Anno 364 d.C.
Il mio nome e' Aulo Flavio,Augusto d'Occidente.Quella che mi accingo a narrare e' la turbolenta storia dell'Impero Romano ai giorni nostri,i miei sogni,i miei dolori,le vittorie in nome di Roma e le tristi sconfitte che segneranno la mia vita.
La nostra e' un'epoca di cambiamenti,le masse sono sconvolte e trasportate da una nuova religione che trae le sue radici in Oriente,il Cristianesimo.Non nutro una particolare avversione verso questo culto,ma non riesco a capirlo....il mio cuore appartiene alle antiche Divinita' di Roma,alle nostre gloriose tradizioni,non ne faccio mistero.Sono orgoglioso di cio' che sono,ma sembra che i Cristiani non la pensino allo stesso modo.Continuero' per la mia strada,che piaccia o no.
Anno 365 d.C.
La situazione generale dell'Impero,ereditata da mio padre,e' a dir poco disastrosa.A volte mi chiedo quanto manchi al tracollo del nostro mondo,sono lontani i tempi in cui Roma sembrava essere solida ed incrollabile.
Numerose tribu' barbare premono sui nostri confini:Goti,Burgundi,Sassoni,Alamanni si stanno riunendo sui confini orientali,ma non hanno ancora il coraggio di attaccarci...piccole scorrerie portate da bande di raziatori sono oramai consuetudine,che sia un metodo per tastare il terreno in previsione di un attacco in forze? Dovrei fare qualcosa,cercare di impressionare questi popoli ma le nostre forze non sono sufficienti.
Nel nord della Britannia mi e' giunta notizia che i Celti stanno radunando guerrieri in gran quantita',che anche loro si stiano preparando ad un'invasione? Possibile che i guai non arrivino mai da soli? Senza contare che dalle province africane giungono continuamente pressanti richieste d'aiuto per far fronte ad un'offensiva dei Berberi. Che gli Dei possano concederci ancora il loro aiuto e guidare le nostre spade in battaglia.
Anno 367 d.C.
La Tripolitania e' persa,tra i miei familiari si nascondono delle serpi a quanto pare.Quell'imbecille di mio nipote pensa di avere le forze necessarie per sfuggire al controllo di Roma e fondare un suo stato indipendente.Lo faro' pentire di essere venuto al mondo.L'esercito e' attualmente impegnato a Tingi,per dare una sonora lezione ai Berberi ed insegnargli chi comanda...appena terminera' l'assedio inviero' l'armata a riportare l'ordine tra i ribelli e lui verra' giustiziato come ammonimento a chiunque abbia la malsana idea di ribellarsi.I tempi sono gia' abbastanza difficili,non ho bisogno di guerre intestine.
Anno 369 d.C.
Sembra che i provvedimenti presi in materia economica stiano dando i frutti sperati,le casse dell'Impero diventano di mese in mese piu' floride. Tra qualche tempo potro' cominciare a riorganizzare l'esercito.
Tingi resiste ancora,i Berberi hanno inviato truppe di supporto nel tentativo di piegare la nostra offesiva e purtroppo sembra che le nostre armate comincino a perdere terreno....a volte,nel silenzio della mia stanza,mi sembra di sentire l'odiosa voce di mio nipote che mi deride. Quando riusciro' a mettergli le mani addosso credo che gli strappero' la lingua.
Sui confini orientali le cose non sembrano andare tanto male,i barbari continuano a sfornare guerrieri ma per il momento non ci danno problemi.....anzi,siamo addirittura riusciti a strappare dei trattati commerciali ai Franchi ed ai Goti,purtroppo gli Alamanni mantengono un atteggiamento ostile.Le nostre truppe,comunque,hanno conquistato la zona della Tribus Quadorum. La forza di Roma vacilla,ma agli occhi dei barbari dobbiamo apparire ancora potenti e capaci di sottomettere con le armi chiunque si metta contro di noi,l'apparenza deve mascherare la realta'.
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"Il mio sovrano e' Roma stessa!Tutto quello che ho realizzato,tutto quello che noi abbiamo realizzato,Sallustio,e' per la gloria di Roma!I Cesari vengono decapitati,gli Imperatori muoiono,MA ROMA VIVE PER SEMPRE!"