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L'Arte della Guerra.

Ultimo Aggiornamento: 10/07/2006 15:20
06/07/2006 19:27
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Centurio Primus Pilus
Nel lontano 2000, dopo aver iniziato a giocare all’allora stupefacente “Shogun total war” ho comprato il libro “l’Arte della Guerra” di Sun Tzu, il libro da cui gli sviluppatori del primo gioco hanno preso tantissimo per elaborare shogun prima e i seguiti poi. Ora vedendo che alcuni di voi hanno nelle proprie firme hanno frasi tratte proprio da questo volume mi è venuta un’idea, che ne dite se ogni giorno posto, 2 o 3 massime e le si commentiamo assieme?

Per chi non lo conoscesse “L’Arte della Guerra” è un trattato militare che Sun Tzu, generale cinese vissuto tra il 3 o 4 sec a.C., ha scritto basandosi sulla propria esperienza al fine di creare ‘modello’ per gli altri generali. Il concetto portante di Sun Tzu è il dualismo cosmico cinese l’eterno squilibrio-equilibrio tra yin e yang, conseguentemente la guerra non è più solo il cozzare delle armi ma il principio dinamico della trasformazione , quella forza che determina il mutamente e libera il mondo dalla staticità. Quindi l’arte della guerra non è solo un manuale militare e le sue massime possono adattarsi a quella che è la vita quotidiana.
Il libro è diviso il 13 parti collegate tra loro: Valutazione, Preparazione, Attacco, Schieramento, Forza, Forze, Scontro, Variabili, Spostamenti, Terreno, Territorio, Fuoco, Spie.


VALUTAZIONE


1) La guerra è di somma importanza per lo stato: è sul campo di battaglia che si decide la vita o la morte della nazione, ed è lì che se ne traccia la via della sopravvivenza o della distruzione. Dunque, è indispensabile studiarla a fondo.

2) Considerane perciò i cinque elementi fondamentali, e analizzati mediante i sette criteri di valutazione. Così, potrai definire la tua strategia.

3) Il primo degli elemento è il Tao, il secondo è il clima, il terzo è il terreno, il quarto è il comando, il quinto è la dottrina.




NOTA: per Tao Sun Tzu intende la forza morale e il prestigio del governo, in particolare quella del sovrano. Nel gioco corrisponderebbe al valore delle truppe e a quello del generale.

[Modificato da Pretoriano- 06/07/2006 20.04]

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06/07/2006 22:00
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visto l'entuasiasmo che ha riscosso sto topic credo proprio che mi fermerò qui. [SM=g27972]
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A me interessava, ma nn avendo letto il libro nn posso inserire passi [SM=x506639]

cmq prova ad aspettare fino a domani [SM=x506627]
08/07/2006 14:14
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La guerra è di somma importanza per lo stato: è sul campo di battaglia che si decide la vita o la morte della nazione, ed è lì che se ne traccia la via della sopravvivenza o della distruzione. Dunque, è indispensabile studiarla a fondo.


Il vero scopo della guerra è la protezione, la conservazione dello stato; ma ciò non si può intendere tatticamente come una mirata ed accorta ma sterile difesa, infatti il miglior risultato è "conservare intero ed intatto il nemico"


E così, nelle operazioni militari:
Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
Se non conosci nè il nemico nè te stesso, ogni battaglia per te significherà sconfitta certa.
SUN TZU

La storia nostra è storia della nostra anima; e storia dell'anima umana è la storia del mondo.
BENEDETTO CROCE

La fede è la più alta passione di ogni uomo. Ci sono forse in ogni generazione molti uomini che non arrivano fino ad essa, ma nessuno va oltre
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08/07/2006 15:16
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Re:

Scritto da: Tymoleon 08/07/2006 14.14

La guerra è di somma importanza per lo stato: è sul campo di battaglia che si decide la vita o la morte della nazione, ed è lì che se ne traccia la via della sopravvivenza o della distruzione. Dunque, è indispensabile studiarla a fondo.


Il vero scopo della guerra è la protezione, la conservazione dello stato; ma ciò non si può intendere tatticamente come una mirata ed accorta ma sterile difesa, infatti il miglior risultato è "conservare intero ed intatto il nemico"



La tua concezione di guerra mi sa molto di guerra di protezione alla Cesare. Una scusa per invadere le Gallie, scusa che anche in tempi rcentissimi è stata usata.
Per qanto riguarda il fatto di conservare il nemico, credo che ti riferissi alla nazione nemica piuttosto che all'esercito nemico, se il nemico resta intatto come lo batti?
Mantenere intatto lo stato puo essere molto uile, dipende il motivo per cui è stato invaso, se per motivi economici allora bisagna necessariamente manentere intatte quell che sono le su risorse, senò oltre alle spese della guarra bisogna considerare le spese della ricostruzine, se per motivi, politici-strategici, allora conquista con ogni mezzo.
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Re: Re:

Scritto da: Pretoriano- 08/07/2006 15.16


Per qanto riguarda il fatto di conservare il nemico, credo che ti riferissi alla nazione nemica piuttosto che all'esercito nemico, se il nemico resta intatto come lo batti?



impedendogli di combattere, vanificando il suo impianto strategico per esempio disperdendo le salmerie o scompigliando le retrovie, vincendo il nemico senza combatterlo eventualità che sun tzu definisce regina delle vittorie [SM=g27964]

un bel esempio di questa eventualità è rappresentato dall'invasione della parthia da parte di marco antonio: 50.000 legionari con una colonna di salmerie lunga chilometri... chi si ricorda? [SM=g27963]

[Modificato da Pertinax 08/07/2006 15.39]

08/07/2006 17:43
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Non ha niente a che vedere con Cesare, tutto quello che ho scritto è nel Sun Tzu


E così, nelle operazioni militari:
Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
Se non conosci nè il nemico nè te stesso, ogni battaglia per te significherà sconfitta certa.
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08/07/2006 20:34
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Re: Re: Re:

Scritto da: Pertinax 08/07/2006 15.26


impedendogli di combattere, vanificando il suo impianto strategico per esempio disperdendo le salmerie o scompigliando le retrovie, vincendo il nemico senza combatterlo eventualità che sun tzu definisce regina delle vittorie [SM=g27964]

un bel esempio di questa eventualità è rappresentato dall'invasione della parthia da parte di marco antonio: 50.000 legionari con una colonna di salmerie lunga chilometri... chi si ricorda? [SM=g27963]

[Modificato da Pertinax 08/07/2006 15.39]




forse ti riferisci a Crasso [SM=x506639]
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08/07/2006 20:44
mai letto questo libro...vedro di comparlo perche a me questo genere di libri mi appassiona tropo.
08/07/2006 23:07
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Pretoriano- 08/07/2006 20.34


forse ti riferisci a Crasso [SM=x506639]





no no marcus antonius, mise in atto un invasione spettacolare con più di dieci legioni al seguito, perse quando smembro il corpo d'invasione in due colonne separate... nel deserto la colonna delle salmerie fu dispersa, antonio fermo l'invasione e si ritiro in siria. augusto e il senato lo derisero platealmente [SM=g27964]

La decima fu trasferita all'est e partecipo’ alla guerra di Marco Antonio contro l'impero di Partia e la sua invasione dell'Armenia (36-34). Durante questi anni, i rapporti fra Ottaviano e Marco Antonio peggiorarono, culminando nella sfortunata campagna di Antonio ad Actium (31), dove Ottaviano sconfisse il collega triumviro La decima legione era fra le truppe fedeli al nuovo sovrano dell'impero. Ottaviano congedo’ i veterani a Patras, ma la decima si rivolto’ e fu punita con la perdita del nome prestigioso di Equestris. I veterani di altre legioni furono aggiunti all'unità che d'ora in poi è fu denominata X Gemina ('la legione gemellata ').

[Modificato da Pertinax 08/07/2006 23.08]

10/07/2006 15:20
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La battaglia ideale è quella di Napoleone che marciando da Boulogne a Ulm, con la sua Grande Armata, sconfigge accerchiando Mack in quest'ultima località.
Ecco il proclama alle truppe dopo la battaglia, 29 vendemmaio anno XIV:

"Soldati della Grande Armée,
in quindici giorni giorni abbiamo fatto una campagna.
L'esercito che con tanta ostentazione quanta impudenza era venuto a situarsi sulle nostre frontiere è annientato. Ma che importa all'Inghilterra! Il suo scopo è raggiunto. Noi non siamo più a Boulogne.
Dei centomila uomini che componevano quest'esrcito sessantamila sono prigionieri. Andranno a sostituire i nostri coscritti nei lavori delle nostre campagne. Duecento cannoni, novanta bandiere, tutti i generali sono in nostro potere. Sono sfuggiti alla cattura sì e no quindicimila di quell'armata.
Soldati, vi avevo annunciato una grande battaglia. Ma grazie agli errori del nemico ho potuto ottenere gli stessi successi senza correre alcun pericolo. E quel che è senza esempio nella storia delle nazioni, un così grande risultato non ci indebolisce di più di 1500 uomini messi fuori combattimento.
Ma noi non ci arresteremo qui. Voi siete impazienti di cominciare una seconda campagna. A questa armata russa, che l'oro dell'Inghilterra ha trasportato dall'estremetià dell'universo, noi faremo provare la stessa sorte. Tutto il mio problema sarà di ottenere la vittoria con il meno possibile di effusione di sangue. I miei soldati sono miei figli"


E i soldati a Napoleone: "Napoleone è grande" dicono "Si è servito più delle nostre gambe che delle nostre baionette. L'unico sangue versato è quello dei nostri piedi nelle marce".

Vincere senza dover piangere.


RES PVBLICA SPQR REPUBBLICA ROMANA


Principe del Senato di SPQR

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Mod di Unione Europea - Membro dello Staff
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"Io sono Cesare, non re"
"Alea jacta est!" C.G.Cesare
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"Cacciate dunque, occhi greci, la passione dell'occidente che aspetta... I santi monaci di Dio non inizieranno un giorno che Dio conosce bene... a incoronare di nuovo il re romano, ed ad attaccare un croce sul suo petto?"
I Bizantini
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"Che cosa eri tu o Roma, intatta, se le tue rovine sono più grandi dell'intero mondo che ti è accanto?" Ildeberto di Lavardin
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* "Nella vita di noi Italiani ci sono tanti Maggi radiosi e troppi Inverni lunghi"
* "La plebe Italiana è mutevole come il mare"
* "Non esistono vittorie totali, solo sconfitte incondizionate"
Caio Logero
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