io sinceramente nn so che dire siamo capaci anche di contraddire la vericità storica.
tercio il tuo annibale ha perso ed è fuggito cm un codardo, è un dato di fatto(ma qui siamo bravi a nn accettare neanche la realtà),hai ragione nn si contano sl le battaglie ma tutta la guerra,annibale vinse delle battaglie ma nn la guerra fu annientato a zama e Cartagine dovette cedere anche le redditizie conquiste in Spagna, pagò puntualmente le nuove indennità per la seconda sconfitta (200 talenti d'argento annui per 50 anni). Addirittura prestò aiuto militare alle forze di Roma nelle guerre contro Antioco III, Filippo V e Perseo.
Per quanto rigurda le innovative tattiche militari romani sn evoluzioni tattiche di un uomo vissuto 500 anni circa prima,di nome alessandro,ma gia il suo esercito era innovativo visto che fu lui ad introdurre la cavalleria e farla diventare un arma micidiale,nn i romani.La storia si fa cn attenta analisi di fonti antiche che x il macedone sn arriano vissuto nel 90d.c,rufo vissuto nel I secolo,callistene,aristibulo e tolomeo contemporaneo del macedone;gli storici moderni hanno questo a disposizione cm materiale e lo sfruttano cn occhio critico proprio cm hai detto tu,quando le cose nn si sanno meglio stare zitti(io l'avevo gia scritto
).Mi spieghi cm fa alessandro a essere statista se nn avuto neanche il tempo di governare il suo vastissimo impero(quello nei sogni di Annibale che inseguiva i romani e nn assediava nessuna citta,tranne sagunto,perse metà esercito nella traversata delle alpi,se per te questo è un tattico....)
Per me Annibale fu un grande però Alessandro cm dice la storia fu piu grande
Alessandro fu grande nn solo perchè mostrò la sua abilità in campo aperto,ma anche perchè vinse battaglie navali,conquistò città considerare imprendibili cm tiro,vinse anche quando era inferiore di numero(notevolmente)e seppe anche desdreggiarsi nella guerriglia.Il genio militare si vede anche nell'organizzazione delle battaglie,Alessandro percorreva sl strade che potevano essre approvvigionate,nn scelse di attaccare direttamente il cuore dell'impero per sistemare le retrovie e vinse i greci per poter guerreggiare in asia.
Inoltre alessandro è consideratò uno dei piu veloci negli spostamenti cn esercito e bagagli(arrivò a tebe dal paese dei geti in soli 7 giorni!!)
ormai potete sl continuare a smentire i fatti,cmq rispetto le vostre idee e sn felice per questo dibattito
ciao a tutti
[Modificato da Alessandro Magno III 27/04/2006 22.48]
[Modificato da Alessandro Magno III 27/04/2006 22.53]
"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".
Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia
Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)
Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)