CAESAR

Ave cives, secondo voi come mai Gaio Giulio Cesare è diventato un mito? mi spiego meglio: perke i Romani lo anno fatto il Divo Caesar, innalzandolo a Divinità, nonostante lui li abbia privati della loro Libera Res Publica, li abbia privati addirittura della liberta di parola...

per lo stesso motivo per cui gli italiani continuano a votare Berlusconi.

non sono daccordo con questa battuta,secondo tradizione Romana,Cesare era di fatto un uomo di grande carisma e popolarita',egli accrebbe la sua fama quando incomincio' a ricoprire le sue prime cariche pubbliche,diede una miriade di banchetti e feste di cui il popolo era il primo beneficiario,cosi' come fece fare molti giochi equestri nell'urbe,gia' a quei tempi cesare era visto di buon occhio,e poi il suo particolare fiuto politico lo convinse a stringere due alleanze molto intelligenti,con Crasso e Pompeo,dei vecchi Sillani,cosa che risulterebbe al quanto contradittoria,visto che il nostro divo era un Mariano,ma egli capi' che con il denaro dell'uno e con la poplarita' dell'altro poteva divenire l'ago della bilancia nello schacchiere della politica dell'urbe,di fatto con questi accorgimenti politici,quando si fece eleggere console proprio con l'aiuto dei suoi due compagni tappo le ali al senato,che memore dei vari Mario e Silla non oso' porre una vera resistenza,poi quando egli ottenne il comando per le gallie,Pompeo si rallegro' poiche' credeva in quor suo che Cesare sarebbe scomparso dalla scena e dalla vita Romana andando ad amministrare quella provincia cosi' lontana da Roma.
Invece le sue grandi gesta militari non fecero altro che aumentare la sua popolarita' verso i cittadini Romani.
cosa fece di grande Cesare?
Egli non fu' il miglior generale della storia Romana,ma uno dei migliori.
Non fu' il miglior politico,ma fu' uno dei piu' audaci.
Egli eccelleva sia nell'arte della Politica che sia in quella della guerra,queste particolari doti fecero di lui un vero e grande manovriere di gente e popoli,mai prima di lui ci fu' un duce che riusci a conquistare i cuori dei suoi soldati come fece lui,prendiamo un altro grandissimo generale come LUCULLO,egli fu' a mio avviso piu' grande di Cesare o Pompeo e anche di Mario a livello militare,che Generale!
ma fu' un pessimo trascinatore,amante della propria persona e aristocratico fino al midollo,le sue legioni non l'amarono mai e anzi quando Pompeo arrivo' a rilevarlo nella guerra Mitridica,la Legioni al suo comando erano gia' pronte a girargli le spalle.
Cesare invece sapeva come parlare ai suoi uomini e come creare spirito di corpo fra di essi.
Napoleone secoli in avanti' affermo' che non furono gli eserciti Romani a sconfiggere le miriadi di tribu' Galliche,ma fu' proprio Cesare.
Parlare di un uomo come Cesare non e' mai facile,i posteri comunque lo rendono immortale,poiche la sua gloria e il suo talento rimangono motivo di dibattito e discussione anche nei milleni a seguire.
saluti.

Pompeo "Ney" Magno

[Modificato da Pompeo Magno 09/02/2005 7.55]

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Scritto da: ASINIO HERIO 08/02/2005 19.48
per lo stesso motivo per cui gli italiani continuano a votare Berlusconi.

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Scritto da: ASINIO HERIO 08/02/2005 19.48
per lo stesso motivo per cui gli italiani continuano a votare Berlusconi.

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Effettivamente anche zio silvio ci sta togliendo i diritti civili... immaginate: il DIVO SILVIO!

VALE

LOL

Hahahha Cesare almeno era un vero uomo un condottiero uno che ha fatto grande roma, il paragone col berlusca mi pare un po offensivo non fatelo rivoltare nella tomba!!!!
Ave Cesare!

si e' vero cio' che dici, Cesare era nel complesso (politico-militare) un uomo di grande spessore. ha avuto un grande maestro come Mario, il quale non era da meno in quanto a manipolatore di folle, e generale, ma Cesare ha saputo fare cio' che ha fatto prendendone spunto, con la difficolta' di dover affrontare politicamente Silla e combricola.
Cio' che pero' ha reso grande tutt'oggi cesare e che ai nostri occhi lo ha forse mitizzato, e' quello che ci ha lasciato, come il "de bello gallico"

beccatevi questo Berlusca stile cesare!! Ammazza quant'è brutto!!!!!

Dal punto di vista militare la conquista della Gallia è un'impresa eccezionale, per il numero di popolazioni assoggettate, per genio tattico e strategico (basta pensare alla battaglia finale di Alesia, dove riuscì a mantenere l'assedio a Vercingetorige e a respingere l'enorme coalizione di Galli), per la sagacia politica nel gestire le alleanze e i tradimenti dei Galli. L'asse dei domini romani si spostò nuovamente verso Occidente, e la civilizzazione romana fu portata nel territorio francese influendo su tutto il corso della storia successiva.
Dal punto di vista politico Cesare fu ambizioso e spregiudicato, cercò con diversi provvedimenti l'appoggio popolare. Incarnò per primo il soggetto politico di Princeps, almeno quello era lo sbocco naturale prima che venisse ucciso dal complotto senatorio, azione che cmq non avrebbe impedito l'accentrarsi del potere nelle mani di un solo uomo come avvenne poi con Augusto.
Anche dal punto di vista letterario Cesare è stato grandissimo, con uno stile di scrittura superbo,asciutto e privo di ogni retorica. Non ne sono nati tanti nella storia di uomini come lui insomma
Ave

hahaha bellissimo il fotomontaggio, é vero uomini cosi si é perso lo stampo, mi viene in mente solo il grande "che" e pochi altri che possono tenere il passo...

Con tutto il rispetto ma Che Guevara ha fatto un pochino meno cose di Cesare Io mi riferivo a uomini come Napoleone,Alessandro Magno,Federico il Grande...
Ave

Iulius ha ragione...diamo a Cesare quel che è di Cesare e a Napoleone quel che è di Napoleone...

Che Guevara (+Fidel) ha solo vinto una rivoluzione comandando 12 persone

Io sono cesaromane, ho letto una decina di libri su cesare, il de bello gallico e il de bello civili, ma nonostante ami così tanto questa figura quasi mitoligica, penso che senza la propaganda di Augusto cesare sarebbe rimasto una specie di Silla, e noi non saremmo qui a venerarlo come facciamo ora.

è la storia che fa l'uomo (cesare era figlio dei suoi tempi, di quel periodo di declino assoluto della repubblica), ma poi è l'uomo che fa la storia (Senza cesare, non ci sarebbe stato Augusto, senza augusto, probabilmente non ci sarebbe stato il principato come lo conosciamo noi e così via...)

Si,sono d'accordo, spesso sono i posteri a decretare la grandezza di una persona o sancirne la damnatio memoriae, però spesso ciò avviene a ragione, ad esempio Silla fu efferato nell'eliminazione sistematica degli avversari politici, cosa che Cesare non attuò allo stesso livello.
Ma cmq io sono d'accordo sul non idealizzare i tratti di questi grandi personaggi storici Romani, perchè all'epoca per emergere, bisognava essere spregiudicati, ambiziosi, opportunisti, adulatori, corrotti e corruttori, insomma una belle serie di "qualità". E tutto ciò emerse drammaticamente con i successori di Augusto.
Ave

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Scritto da: ASINIO HERIO 11/02/2005 13.42
Iulius ha ragione...diamo a Cesare quel che è di Cesare e a Napoleone quel che è di Napoleone...

Che Guevara (+Fidel) ha solo vinto una rivoluzione comandando 12 persone

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Con una superpotenza nemica a 2 passi vincere una rivoluzione in 12 (i barbudos sbarcarono in 80 sulla sierra madre)é un'impresa che non é riuscita a nessun altro cmq se guardiamo il lato umanistico della cosa il posto sull'altare l^ha di diritto senza entrare in discorsi prettamente politici...
Chi altro é andato a morire per un popolo non suo e senza riscontri economici?? Certo lo so anche io che Cesare era un supercondottiero..insomma sono contesti diversi e ognuno ha i suoi meriti..

Cesare da una parte ha avuto anche la fortuna di avere uno dei concorrenti autoeleminati,Crasso in pratica si e' scavato da solo la tomba con la ridicola campagna contro i Parti.
Comunque e' anche da ricordare che Cesare batte' il piu' grande e potente esercito del mondo,quello Romano di Pompeo!
e vincere conto di loro credo sia stata ancora piu' ardua che infliggere la batosta al pupillo di Napoleone III "vercingerotige",ah a proposito chi va' a buttare giu' quella barbara statua,di poco gusto realizzato dalla propaganda Franzosa???

Tralaltro la morte impedì a Cesare di partire per una grandiosa campagna contro i Parti, proprio per vendicare la morte di Crasso.
Ave

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Scritto da: Pompeo Magno 12/02/2005 11.52
Cesare da una parte ha avuto anche la fortuna di avere uno dei concorrenti autoeleminati,Crasso in pratica si e' scavato da solo la tomba con la ridicola campagna contro i Parti.
Comunque e' anche da ricordare che Cesare batte' il piu' grande e potente esercito del mondo,quello Romano di Pompeo!
e vincere conto di loro credo sia stata ancora piu' ardua che infliggere la batosta al pupillo di Napoleone III "vercingerotige",ah a proposito chi va' a buttare giu' quella barbara statua,di poco gusto realizzato dalla propaganda Franzosa???

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sicuramente Licinio Crasso il Dives va annoverato tra i generali idioti, vedi altro topic, ke anno segnato la storia di Roma... addirittura il generale partico Surenas per l'occasione organizzo una parodia del Trionfo Romano (non ricordo la città) trovo persino un legionario tra i superstiti romani ke assomogliava talmente a Crasso ke lo fece sfilare incatenato al suo carro travestito da Proconsole

per quanto riguarda il tuo omonimo, Pompeo il Grande, sono d'accordo solo in parte: il piu grande generale romano dell'epoca probabilmente era lui ma l'esercito più "forte" era quello cesariano, composto in buona parte ancora dalle Legioni Galliche, ormai i legionari erano diventati dei "Signori della Guerra" piuttosto ke semplici veterani... Legio X rulez!

mi sono informato un po meglio sulla battaglia di Farsalo: a quanto pare Pompeo avrebbe voluto aggirare il fianco sinistro di Cesare con la sua variopinta cavalleria orientale, fornita da vari re clienti di Pompeo (Armenia, Ponto, Cappadocia, Cilicia, Panfilia...), vista l'esigua quantità della cavalleria cesariana, in prevalenza Gallica e Germanica, pensando di travolgerla facilmente per poi abbattersi sul retro dello skieramento di Cesare.
la cosa ke mi ha sbalordito è ke Pompeo non avesse previsto la presenza di truppe anti cavalleria in realta Cesare "riutilizzo" il seguito dei vari Signifer armati di pilum ma usati a modi picca, e quando vide ke il suo unico piano di battaglia veniva maciullato torno al campo lasciando il comando a i suoi legati...

Piccolo ritocco

Tra i grandi della storia che rischiarono la propria pelle non solo per la propria patria ma per ideali che ritenevano giusti io annovererei un certo Giuseppe Garibaldi, che rishiò la vita in paesi lontanissimi dal suo, solo perchè riteneva "giusto" il motivo...

E' indubbia la grandezza di Cesare come uomo, condottiero, statista e chi + ne ha ne metta, però avrei voluto vederlo all'opera contro popoli militarmente + organizzati anzichè contro le valorose ma disorganizzate schiere celtiche. Secondo me la + grande capacità di Cesare era quella di conoscere i desideri, le capacità ed i limiti dei propri legionari, grazie alla quale è riuscito a portare a termine imprese quali la presa di Gergovia, Alesia o addirittura lo sbarco nella perfida Albione.

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Scritto da: claudius maximus 17/02/2005 21.33
E' indubbia la grandezza di Cesare come uomo, condottiero, statista e chi + ne ha ne metta, però avrei voluto vederlo all'opera contro popoli militarmente + organizzati anzichè contro le valorose ma disorganizzate schiere celtiche. Secondo me la + grande capacità di Cesare era quella di conoscere i desideri, le capacità ed i limiti dei propri legionari, grazie alla quale è riuscito a portare a termine imprese quali la presa di Gergovia, Alesia o addirittura lo sbarco nella perfida Albione.

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Beh Claudius Maximus, Cesare nn ha solo sterminato orde barbarice disorganizzate...
Ricordiamoci che durante la guerra civile ha battuto le micidiali legioni di Pompeo, considerate da tutti il miglior esercito di Roma, nella battaglia di Farsalo...

AVE RAGA
Sì, vero. Infatti nella guerra civile abbiamo visto all'opera il Cesare, per così dire, maturo, forgiatosi nelle foreste galliche, dove ha imparato, secondo me, a circondarsi da validissimi luogotenenti dai quali ha appreso la difficile arte del guidare uomini. In definitiva, per me, la campagna gallica è stata per Cesare una sorta di accademia militare (relativamente facile) che gli ha permesso, unitamente alla suo innato parac...ismo di giovane arrampicatore sociale, di scalare il potere romano.



P.s.: ho confuso Gergovia con Avarico

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Scritto da: claudius maximus 17/02/2005 21.33
E' indubbia la grandezza di Cesare come uomo, condottiero, statista e chi + ne ha ne metta, però avrei voluto vederlo all'opera contro popoli militarmente + organizzati anzichè contro le valorose ma disorganizzate schiere celtiche.

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contro i popoli "militarmente più organizzati" si erano scontrate le militiae repubblicane, e le vittorie di Magnesia contro i seleucidi, cinoscefalae e pidna contro i macedoni, penso siano il segno della superiorità del Soldato romano sul soldato di qualsiasi altro popolo antico.

Cesare seppe esaltare le virtù del soldato, unendole a delle buone tattiche, un incredibile spirito di corpo e buone tattiche.

E poi sconfisse Pompeo a Farsalo, i repubblicani a Tapso e il figlio di Pompeo a Munda. Se non erano organizzati loro!

La famiglia di sua madre discende dai re, quella di suo padre è congiunta agli dei immortali. Da Anco Marzio provengono i Marcii Reges, di cui la madre portava il nome, da Venere i Giulii, alla cui stirpe appartiene la nostra famiglia. Nella sua origine sono dunque contenute tanto la maestà dei re, i quali anno il più grande potere presso gl'uomini, quanto la santità degli dei, nel cui potere stanno i re stessi.

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Scritto da: headcracker 12/02/2005 11.30

Chi altro é andato a morire per un popolo non suo e senza riscontri economici??

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Catone l'Uticense, giusto per citarne uno contemporaneo a Cesare, anche se più che andare a morire, si è ucciso.

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Scritto da: Niceforo Cesare 11/02/2005 15.38
Io sono cesaromane, ho letto una decina di libri su cesare, il de bello gallico e il de bello civili, ma nonostante ami così tanto questa figura quasi mitoligica, penso che senza la propaganda di Augusto cesare sarebbe rimasto una specie di Silla, e noi non saremmo qui a venerarlo come facciamo ora.

è la storia che fa l'uomo (cesare era figlio dei suoi tempi, di quel periodo di declino assoluto della repubblica), ma poi è l'uomo che fa la storia (Senza cesare, non ci sarebbe stato Augusto, senza augusto, probabilmente non ci sarebbe stato il principato come lo conosciamo noi e così via...)

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Sono completamente d' accordo, la storia viene scritta principalmente dalle fazioni vincenti.
Cesare nel corso delle sua vita politica ha avuto l' appoggio di una consistente parte della società romana: i populares di cui era diventato il leader sulla scia di Mario e Cinna, ma una rilevante e potente fetta di società -quella degli optimates- gli è stata sempre ostile, tanto che poi l' hanno assassinato.
L' unanimità -apparente- dei consensi è solo successiva alla sua morte, quando la fazione senatoria ed oligarchica viene sconfitta definitivamente da Ottaviano Augusto, quindi oggi si ha la percezione che tutti i Romani di allora riconoscessero e rendessero onore alla sua "grandezza", ma questo è vero solo in parte.

Cesare è un Catilina che ha vinto...