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Secondo voi l'Italia ha ragione di esistere come stato?

Ultimo Aggiornamento: 15/03/2008 15:05
27/02/2008 18:52
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Salve a tutti dopo aver discusso su altri due topic mi è parso doveroso aprirne uno nuovo per non fare troppi off-topic rispetto al tema centrale.

Secondo voi l'Italia ha ragione di esistere come stato? Questa è la domanda centrale. Cosa ne pensate? E se no come dovrebbero organizzarsi i popoli che vogliono vivere sovrani?


Comunque per iniziare la discussione do due link secondo me abbastanza interessanti per mettere in luce alcuni aspetti della storia d'Italia non sempre ben trattati dalla storiografia ufficiale:
www.palmerini.net/blog/?p=62
cronologia.leonardo.it/storia/a1866a.htm

Postate le vostre opinioni.
“In contatto e in rapporto diretto o indiretto con tutti i Sovrani, con i primi uomini di Stato e i più importanti capipartito, nel corso di questo periodo che comprende quasi tre generazioni, io ho conosciuto tutti i fatti di rilievo che hanno influenzato lo sviluppo degli avvenimenti storici.

L'esperienza, dunque, non mi è mancata. Due elementi sono e saranno sempre in lotta nella società umana: l'elemento positivo e l'elemento negativo, l'elemento conservatore e l'elemento distruttore [...].

La parola libertà ha per me, non il significato di un punto di partenza, ma quello di un effettivo punto di arrivo. Il punto di partenza è significato dalla parola ordine. Il concetto di libertà può basarsi soltanto sul concetto di ordine”.

Klemens Wengel Lothar, principe di Metternich, Memorie, 1849-1855

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27/02/2008 19:42
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Quello che non ha ragione di esistere sarebbe lo Stato del Lazio, con la Polis indipendente di Roma, lo Stato del Veneto, lo Stato del Piemonte...ha mille piú motivi di esistere l´Italia che gli statarelli che tu proponi che manco la popolazione italiana vuole.
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Come i nostri predecessori gli indiani ci accomuna un certo timore del sesso un eccesso di lamentazione per i morti e un costante interesse per sogni e visioni- JIM MORRISON



27/02/2008 19:51
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Re sul trono di Spade
Io credo che l'epoca degli Stati nazionali , caratteristici dal 400 ad oggi, sia verso la fine, e si ci avvierà o verso imperi immensi o grandi frammentazioni...
banner ekm
27/02/2008 20:08
tutte le regioni a statuto speciale avrebbero diritto all'indipendenza
27/02/2008 20:23
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Le regioni con Statuo speciali dove viene riconosciuta la loro diversitá, protette e fomentata dalle istituzioni pubbliche, hanno uno statuto speciale proprio perché l´indipendenza totale da uno stato democratico di benessere dal quale dipende in parte non gli é vantaggiosa, e proprio perché godendo d´un ampissima autonomia, l´indipendenza totale é assurda e senza nessun senso.
Avrebbe senso se quella regione é oprressa da uno stato totalitario...cosa che attualmente in nessun stato dell´UE succede.
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27/02/2008 20:36
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Re:
Tercio Real, 27/02/2008 20.23:

Le regioni con Statuo speciali dove viene riconosciuta la loro diversitá, protette e fomentata dalle istituzioni pubbliche, hanno uno statuto speciale proprio perché l´indipendenza totale da uno stato democratico di benessere dal quale dipende in parte non gli é vantaggiosa, e proprio perché godendo d´un ampissima autonomia, l´indipendenza totale é assurda e senza nessun senso.
Avrebbe senso se quella regione é oprressa da uno stato totalitario...cosa che attualmente in nessun stato dell´UE succede.



Concordo, lo statuto speciale concede grande libertà, ottenere l'indipendenza sarebbe assurdo


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"Per garantire che resteremo sempre uniti, che parleremo sempre con un'unica voce e che agiremo con un'unica mano la Repubblica dovrà cambiare. Dobbiamo evolverci, dobbiamo crescere. Siamo diventati un Impero di fatto, diventiamo un Impero anche di nome!
Siamo il primo Impero Galattico!
Siamo un Impero che continuerà a essere governato da questo nobile consesso!
Siamo un Impero che non ripeterà i maneggi politici e la corruzione che ci hanno feriti così profondamente!
Siamo un Impero che sarà governato da un unico sovrano eletto a vita!
Siamo un Impero governato da una maggioranza!
Un Impero governato da una nuova costituzione!
Un Impero di leggi,non di politici!
Un Impero votato alla salvaguardia della società onesta. Di una società unita e sicura!
Siamo un Impero che durerà diecimila anni!"

Discorso di Creazione dell'Impero, 19 BBY
Imperatore Palpatine



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Re: Re:
sondaggio totalmente anacrostico. forse la domanda si poteva porre 150 anni fa , non oggi che l'italia settentrionale, ma anche quella centrale, è invasa di meridionali, con la relativa scomparsa delle presunte differenze fra abitanti di diverse regioni. E ogni 1.5 milioni di persone si spostano sulla direttrice sud- nord (stranieri compresi).
Basta cercar su google "istat immigrazione nord sud"...




[Modificato da rhaymo 27/02/2008 20:43]

"Ci vuole la carne nelle salsicce, il fumo se ne esce!" (proverbio)
"Il potere é quando abbiamo ogni giustificazione per uccidere e non lo facciamo " (Schindler's list)



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27/02/2008 21:00
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L'Italia è ormai formata, siamo sulla stessa barca, dunque bisogna remare! Non avrebbe senso frammentarla! Già siamo con l'economia allo sfascio, con la divisione sarebbe la fine!!
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"Tantum religio potuit suadere malorum" Lucrezio 1° Libro De rerum nature
"Veloce come il vento. Silenzioso come la foresta. Invasivo come il fuoco. Fermo come la montagna." - Takeda Shingen




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Re:
Vestinus, 27/02/2008 21.00:

L'Italia è ormai formata, siamo sulla stessa barca, dunque bisogna remare! Non avrebbe senso frammentarla! Già siamo con l'economia allo sfascio, con la divisione sarebbe la fine!!




Giusto, il crollo della seconda guerra mondiale e soprattutto la seguente ripresa hanno rifondato l'Italia. Mi pare assurdo metterla in discussione ora: una cosa è una maggiore autonomia per le realtà locali, un'altra è dividere uno stato che ormai si è fatto. L'unica cosa che manca è la fiducia nello stato centrale e nell'interesse comune che inevitalbilmente porta al poco senso civico.

Per Alessandro: in molti post recentemente hai auspicato la seccessione in regioni, ma secondo me la maggior parte degli italiani si riconosce più nella città capoluogo di provincia che nella regione.
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-HUMANITAS- Sapere aude
Quando gli dei non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo

Homines sumus, lux ac tenebra mundi, dramatis personae in aequore universi
Maledetti, trafitti dalla passione, l'amore ci sopravvive, l'arte ci rende immortali
La tristezza è il nostro destino; ma è per questo che le nostre vite saranno cantate per sempre, da tutti gli uomini che verranno

-Dove c’è molta luce l’ombra è più nera-

"Sopravvivranno le catastrofi e le rovine; trionferà il caos, ma di tanto in tanto verrà anche l'ordine. La pace s'instaurerà di nuovo tra le guerre; le parole umanità, giustizia, libertà ritroveranno qua e là il senso che noi abbiamo tentato d'infondervi. Non tutti i nostri libri periranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre cupole, altri frontoni sorgeranno; vi saranno uomini che penseranno e vivranno come noi: oso contare su questi continuatori che seguiranno ad intervalli regolari lungo i secoli, su questa immortalità intermittente. Cabria si preoccupa di vedere un giorno il pastoforo di Mitra o il vescovo di Cristo prendere dimora a Roma e rimpiazzarvi il pontefice massimo. Se questo giorno venisse, il mio successore lungo i crinali vaticani avrà cessato di essere in capo di una banda di settari per divenire una delle espressioni dell'autorità universale. Erediterà i nostri palazzi, i nostri archivi; differirà da noi meno di quello che si potrebbe credere. Accetto con calma le vicissitudini di Roma eterna" (Memorie di Adriano, M. Yourcenar)

"Questo è il motivo per cui sostengo che Kurtz era un uomo notevole. Aveva qualcosa da dire. La disse. Visto che anch’io ho dato un’occhiata oltre il limite, comprendo meglio il senso di quello sguardo fisso che non distingueva la fiamma di una candela, ma che era grande abbastanza da abbracciare l’universo intero, acuto abbastanza da penetrare tutti i cuori che battono in quelle tenebre. Aveva tirato le somme, aveva espresso il suo giudizio. “Che orrore, che orrore”. Era un uomo notevole. […] Il suo grido era un’affermazione, una vittoria morale pagata a costo di innumerevoli sconfitte, di abominevoli terrori, di abominevoli soddisfazioni. Ma è stata una vittoria. Forse tutta la saggezza, tutta la verità e tutta la sincerità sono concentrate in quell’inapprezzabile attimo in cui superiamo la soglia dell’invisibile, forse" (Cuore di tenebra, J.Conrad)
27/02/2008 21:17
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Io sono per l'Italia come stato fortemente accentrato! Niente autonomie del cavolo, così si danno solo soldi alla mafia!
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certo che l'Italia ha ragione di esistere, tralasciando gli aspetti storici e sociali, volete mettere la soddisfazione di battere tutti assieme i francesi ai mondiali [SM=g8231] [SM=g8231] [SM=g8231] [SM=g8229] [SM=g8229] [SM=g8229]
[Modificato da Costantinus 27/02/2008 21:39]

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"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

"A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

"Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

28/02/2008 19:25
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Costantinus, hai dato in pieno secondo me.
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28/02/2008 19:34
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Sicuramente l'Italia presenta molto spunti di campanilismo cittadino e/o regionale...ma da qui a mettere in discussione che per lingua, cultura ed etnia siamo così differenti da non poter stare tutti nello stesso stato, ce ne passa davvero tanto!

Con buona pace della Padania....
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Esempio di autocensura del proprio pensiero....per non ammettere di aver sbagliato in pieno...di da.cool :
PRIMA "La sperimentazione ha così sottolineato due cose fondamentali. La prima: che il pilum rappresenta un arma che non può essere considerata come un giavellotto, ma necessita di una distanza estremamente ravvicinata e una grande potenza per il suo tiro. Il secondo: che il pilum costituisce una sorta di arpione, il cui obiettivo è non uscire più una volta penetrato. Il che avalla i testi latini in merito ad un uso prioritario del pilum come "sabotatore" di scuta nemici, piuttosto che come arma mirata a colpire i nemici."
DOPO(2 minuti) "La sperimentazione ha così sottolineato due cose fondamentali. La prima: che il pilum rappresenta un arma che non può essere considerata come un giavellotto, ma necessita di una distanza estremamente ravvicinata e una grande potenza per il suo tiro."
di da.cool 05/05/2008

...per saperne di più, vedere direttamente la discussione:
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7490651&p=5

28/02/2008 20:11
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L'Italia era già formata dai tempi di Annibale. Il fatto che abbia retto come idea, perché questo in fondo è una nazione, un'idea che resiste nel tempo, a 1500 anni di divisioni, lotte fratricide e umiliazioni straniere dimostra la nostra forza e quanto l'Italia sia una nazione rispetto a tante altre artificiali e recentissime.

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La speranza oltre la speranza...
29/02/2008 13:06
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lol da quando ho visto cosa aveva scritto principe alessandro aspettavo di leggere la risposta di Christof...cmq a mio parere lo stato italiano sarebbe una follia dividerlo, piuttosto spero che presto si faccia una nazione, magari federale, europea, come è l'obbiettivo ultimo dell'UE.

EDIT: per quanto riguarda i link, mi pare evidente che i cittadini stavano molto meglio sotto la casata d'Austria che sotto i sabaudi, questo è certo. ma anche se fossero truccati cosa signfica? il veneto e la lombardia dovrebbero tornare all'Austria? ma non prendiamoci per i fondelli...
[Modificato da nanoguerriero 29/02/2008 13:09]
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°o¤ø, ̧ ̧,ø¤o°`°o¤ø, ̧~2oo9~W i ToKiO HoTeL ™~2o1o~°o¤ø, ̧ ̧,ø¤o°`°o¤ø, ̧

Per Favore se possibile datemi una mano qui (nn sono giochi scemi, è per la tesina):
http://totalwargamesitalia.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8793058&
29/02/2008 14:18
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Re:
Principe Alessandro, 27/02/2008 18.52:


Secondo voi l'Italia ha ragione di esistere come stato? Questa è la domanda centrale. Cosa ne pensate?




SI

sempre e solo viva l'Italia tutta!


"TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






29/02/2008 14:37
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Re: Re:
Tito Flavio, 29/02/2008 14.18:




SI

sempre e solo viva l'Italia tutta!






Amo la patria mia diletta
dai tre mari circoscritta
della bandiera i tre colori
rosso il sangue degli eroi
il verde limpido dei prati
bianca la veste dei suoi papi
ma quello che apprezzo di più
è la costanza la virtù
la laboriosità l'ingegno
di questo popolo ch'è degno
dei suoi santi e dei suoi eroi
navigatori e perciò noi
in questo mare procelloso
senza concederci riposo
vegliamo a che l'ordine regni
e tutti quanti siano degni
e che gli arcangeli Miceli
aprano sopra a noi le ali
e per amore dei suoi ragassi
socchiuda gli occhi anche Tanassi

[SM=g8229] [SM=g8229] [SM=g8229] [SM=g8229] [SM=g8229] [SM=g8229]
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°o¤ø, ̧ ̧,ø¤o°`°o¤ø, ̧~2oo9~W i ToKiO HoTeL ™~2o1o~°o¤ø, ̧ ̧,ø¤o°`°o¤ø, ̧

Per Favore se possibile datemi una mano qui (nn sono giochi scemi, è per la tesina):
http://totalwargamesitalia.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8793058&
29/02/2008 15:53
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sei sicuro sia così evidente? In realtà la borghesia nascente milanese e veneta era pesantemente penalizzata, e solo con lo stato unitario potè esprimere al massimo le sue capacità imprenditoriali. Infatti a Vienna non conveniva affatto una forte regione industriale a sud che potesse farle concorrenza, e puntava certamente a fare della pianura padana un territorio agricolo come l'ungheria. I danni di questa politica semifascista si videro dopo la polverizzazione dell'impero, quando l'austria rimase con i 3/4 dell'industria asburgica (il resto era in boemia), e l'ungheria con i 2/3 dell'agricoltura.
Entrambe entrarono in un marasma economico che fu risolto in pratica, solo nel secondo dopoguerra.
Quanto al contado non mi stancherò mai di ripeterlo, in uno stato prenovecentesco dove l'amminstrazione pubblica era scarsa, la scuola pubblica non esisteva, in pratica, le uniche cose che cambiavano era che doveva servire nell'esercito assieme a suoi compatrioti invece di trovarsi vicino a slavi, magiari, tedeschi e ruteni, dall'altro che gli amministratori locali erano italiani e non veniva da fuori.
Oggi è chiaro tutto questo sarebbe molto diverso, lo stato, anche se a qualcuno non appare chiaro, è in realtà presente e percepito anche nel piccolo paesino.
[Modificato da Christof Romuald 29/02/2008 15:54]

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La speranza oltre la speranza...
29/02/2008 17:02
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Re: Re: Re:
nanoguerriero, 29/02/2008 14.37:




Amo la patria mia diletta
dai tre mari circoscritta
della bandiera i tre colori
rosso il sangue degli eroi
il verde limpido dei prati
bianca la veste dei suoi papi
ma quello che apprezzo di più
è la costanza la virtù
la laboriosità l'ingegno
di questo popolo ch'è degno
dei suoi santi e dei suoi eroi
navigatori e perciò noi
in questo mare procelloso
senza concederci riposo
vegliamo a che l'ordine regni
e tutti quanti siano degni
e che gli arcangeli Miceli
aprano sopra a noi le ali
e per amore dei suoi ragassi
socchiuda gli occhi anche Tanassi

[SM=g8229] [SM=g8229] [SM=g8229] [SM=g8229] [SM=g8229] [SM=g8229]



questa poesia (se così possiamo definirla) l'ho fatta io..quindi non è perfetta! [SM=g8080]

Italia bella, Italia tutta
sempre con te anche se ditrutta
per te giuro eterno amor
per te darei anche il mio cuor;

Piangi Italia, i tuoi figli gloriosi
che sul Piave combatteron virtuosi!
per la patria e la gloria
ti donaron la vittoria;

Roma ti crebbe e ti abbellì
e come un pargolo ti accudì,
fece di te la sua casa più bella
e tu nel mondo diventasti una stella!

Ci furon secoli di buoi e tumulto
ma non ti mancò mai l'orgoglioso sussulto,
l'Italia è unita finalmente
con un sol corpo e una sola mente!

Italia bella Italia tutta
sempre con te anche se distrutta,
da Torino a Catania
un sol grido: Viva l'Italia!!


[SM=g8081] [SM=g8081] [SM=g8231]




"TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






03/03/2008 17:33
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Praefectus Castrorum
Distrugge per ricreare meglio
una discussione che mi fa chiedere:quanto resisterà??
A parte gli scherzi,ritengo che come si apostrofa a Garibaldi di aver fatto l'Italia ma non gli italiani sia vero.
Siamo un paese relativamente giovane,di neanche 200 anni di unità,che ha subito nei primi 80 anni guerre,acquisizioni e sottrazioni territoriali.L'italiano vero non si è ancora formato,ma c'è il napoletano,il siculo,il laziale(non della Lazio!),il milanese,il veneto....
credo che la vera mazzata alla coscienza ancora neonata e fragilissima dell'italianità si è avuta con la fuga del re,in cui il popolo si riconosceva come simbolo supremo di ubbidienza e comando.Una sorte di collante che poteva cementare l'ancora imberbe sentimento di unità nazionale,ma che venuto meno ha fatto sentire i suoi effetti.
Tuttora rimangono differenze di fondo,che a differenza di altri paesi sono dovute alla mancanza di sentimento nazionale,mentre altrove c'è più una coscienza regionale forte dentro una compagine nazionale che va piano piano indebolendosi da forte che era.

Ti sei fatto 6 anni di vita universitaria, resistendo al vento, alle scale, alla pioggia e alle megapozze, alle merde di cane per strada, ai padroni di casa bastardi, ai comunisti e ai fascisti, alla mensa universitaria, ai problemi con le segreterie e l'agenzia per il diritto allo studio, alle donne, ai conti limitati. Sei sopravvissuto a tutto questo e hai portato per due volte il tuo scalpo a casa.
In pratica sei sopravvissuto a Perugia. Magna cum laude e all'inferno tutti.

Hail to the doctor,TWICE!



Ut Apuliae legiones vobiscum ad infera longiusque sint...

I Apula "Fervida" Legio

Io sono Arys,Signore di Arysfalia,detto l'Arysfaliano,capo del clan "Luna Di Fuoco" e delle Guardie Fulvie,e il mio nome ha significato oscuro alle genti

perle di saggezza
il sesso è come giocare al bridge:se non hai un buon partner,devi sperare di avere una buona mano

l'interista è il berlusconiano del calcio.Se vince è perchè è il più forte,se perde è perchè gli altri hanno barato.La sua squadra/fazione non ha niente di marcio,poichè niente è stato mai dimostrato,e anche se lo fosse sarebbe fasullo rispetto a quello che hanno fatto gli altri.E in ogni caso spera sempre nella prescrizione.








08/03/2008 23:20
Sotto l'Austria si viveva meglio. E sotto la Serenissima ancor di più.

Ma poi sono arrivati i francesi e Napo Orso Capo e ci hanno venduto all'Austria; per fortuna ci siamo vendicati ai mondiali...
08/03/2008 23:36
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Re:
Principe Alessandro, 27/02/2008 18.52:


Secondo voi l'Italia ha ragione di esistere come stato? Questa è la domanda centrale. Cosa ne pensate?



Ovviamente si!

Forse una volta "l'Italia" ai tempi di cavour erano due culture messe insime alla buona con risultati pessimi a causa dei piemontesi che volevano "piemontizzare" il sud. Ma ormai abbiamo imparato a sopportare i polentoni [SM=g8231] [SM=g8231]

Mi fanno mooolto ma dico mooolto arrabiare i padani (non tutti) che si vogliono separare e bla bla bla. Li vorrei dire.

Ma Cavour siciliano era? No, era piemontese.
Chi è che voleva l'Italia unita, i calabresi la volevano? No, i piemontesi.
Ai piemontesi chi gli ha detto di venire al sud i napoletani? NO, sempre e solo i piemontesi.


Quindi se volevate essere indipendenti prendetevala con Cavour e non con la bellissima Terronia! Vi siete dati la zappa sui piedi

Cmq VIVA L'ITALIA UNITA DA NORD A SUD!
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09/03/2008 01:30
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Non capisco questo solito discorso, che poi è quello di neoborbonici e padanisti vari.
L'educazione e i mezzi di comunicazione, entrambi di massa, in pratica, esistono solo da mezzo secolo.
Prima non esistevano.
E grazie al cane che al contadinotto che campava 50 anni, se gli andava bene, e non usciva mai dall'orizzonte del suo villaggio fregava poco dell'Italia, e forse non sapeva nemmeno che era, così come della città di Napoli o di qualunque altra cosa non conoscesse.
Ai tempi di Roma io non penso proprio che i contadini e guardiani di armenti analfabeti pannoni si arruolassero nelle legioni perché sentivano la vocazione della Patria "romana" che li chiamava a raccolta.
Si arruolavano perché le loro terre erano al confine ed erano direttamente devastate dalle incursioni barbare. Si arruolavano spesso anche perché fare il contadino non dava che gli essenziali mezzi di sussistenza, e banditismo e invasioni rischiavano di spazzarti via assieme alla tua famiglia e alle tue certezze in un lampo.
E' sempre stato così in tutti gli stati e in tutte le epoche. Nelle province centrali i reclutamenti sono sempre più bassi, a meno che non vi sia una grave disoccupazione e allora il servizio militare è visto come sbocco per campare, e non sto parlando dell'oggi.
Quindi cosa si insiste a dire che il popolo non partecipò al Risorgimento?
A parte che non è esatto, poiché i 20-30 mila che finirono per indossare la camicia rossa da garibaldino non erano certo tutti intellettuali, e moltissimi erano reclutati tra il contado del sud, da nord arrivarono non più di forse 10 mila rinforzi.
Ma poi anche se erano ignoranti e analfabeti, e tenuti in questa condizione, appositamente dai regnanti borboni e dal papa per il centro, in modo che "non si facessero strane idee" di appartenere ad un'altra nazione, ciò non toglie che fossero tutti italiani dal tempo di Giulio Cesare, e questo nonostante le temperie accadute dall'invasione dei longobardi!!
Il fatto che l'Italia si sia riunita, e così facilmente in un paio di anni, è invece una piena dimostrazione di quanto, nonostante 1300 anni di umiliazioni e dominazioni straniere, siamo una nazione solida e di antichissima formazione, altroché!
E invece prevale sempre la vulgata che fino al Risorgimento nessuno si sentiva italiano, e che l'italiano fu creato dopo.
E poi certi personaggi, anche della politica, si lamentano se sono sorti dal nulla questi movimenti indipendentisti. Proprio coloro che hanno avuto il monopolio, e lo hanno tuttora, della storiografia, ed hanno indottrinato generazione di italiani colle loro baggianate ideologiche antinazionali a priori?
Ma per favore.

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La speranza oltre la speranza...
09/03/2008 03:45
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Re:
davide.cool, 27/02/2008 20.08:

tutte le regioni a statuto speciale avrebbero diritto all'indipendenza



Scommettiamo quanto vuoi che se domani il governo proponesse l'indipendenza all'Alto Adige questi rifiuterebbero o ci penserebbero molto a lungo? [SM=g8298]

APriamo gli occhi per favore: a loro CONVIENE ALLA GRANDE restare in Italia, dove grazie agli statuti speciali possono trattenere la stragrande maggioranza delle tasse a proprio uso e consumo. Oltre ad avere talmente tanta autonomia da essere quasi indipendenti di fatto.

Io eliminerei gli statuti speciali. Che czz di senso hanno? Sono stati introdotti per tamponare spinte indipendentiste (ridicole) temporanee, che adesso di fatto non esistono più. Lo voglio vedere il popolo siciliano, friulano o altoatesino che si dichiarano indipendenti, si si lo voglio proprio vedere. [SM=g8119]

CHi lo fa fare ad un altoatesino di unirsi all'Austria dove dovrà pagare le tasse come qualunque altro pirla? Meglio stare in Italia!
09/03/2008 13:49
Era meglio sotto l'austria, fidati.
09/03/2008 15:02
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Re:
Heitaros, 09/03/2008 13.49:

Era meglio sotto l'austria, fidati.


già una amministrazione anche se opprimente (quella italiana peggio ancora) che manteneva livelli di efficienza alti a differenza di quella italiana, e comunque molte più liberta dal punto di vista culturale:

Article 19 of the Austro-Hungarian constitution stated:

All races of the empire have equal rights, and every race has an inviolable right to the preservation and use of its own nationality and language. The equality of all customary languages ("landesübliche Sprache") in school, office and public life, is recognized by the state. In those territories in which several races dwell, the public and educational institutions are to be so arranged that, without applying compulsion to learn a second country language ("Landessprache"), each of the races receives the necessary means of education in its own language.


Un esempio della saggezza e dell'intelligenza delle elite austriache opposte alla faciloneria, disprezzo della gente e della loro cultura popolare, menefreghismo della elite italiota che ancora oggi ammorbano lo stivale

[Modificato da Principe Alessandro 09/03/2008 15:07]
“In contatto e in rapporto diretto o indiretto con tutti i Sovrani, con i primi uomini di Stato e i più importanti capipartito, nel corso di questo periodo che comprende quasi tre generazioni, io ho conosciuto tutti i fatti di rilievo che hanno influenzato lo sviluppo degli avvenimenti storici.

L'esperienza, dunque, non mi è mancata. Due elementi sono e saranno sempre in lotta nella società umana: l'elemento positivo e l'elemento negativo, l'elemento conservatore e l'elemento distruttore [...].

La parola libertà ha per me, non il significato di un punto di partenza, ma quello di un effettivo punto di arrivo. Il punto di partenza è significato dalla parola ordine. Il concetto di libertà può basarsi soltanto sul concetto di ordine”.

Klemens Wengel Lothar, principe di Metternich, Memorie, 1849-1855

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09/03/2008 18:07
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Re: Re:
Principe Alessandro, 09/03/2008 15.02:


già una amministrazione anche se opprimente (quella italiana peggio ancora) che manteneva livelli di efficienza alti a differenza di quella italiana, e comunque molte più liberta dal punto di vista culturale:

Article 19 of the Austro-Hungarian constitution stated:

All races of the empire have equal rights, and every race has an inviolable right to the preservation and use of its own nationality and language. The equality of all customary languages ("landesübliche Sprache") in school, office and public life, is recognized by the state. In those territories in which several races dwell, the public and educational institutions are to be so arranged that, without applying compulsion to learn a second country language ("Landessprache"), each of the races receives the necessary means of education in its own language.


Un esempio della saggezza e dell'intelligenza delle elite austriache opposte alla faciloneria, disprezzo della gente e della loro cultura popolare, menefreghismo della elite italiota che ancora oggi ammorbano lo stivale


ma tu vaneggi??per caso lo Stato italiano sopprime le comunità tedesche e\o di lingua diversa?

no dico..tu vaneggi?

boh....rimarrai sempre un mistero per me....

ti ricordo caro...che durante il periodo tra il 1840 e il 1860 il governo austriaco soppresse con la forza i tentativi del patrioti italiani di dire la propria..

fecero chiudere giornali..e furono vietate le asociazioni....causa quindi dello sviluppo dell società segrete carbonare...

sai che in Veneto e Lombardia il governo Austriaco vietò di PARLARE dei Savoia..e che si sfruttavano gli spettaccoli di Giuseppe Verdi per inneggiare al Re..gridando "viva VERDI!"...che in realtà stava per "viva Vittorio Emanuele Re D'Italia!"

altro che l'Austria-Ungheria democratica...puah [SM=g8316]





"TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






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Re: Re: Re:
Tito Flavio, 09/03/2008 18.07:

ma tu vaneggi??per caso lo Stato italiano sopprime le comunità tedesche e\o di lingua diversa?


non può, l'Austria è garante dei diritti della comunità tedesca ma ci sono lingue che non vengono riconosciute come tali ma catalogati come dialetti mentre l'UNESCO è di tutt'altro parere

Tito Flavio, 09/03/2008 18.07:

ti ricordo caro...che durante il periodo tra il 1840 e il 1860 il governo austriaco soppresse con la forza i tentativi del patrioti italiani di dire la propria..

fecero chiudere giornali..e furono vietate le asociazioni....causa quindi dello sviluppo dell società segrete carbonare...

sai che in Veneto e Lombardia il governo Austriaco vietò di PARLARE dei Savoia..e che si sfruttavano gli spettaccoli di Giuseppe Verdi per inneggiare al Re..gridando "viva VERDI!"...che in realtà stava per "viva Vittorio Emanuele Re D'Italia!"

altro che l'Austria-Ungheria democratica...puah [SM=g8316]


che l'Austria non fosse democratica lo so anch'io ma non lo era neanche la monarchia sabauda e in più aggiungiamo il fatto che dall'altra i diritti dei vari popoli nell'uso della lingua locale ecc. erano molto più affermati in Austria ne viene fuori un quadro preciso, poi qua non possiamo confondere i diritti delle minoranze con i diritti delle singole persone e ciò che è successo con il fascismo con la tentata italianizzazione forzata della popolazione tedesca anche con la violenza e con la soppressione di ogni diritto culturale, tutto ciò non è mai successo nell'Impero Austriaco, mai le popolazioni sottomesse sono state costrette a imparare il tedesco

“In contatto e in rapporto diretto o indiretto con tutti i Sovrani, con i primi uomini di Stato e i più importanti capipartito, nel corso di questo periodo che comprende quasi tre generazioni, io ho conosciuto tutti i fatti di rilievo che hanno influenzato lo sviluppo degli avvenimenti storici.

L'esperienza, dunque, non mi è mancata. Due elementi sono e saranno sempre in lotta nella società umana: l'elemento positivo e l'elemento negativo, l'elemento conservatore e l'elemento distruttore [...].

La parola libertà ha per me, non il significato di un punto di partenza, ma quello di un effettivo punto di arrivo. Il punto di partenza è significato dalla parola ordine. Il concetto di libertà può basarsi soltanto sul concetto di ordine”.

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Re: Re: Re: Re:
Principe Alessandro, 09/03/2008 21.14:


mai le popolazioni sottomesse sono state costrette a imparare il tedesco




Ma mai è stato loro consentito di essere pienamente italiani come si sentivano (ed erano). Mi sembra che stia avendo sempre più successo il revisionismo borbonico e padano, come giustamente diceva Christof
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-HUMANITAS- Sapere aude
Quando gli dei non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo

Homines sumus, lux ac tenebra mundi, dramatis personae in aequore universi
Maledetti, trafitti dalla passione, l'amore ci sopravvive, l'arte ci rende immortali
La tristezza è il nostro destino; ma è per questo che le nostre vite saranno cantate per sempre, da tutti gli uomini che verranno

-Dove c’è molta luce l’ombra è più nera-

"Sopravvivranno le catastrofi e le rovine; trionferà il caos, ma di tanto in tanto verrà anche l'ordine. La pace s'instaurerà di nuovo tra le guerre; le parole umanità, giustizia, libertà ritroveranno qua e là il senso che noi abbiamo tentato d'infondervi. Non tutti i nostri libri periranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre cupole, altri frontoni sorgeranno; vi saranno uomini che penseranno e vivranno come noi: oso contare su questi continuatori che seguiranno ad intervalli regolari lungo i secoli, su questa immortalità intermittente. Cabria si preoccupa di vedere un giorno il pastoforo di Mitra o il vescovo di Cristo prendere dimora a Roma e rimpiazzarvi il pontefice massimo. Se questo giorno venisse, il mio successore lungo i crinali vaticani avrà cessato di essere in capo di una banda di settari per divenire una delle espressioni dell'autorità universale. Erediterà i nostri palazzi, i nostri archivi; differirà da noi meno di quello che si potrebbe credere. Accetto con calma le vicissitudini di Roma eterna" (Memorie di Adriano, M. Yourcenar)

"Questo è il motivo per cui sostengo che Kurtz era un uomo notevole. Aveva qualcosa da dire. La disse. Visto che anch’io ho dato un’occhiata oltre il limite, comprendo meglio il senso di quello sguardo fisso che non distingueva la fiamma di una candela, ma che era grande abbastanza da abbracciare l’universo intero, acuto abbastanza da penetrare tutti i cuori che battono in quelle tenebre. Aveva tirato le somme, aveva espresso il suo giudizio. “Che orrore, che orrore”. Era un uomo notevole. […] Il suo grido era un’affermazione, una vittoria morale pagata a costo di innumerevoli sconfitte, di abominevoli terrori, di abominevoli soddisfazioni. Ma è stata una vittoria. Forse tutta la saggezza, tutta la verità e tutta la sincerità sono concentrate in quell’inapprezzabile attimo in cui superiamo la soglia dell’invisibile, forse" (Cuore di tenebra, J.Conrad)
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Re: Re: Re: Re: Re:
WOLFgang 88, 09/03/2008 21.57:




Ma mai è stato loro consentito di essere pienamente italiani come si sentivano (ed erano). Mi sembra che stia avendo sempre più successo il revisionismo borbonico e padano, come giustamente diceva Christof


Sicuro?
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7304322


“In contatto e in rapporto diretto o indiretto con tutti i Sovrani, con i primi uomini di Stato e i più importanti capipartito, nel corso di questo periodo che comprende quasi tre generazioni, io ho conosciuto tutti i fatti di rilievo che hanno influenzato lo sviluppo degli avvenimenti storici.

L'esperienza, dunque, non mi è mancata. Due elementi sono e saranno sempre in lotta nella società umana: l'elemento positivo e l'elemento negativo, l'elemento conservatore e l'elemento distruttore [...].

La parola libertà ha per me, non il significato di un punto di partenza, ma quello di un effettivo punto di arrivo. Il punto di partenza è significato dalla parola ordine. Il concetto di libertà può basarsi soltanto sul concetto di ordine”.

Klemens Wengel Lothar, principe di Metternich, Memorie, 1849-1855

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