e l'elemento distruttore [...].

La parola libertà ha per me, non il significato di un punto di partenza, ma quello di un effettivo punto di arrivo. Il punto di partenza è significato dalla parola ordine. Il concetto di libertà può basarsi soltanto sul concetto di ordine”.

Klemens Wengel Lothar, principe di Metternich, Memorie, 1849-1855

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10/03/2008 22:20
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sono profondamento schifato da tutti questi interventi dementi e aggressivi e infamanti nei confronti del sud e dei suoi abitanti..perchè RICORDIAMOLO su una popolazione di 20 milioni solo lo 0,000002% sono mafiosi..o delinquenti o altro.

per cui prego quelli che stanno solo parlando come delle oche di non spare cavolate.

grazie
"TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






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tito secondo me hai ragione per quanto se ne dica il sud è pieno di brava gente il problema è che a far notizia è quello 0,0000000002% di cui parli...poi devo dire che non capisco questo scannarsi tra nord e sud...ragazzi abitiamo nello stesso paese, questa non la guerra civile americana, critiche ci stanno ma non degeneriamo in attacchi ad personam e a fare le nonnine al mercato il sud è la luce e il nord è l' oscurita'e viceversa
[Modificato da Jackthebest91 10/03/2008 22:32]
10/03/2008 22:42
Re:
Tito Flavio, 10/03/2008 22.20:

.perchè RICORDIAMOLO su una popolazione di 20 milioni solo lo 0,000002% sono mafiosi..o delinquenti o altro.





mi spieghi perchè il sud vive nell'omertà piu totale verso i delinquenti che governano queste regioni? dal 1871 che i siciliani pagano il pizzo alla mafia... in 2 secoli possibile che non abbiate manco provato a ribellarvi una volta? e questo ke non capisco. Noi del triveneto abbiamo guerreggiato eserciti stranieri ke ci maltrattavano... e abbiamo vinto alla fine... voi manco avete coraggio di denunciare chi chiede il pizzo [SM=g8151]
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Re:
Tito Flavio, 10/03/2008 22.20:

sono profondamento schifato da tutti questi interventi dementi e aggressivi e infamanti nei confronti del sud e dei suoi abitanti..perchè RICORDIAMOLO su una popolazione di 20 milioni solo lo 0,000002% sono mafiosi..o delinquenti o altro.

per cui prego quelli che stanno solo parlando come delle oche di non spare cavolate.

grazie



Una minoranza assai visibile e potente dunque...


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Re:
Tito Flavio, 10/03/2008 22.20:

sono profondamento schifato da tutti questi interventi dementi e aggressivi e infamanti nei confronti del sud e dei suoi abitanti..perchè RICORDIAMOLO su una popolazione di 20 milioni solo lo 0,000002% sono mafiosi..o delinquenti o altro.

per cui prego quelli che stanno solo parlando come delle oche di non spare cavolate.

grazie




[SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=x535711] [SM=x535711] [SM=x535711] [SM=x535711] [SM=x535711] [SM=x535711] [SM=x535711] [SM=x535711] [SM=x535711] [SM=x535711] [SM=g8149] [SM=g8149] [SM=g8149] [SM=g8149] [SM=g8149] [SM=g8149] [SM=g8147] [SM=g8147] [SM=g8147] [SM=g8147] [SM=g8147] [SM=g8147]

QUOTONE!!!!

bravo tito hai tutto la mia stima e il mio affettio per aver detto queste parole.

davide.cool, 10/03/2008 22.42:



mi spieghi perchè il sud vive nell'omertà piu totale verso i delinquenti che governano queste regioni? dal 1871 che i siciliani pagano il pizzo alla mafia... in 2 secoli possibile che non abbiate manco provato a ribellarvi una volta? e questo ke non capisco. Noi del triveneto abbiamo guerreggiato eserciti stranieri ke ci maltrattavano... e abbiamo vinto alla fine... voi manco avete coraggio di denunciare chi chiede il pizzo [SM=g8151]



Bel coraggio avete a parlare, VOI NORDICI!

Siete talmente stolti e razzisti che non sapete che ogni volta che il sud ha protestato contro la maffia, cito Falcone e Borsellino fra i più recenti e conosciuti, neanche un inutile e misero polentone e venuto a darci una mano.
La mafia non è un esercito che si combatte in campo aperto che o si vince op si perde. La mafia e nel sistema prprio, per combatterla ci vuole l'appoggio dello stato non corrotto e dei cittadini. Finora si è visto solo il secondo. LO stato sa solo dare i soldi alle famiglie vittime di mafia!

@rivolto a quelli del nord

Ognuno dei vostri post su mafia, camorra ecc.è un fiume di cose inutili. Al sud per sapere com'è o ci vivi o ci devi aver vissuto. Non si studia come un libro si deve vivere!


PS: ho capito che solo monello ma ora che mi avete sbannato perchè devo partire con 5 warning, questo intervento potrebbe essere il 6 e mi sa che non vado molto avanti [SM=g8119]
[Modificato da siculo-calabrese 10/03/2008 23:27]
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10/03/2008 23:43
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Re: Re:
davide.cool, 10/03/2008 22.42:



mi spieghi perchè il sud vive nell'omertà piu totale verso i delinquenti che governano queste regioni? dal 1871 che i siciliani pagano il pizzo alla mafia... in 2 secoli possibile che non abbiate manco provato a ribellarvi una volta? e questo ke non capisco. Noi del triveneto abbiamo guerreggiato eserciti stranieri ke ci maltrattavano... e abbiamo vinto alla fine... voi manco avete coraggio di denunciare chi chiede il pizzo [SM=g8151]

sono doppiamente schifato....visto l'ignoranza e la genearalizzazione che serpeggia in certi utenti...dato che ci sono associazioni che stanno promuovendo la lotta alla mafia e al pizzo e i giovani si stanno mobilitando attivamente a migliaia.....

ma ripeto..sono doppiamente schifato.


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10/03/2008 23:44
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Re: Re:
Pilbur, 10/03/2008 22.42:



Una minoranza assai visibile e potente dunque...



beh che dire.............


sono triplamente schifato...


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Re: Re: Re:
Tito Flavio, 10/03/2008 23.44:

beh che dire.............


sono triplamente schifato...






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11/03/2008 00:07
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La questione meridionale non è propriamente fra le più facili da gestire: per sconfiggere la mafia, come già detto, ci va il supporto delle istituzioni, che è sempre mancato (pensiamo al povero dalla chiesa "Mi mandano in una realtà come Palermo, con gli stessi poteri del prefetto di Forlì!").
La guerra partigiana è un altro conto... la guerra è molto meno subdola della lotta alla mafia: denunciare un boss locale (a quanto ne so, ho la fortuna di non vivere una simile realtà) può equivalere a ritorsioni non solo contro la tua persona, ma soprattutto contro i tuoi cari, il che è difficile da sopportare.

E poi suvvia, siamo tutti italiani, abbiamo lo stesso inno, la stessa bandiera, la stessa Patria: perchè dobbiamo fare risorgere questioni vecchie come il cucco fra chi abbia avuto più colpa fra savoia e borboni nella situazione del sud italia o se si stava meglio sotto l'austria? sono assolutamente inutili e deleterie.


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11/03/2008 00:42
Re: Re:
siculo-calabrese, 10/03/2008 23.22:



Bel coraggio avete a parlare, VOI NORDICI!

Siete talmente stolti e razzisti che non sapete che ogni volta che il sud ha protestato contro la maffia, cito Falcone e Borsellino fra i più recenti e conosciuti, neanche un inutile e misero polentone e venuto a darci una mano.
La mafia non è un esercito che si combatte in campo aperto che o si vince op si perde. La mafia e nel sistema prprio, per combatterla ci vuole l'appoggio dello stato non corrotto e dei cittadini. Finora si è visto solo il secondo. LO stato sa solo dare i soldi alle famiglie vittime di mafia!

@rivolto a quelli del nord

Ognuno dei vostri post su mafia, camorra ecc.è un fiume di cose inutili. Al sud per sapere com'è o ci vivi o ci devi aver vissuto. Non si studia come un libro si deve vivere!


[SM=g8119]



senza offesa, ma la mafia per mettere radici, ha bisogno del volere popolare. la mafia non ha mai preso nel nord, perchè subito veniva denunciata, quando cercava di prendere potere.. cosa ke non accade altrove. so di cosa parlo, perchè ho parenti siciliani e calabresi e ci ho vissuto pure li. LA mafia non si combatte con l'esercito ma abbandonando per sempre l'omertà e denunciando alle autorità, chi cerca di estorcerti soldi o chi ricatta ecc... l'esercito non serve ad un bel niente, se il popolo li protegge i mafiosi. vero, soprattutto a palermo e sicilia, ora i commercianti iniziano a ribellarsi.. ma gli altri????? quelli di Cefalù, quelli di canicattì, quelli di Corleone? pure loro si ribellano alla mafia? qualcuno forse, ma la maggioranza ancora li protegge. questione di mentalità non di esercito da inviare
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