27/11/2006 04:57 |
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Il politburò nel 1941 era completamente nelle sue mani da ormai piu di 10 anni, con le purghe iniziate nel 28-29 con l'uccisione di Kirov l'espulsione di Trozki, e infine con l'eliminazione della destra di partito che aveva sostenuto la NEP, come tutto l'esercito, con le purghe del 37. Beria con le NKVD, ossia il KGB con altra sigla, non avrebbe fatto di meglio che farli sparire prima ancora di pensare di poter far dimettere Stalin, nessuno in Russia poteva pensare una cosa del genere, bastava aver fatto un viaggio all'estero per finire in siberia o peggio, se dicevi a tua madre, o a tuo figlio, o a tua moglie, che una cosa non la condividevi eri spacciato, se eri semplicemente apatico a un discorso di Stalin trasmesso alla radio potevi essere eliminato la sera stessa.. e nessuno osava solo pensare di far domande: questa è la tragedia patologica di una Russia dove il potere si è sempre mostrato autoritario, e che ha trovato in Stalin il perfetto interprete di questa incapacità e rifiuto di diventare simile a un paese dell'Europa occidentale
ola
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