03/07/2006 12:27 |
|
| | | OFFLINE | Post: 2.458 | Registrato il: 26/03/2006 | Città: PADOVA | Età: 32 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | Asso di piadine | |
|
mi è sorto un dubbio: come mai i galli erano ciamati così? o meglio, perchè il territorio che abitavano era chiamato gallia?(o gallie...) |
|
03/07/2006 16:22 |
|
|
ovviamente perchè praticavano sui poveri pennuti
un pò come i sardi, infatti dopo che sono finite le sardine sono passati alle pecore |
03/07/2006 16:22 |
|
| | | OFFLINE | Post: 2.458 | Registrato il: 26/03/2006 | Città: PADOVA | Età: 32 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | Asso di piadine | |
|
|
03/07/2006 17:07 |
|
| | | OFFLINE | Post: 354 | Registrato il: 04/04/2006 | Città: ENNA | Età: 33 | Sesso: Maschile | Principalis | |
|
Personalmente non ne ho la minima idea. Però è più probabile che la Gallia fosse chiamata così per i Galli e non il contrario.
Per quel che sappiamo i romani chiamavano veramente galli quelle che popolazioni che si definivano celtiche a differenza degli Aquitani e dei Belgi.
RES PVBLICA SPQR REPUBBLICA ROMANA
Principe del Senato di SPQR
_________________________________________________
Mod di Unione Europea - Membro dello Staff
_________________________________________________
----------------------------------------
"Io sono Cesare, non re"
"Alea jacta est!" C.G.Cesare
----------------------------------------
"Cacciate dunque, occhi greci, la passione dell'occidente che aspetta... I santi monaci di Dio non inizieranno un giorno che Dio conosce bene... a incoronare di nuovo il re romano, ed ad attaccare un croce sul suo petto?"
I Bizantini
---------------------------------------
"Che cosa eri tu o Roma, intatta, se le tue rovine sono più grandi dell'intero mondo che ti è accanto?" Ildeberto di Lavardin
----------------------------------------
* "Nella vita di noi Italiani ci sono tanti Maggi radiosi e troppi Inverni lunghi"
* "La plebe Italiana è mutevole come il mare"
* "Non esistono vittorie totali, solo sconfitte incondizionate"
Caio Logero
----------------------------------------
|
03/07/2006 17:15 |
|
| | OFFLINE | | Post: 1.031 | Registrato il: 02/12/2004 | Città: MILANO | Età: 43 | Sesso: Maschile | Centurio Primus Pilus | |
|
i romani nominavano le popolazioni e le tribu barbare prendendo spunto dalle armi e dagli equipaggiamenti militari che utilizzavano, presumo che valga la stessa regola
incolae Galliae sunt, qui ipsorum lingua Celtae, Latine Galli appellantur
de bello gallico [Modificato da Pertinax 03/07/2006 17.19] |
03/07/2006 17:26 |
|
| | | OFFLINE | Post: 4.488 | Registrato il: 25/07/2005 | Città: ROMA | Età: 37 | Sesso: Maschile | Praefectus Fabrum | |
|
Perchè i Romani li chiamavano Galli?
Perchè erano boni solo a fa chicchirichi e poi sur campo li spennavamo sempre. (Tacito)
Gallia divisa est in tres partes: pettum, alam et cosciam. (Cesare)
I Romani chiamavano i Galli così perchè...ehm...ecco...ah, che disdetta, ho un appuntamento con il calzolaio. Vogliate scusarmi... (De Agostin, storiografo francese)
A parte le cacchiate. I Celti per i romani erano i Galli, perciò la Gallia (narbonese, aquitania, belgica ecc.) era la Gallia.
Sextus |
04/07/2006 00:53 |
|
| | | OFFLINE | Post: 681 | Registrato il: 30/04/2006 | Sesso: Maschile | Centurio | |
|
Scritto da: Pertinax 03/07/2006 17.15
i romani nominavano le popolazioni e le tribu barbare prendendo spunto dalle armi e dagli equipaggiamenti militari che utilizzavano, presumo che valga la stessa regola
incolae Galliae sunt, qui ipsorum lingua Celtae, Latine Galli appellantur
de bello gallico[Modificato da Pertinax 03/07/2006 17.19]
"GALLIA" da "GALLI", a sua volta "GALLI" da "GALEA" = "ELMO"?
Cioe' i barbari con gli elmi appariscenti?????
Oppure perche' la leggenda dice che le OCHE con il loro starnazzare avvisarono i romani dell' arrivo dei GALLI in citta'? (la discesa in Italia centrale, quella di Furio Camillo.... Il primo serio contatto tra le due culture, insomma!...)
Forse non erano OCHE ma GALLINE?
E i GALATI (i galli d'Asia) come erano chiamati? "GALLOGRAECI"?
Ma i "GALLI" non erano anche i sacerdoti evirati di CIBELE CUBABA????
QUI CI VUOLE UN........ PRRRROOOOOOOOOFESSORONEEEEE.........??????
___________________
..."Atqve nostris militibvs cvnctantibvs, maxime propter altitvdinem maris, qvi decimae legionis aqvilam ferebat, obtestatvs deos, vt ea res legioni feliciter eveniret: -"Desilite"- inqvit -"commilitones, nisi vvltis aqvilam hostibvs prodere: ego certe mevm rei pvblicae atqve imperatori officivm praestitero"-. Hoc cvm voce magna dixisset, se ex navi proiecit atqve in hostes aqvilam ferre coepit. Tvm nostri cohortati inter se ne tantvm dedecvs admitteretvr vniversi ex navi desilvervnt. Hos item ex proximis [primis] navibvs cvm conspexissent, svbsecvti hostibvs adpropinqvarvnt."
C.IVL.CAESAR COS.
"COMMENTARII DE BELLO GALLICO" -Liber IV, XXV. |
04/07/2006 17:39 |
|
| | OFFLINE | | Post: 1.031 | Registrato il: 02/12/2004 | Città: MILANO | Età: 43 | Sesso: Maschile | Centurio Primus Pilus | |
|
se la derivazione di galea è esatta hai sicuramente indovinato visto che gli elmi gallici erano senza altro frivoli ed appariscenti per un occhio romano
senza contare che gli elmi gallici furono rapidamente adottati dalle legioni, anche la lorica hamata ma mi sembra ci sia poca affinità [Modificato da Pertinax 04/07/2006 17.59] |
04/07/2006 19:58 |
|
| | | OFFLINE | Post: 4.488 | Registrato il: 25/07/2005 | Città: ROMA | Età: 37 | Sesso: Maschile | Praefectus Fabrum | |
|
E' probabile...anzi, molto probabile. "I nomi dei popoli" è un argomento interessante.
Daci e abbracci!
Sextus |
04/07/2006 23:59 |
|
| | | OFFLINE | Post: 681 | Registrato il: 30/04/2006 | Sesso: Maschile | Centurio | |
|
|
11/07/2006 17:06 |
|
|
rimortacci vostra. ci vuole il super esperto per rispondere (cioè io)
il termine Gallo deriva dal soprannome etnico latino di età repubblicana Gallus, che originariamente identificava personaggi provenienti dalla Gallia o che avevano fatto fortuna in Gallia. Il termine Gallo era derivato a sua volta dal termine germanico antico "wahl", nel significato di "barbaro". Divenne poi nome personale ed ampliato nelle forme Gallius e Gallianus. È inoltre possibile che alla base del soprannome originario sia "gallus", il maschio dei gallinacei. La forma Gallieno potrebbe riflettere con tradizione tarda il quarto nome latino Gallienus, proprio dell'Imperatore Publio Licinio Egnazio, che combattè a lungo in Gallia.
I celti designavano se stessi con il nome Cealteach o Kealteach (che significa "il popolo segreto").
La parola "celtico" ha origine dal greco keltói che gli abitanti di Marsiglia, pòleis fondata dai Focei, attribuirono ai Celti verso il V sec. a.C. Teopompo, storico greco nato a Chio nel 378 e vissuto in Grecia fino al 323 a.C., cita più volte nei suoi libri i Keltói, infiltratisi in quel secolo tra gli Illiri e i Paleoveneti. Un altro nome con il quale i greci si riferivano ai Celti era galatài, che forse in origine definiva il colore bianco latteo della loro pelle (gal = latte in greco).
Il termine subì delle modifiche nei secoli seguenti tramite il passaggio presso popoli italici come Etruschi e Paleoveneti, che fin dalla tarda Età del Bronzo erano venuti in contatto sia con i celti che con i greci. L’etimologia della parola CELTI-GALLI deriverebbe da una romanizzazione dei nomi Keltoi o Galatai conosciuti probabilmente dagli Etruschi e dai Paleoveneti per chiamare quei popoli stanziati al di là delle Alpi e già conosciuti nel sec. IX o VIII a.c. L'esito dell'evoluzione del nome è attestato nel latino Galli.
I romani nominavano Gallia tutti i territori abitati da genti celtiche, quindi per loro anche l’Italia del Nord (fino al III° sec.) era parte della Gallia. È da notare che i termini Galles e Caledonia (l'antica Scozia), oltre che la Galizia spagnola e i Galati a cui San Paolo indirizza una delle sue Lettere, abbiano la propria radice in gal.
davide angela vi risponde sempre
[Modificato da davide.cool 11/07/2006 17.37] |
11/07/2006 20:01 |
|
| | OFFLINE | | Post: 1.031 | Registrato il: 02/12/2004 | Città: MILANO | Età: 43 | Sesso: Maschile | Centurio Primus Pilus | |
|
ctrl+c poi andate sul sito e premete ctrl+v |
11/07/2006 20:04 |
|
|
si beh sempre molto piu realistico che dire che i romani davano nomi di cose o spade ai popoli |
11/07/2006 20:07 |
|
| | OFFLINE | | Post: 1.031 | Registrato il: 02/12/2004 | Città: MILANO | Età: 43 | Sesso: Maschile | Centurio Primus Pilus | |
|
basta leggere un saggio di storia romana per scoprirlo |
11/07/2006 20:34 |
|
|
numidia: Nomades cioè pastori nomadi
poeni: corruzione del termine fenicio abitanti di quart-hadasht
galli, vedi sopra
sciti. deriva dal termine iranico Skuda, cioè arcieri. scithia scelto dai romani per la difficoltà a pronunciare quella parola
galati, dal loro colore della pelle
illiri, dal termine illiros, cioè ad indicare coloro che vivevano in una zona compresa tra Scodra e il fiume Mati
tracia: dal termine greco antico Thráke,dal romano thracia cioè indicavano una zona di appartenenza di una tibu barbara
daci: dal greco Geton e dal romano Dacus cioè terra dei geti
armenia: termine Armenia fu coniato dai popoli confinanti a partire dal nome della più potente tribù presente nel territorio (gli armeni, appunto) e deriva da Armenak (o Aram), un discendente di Haik e un grande condottiero del popolo armeno. Fonti pre-cristiane riportano invece la derivazione dal termine Nairi (cioè "terra dei fiumi") che è l'antico nome della regione montuosa del paese e che è usato da alcuni storici greci sia dall'iscrizione di Behistun, ritrovata in Iran e risalente al 521 a.C.
potrei andare avanti all'infinito. io non vedo nomi di oggetti nelle denominazioni dei popoli
|
11/07/2006 20:41 |
|
| | | OFFLINE | Post: 4.488 | Registrato il: 25/07/2005 | Città: ROMA | Età: 37 | Sesso: Maschile | Praefectus Fabrum | |
|
Roma: dal greco-etrusco Rume, ovvero forza.
Non è sicuro, ma mi piace pensarla così
Sextus |
11/07/2006 20:47 |
|
|
egitto: in romano aegyptus, che a sua volta viene dal greco ????pt??, Aiguptos. Il nome greco potrebbe ancora essere una derivazione dall'egiziano antico Hwt k3 Pth, "casa del Ka di Ptah", nome di un tempio del dio Ptah a Menphi.
Nel periodo egizio il termine più usato, soprattutto nelle titolature ufficiali, fu t3wy traducibile come Le Due Terre, termine indicante l'unione del Basso e dell'Alto Egitto
|
11/07/2006 20:49 |
|
| | OFFLINE | | Post: 1.031 | Registrato il: 02/12/2004 | Città: MILANO | Età: 43 | Sesso: Maschile | Centurio Primus Pilus | |
|
Scritto da: davide.cool 11/07/2006 20.34
numidia: Nomades cioè pastori nomadi
poeni: corruzione del termine fenicio abitanti di quart-hadasht
galli, vedi sopra
sciti. deriva dal termine iranico Skuda, cioè arcieri. scithia scelto dai romani per la difficoltà a pronunciare quella parola
galati, dal loro colore della pelle
illiri, dal termine illiros, cioè ad indicare coloro che vivevano in una zona compresa tra Scodra e il fiume Mati
tracia: dal termine greco antico Thráke,dal romano thracia cioè indicavano una zona di appartenenza di una tibu barbara
daci: dal greco Geton e dal romano Dacus cioè terra dei geti
armenia: termine Armenia fu coniato dai popoli confinanti a partire dal nome della più potente tribù presente nel territorio (gli armeni, appunto) e deriva da Armenak (o Aram), un discendente di Haik e un grande condottiero del popolo armeno. Fonti pre-cristiane riportano invece la derivazione dal termine Nairi (cioè "terra dei fiumi") che è l'antico nome della regione montuosa del paese e che è usato da alcuni storici greci sia dall'iscrizione di Behistun, ritrovata in Iran e risalente al 521 a.C.
potrei andare avanti all'infinito. io non vedo nomi di oggetti nelle denominazioni dei popoli
non mi invento le cose punico i popoli barbari, o meglio le tribu, venivano nominati utilizzando riferimenti militari, spesso addirittura nomi di arma come per i francesi, ma per una ragione anche logica: i primi ad avere contatti, spesso gli unici o gli ultimi , erano legionari di frontiera o in spedizione oltre il limes. |
11/07/2006 20:50 |
|
|
roma: il nome Roma si pensa derivi da un nome arcaico del Tevere, Rumon o Rumen, la cui radice deriva dal verbo ruo, scorrere, sicché Roma avrebbe significato la Città sul Fiume. Gli storici di lingua greca, invece, desiderosi forse di considerare Roma una città di origine ellenica, narravano l'arrivo di profughi troiani sulle coste laziali dove Enea, il loro capo, avrebbe fondato una città dandole il nome di una delle donne, Rome, la quale, stanca di navigare da una terra all'altra, avrebbe convinto le sue compagne a bruciare le navi. In un'altra versione della leggenda, Rome diveniva la figlia di Ascanio e nipote di Enea, mentre in un'altra ancora si narrava che Rome, una troiana giunta in Italia con alcuni suoi compagni, sposò Latino ed ebbe due figli, Romos e Romylos (Remo e Romolo), i quali fondarono la città dedicandola alla madre. In questi racconti si riscontra un elemento comune, la derivazione del nome da Rome, di cui è certo perlomeno l'etimo, romé, che in greco significa forza. Sicuramente è nota a molti la leggenda della fondazione della città ad opera di Romolo e Remo, ma è bene ricordarne qui i fatti. Secondo Varrone, era l'anno 753 a.C., il 21 aprile per l'esattezza, o, come dicevano gli antichi, l'undicesimo giorno prima delle calende di maggio. I due gemelli, avendo deciso di costruire una città per porre termine alla loro vita errabonda e non riuscendo ad accordarsi chi dei due debba esserne il fondatore, decidono di rimettersi al volo degli uccelli, attraverso cui parlano gli dei. Dall'Aventino scrutano il cielo: Remo vede fendere il cielo da uno stormo di sei avvoltoi ma Romolo ne vede dodici sul Palatino. A Romolo spetta dunque il diritto di tracciare il solco entro cui dovrà sorgere la città, ma Remo, deluso per non essere stato il prescelto, scavalca il pomerio, la zona sacra e inviolabile, offendendo in tal modo non solo il fratello ma gli dei stessi. Romolo uccide il fratello esclamando le mitiche parole: "Sic deinde, quicumque alius transiliet moenia mea!" (Così muoia chiunque altro oserà scavalcare le mie mura!) e come fondatore della città la battezzò Roma, a memoria del proprio nome. Forse anche gli antichi avevano compreso che questo racconto era un misto di favola e mito, ma ugualmente rimasero legati alla tradizione per una specie di religioso rispetto. Molto probabilmente fu Romolo che prese il nome da Roma e non viceversa. Un'altra importante interpretazione sull'etimologia del termine ricorda che il primo nucleo del Palatino, risalente circa alla fine del 2000 a.C., avesse un altro nome, sostituito durante la dominazione etrusca da Ruma, che i Latini avrebbero poi pronunciato Roma. Ma quale era il significato di questa parola? Il termine ruma, con le varianti rumis e rumen, significava, sia nel latino arcaico che nell'etrusco, da cui derivava, "poppa". Se questa fosse l'origine del nome, potremmo interpretare ruma non solo come mammella che offre il nutrimento e la vita ma anche, in senso traslato, come sede delle forze vitali racchiuse nel petto e dunque "forte", analogo al latino valentia e al greco romé. Questa ipotesi spiegherebbe anche perchè venne scelta, come simbolo della città, una lupa di fattura etrusca dalle mammelle gonfie di latte [Modificato da davide.cool 11/07/2006 20.52] |
11/07/2006 20:57 |
|
|
|
11/07/2006 21:26 |
|
| | | OFFLINE | Post: 4.488 | Registrato il: 25/07/2005 | Città: ROMA | Età: 37 | Sesso: Maschile | Praefectus Fabrum | |
|
Roma: Città sul fiume e Forza, secondo me entrambe le cose.
Beccateve sta chicca: uno spagnolo sbarca in Messico e chiede ad un indigeno come si chiama quella zona e lui gli rispone: Yucatan. In azteco: che stai dicendo?
Britannia: Britannia e il verosimile entico Pritani svelano la voce pre-indeuropea di quelle lontane origini: accadico betu "terra circondata dalle acque".
Italia: Il nome Italia fu derivato da vitulus (vitello): (Ellanico, V sec. a.C.). Ci soccorre il siriaco atalja, che denota occidente ed è deformazione del più antico accadico attalu "oscurarsi del sole", donde il nome del mitico Atlante che fu immaginato "alle soglie della notte", nel giardino delle Esperidi.
Iberes: Iberes deriva da una preposizione che in accadico è eber "col senso", "di là da un corso di acqua", "...dallo stretto" visto dal sud.
Ellade: Hellas - Hellàdos desioiò una confederazione di popoli affini: tale è il senso che offre la nostra antichissima fonte del Vicino Oriente con la voce Ellatu.
Germani: Il nome dei Germani, visti da popoli che li fronteggiavano in Gallia, è dato da quella stessa antichissima fonte: gerû "avversario", calcato da voce della stessa origine: gerum "forza di spedizione militare".
Kazakistan: la parola kaz....ehm....vabbè.
Sextus |
18/07/2006 23:18 |
|
| | | OFFLINE | | Post: 2.556 | Registrato il: 05/01/2006 | Città: COLLEFERRO | Età: 33 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | |
|
mi infilo nel discorso
io penso che gli unici popoli chiamati dai romani per le loro armi fossero i franchi e i longobardi, per il resto ha ragione davide, comunque continuate a scrivere i nomi dei popoli più vari che vi vengono in mente è davvero interessante, sembra un'enciclopedia [Modificato da -kapo- 18/07/2006 23.19] |
18/07/2006 23:23 |
|
|
ho sempre ragione! |
18/07/2006 23:31 |
|
|
puoi cercarli anche tu, utilizzando google o altri motori di ricerca. cmq va bene |
|
|