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Dopo il "successo" del topic su Mussolini.....

Ultimo Aggiornamento: 08/05/2006 22:37
08/11/2005 22:36
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Cosa sarebbe successo secondo voi se Roma avesse rinunciato alla creazione dell'impero?
08/11/2005 22:49
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Secondo me è un discorso che pone solo 2 alternative, vista la pericolosità e la violenza del mondo dell'epoca: o Roma creava l'impero o sarebbe stata assorbita nell'impero di qualcun'altro, spero magari civile come un impero greco. [SM=x506632]
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"La storia la scrivono gli uomini, la leggenda gli eroi..."

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08/11/2005 23:03
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Domanda povera!
Era meglio la prima,... non hai altre fantasie + stimolanti?

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08/11/2005 23:20
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Re:

Scritto da: BRESCIAGGHER 08/11/2005 22.36
Cosa sarebbe successo secondo voi se Roma avesse rinunciato alla creazione dell'impero?



non so, immagino che gli stupidi si sarebbero moltiplicati lo stesso... [SM=g27980] [SM=g27980] [SM=g27980]

Il movimento è la sottrazione dell'intelligenza all'organizzazione sociale del consenso. Il che la rende più deficiente. Probabilmente anche più cattiva.
L'intelligenza sotratta al sistema di organizzazione sociale è intelligenza libera.
L'intelligenza libera è destinata al nihilismo.
ADDIO, SBANCOR

Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro. In effetti, nella vita di ogni popolo democratico c'è un passaggio assai pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell'abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.

Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono più a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti.In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono:saranno loro stessi a privarsene volentieri...Se un individuo abile e ambizioso riesce ad impradonirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l'ordine anzitutto! Una nazione che chiede al suo governo il solo mantenimento dell'ordineè già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.

Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all'universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando le leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo.
Alexis de Tocqueville. "La democrazia in America", 1840

Regole per un Paese Semplice
1.eliminare i dubbi. Il Paese Semplice è un paese a priori.
2.ridurre il mondo a verità necessarie. X è sempre uguale a X. Il Paese Semplice ammette solo identità.
3.eliminare le minoranze. Nel Paese Semplice democrazia fa rima con maggioranza.
4.eliminare l'informazione. Il Paese Semplice ammette solo tautologie

OMNIA SUNT COMMUNIA!
08/11/2005 23:22
probabilmente sarebbe rimasta pura ed incontaminata come sparta, non si sarebbe orientalizzata ma allo stesso tempo non avrebbe creato tutta la cultura su cui si basa la nostra storia..

forse i popoli barbari se ne stavano bene come stavano e non avevano bisogno di essere civilizzati.. chi lo sà?

magari il suo dominio si sarebbe espanso solo alla penisola italica e avrebbe comunque mantenuto una forza sufficiente per resistere ad eventuali invasioni (anche se senza l' idea di impero le guerre sarebbero state meno frequenti e di conseguenza l' efficienza della macchina bellica ne avrebbe risentito notevolmente..)

io sono dell' idea che è meglio una civiltà piccola ma pura (sparta) che una grande ed aperta alla decadenza (roma nel periodo imperiale).

ovviamente è questione di "gusti".. [SM=g27960]

VALE!
08/11/2005 23:30
forse sarebbe stato un bene per noi italiani: dopo Diocleziano l'italia divenne una provincia come un'altra e con la caduta dell'impero d'occidente perdette l'unità che avrebbe riguadagnato solo 1400 anni dopo; chissà se invece si fosse creato un forte stato unitario, senza foedera o municipi, comprensivo di tutta la penisola italiana; chissà magari adesso negli stati uniti si parlerebbe italiano.... e va be penso che i SE nella storia siano inutili [SM=x506629]
08/11/2005 23:33
sicuramente l' italia sarebbe davvero "una d' arme, di lingua, d' altare, di memorie, di sangue e di cor"

soprattutto d' altare, non essendo arrivati in galilea si adorerebbero ancora gli Dèi dei nostri padri :-)
08/11/2005 23:34
a, se invece intendevi se fosse rimasta uno stato città penso che sarebbe sempre stata nell'orbita di qualche lega italica (ovviamente in posizione primaria) e spazzata via o incorporata da una forte nazione organizzata
08/11/2005 23:52
Non è che i Romani hanno pianificato di crearsi un'impero , non è chè l'impero Romano sia stato creato in 50 anni e come domanda è formulata male perchè appunto i romani non hanno deciso a tavolino di fare l'Impero Romano.

Quindo se non ci fosse mai stato l'impero romano ,non ci sarebbero stati i Romani.

Riformulo la domanda, come sarebbe il mondo oggi se i Romani non fossero mai esistiti?

Non sarebbe meglio di quello di oggi, l'Italia sarebbe passata da "padrone all'altro" e di certo tra tutti i popoli Italici nessuno avrebbe avuto nè la cultura nè la forza di creare un'unità politica come ha fatto Roma, senza Roma molto probabilmente non avremmo neanche il vaticano, senza Roma non riesco a vedere un futuro migliore, molto probabilmente saremmo meno evoluti di adesso, meno colti e meno civilizzati.
[SM=x506641]
09/11/2005 00:02
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Quoto 5° !
x quello chiedevo un pò + di fantasia!

Almeno faciamo delle domande sensate!
AVE!


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09/11/2005 00:04
io credo che alla domanda così riformulata sia molto difficile dare risposta: tutta la cultura europea poggia le basi su roma: il diritto romano fu usato fino all'800, l'impero fu il veicolo di diffusione del cristinesimo, molte lingue parlate oggi derivano dal latino... quindi penso che la storia sia tutta da riscrivere se roma non fosse mai esistita ma chissà se in meglio o in peggio...

[Modificato da Matteo Bonaparte 09/11/2005 0.05]

09/11/2005 00:14
a me roma piace moltissimo, però credo che senza un unione forte come l' impero molte "schifezze" della storia avrebbero faticato molto a diffondersi, l' europa sarebbe rimasta barbarica, povera, rozza ma pura, le tradizioni orali si sarebbero tramandate di padre in figlio senza che si sarebbe sentito il bisogno di metterl eper iscritto, poichè erano nel sangue del popolo stesso..

la civilizzazione ha tolto tutta questa purezza, ha civilizzato dei popoli togliendogli la loro identità e il loro antico stile di vita.

purtroppo le cose grandi fanno o tanto bene o tanto male, roma ha fatto entrambe le cose (carthago delenda est!)
09/11/2005 00:23
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non so come rispondere a un post del genere...Quorthon87
spero tu lo dica x scherzo o rabbia,...o ?


............................... [SM=x506628] [SM=x506628] [SM=x506628]
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09/11/2005 00:28
Ogniuno ha il suo modo di vedere le cose :sm2 .

E' romantica come idea Quorthon87 , ma non capisco di che schifezze parli.
09/11/2005 00:42
parlo della decadenza dei costumi, parlo del benessere materiale che non tiene conto di quello spirituale, parlo della presunta conoscenza, parlo della conversione forzata dei popoli pagani ad una religione che non era loro, ma di un popolo venuto dal deserto, parlo della fine di uno stile di vita, che è stato ripreso solo in parte nel medioevo (periodo che io giudico meno oscuro di quanto si possa credere), parlo dell' abolizione delle frontiere e delle distinzioni tra tanti popoli, distinzioni che un tempo li rendevano unici e magnifici nella loro unicità, mentre ora l' europa è diventata il piattume/pattune più assoluto..

forse sono solo un nostalgico a rimpiangere un passato così lontano, probabilmente non sarei sopravvissuto dieci anni in un mondo duro come quello di quei tempi.. però francamente io preferirei mille volte morire a 20 anni in una battaglia combattendo per chi ha il mio stesso sangue e per la tradizione che attraverso questo si eredita e si trasmette, piuttosto che arrivare ad ottant' anni nel mondo di oggi, ove non esiste più metafisica, ove nulla è trascendente, ove la guerra è diventato solamente uno strumento di dominio e non un mezzo esterno attraverso il quale di combatte uno scontro interno (la dottrina della piccola e grande juhad, presente anche nell' islam), un mondo ove gli anziani sono solo dei vecchi rimbambiti, che secondo i giovani non meritano alcun rispetto, un mondo ove è il dio denaro a governare il tutto..

no E.T, non scherzo affatto, sono invece abbastanza arrabbiato con il mondo moderno e con i miei "simili", che di simile a me (perfortuna per me, purtroppo , forse, per loro) non hanno proprio nulla..

scusate lo sfogo notturno, spero di non aver ecceduto nei toni, però certe cose io le sento dentro ed essendo io una persona abbastanza estroversa, tendo a manifestarle anche fuori..

sicuramente sono andato off topic però ci tenevo a mettere in chiaro certe cose sulla mia weltanshauung tradizionalista (alla evola per intenderci).

DEVS SOL INVICTVS MITHRA
09/11/2005 00:56
Re:

Scritto da: Quorthon87 09/11/2005 0.42
parlo della decadenza dei costumi, parlo del benessere materiale che non tiene conto di quello spirituale, parlo della presunta conoscenza, parlo della conversione forzata dei popoli pagani ad una religione che non era loro, ma di un popolo venuto dal deserto, parlo della fine di uno stile di vita, che è stato ripreso solo in parte nel medioevo (periodo che io giudico meno oscuro di quanto si possa credere), parlo dell' abolizione delle frontiere e delle distinzioni tra tanti popoli, distinzioni che un tempo li rendevano unici e magnifici nella loro unicità, mentre ora l' europa è diventata il piattume/pattune più assoluto..

forse sono solo un nostalgico a rimpiangere un passato così lontano, probabilmente non sarei sopravvissuto dieci anni in un mondo duro come quello di quei tempi.. però francamente io preferirei mille volte morire a 20 anni in una battaglia combattendo per chi ha il mio stesso sangue e per la tradizione che attraverso questo si eredita e si trasmette, piuttosto che arrivare ad ottant' anni nel mondo di oggi, ove non esiste più metafisica, ove nulla è trascendente, ove la guerra è diventato solamente uno strumento di dominio e non un mezzo esterno attraverso il quale di combatte uno scontro interno (la dottrina della piccola e grande juhad, presente anche nell' islam), un mondo ove gli anziani sono solo dei vecchi rimbambiti, che secondo i giovani non meritano alcun rispetto, un mondo ove è il dio denaro a governare il tutto..

no E.T, non scherzo affatto, sono invece abbastanza arrabbiato con il mondo moderno e con i miei "simili", che di simile a me (perfortuna per me, purtroppo , forse, per loro) non hanno proprio nulla..

scusate lo sfogo notturno, spero di non aver ecceduto nei toni, però certe cose io le sento dentro ed essendo io una persona abbastanza estroversa, tendo a manifestarle anche fuori..

sicuramente sono andato off topic però ci tenevo a mettere in chiaro certe cose sulla mia weltanshauung tradizionalista (alla evola per intenderci).

DEVS SOL INVICTVS MITHRA



No il tuo tono va più che bene [SM=x506627] , purtroppo su tante cose hai ragione ma non penso dipenda tutto dall'esistenza di Roma e dall'Impero che ha creato, saprai meglio di mè che la cultura Romana non centra niente con tutto quello che cè in giro oggi, anche perchè al giorno d'oggi di cultura ce nè ben poca, anzi pochissima.
09/11/2005 01:08
IMPERO
Alzati in volo / e vola sulla terra / un battito delle tue ali / è vita amore guerra
Tu sei viva una promessa, tu occhio degli dèi / avvolgi con le ali / la terra il mare e i cieli
Impero
Ti hanno scelto come simbolo gli uomini d'allora / t'han scelto ma esistevi / già prima dell'aurora
Ricordi i cavalieri sei tu sugli stendardi / tra mille bei colori / ancora li ricordi
Ricordi nei millenni dell'uomo i tempi belli / ricordi il contadino / all'ombra dei castelli
Impero
Certo che è cambiato ma il tempo non è niente / gli uomini d'allora / si troveranno sempre
ne nasceranno ancora ne sono sempre nati / non hanno l'armatura / non hanno elmi piumati
ma hanno te nel cuore e i cuori sono bandiere / e loro già combattono per / le tue piume nere

Impero…

E vola sulla terra tu simbolo di gioia / esulta nel tuo cuore / che batte con la storia
tu ridi delle patrie, tu ridi delle nazioni / sei tu la sola patria / e tu non hai confini
uomini d'altre terre hanno te come bandiera / a renderci nemici / non sarà certo una frontiera

Impero…

Veloce come il vento nei cieli onnipresente / se l'uomo ti dimentica / non te ne importa niente
Non è lui che ti fa vivere sei eterna come l'aria / e ascolti solamente / chi canta la tua gloria
ascolti chi sereno combatte per vedere / nel cielo d'Occidente / la sua aquila imperiale


ecco il testo di una canzone a me molto cara..

vedete ragazzi, la colpa non è tanto di Roma di per sè.. roma ha unito tanti popoli eliminando delle barriere nel nome di un unità più forte, perchè Roma era forte, e quidni questo era positivo.. ma quando Roma non è stata più forte, quando i libri sibillini finivano in fiamme, quando Mithra uscì sconfitto dallo scontro con l' altra grande religione dell' impero, quella degli schiavi, quando le credenze degli antichi venivano giudicate semplici superstizioni, allora Roma perse la sua forza.. i romani erano un popolo molto religioso, come tutit i popoli indoeuropei avevano un qualcosa di trascendente e di sacro di ogni azione che compivano durante la loro vita, gli unici che non svolgevano nulla di trascendente erano gli schiavi, il loro "labor" si differenziava dall' "opera" dell' uomo libero proprio in ciò.
Quando ciò che unisce dei popoli diventa debole e corrotto e questi hanno oramai abbandonato i loro antichi costumi in favore di ciò che col tempo è decaduto, allora essi perdono molta della loro purezza, della loro energia.

la colpa di Roma è stata di decadere dopo aver nito e di coinvolgere dei popoli interi nel proprio crollo..


sarò esagerato nelle mie credenze però io ritengo che dietro agli accadimenti della storia ci sia come una specie di scontro tra due potenze metafisiche, tra le forze della tradizione e quelle del caos. detta così può sembrare banale, ma non è così semplice come appare.. [SM=g27960]
09/11/2005 01:18
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Di fatto e l'opinione generale che il crollare del impero habia trascinato l'europa nei secoli bui del medioevo; visto che roma non lascio una civilta in piedi,...o furuno inglobate da esso o distrutte,...ma se ci pensi questo diede origine al rinascimento,.... quindi tutto sommato non è poi cosi male, visto che non ci tocco vivere quelli anni cosi torbidi.

Adesso incomincia ha diventare + interessante..... [SM=x506627]
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09/11/2005 01:37
sinceramente io tra gli "schifi" includevo anche rinascimento e rivoluzione francese.. *fischietta la vandeana*
è dal rinascimento che nasce la modernità, il pensiero ocidentale basato su ateismo e materialismo, sulla concezione evoluzionistica della storia (se "evoluzione" vuol dire andare verso il baratro allora ne possiamo riparlare, forse sarei d' accordo),si va sempre avanti, i miti erano superstizioni, i pagani erano scemi perchè non sapevano come spiegare il fulmine ed allora inventavano degli omini barbuti che lanciavano i fulmini, non è così!?! (come se i miti non fossero nella forma in cui sono perchè racchiudono significati nascosti che solo gli iniziati possono intendere realmente)
certo, ora c' è la scienza, ora la gente vive fino ad ottant' anni, o per melgio dire, sopravvive fino ad 80 anni.. ora tutti hanno accesso alla cultura, così cosa si è risolto? che tutti si rendono conto di non avere, di quanto stanno in basso, quando magari senza alfabetizzazione sarebbero stati felici con un tozzo di pane.. ora c' è assistenza sociale, prima invece era la solidarietà del villaggio ad aiutarti, ora per prendere da mangiare vai ad un supermercato, quando prima dovevi coltivare te la frutta ed avevi il piacere di curarla, amarla, vederla crescere ed infine cibarti del frutto della tua fatica.. ora esistono i diritti dell' uomo, ora non esistono più distinzioni tra liberi e schiavi.. certo, sono tutti schiavi! nessuno più ha un ruolo trascendente, le caste sono state sovvertite e il sangue mescolato.. siamo tutit schiavi, bel progresso!



il medioevo fu un periodo niente affatto buio, per me le crociate per esempio furono una cosa molto bella, un esempio di conflitto reale tra due fedi, la piccola guerra santa, che aiuta a combattere la grande guerra santa, quella interiore. era come se i campi di battaglia di quei tempi fossero la rappresentazione materiale di uno scontro spirituale.. (preciso che per me tra cristiani ed islamici ai tempi delle crociate è indifferente, mis tanno "simpatici" entrambi allo stesso modo, visto che tanto i pagani erano finiti tutti sui roghi dell' inquisizione..)

il medioevo era certamente più puro del tardo impero romano, così come lo era l' impero carolongio (non avesse ammazzato sassoni e frisoni quel maledetto, mi starebbe quesi simpatico..), vi dico infatti che un impero per essere tale deve necessariamente avere una base sacrale, l' imperatore deve essere un "pontefice", deve farsi come tramite tra il suo popolo e Dio. se così non è si degenererà negli imperialismi (vedesi guerre coloniali di inizio 900).
nonostante tutto questo la purezza originaria dei popoli indoeuropei (dori,germani,galli,britanni,latini etc etc) era andata persa..

scusate se ribadisco spesso gli stessi concetti però ci tengo a che vengano intesi [SM=x506636]
09/11/2005 13:53
Re:

Scritto da: Quorthon87 09/11/2005 1.37
sinceramente io tra gli "schifi" includevo anche rinascimento e rivoluzione francese.. *fischietta la vandeana*
è dal rinascimento che nasce la modernità, il pensiero ocidentale basato su ateismo e materialismo, sulla concezione evoluzionistica della storia (se "evoluzione" vuol dire andare verso il baratro allora ne possiamo riparlare, forse sarei d' accordo),si va sempre avanti, i miti erano superstizioni, i pagani erano scemi perchè non sapevano come spiegare il fulmine ed allora inventavano degli omini barbuti che lanciavano i fulmini, non è così!?! (come se i miti non fossero nella forma in cui sono perchè racchiudono significati nascosti che solo gli iniziati possono intendere realmente)
certo, ora c' è la scienza, ora la gente vive fino ad ottant' anni, o per melgio dire, sopravvive fino ad 80 anni.. ora tutti hanno accesso alla cultura, così cosa si è risolto? che tutti si rendono conto di non avere, di quanto stanno in basso, quando magari senza alfabetizzazione sarebbero stati felici con un tozzo di pane.. ora c' è assistenza sociale, prima invece era la solidarietà del villaggio ad aiutarti, ora per prendere da mangiare vai ad un supermercato, quando prima dovevi coltivare te la frutta ed avevi il piacere di curarla, amarla, vederla crescere ed infine cibarti del frutto della tua fatica.. ora esistono i diritti dell' uomo, ora non esistono più distinzioni tra liberi e schiavi.. certo, sono tutti schiavi! nessuno più ha un ruolo trascendente, le caste sono state sovvertite e il sangue mescolato.. siamo tutit schiavi, bel progresso!



il medioevo fu un periodo niente affatto buio, per me le crociate per esempio furono una cosa molto bella, un esempio di conflitto reale tra due fedi, la piccola guerra santa, che aiuta a combattere la grande guerra santa, quella interiore. era come se i campi di battaglia di quei tempi fossero la rappresentazione materiale di uno scontro spirituale.. (preciso che per me tra cristiani ed islamici ai tempi delle crociate è indifferente, mis tanno "simpatici" entrambi allo stesso modo, visto che tanto i pagani erano finiti tutti sui roghi dell' inquisizione..)

il medioevo era certamente più puro del tardo impero romano, così come lo era l' impero carolongio (non avesse ammazzato sassoni e frisoni quel maledetto, mi starebbe quesi simpatico..), vi dico infatti che un impero per essere tale deve necessariamente avere una base sacrale, l' imperatore deve essere un "pontefice", deve farsi come tramite tra il suo popolo e Dio. se così non è si degenererà negli imperialismi (vedesi guerre coloniali di inizio 900).
nonostante tutto questo la purezza originaria dei popoli indoeuropei (dori,germani,galli,britanni,latini etc etc) era andata persa..

scusate se ribadisco spesso gli stessi concetti però ci tengo a che vengano intesi [SM=x506636]



a me la frase siamo tutti schiavi mi sa un pò di frase già fatta che vuol dire tutto e niente; onestamente non mi sento schiavo di nessuno e penso che stiamo meglio adesso che nel medioevo; ora tutti possono intraprendere la strada che vogliono e pensare liberamente grazie all'istruzione;
penso che per essere puri come dici tu prima bisogna emergere dall'oscurità dell'ignoranza: la scienza ha spiegato molte cose e non vedo nessun male in questo; ognuno poi può scegliere di credere ciò che vuole ma se non gli si danno i mezzi crederà solo a quello che gli si dice.
per quanto riguarda le crociate secondo me la guerra santa interiore fu l'ultimo dei pensieri di chi vi prendeva parte: l'unico motore era l'opportunismo politico e non mi sembrano tempi luminosi i periodi nei quali bastava la parola di uomo(il papa) per scatenare odio e incomprensione tra la povera gente.

09/11/2005 14:37
non si può sapere. poteva suddedere tutto o niente
09/11/2005 23:29
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Hmmm, che felicità avere solo un tozzo di pane, morire di influenza, essere ignoranti e sfruttati perchè non avevi coscienza dei tuoi diritti e soprattutto non potevi esercitarli...avere il nobile del tuo feudo che poteva permetterti o no di sposarti con una contadina come te, su cui esercitava lo jus prime noctis...mettere al mondo 15 figli di cui solo la metà arrivava all'età adulta perchè c'erano le carestie, le pestilenze, la fame...poi arrivavano i pirati che ti incendiavano la casa e ti infilzavano, e tu allegramente morivi con le budella fuori...veramente un'epoca felice il medioevo...da quel che mi risulta invece, all'epoca dell'inquisizioni sui roghi non ci finivano i pagani, visto che in Europa ce n'era carenza (un conto sono i pagani, seguaci di una religione politeistica, e un conto i seguaci di una setta religiosa che devia dalle religioni ufficiali), ma streghe, atei e soprattutto coloro che mettevano in discussione la dottrina ufficiale della chiesa...oltre che incidentalmente ebrei e musulmani...per quanto riguarda la "base sacrale" dell'impero, qui stiamo leggermente trascendendo...dopo il faraone, dio in terra degli egiziani, per arrivare ad un esempio veramente importante bisogna aspettare Enrico VIII e i protestanti inglesi (incidentalmente, tutto successe perchè la chiesa non voleva concedergli l'ennesimo divorzio)...e comunque non mi risulta che un imperatore "pontefice" debba appunto per questo titolo rinunciare all'imperialismo. Per quanto riguarda le crociate, non vedo molto questo scontro mistico e spirituale tra due fedi, cosa già sbagliatissima di suo perchè le fedi religiose più che combattersi dovrebbero confrontarsi e rispettarsi...comunque casualmente le zone teatro delle crociate erano anche zone ricche e crocevia di importanti traffici commerciali, ma naturalmente questa cosa è di secondaria importanza...l'importante erano i crociati e i musulmani che combattevano e massacravano popolazioni innocenti, ma naturalmente solo perchè riuscisse meglio la rappresentazione dello scontro spirituale... :sm3 L'ultima cosa che volevo dire era riguardo alla purezza dei popoli indoeuropei andata persa...quando è andata persa? E' andata persa perchè qualcuno non è stato attento e gli è caduta dalla tasca?? A parte gli scherzi, ragazzi questi sono discorsi triti e ritriti in auge all'epoca delle camicie brune o nere che si preferisca...nell'epoca di internet e di un mondo sempre più avanzato e senza frontiere sentire parlare ancora di purezza della razza indoeuropea è una cosa che puzza di muffa...e, a proposito, visto che nessuno ha più un ruolo trascendente, chi lo aveva prima? A parte Gesù Cristo, naturalmente per chi ci crede, non so di nessun altro...Comunque, sia chiaro, a conclusione di questo romanzo, che non volevo nè offendere nè mancare di rispetto nessuno, ma solo controbattere ad affermazioni sulle quali non sono d'accordo, e se può essere sembrato che in qualche punto questo possa essere successo, non era mia intenzione e chiedo scusa in anticipo. [SM=x506632]
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Re:

Scritto da: kyttyhawk 09/11/2005 23.29
Hmmm, che felicità avere solo un tozzo di pane, morire di influenza, essere ignoranti e sfruttati perchè non avevi coscienza dei tuoi diritti e soprattutto non potevi esercitarli...avere il nobile del tuo feudo che poteva permetterti o no di sposarti con una contadina come te, su cui esercitava lo jus prime noctis...mettere al mondo 15 figli di cui solo la metà arrivava all'età adulta perchè c'erano le carestie, le pestilenze, la fame...poi arrivavano i pirati che ti incendiavano la casa e ti infilzavano, e tu allegramente morivi con le budella fuori...veramente un'epoca felice il medioevo...da quel che mi risulta invece, all'epoca dell'inquisizioni sui roghi non ci finivano i pagani, visto che in Europa ce n'era carenza (un conto sono i pagani, seguaci di una religione politeistica, e un conto i seguaci di una setta religiosa che devia dalle religioni ufficiali), ma streghe, atei e soprattutto coloro che mettevano in discussione la dottrina ufficiale della chiesa...oltre che incidentalmente ebrei e musulmani...per quanto riguarda la "base sacrale" dell'impero, qui stiamo leggermente trascendendo...dopo il faraone, dio in terra degli egiziani, per arrivare ad un esempio veramente importante bisogna aspettare Enrico VIII e i protestanti inglesi (incidentalmente, tutto successe perchè la chiesa non voleva concedergli l'ennesimo divorzio)...e comunque non mi risulta che un imperatore "pontefice" debba appunto per questo titolo rinunciare all'imperialismo. Per quanto riguarda le crociate, non vedo molto questo scontro mistico e spirituale tra due fedi, cosa già sbagliatissima di suo perchè le fedi religiose più che combattersi dovrebbero confrontarsi e rispettarsi...comunque casualmente le zone teatro delle crociate erano anche zone ricche e crocevia di importanti traffici commerciali, ma naturalmente questa cosa è di secondaria importanza...l'importante erano i crociati e i musulmani che combattevano e massacravano popolazioni innocenti, ma naturalmente solo perchè riuscisse meglio la rappresentazione dello scontro spirituale... :sm3 L'ultima cosa che volevo dire era riguardo alla purezza dei popoli indoeuropei andata persa...quando è andata persa? E' andata persa perchè qualcuno non è stato attento e gli è caduta dalla tasca?? A parte gli scherzi, ragazzi questi sono discorsi triti e ritriti in auge all'epoca delle camicie brune o nere che si preferisca...nell'epoca di internet e di un mondo sempre più avanzato e senza frontiere sentire parlare ancora di purezza della razza indoeuropea è una cosa che puzza di muffa...e, a proposito, visto che nessuno ha più un ruolo trascendente, chi lo aveva prima? A parte Gesù Cristo, naturalmente per chi ci crede, non so di nessun altro...Comunque, sia chiaro, a conclusione di questo romanzo, che non volevo nè offendere nè mancare di rispetto nessuno, ma solo controbattere ad affermazioni sulle quali non sono d'accordo, e se può essere sembrato che in qualche punto questo possa essere successo, non era mia intenzione e chiedo scusa in anticipo. [SM=x506632]



Vai Kyttyhawk!!!!!! [SM=x506627] [SM=x506627] [SM=x506627] [SM=x506640]


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







10/11/2005 00:47
Re:

Hmmm, che felicità avere solo un tozzo di pane, morire di influenza, essere ignoranti e sfruttati perchè non avevi coscienza dei tuoi diritti e soprattutto non potevi esercitarli...avere il nobile del tuo feudo che poteva permetterti o no di sposarti con una contadina come te, su cui esercitava lo jus prime noctis...mettere al mondo 15 figli di cui solo la metà arrivava all'età adulta perchè c'erano le carestie, le pestilenze, la fame...poi arrivavano i pirati che ti incendiavano la casa e ti infilzavano, e tu allegramente morivi con le budella fuori...veramente un'epoca felice il medioevo...



certamente la vita era molto più dura di oggi, non tutti arrivavano all' età adulta.. io sinceramente credo che una limitazione dell' espansione dell' uomo su questa terra sia cosa tutt' altro che negativa per il mondo stesso..



da quel che mi risulta invece, all'epoca dell'inquisizioni sui roghi non ci finivano i pagani, visto che in Europa ce n'era carenza (un conto sono i pagani, seguaci di una religione politeistica, e un conto i seguaci di una setta religiosa che devia dalle religioni ufficiali), ma streghe, atei e soprattutto coloro che mettevano in discussione la dottrina ufficiale della chiesa...oltre che incidentalmente ebrei e musulmani...



con "pagani" generalizzavo, infatti come dici tu i roghi di pagani furono molto pochi.. ai pagani infatti veniva mozzata la testa, come testimonia la strage di sassoni (se non erro)che fece carlo magno, poichè questi non volevano ricevere il battesimo.. anche i frisoni ebbero le loro morti, così come i vichinghi norvegesi, convertiti a forza dal loro Rè che è passato alla sotria come Sant' Olaf.




per quanto riguarda la "base sacrale" dell'impero, qui stiamo leggermente trascendendo...dopo il faraone, dio in terra degli egiziani, per arrivare ad un esempio veramente importante bisogna aspettare Enrico VIII e i protestanti inglesi (incidentalmente, tutto successe perchè la chiesa non voleva concedergli l'ennesimo divorzio)...e comunque non mi risulta che un imperatore "pontefice" debba appunto per questo titolo rinunciare all'imperialismo.



guarda che io con base sacrale non intendo per forza una teocrazia come quella faraonica, bensì intendo un impero che sia anche sacro, come l' impero romano che era molto religioso ai tmepi del suo inizio, come quello alessandrino (che era stato giudicato "figlio di zeus"), come il sacro romano impero.




Per quanto riguarda le crociate, non vedo molto questo scontro mistico e spirituale tra due fedi, cosa già sbagliatissima di suo perchè le fedi religiose più che combattersi dovrebbero confrontarsi e rispettarsi...comunque casualmente le zone teatro delle crociate erano anche zone ricche e crocevia di importanti traffici commerciali, ma naturalmente questa cosa è di secondaria importanza...l'importante erano i crociati e i musulmani che combattevano e massacravano popolazioni innocenti, ma naturalmente solo perchè riuscisse meglio la rappresentazione dello scontro spirituale...




guarda, un conto è l' interesse economico del singolo nobile, un conto è la fede del templare povero (quelli dei primi tempi) che combatte con vera purezza. l' esempio delle crociate l' ho fatto per fare intendere chiaramente quale sia la concezione di guerra santa nell' ottica tradizionale. il fatto che le crociate fossero combattute da alcuni come guerre sante non esclude che altri vi abbiano trovato motivo di lucro.



:sm3 L'ultima cosa che volevo dire era riguardo alla purezza dei popoli indoeuropei andata persa...quando è andata persa? E' andata persa perchè qualcuno non è stato attento e gli è caduta dalla tasca?? A parte gli scherzi, ragazzi questi sono discorsi triti e ritriti in auge all'epoca delle camicie brune o nere che si preferisca...nell'epoca di internet e di un mondo sempre più avanzato e senza frontiere sentire parlare ancora di purezza della razza indoeuropea è una cosa che puzza di muffa...




con purezza intendevo quella della tradizione e della cultura, non intendevo quella razziale.. poi ad ogni razza del corpo corrisponde una razza dello spirito, quindi è ovvio che certe tradizioni e stili di vita trovino terreno più fertile in persone che non siano eccessivamente mescolata (a mio modo di vedere, visto che lo spirito non è dimostrabile con la scienza)



e, a proposito, visto che nessuno ha più un ruolo trascendente, chi lo aveva prima? A parte Gesù Cristo, naturalmente per chi ci crede, non so di nessun altro...



anche il contadino romano che zappava la terra aveva un ruolo trascendente, perchè questo creava un legame mistico tra il sangue (l' uomo) ed il suolo che esso coltivava, egli viveva momento per momento coscientemente il ciclo dell' anno, seguendo giorno per giorno il raccolto. stessa cosa vale ovviamente per i sacerdoti e gli artigiani che ancora nel medioevo erano organizzati in gilde gerarchiche, quando entravi eri come un iniziato, mano a mano che passava il tempo venivi introdotto nei segreti del mestiere svolto dalla tua gilda.



Comunque, sia chiaro, a conclusione di questo romanzo, che non volevo nè offendere nè mancare di rispetto nessuno, ma solo controbattere ad affermazioni sulle quali non sono d'accordo, e se può essere sembrato che in qualche punto questo possa essere successo, non era mia intenzione e chiedo scusa in anticipo. [SM=x506632]



nessuno (visot che ti riferisci a me) si è offeso trnquillo
10/11/2005 06:10
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La mia opinione l'ho già espressa e non intendo continuare, almeno da parte mia, un dibattito mistico/filosofico/teologico nel quale, non essendo una scienza esatta come la matematica, ognuno può avere la propria opinione e la propria filosofia di vita. Naturalmente, pur non essendo d'accordo in molti punti, apprezzo molto di più le tue opinioni rispetto a chi fa solo affermazioni di carattere razzista e/o di incitamento alla violenza e al non rispetto delle opinioni altrui. [SM=x506632]
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10/11/2005 15:17
però hai visot da un topic cretino come questo quante cose interessanti si possono tirare fuori? [SM=g27960]
10/11/2005 19:42
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Sono d'accordo con te, anche se un topic, più che cretino, lo definirei più o meno impegnato. L'importante, non mi stancherò mai di ripeterlo, è discutere con toni calmi e rispettosi dell'opinione altrui, condivisa o no. [SM=x506632]
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10/11/2005 22:16
condivido, i forums sono fatti per le parole, per le azioni ci sono altre circostanza.

comunque per me non tutti meritano rispetto, perchè io rispetti qualcuno l' opinione di costui deve essere supportata da una riflessione attenta e non superficiale. dare qualcosa a tutti, a mio modo di vedere, è come non darla a nessuno
11/11/2005 22:36
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Vedi, io ritengo questo, cioè il discorso che il rispetto non vada dato a tutti, un errore. Tutti hanno diritto al rispetto delle loro opinioni, che piacciano o no. Sta poi a noi, se non ci piacciono, confutare gli argomenti altrui con argomenti nostri, se li riteniamo più validi o più giusti. Bisogna sempre trattare gli altri come vorremmo essere trattati noi. Del resto, non mi risulta che noi umani possediamo il dono dell'infallibilità, quindi magari quello che non è giusto per noi lo è per altri...è qui soprattutto il segreto, allo stesso tempo pregio e difetto, della democrazia. [SM=x506632]
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11/11/2005 22:41
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Dimenticavo...il discorso "dare qualcosa a tutti è come non darla a nessuno", può essere valido se lo intendi per esempio nel caso si dia ragione a tutti...ma dare rispetto a tutti e alle loro opinioni, condivise o no, è questione di educazione e cortesia. Dare rispetto non vuol dire condividere le opinioni di qualcuno, vuol dire soprattutto lasciarlo parlare, lasciargli esprimere le sue idee e poi confutarle e discutere se non si è d'accordo, ma sempre con rispetto reciproco. [SM=x506632]
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