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Reparti militari e gerarchie nell'esercito Macedone

Ultimo Aggiornamento: 13/04/2006 20:30
31/03/2006 21:15
L'unita' di base era una schiera di 16(in origine 10)soldati,capitanata da un decadarca(capo di 10).Poi c'era la ILE(una sorta di squadrone),che comprendeva 256 uomini(16x16).La successiva unita' maggiore,la PENTECOSIARCHIA,capitanata da un pentecosiarca,era composta da 512 soldati(32x16).
Quindi il nucleo dell'esercito Macedone era composto da:
1)Falange della "fanteria normale",opliti pesanti equipaggiati di spada,un piccolo scudo ed una sarissa lunga fino a 6 metri;era suddivisa in 6 TAXEIS ognuna delle quali a sua volta composta da 3 PENTECOSIARCHIE,cioe' 6x3x512=9216 uomini(oltre a ufficiali,comandanti,portaordini,salmerie,etc.).
2)Guardia degli IPASPISTI:3 taxeis,ognuna di due pentecosiarchie,cioe' 3x2x512=3072 uomini,equipaggiati con uno scudo + grande,una spada e un giavellotto corto(XYSTON) che,a differenza della falange difensiva,aveva spesso compiti offensivi.
3)Cavalleria degli ETERI,in origine nobili nominati dal RE,"compagni cavalieri".Erano circa 1600,e il loro armamento consisteva di spada e Xyston.Gli Eteri prediletti da Alessandro Magno venivano denominati SOMATOPHILAX("guardie del corpo").
4)Vi erano inoltre numerosi reparti specializzati-assediatori,armati alla leggera,esploratori e truppe di montagna-in parte reclutati tra popolazioni assoggettate o tributarie,note x una particolare tradizione militare(es. gli Agriani).
01/04/2006 17:22
le gerarchie dell'esercito di alessandro che hai postato riguardavano il periodo storico macedone chiamato early. per il periodo late le cose erano diverse
02/04/2006 19:27
Lo so Davide,infatti Alessandro cambio'tutto questo in seguito alla mesolanza con gli elementi persiani,dopo averli battuti definitivamente a Gaugamela e ben prim della Campagna Indiana intrapresa.
Il mio voleva solo essere un chiarimento sui vari reparti presenti nell'esercito Macedone prima dell'invasione dell'Asia!!!! [SM=x506627]
07/04/2006 21:11
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la fanteria pesante era chiamata anche pezeteri, cioè compagni a piedi.....
importanti erano anche gli scudieri, che da quanto ho capito erano fanteria leggera d'assalto
oltre agli agriani possiamo trovare i barbari triballe e la famosa cavalleria tessala
il corpo d'èlite era la cavalleria della punta, presi fra i migliori eteri

[Modificato da sanada 07/04/2006 21.13]



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I Macedoni, figli di Filippo
Ho il dovere di deludervi. NON fu Alexandros ma Filippo, suo padre, il VERO creatore dell'esercito, della nazionalità e della potenza della Macedonia.
Senza di lui non ci sarebbe stato nessuno Alessandro... poi un complimento a Megas Alexandros per la ricerca storica, mentre personalmente penso che Sanada abbia ragione su alcuni punti come petezeri, agriani, scudieri, tessali e triballi ma non è poi così accurato.
Alexandros invece fu fautore di una nuovo tipo di guerra dopo l'invasione asiatica, con l'immisione di unità di nuovo stampo adatta alla guerra veloce più leggeri della pesante falange,unità misto macedoni-persiane e molte unità mercenarie locali.


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* "La plebe Italiana è mutevole come il mare"
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hai ragione sulle unità ausiliarie, e pure su filippo.......
non bisogna dimenticare che alessandro arruolò 30000 persiani dopo la morte di dario


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E cmq la riforma messa in atto da Filippo II e da Parmenione (il vero grande stratega a cui Alessandro deve molti dei suoi successi come Gaugamela) ha le sue origini nella riforma di Ificrate. Generale ateniese, fu il primo a intuire che l'alleggerimento dell'armatura e dello scudo dell'oplita greco combinato all'utilizzo di una picca più lunga avrebbero reso i fanti molto più manovrieri e letali. A queste idee Filippo aggiunse il concetto caratteristico della falange macedone: tenere la sarissa in basso (e non sopra la spalla come facevano i Greci) e a due mani in modo che le prime linee di fanti potessero efficacemente ingaggiare il nemico, mentre le linee posteriori tenevano le picche in alto (sempre più verticalmente via via che si andava indietro) stando pronti ad abbassarle e ingaggiare man mano che i compagni davanti cadevano. Questa intuizione, unita all'addestramento professionale e alla presenza di truppe leggere per compensare, rese la falange macedone un'arma invincibile. Filippo imparò molto quando visse come ostaggio a Tebe in gioventù.
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Re:

Scritto da: Sirius 21 12/04/2006 17.59
da Parmenione (il vero grande stratega a cui Alessandro deve molti dei suoi successi come Gaugamela).


che fu ucciso proprio dallo stesso alessandro, dato che suo figlio filota aveva fatto una congiura per sbarazzarsi del mettendo al trono suo cugino aminta(che poi non c'entrava proprio niente)


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Re:

Scritto da: sanada 07/04/2006 21.11
la fanteria pesante era chiamata anche pezeteri, cioè compagni a piedi.....
importanti erano anche gli scudieri, che da quanto ho capito erano fanteria leggera d'assalto
oltre agli agriani possiamo trovare i barbari triballe e la famosa cavalleria tessala
il corpo d'èlite era la cavalleria della punta, presi fra i migliori eteri

[Modificato da sanada 07/04/2006 21.13]




Ecco un altro fan accanito di Manfredi [SM=g27962]
13/04/2006 14:36
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Re:

Scritto da: sanada 07/04/2006 21.11
i barbari triballe

[Modificato da sanada 07/04/2006 21.13]



ops ho scritto male....... [SM=x506661]

@alkibiades: manfredi il migliore scittore

[Modificato da sanada 13/04/2006 14.36]



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13/04/2006 15:53
Quoto Sanada per quanto detto su Manfredi.
Ma l'avete letto Alessandro(2 libri)di Gisbert Haefs,autore anche di "Troia" e "Annibale"? Grande anche Haefs!!!!!!
13/04/2006 18:36
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Sanada ha pienamente ragione... Manfredi e il migliore anche se sugli "scudieri" mi sembra un parola fuori luogo.
Quando a Filippo II. Lui era innanzitutto un guerriero. Il suo merito non è quello di aver inventato la "falange" da quella "Oplitica", ma quella di aver riunito la Macedonia in un "nazione", trasformando greci mezzi barbari in uomini civilizzati. Il suo esercito è passato da pastori delle montagna e cavalerrizzi in un armata capace di distruggere l'esercito persiano. Naturalmente Parmenione fu il fulcro di tutto, grazie alle sue capacità organizzative, ma fu lui il vero promotore.



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Re:

Scritto da: -Megas Alexandros- 13/04/2006 15.53
Quoto Sanada per quanto detto su Manfredi.
Ma l'avete letto Alessandro(2 libri)di Gisbert Haefs,autore anche di "Troia" e "Annibale"? Grande anche Haefs!!!!!!



Avevo cominciato a leggere "Troia" e l'ho trovato, dal punto di vista puramente linguistico, insopportabile. Anche dal punto di vista narrativo è abbastanza pesante..eccessivo nei particolari e, per i miei gusti, freddo. Poi non posso dare un giudizio completo, non avendo finito la lettura...

Su Manfredi..beh è un ottimo narratore, forse poco originale ma dal linguaggio davvero scorrevole. Attenzione a giudicare un libro dal tempo di lettura però! E non prendete tutto per vero, Manfredi è più sul genere narrativo che storico [SM=g27960]
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