secondo me molti pensarono bene ( nel loro rendiconto ) di far fuori mussolini prima di un eventuale processo pubblico...Churcill era amico del Duce prima della guerra e temeva una eventuale scoperta di relazioni sottobanco,i russi non volevano rivelare un certo periodo di amicizia negli anni '20 quando mussolini per primo riconobbe l'URSS e i comunisti sapevano bene che ben poco si poteva accusare a Mussolini..certamente durante il regime le vittime sono state davvero poche e non esiste alcun genocidio premeditato ( il regime fascista ha certo applicate le leggi razziali ma solo nei tardi anni '30 alla vigilia della guerra .
senza contare che moltissimi ebrei militavano nel PNF per anni e che praticamente tutti gli intellettuali con la fedina "antifascista" hanno avuto rapporti di sussiego con il Duce e nutrito insospettabili ambizioni di cattedre e prestigi cercando la tessera del PNF
no...c'erano troppe cose assai scomode a tutti e la cosa migliore era seppellire tutto e metter su una bella "damnatio memoriae" sul fascismo in modo tale che non saltassero su tutte quelle sporche faccende di cui tutti i potenti cresciuti nell"antifascismo" hanno le mani in pasta
quando De Felice pubblicò la sua monumentale opera sul fascismo si sollevò un immensa nuvola nera e da lì fino a oggi è una continua e giusta polemica su cose che la storiografia aveva prima messo sottochiave...e ritengo sia giusto così...una democrazia non deve mai dimostrare gratitudine ma deve sempre criticare e guardare il proprio passato nella ricerca coraggiosa della verità ( che non sarà mai univoca ma più verità ne nascono meno menzogne restano nella memoria degli uomini )
un vero antifascista è chi ripudia il modo fascista di manipolare la storia e ben pochi sono stati autentici antifascisti di conseguenza...paradossalmente De Felice ha perseguito uno degli scopi più alti di una democrazia sana...cercare la verità
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!
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