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La fine della repubblica

Ultimo Aggiornamento: 16/02/2007 16:17
31/08/2006 09:05
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Stavo leggendo dello scontro che ci fù tra Silla e Mario, una delle tante guerre civili che videro Roma teatro di scontri in epoca pre-imperiale.

Silla si fece eleggere Dittatore, e lo stesso Mario fu rieletto svariate volte, in barba alle leggi repubblicane.

Prima della spallata finale di Cesare, la repubblica, era già una pallida ombra di quello che doveva essere.

Che ne pensate? Secondo voi in che momento la repubblica cessa di essere tale?
31/08/2006 11:33
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All'epoca dei fratelli Gracchi già la Repubblica era destinata ad una rapida fine.
Decenni di guerra aveva destabilizzato il sistema che la reggeva e la sua oligarchia che nelle sua rivalità aveva fatto la gloria di Roma adesso era in crisi, soggetta ad un insieme di cose che favoriva l'ingresso dei cosidetti dinasti militari quali Caio Mario, Silla, Pompeo, Crasso, Cesare, Catilina....




RES PVBLICA SPQR REPUBBLICA ROMANA


Principe del Senato di SPQR

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"Io sono Cesare, non re"
"Alea jacta est!" C.G.Cesare
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"Cacciate dunque, occhi greci, la passione dell'occidente che aspetta... I santi monaci di Dio non inizieranno un giorno che Dio conosce bene... a incoronare di nuovo il re romano, ed ad attaccare un croce sul suo petto?"
I Bizantini
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"Che cosa eri tu o Roma, intatta, se le tue rovine sono più grandi dell'intero mondo che ti è accanto?" Ildeberto di Lavardin
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* "Nella vita di noi Italiani ci sono tanti Maggi radiosi e troppi Inverni lunghi"
* "La plebe Italiana è mutevole come il mare"
* "Non esistono vittorie totali, solo sconfitte incondizionate"
Caio Logero
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31/08/2006 23:08
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PER ME....
[SM=g27965]
Le idi di marzo del 44 a.C.
[SM=x506689]
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..."Atqve nostris militibvs cvnctantibvs, maxime propter altitvdinem maris, qvi decimae legionis aqvilam ferebat, obtestatvs deos, vt ea res legioni feliciter eveniret: -"Desilite"- inqvit -"commilitones, nisi vvltis aqvilam hostibvs prodere: ego certe mevm rei pvblicae atqve imperatori officivm praestitero"-. Hoc cvm voce magna dixisset, se ex navi proiecit atqve in hostes aqvilam ferre coepit. Tvm nostri cohortati inter se ne tantvm dedecvs admitteretvr vniversi ex navi desilvervnt. Hos item ex proximis [primis] navibvs cvm conspexissent, svbsecvti hostibvs adpropinqvarvnt."

C.IVL.CAESAR COS.
"COMMENTARII DE BELLO GALLICO" -Liber IV, XXV.
01/09/2006 10:09
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per me la battaglia di filippi contro bruto e cassio [SM=x506672]
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Re: PER ME....

Scritto da: CLVCIANUS 31/08/2006 23.08
[SM=g27965]
Le idi di marzo del 44 a.C.
[SM=x506689]



Non pensi che ormai il ciclo delle guerre civili non sia iniziata già con la rivolta dei socii verso Roma?
Da li poi usciranno i Caio Mario e i Silla che lotterrano per il controllo dell'URBE ....


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01/09/2006 19:24
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La fine della repubblica...
Alla fine della Repubblica non si può dare una fine precisa...

Fatto stà che i primi scricchiolii della fine si potrebbero udire già nel 300 a.C con la conquista dell'Orinete.

La conquista dell'Orinete mise in moto un meccanismo che avrebbe portato alla fine della repubblica; con l'affluire della ricchezze a Rome dovute alla varie conquiste, si accrebbe il potere dei latifondisti, che, per questioni economiche, preferirono utilizzare schiavi a cittadini nei loro poderi agricoli.
Così gli agricoltori cittadini romani, non potendo reggere la concorrenza, dovettero vendere i loro appezzamenti e cercare fortuna in città; questo impoverimento è alla base dei problemi che verranno risolti dalla riforma di Mario.
I contadini, privati della loro fonte di guadagno, si impoverirono così tanto che non avevano il reddito necessario per appartenere a una delle prime 5 classi; così entrarono automaticamente a fare parte della 6 classe, quella dei nullatenenti, che non prestavano serizio militare per impossibilità a procurarsi l'equipaggiamento (per le classi vedi la riforma di Servio Tullio).
Così il grande serbatoio umano di Roma si esaurì. A questo punto Mario, per continuare ad avere soldati, mise a punto la sua riforma. In questo modo ogni generale poteva avere ai suoi ordini un esercito fedele e così i comandanti militari ebbero anche un grande strumento di pressione politica.
A questo punto le guerra civili furono la consegueza di queanto appena detto, e così si arrivò ad Augusto e la nascita dell'impero.


Saluti
02/09/2006 13:21
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Fu dunque la creazione del proletariato la fine della Repubblica, ossia la transformazione da guerrieri-contadini ad una massa instabile...
Diciamo che li germogliarono i frutti che porteranno anche alla fine di Roma, non solo della Repubblica.


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03/09/2006 20:02
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Re: Re: PER ME....

Scritto da: Caio Logero 01/09/2006 11.54


Non pensi che ormai il ciclo delle guerre civili non sia iniziata già con la rivolta dei socii verso Roma?
Da li poi usciranno i Caio Mario e i Silla che lotterrano per il controllo dell'URBE ....


Sì, certo, ma anche prima... [SM=g27969]:
Ho messo la morte di Cesare come "fine" simbolica; morì con lui l'idea di repubblica. In pratica fu l'ultimo "repubblicano"; chi rimase in vita dopo di lui non era più interessato alla sopravvivenza della repubblica, bensì al potere personale, alla propria gloria o ai propri interessi. Augusto pensava a salvare lo stato e lo stile romano, la romanità, affinchè potesse sopravvivere ai secoli successivi. Ma di fatto restaurò un sistema monarchico imperiale, con discendenza dinastica. Dunque già lui pensava che la repubblica non bastava più per governare le terre romane. Ci voleva un autocrate, sperando che la Fortuna aiutasse l'uomo migliore ad arrivare al potere supremo. Con ciò che sappiamo dell'età imperiale, si può vedere come questo accadde raramente, ma al momento giusto (Tito, Vespasiano, Marco Aurelio, Traiano ecc.), mentre la maggior parte fece più danni che altro (Nerone, Caligola e simili).
Bene o male durò altri 500 anni in occidente, 1000 in oriente. Per vedere altre repubbliche, più o meno evolute con varie spartizioni istituzionali e suddivisione di poteri e sovranità, bisognerà aspettare il medioevo inoltrato.
[SM=x506641]
Già con i fratelli gracchi però si può vedere lo scricchiolio delle istituzioni: il disperato tentativo delle élite senatoriali di mantenere il controllo sullo stato con nuove forme di potere (il Senatus Consultum Ultimum ad esempio). Da lì si arriverà poi a certi abominii istituzionali come il "Consul sine collega", il "Dictator" a vita o i mandati speciali o l'"Imperium Maius". [SM=g27965]
[SM=x506638]
Ti serve legalizzare il tuo potere sullo Stato? Prova il nuovo "Easy Institutions Creator" v. 1.6 Gold Edition, 100% bugs free! [SM=x506627] [SM=x506627] [SM=x506627]
[SM=x506668]
[SM=x506657] [SM=x506657]
Prego chiunque dotato di maggior cultura di correggere qualsiasi eventuale ****** errore o imprecisione da me espressa in questo post. [SM=x506657]
[SM=x506672] [SM=x506672]


Edit: Clvciaaaanuuuuus! Non ti avevo fatto una raccomandazione?

[Modificato da Sirius 21 04/09/2006 17.56]

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04/09/2006 09:29
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Re: La fine della repubblica...

Scritto da: Lucio Cornelio 01/09/2006 19.24
Alla fine della Repubblica non si può dare una fine precisa...

Fatto stà che i primi scricchiolii della fine si potrebbero udire già nel 300 a.C con la conquista dell'Orinete.

La conquista dell'Orinete mise in moto un meccanismo che avrebbe portato alla fine della repubblica; con l'affluire della ricchezze a Rome dovute alla varie conquiste, si accrebbe il potere dei latifondisti, che, per questioni economiche, preferirono utilizzare schiavi a cittadini nei loro poderi agricoli.
Così gli agricoltori cittadini romani, non potendo reggere la concorrenza, dovettero vendere i loro appezzamenti e cercare fortuna in città; questo impoverimento è alla base dei problemi che verranno risolti dalla riforma di Mario.
I contadini, privati della loro fonte di guadagno, si impoverirono così tanto che non avevano il reddito necessario per appartenere a una delle prime 5 classi; così entrarono automaticamente a fare parte della 6 classe, quella dei nullatenenti, che non prestavano serizio militare per impossibilità a procurarsi l'equipaggiamento (per le classi vedi la riforma di Servio Tullio).
Così il grande serbatoio umano di Roma si esaurì. A questo punto Mario, per continuare ad avere soldati, mise a punto la sua riforma. In questo modo ogni generale poteva avere ai suoi ordini un esercito fedele e così i comandanti militari ebbero anche un grande strumento di pressione politica.
A questo punto le guerra civili furono la consegueza di queanto appena detto, e così si arrivò ad Augusto e la nascita dell'impero.


Saluti



Quindi il declino delal repubblica inizierebbe con una demarcazzione più netta tra le classi ricche e povere?
05/09/2006 15:10
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la fine della repubblica è molto difficile da datare.
Se per repubblica si intende il potere senatoriale, allora finì con Cesare.
Se per fine della repubblica si intende la fine del SISTEMA repubblicano come forma di governo, allora quello va fatto risalire a Diocleziano.
L'impero come era concepito all'epoca non ha nulla a che vedere con le istituzioni imperiali del medioevo o dell'età napoleonica.
L'impero era il comando. Il parone di Roma non aveva come titolo "imperatore", ma "principe", cioè primo cittadino. Augusto, e tutti gli altri principi ( quelli più assennati ) dopo di lui cercarono di mascherare la monarchia assoluta che era diventata Roma in Repubblica. Ai romani non piacevano i re. Gli ricordavano troppo Tarquinio.
Il principe si consigliava sempre con il senato, non aveva un palazzo reale, viveva nella stessa villa in cui poteva vivere un senatore facoltoso e gli si attribuiva lo stesso titolo onorifico che si attribuiva ad un senatore, quando ci si rivolgeva a lui. L'unica differenza teorica tra un senatore e il principe era la toga: completamente porpora per il secondo, bianca con una striscia porpora per il primo. Agli occhi del popolo il principe era una sorta di console a vita.
Ma più passava il tempo, più il potere senatoriale si indeboliva in favore di quello imperiale. La fine effettiva della repubblica si potrebbe datare al periodo della tetrarchia, quando Roma non fu più capitale, il titolo imperiale divenne definitivamente quello di "Augusto" (prima era solo uno dei tanti titoli del principe)e quello dell'erede alla porpora "Cesare", vennero inseriti riti complicatissimi alla corte dell'imperatore (tra cui quello della genuflessione), che furono ostentazioni del potere imperiale. Ormai il senato aveva solo la funzione di "sindaco" di Roma. [SM=x506634]

[Modificato da |=Revan=| 05/09/2006 15.13]



EDIT: Aggiungo questa postilla molto interessante.
L'ordinamento politico di Roma ( cioè il senato ) sopravvisse a Diocleziano e alle invasioni barbariche. Continuò ad amministrare ( civilmente ) Roma. Anche durante i Papi ( questi non potevano occuparsi dell'amministrazione civile, non era considerata consona ), il senato amministrava i territori di Roma e dintorni. Si può tranquillamente dire che la fine definitiva del senato sia avvenuta con la breccia di Porta Pia... [SM=g27960]

[Modificato da |=Revan=| 05/09/2006 15.50]

06/09/2006 13:08
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Re:

Scritto da: |=Revan=| 05/09/2006 15.10
la fine della repubblica è molto difficile da datare.
Se per repubblica si intende il potere senatoriale, allora finì con Cesare.
Se per fine della repubblica si intende la fine del SISTEMA repubblicano come forma di governo, allora quello va fatto risalire a Diocleziano.
L'impero come era concepito all'epoca non ha nulla a che vedere con le istituzioni imperiali del medioevo o dell'età napoleonica.
L'impero era il comando. Il parone di Roma non aveva come titolo "imperatore", ma "principe", cioè primo cittadino. Augusto, e tutti gli altri principi ( quelli più assennati ) dopo di lui cercarono di mascherare la monarchia assoluta che era diventata Roma in Repubblica. Ai romani non piacevano i re. Gli ricordavano troppo Tarquinio.
Il principe si consigliava sempre con il senato, non aveva un palazzo reale, viveva nella stessa villa in cui poteva vivere un senatore facoltoso e gli si attribuiva lo stesso titolo onorifico che si attribuiva ad un senatore, quando ci si rivolgeva a lui. L'unica differenza teorica tra un senatore e il principe era la toga: completamente porpora per il secondo, bianca con una striscia porpora per il primo. Agli occhi del popolo il principe era una sorta di console a vita.
Ma più passava il tempo, più il potere senatoriale si indeboliva in favore di quello imperiale. La fine effettiva della repubblica si potrebbe datare al periodo della tetrarchia, quando Roma non fu più capitale, il titolo imperiale divenne definitivamente quello di "Augusto" (prima era solo uno dei tanti titoli del principe)e quello dell'erede alla porpora "Cesare", vennero inseriti riti complicatissimi alla corte dell'imperatore (tra cui quello della genuflessione), che furono ostentazioni del potere imperiale. Ormai il senato aveva solo la funzione di "sindaco" di Roma. [SM=x506634]

[Modificato da |=Revan=| 05/09/2006 15.13]



EDIT: Aggiungo questa postilla molto interessante.
L'ordinamento politico di Roma ( cioè il senato ) sopravvisse a Diocleziano e alle invasioni barbariche. Continuò ad amministrare ( civilmente ) Roma. Anche durante i Papi ( questi non potevano occuparsi dell'amministrazione civile, non era considerata consona ), il senato amministrava i territori di Roma e dintorni. Si può tranquillamente dire che la fine definitiva del senato sia avvenuta con la breccia di Porta Pia... [SM=g27960]

[Modificato da |=Revan=| 05/09/2006 15.50]




Quelo che dici è corretto (anche se fu con i longobardi che l'aristocrazia senatorile romana scomparve completamente), am voglio dire che la fine della Repubblica è il cambiamento da soldati-contadini alla figura di protagonisti e proletariato.
E allora finì la Repubblica, anche se l'apparato romano continuò efficentemente fino a quello scemo di un Gallieno che separò la vita civile da quella militire, mettendo fine alla tipica carriera senatorile nell'ambiente militare, separando definitivamente e di netto romani e militari.
Poi con l'arrivo di Massimo il trace ecco che la cultura romana prende una brutta piega...


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14/09/2006 08:45
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l'inizio della fine e' la riforma di Mario dove si ci sono i germi per la creazione di un esercito professionale.li' finisce la repubblica e si da' il via alla creazione di eserciti personali fino ad arrivare alla degenerazione imperiale dove i pretoriani eleggevano l'imperatore.




14/09/2006 11:45
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Re:

Scritto da: moms 14/09/2006 8.45
l'inizio della fine e' la riforma di Mario dove si ci sono i germi per la creazione di un esercito professionale.li' finisce la repubblica e si da' il via alla creazione di eserciti personali fino ad arrivare alla degenerazione imperiale dove i pretoriani eleggevano l'imperatore.



Ma no! Se non fossimo arrivati alla creazione della classe dei nullatenenti proletari, Mario non sarebbe stato costretto a creare un esercito professionale che diede comunque ottimi risultati...


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26/09/2006 21:35
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Il nano rosso
la fine della repubblica, ironia della sorte, ha origine dai senatori stessi.
per dirlo in pillole:
cause della crisi agraria:
-la guerra annibalica distrugge le campagne
-i contadini sono costretti in una serie di guerre (guerra annibalica, guerre macedoniche e guerra siriaca), e quindi sono costretti a stare lontani dai propri campi per molto tempo; i senatori ne approfittano e occupano il territorio dei contadini
-al ritorno i contadini trovano i campi devastati, inutilizzati e occupati ingiustamenter dai senatori
-la maggior parte dei contadini per svariate ragioni anche oltre quelle sopracitate (concorrenza schiavile, concorrenza delle merci provenienti dall'oriente, ...) sono costretti a trasferirsi a Roma e a dichiararsi nullatenenti, proletarii.
causa della crisi militare:
- in base al reclutamento censitario vigente a Roma i proletarii non forniscono truppe da combattimento ma solamente il "seguito" degli eserciti (falegnami, ...). questo porta a una grave crisi militare per carenza di uomini da reclutare.
conseguenze della crisi militare:
- in Numidia Roma è pesantemente sconfitta dall'usurpatore Giugurta
conseguenze del fallimento della guerra giugurtina:
- Gaio Mario, eletto console, partendo per l'Africa riforma l'esercito assoldando solamente volontari. con questa mossa egli risolve la cisi militare e si dota di militari fedeli e pronti a tutto per il loro generale
conseguenze della riforma militare:
-Silla, inaugurando una nuova tendenza che presto diventerà molto popolare a Roma, marcia con il suo esercito verso Roma. egli mette in luce come ogni generale che comandi un esercito folto e ben equipaggiato possa comandare a suo piacimento Roma. inizio del declino della repubblica
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°o¤ø, ̧ ̧,ø¤o°`°o¤ø, ̧~2oo9~W i ToKiO HoTeL ™~2o1o~°o¤ø, ̧ ̧,ø¤o°`°o¤ø, ̧

Per Favore se possibile datemi una mano qui (nn sono giochi scemi, è per la tesina):
http://totalwargamesitalia.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8793058&
16/02/2007 16:17
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La fine della Repubbica va ricercata nell'espansione ronana nel Mediterraneo. Aumentando le province risultava sempre più logico come il Senato fosse incapace di governare un territorio così vasto, e a questo punto il cammino verso la monarchia era spianato, si aspettava solo l'arrivo di un uomo forte, e quest'uomo fu Cesare, che non va considerato l'ultimo repubblicano, bensì il primo imperialista. Fu il primo a pensare la dittatura come un sistema di governo perpetuo ( fu nominato dittatore a vita nel 44), e capire che il sistema politico andava cambiato puntando sull'estensione del diritto di cittadinanza e sul maggior coinvolgimento delle province nel governo di Roma. Il risultato della sua politica lungimirante fu Augusto.
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