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Alessandro e Annibale

Ultimo Aggiornamento: 01/05/2006 21:37
30/04/2006 11:08
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Registrato il: 09/04/2006
Città: PALERMO
Età: 33
Sesso: Maschile
Principalis
X TERCI REAL
Innanzi tutto Alessandro dimostrò diverse volte il suo essere statista e calcolatore,e adesso ti dimostro come.Appena diventato re la spedizione in Asia era gia stata preparata ma Alessandro nn la volle incominciare prima di essersi assicurato che Grecia e illiria fossero pacificate in modo che quando fosse sbarcato in Asia esse nn avrebbero invaso la macedonia,subito si scagliò contro le popolazioni barbare del nord della macedonia,in primavera . Alessandro marciò verso la tracia,contro triballi, illiri e traci, e appena giunto cn velocità sul monte Emo iniziò lo scontro. I traci si difesero dal alto lanciando carri e massi,il macedone ordinò ai suoi che quando i carri fossero caduti sopra di essi questi ultimi si aprissero per fare rotolare giù i carri mentre quelli che nn avevano sufficiente spazio per la manovra si appiattissero proteggendosi con gli scudi,cosi fece la falange e appena passati i carri si scagliarono contro i traci , protetti dagli arcieri che li .tenevano a bada, e li massacrarono Dopo attraversò l’Emo e si mosse contro i triballi ,quest ultimi venuti a sapere delle mosse di Alessandro si rifugiarono in un isola chiamata Peuce ,su questa isola si erano rifugiati traci e triballi cn le loro famiglie,ma la maggior parte dei triballi fuggì indietro sulla terra ferma,Alessandro capì le loro mosse e cn una conversione li colse di sorpresa. I triballi scapparono ancora una volta e si schierarono su un vallone,Alessandro fece avanzare frombolieri e arcieri per farli uscire dal vallone,quando la loro destra uscì allo scoperto filota e i compagni si scagliarono contro quest ultima e la massacrarono,nel frattempo Alessandro cn l’ala sinistra concluse la mossa a tenaglia facendo avanzare contemporaneamente frontalmente il resto della cavalleria cn dietro la falange.I triballi erano sconfitti lasciando sul campo 3.000 morti. Partito dal ponte Eusino cn decine di navi raggiunse l’isoletta dv vi si erano rifugiati anche i geti circa 15.000,Alessandro tento lo sbarco ma poiché le rime erano scoscese nn vi riuscì.Di notte per mezzo di un ponte di pelli paglia raggiunse l’isola e fece strisciare la falange attraverso il campo di grano,erano circa 5.500 uomini, i geti sorpresi nn sostennero l’attacco e perirono,molti tentarono la fuga ma furono intercettati dalla falange che fece un massacro. In seguito fronteggiò una coalizione di taulantii e clito figlio di bardylis nella città di Pellio,Clito dispose i suoi uomini attorno la città in modo di poter piombare sui macedoni appena avessero attaccato,i taulantii nn erano arrivati e Alessandro attaccò la città e respinse clito che gli era appena piombato addosso costringendolo alla ritirata in città.
Il giorno seguente i taulantii arrivarono attaccando Filota che era andato a fare rifornimento di uomini e provviste,Alessandro in numero di gran lunga inferiore attaccò i taulantii che si ritirarono,cosi filota potette tornare sano e salvo. I taulantii e clito attaccarono Alessandro che si trovò a fronteggiare attacchi dall’alto ma grazie alla velocità delle manovre e alla disciplina costrinse alla fuga i taulantii e occupò la città. Dopo arrivò la notizia che i tebani erano in rivolta e che lo credevano morto(Alessandro),subito il macedone si mosse,prima strette alleanze cn i celti,verso tebe e in sette giorni,cn una velocità ineguagliabile,giunse in città. Alessandro cercò in vano la via della pace ma i tebani risposero cn un secco no;allora Perdicca senza aspettare gli ordini del re si avventò sulle palizzate della città e le prese subito Alessandro per non rischiare di perdere i suoi uomini guidati da perdicca attaccò la seconda palizzata ,protetto dagli arcieri,e accerchiò i tebani che furono annientati.Poi prese la città che venne rasa al suolo. Pacificate le retrovie si diresse in Asia,adesso ad Alessandro si presentarono due vie:
-attaccare il cuore dell’impero e prendere babilonia
-liberare le città greche in Asia minore e procedere costa costa ,per permettere un migliore approvvigionamento alle truppe,sino in Egitto,questo per evitare che i persiani che avevano il possesso dei mari potessero attaccare le retrovie e portare la guerra in Grecia cn grande gioia degli Ateniesi. Naturalmente da grande calcolatore e statista qual era scelse la seconda.
Subito i persiani disposero sul fiume Granico dove avvenne il primo scontro il loro esercito e attesero Alessandro. I macedoni erano in inferiorità numerica e anche il terreno era sfavorevole visto che il guado era scosceso e i macedoni si trovarono a combattere dal basso verso l’alto. Alessandro schierò la falange su due line e la cavalleria ai lati. I persiani avevano un grande vantaggio combattendo dall’alto potevano attaccare con la cavalleria la falange scompattata mentre attraversava il guado. I persiani erano 40.000 tra cavalleria e fanteria mercenaria greca la comando di memnone di Rodi grande generale. Subito Alessandro balzò a cavallo e affidò l’ala destra e i peoni a Tolomeo,Alessandro invece prese la sinistra e mantenendo lo schieramento obliquo per evitare gli attacchi persiani mentre saliva il fiume. I persiani concentrarono il tiro nel punto dove i primi macedoni riuscirono ad attraversare il fiume,ma i primi che vennero alle mani cn i persiani vennero abbattuti,Alessandro allora cn grande coraggio rischiando + volte la vita riuscì ad uscire dal guado vincendo un grande scontro di cavalleria,abbattendo rasace e Mitridate grandi e valorosi soldati. I macedoni pian piano guadagnarono terreno e respinsero i persiani trivellati da ogni parte dai frombolieri e arcieri. I mercenari greci combatterono fino all’ultimo ma vennero accerchiati e annientati.Alessandro aveva colto una grande vittoria. Dopo aver liberato le citta greche dal giogo persiano Alessandro sfida Dario in battaglia:era il mattino dell’11 novembre 333.Alessandro da grande stratega qual era e aiutato dalla anche dalla fortuna riesce ad attirare dario III nella pianura di Isso circondata ai lati dal mar mediterraneo e dai mondi del Tauro,il macedone sa che l’unico modo per battere un esercito di molto superiore al suo è quello di intrappolarlo in un terreno che nn permetta loro di muoversi e fu il caso di Isso. Dario si schiera cn 300.000 mercenari greci,seguito da ogni lato da 60.000 fanti sull’ala sinistra il resto di uomini. Le fonti parlano anche di 500.000 uomini disposti dietro lo schieramento(da sottrarre a questo numero i 300.000 fanti sul centro).
Alessandro si dispone cn al centro 7.000 fanti tra opliti e peltasti,a destra Parmenione cn 12.000
Fanti e arceri,e poi ancora 1.000 arcieri e 1.500 cavalieri traci o greci;sulla sinistra 3.600 cavalieri tessali e 6.000 fanti. Subito infuria la battaglia al centro i 300.000 greci d ‘asia hanno una forza d’urto impressionante sui 7.000 opliti che stanno cedendo,visto che l’ala destra dei persiani sta sbandando Alessandro che aveva gia disperso 20.000 fanti,ordina ai suoi soldati di portarsi verso il centro a portar man forto ai loro compagni in difficoltà,i 300.000 fanti greci vengono circondati dal centro e dall’ala destra macedone e vengono fatti a pezzi di contro sull’ala sinistra macedone infuria uno scontro di cavalleria,ma i cavalieri persiani vedendo il loro centro annientato fuggono,ma vengono raggiunti dalla cavalleria Tessale che li massacra. La rotta persiana fu generale,per fuggire i persiani salgono uno sopra l’altro calpestandosi a vicenda è un massacro, i persiani caduti sn 100.000.Dopo Isso Alessandro continua la sua conquista abbattendo Tripoli e Sidone;la sua marcia si ferma per sei mesi a Tiro. A Tiro Alessandro costruisce torri e pontili che vengono distrutti dalle barche incendiarie dei tirii,nei giorni seguenti arrivarono 80 navi che si misero al servizio di Alessandro.L’assedio durava ormai da 6 mesi e Alessandro riunì tutte le sue forze lanciando attacchi contemporaneamente sia dal mare che da terra che dal pontile appena ricostruito,subito si presenta un intoppo il fondo del mare è disseminato di blocchi di pietra che rendono impossibile qualunque avvicinamento,Alessandro decide di levarli dal ponte cn delle catene,l’operazione riesce. Il macedone blocca il porto di Tiro cn le unità navali cipriote,i tirii tentano una sortita ma Alessandro li respinge. Successivamente le navi macedoni riuscirono cn delle passerelle a sloggiare i nemici mentre i ciprioti e i fenici forzano i due porti della cittadella,inizia il massacro:i macedoni annientano 4.000 tirii e altri 30.000 furono fatti schiavi. Alessandro divenne padrone della città.La sua marcia continua e conquista Gaza,adesso il prossimo passo si chiama Egitto. Per quanto riguarda i morti in Egitto caro tercio le mie fonti parlano di centinaia di morti nn di migliaia.Dopo la conquista dell’egitto dove fondò Alessandria il macedone continua la sua marcia e prende Gerusalemme,Damasco e Tapsaco,il prossimo ostacolo si chiama 1milione di uomini stanziati a Gaugamela e 40.000 fanti,200 carri e parecchi Elefanti. Alessandro dispone di 40.000 uomini ma nn sempre il numero fa la differenza anche se per l’ennesima volta il terreno è sfavorevole perché disseminato di trappole.Alessandro avanza a destra,Dario lo vuole accerchiare cn la sua sinistra ma piu il macedone avanza piu Dario si sposta verso il punto più scosceso del terreno dv i carri falcati sn inutilizzabili.Dario se ne accorse è ordinò alla sua sinistra di aggirare la destra del macedone,ma Alessandro capisce la mossa e ordina alla cavalleria e ai greci di attaccare la sinistra persiana.Si scatena subito un grande combattimento tra cavalleria,anche se Dario aveva dalla sua il numero schiacciante dei suoi cavalieri,Alessandro da genio qual era costringe Dario a usare i carri nn piu sul centro dv il macedone glie l’aveva impedito,ma sull’ala destra macedone,subito Alessandro posiziona gli arcieri in prima linea sulla destra che massacrano i carri di Dario,subito Alessandro prese possesso dei carri e li lanciò contro i cavalieri persiani che furono massacrati.Dario sceglie di attaccare tutto il fronte macedone,ma Alessandro reagisce sfondando il centro dello schieramento giungendo fino a Dario che in preda alla paura si da alla fuga.La battaglia nn era conclusa l’ala sinistra macedone dovette far fronte alla cavalleria e agli Elefanti persiani che aveva sfondato il centro macedone grazie alla loro immensa superiorità numerica,Alessandro tornò indietro e scatenò un combattimento di cavalleria,e il vincitore fu lui.I persiani lasciarono sul campo 300.000 morti.
Fermo qui la mia descrizione casomai continuerò dopo perché mi sembra abbastanza precisa nelle descrizioni delle battaglie che dimostrano che Alessandro fu un grande stratega,calcolatore e statista.
Durante la sua marcia verso la fine del mondo Alessandro dovette cambiare piu volte il suo modo di combattere visto che dovette abituare i suoi alla guerriglia e al combattimento sulla neve,inoltre cambiò anche l’equipaggiamento dei suoi uomini che doveva essere meno pesante ma doveva conservare la sua forza;io nn so se Annibale fece lo stesso.
In India nn perse molti uomini,se mai ne perdette al ritorno sulla via di casa passando per il tremendo deserto della gedrosia,via obbligatoria per tornare a casa.
La battaglia navale a cui mi riferivo è quella di Mileto dv aveva 10 navi contro le 5 meglio armate dei Persiani che tuttavia persero lo scontro,infatti i macedoni guidati da Alessandro catturarono la nave degli Iassei.
Andiamo all’Ellenismo,quest ultimo penetrò a Roma grazie all’Epos che ebbe la funzione di esprimere i valori civili e morali dell’ellenismo alla comunità romana,inoltre era destinato alla formazione della classe dirigente attraverso le istituzioni scolastiche,private ma generalizzate.
Inoltre l’ellenismo a Roma si diffuse anche grazia al circolo degli Scipioni che auspicavano una via risoluta verso l’ellenizzazione servendosi di Ennio e Terenzio che tramite le loro opere trasmisero al popolo latino i caratteri fondamentali dell’ellenismo. Roma diventò erede,poi lo diventeranno gli Arabi,di questa nuova cultura.
Annibale dimostrò la sua incapacità quando si limitò ad inseguire i romani senza assediare nessuna città ,tranne Sagunto,ma anche la sua insicurezza
Io nn ho mai detto di essere dotto ma ho sl preso a testimoni degli storici di fama mondiale(penso che ne sappiano piu di te e di me)per dimostrarti cs pensavano loro di Alessandro un semi dio che piegò il mondo in soli 13 anni,e chiaro che quello romano fu l’impero piu grande mai visto,ma è vero che lo diventò dopo secoli,quello di Alessandro il + grande del mondo antico in soli 13 anni.






"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)
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